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Perché bioingegneria?

Perché sei affascinato dalla tecnologia e dal funzionamento del corpo umano e, quando vedi il video di una persona che ha perso l’uso di un arto e controlla una protesi robotizzata direttamente col proprio cervello o leggi di gravi patologie che possono essere diagnosticate in tempo per essere curate grazie a dispositivi così piccoli da non poter essere osservati neanche con una lente d'ingrandimento, ti entusiasmi e vorresti contribuire alla realizzazione di tutto ciò.

Se hai solide basi tecnico-scientifiche, la laurea magistrale in Bioingegneria ti fornirà le conoscenze e gli strumenti per affrontare i problemi legati alla salute e al benessere dell’uomo, sfruttando l’approccio sistematico dell’ingegneria. Gli ambiti di impiego del bioingegnere sono innumerevoli e in continua espansione grazie all’affermarsi di nuove tecnologie che aprono nuovi scenari applicativi.

Perché a Genova?

Perché la scuola genovese di bioingegneria ha una lunga tradizione e una solida reputazione scientifica, riconosciute anche a livello internazionale.

Perché il corso attrae già decine di studenti da tutta Italia, offrendo caratterizzazioni uniche in ambito italiano, ad esempio il track in Neuroingegneria. I corsi sono tenuti da docenti che conducono attività di ricerca in quello specifico ambito e garantiscono una didattica aggiornata e la possibilità di unire dimostrazioni e attività pratiche di laboratorio alle lezioni in aula.

Cosa studierai

l corso è articolato su tre curricula:

  • Biomedical technologies and engineering for health approfondisce le metodologie proprie dell'ingegneria per la gestione ottimale della salute della persona umana, in particolare gli aspetti progettuali e realizzativi in parte affrontati nel corso di laurea in Ingegneria biomedica
  • Rehabilitation engineering and biomaterials fa riferimento alle metodologie dell’ICT, dell’Ingegneria meccanica e della Scienza dei materiali applicate all'ambito biomedicale e al miglioramento della qualità della vita di persone con disabilità
  • Neuroengineering and bio-ICT studia le basi molecolari, cellulari e computazionali della percezione e del controllo neurosensomotorio, anche mediante la costruzione di artefatti biomorfi o neuromorfi usando le tecniche dell'ingegneria cellulare e tissutale.

Il primo anno fornisce basi culturali e metodologiche solide, rafforzando la formazione ingegneristica di primo livello e integrando le competenze generate da lauree di primo livello del settore ICT, spesso eterogenee tra loro. È inoltre previsto un nucleo di 18 cfu, specifici per ogni curriculum, per caratterizzare il percorso formativo già dal primo anno. La possibilità di scegliere 6 cfu su 18 tra un insieme ridotto di alternative selezionate dagli altri curricula assicura uno scambio culturale virtuoso tra i diversi percorsi formativi proposti.

Il secondo anno è dedicato all'acquisizione di conoscenze avanzate e in parte di avanguardia su tematiche specifiche dei curricula.

Le competenze acquisite sono direttamente utilizzabili per un inserimento nel mondo del lavoro e forniscono le fondamenta per ulteriori approfondimenti nell'ambito di corsi di studio successivi (Master di II livello e Dottorato di Ricerca).

    Dopo la laurea

    Il laureato in Bioingegneria

    Chi è?

    Un bioingegnere unisce alle competenze tecniche e alle capacità progettuali e di problem-solving tipiche di ogni ingegnere una profonda conoscenza dei moderni principi della biologia e della medicina. Uno dei risultati di questa ?ibridazione' è una spiccata attitudine all'innovazione tecnologica, non solo nell'ambito della salute umana.

    Cosa fa?

    Un bioingegnere progetta, sviluppa, valuta dispositivi, macchine o sistemi, anche impiantabili, finalizzati al monitoraggio, alla diagnosi, all'intervento terapeutico, alla sostituzione strutturale o funzionale di organi o funzioni biologiche di tipo sensoriale, motorio o metabolico e all'organizzazione e alla gestione di servizi sanitari.

    Dove lavora?

    Gli ambiti professionali tipici sono quelli dell'innovazione e dello sviluppo delle tecnologie, della progettazione avanzata, della pianificazione e della programmazione, della gestione di sistemi complessi, sia nella libera professione sia nelle imprese industriali e commerciali, nei servizi sanitari pubblici e privati, nelle amministrazioni pubbliche.

    Un bioingegnere lavora in aziende che progettano e producono dispositivi, sistemi, apparecchiature e materiali per diagnosi, cura e riabilitazione.  Nell'ambito dei servizi, può occuparsi dello sviluppo e della gestione avanzata di impianti e tecnologie sanitarie e nella conduzione di laboratori di diagnosi e misura, interagendo con  altri professionisti della sanità. Uno sbocco professionale importante è poi rappresentato dal proseguimento degli studi nel Dottorato di Ricerca.