Il corso di Geography of Conflicts si propone di introdurre una prospettiva generale sulla relazione tra geografia e conflitti attuali e passati attraverso l'esame critico e la discussione della letteratura internazionale e dei casi di studio più rilevanti. Il corso si concentrerà su alcuni temi chiave della dimensione geografica dei conflitti e delle guerre nel mondo con particolare riferimento al rapporto tra conflitti, ambiente e cambiamenti climatici.
The course of Geography and Conflicts provides students with some key topics in the geographical dimension of conflicts and wars around the world: cartography and conflicts; climate change-driven conflicts; political borders; physical geography and battlefield. At the end of the course, students will be able to understand the spatial dimensions of conflicts under a geopolitical perspective and to use a specific geographical vocabulary
Al termine dell’insegnamento lo/la studente sarà in grado di:
- essere in grado di ricercare e investigare la letteratura internazionale sul tema secondo i diversi approcci e prospettive
- esaminare in modo critico i testi scientifici presi in analisi
- tracciare collegamenti tra ambiente e conflitti
- capire ed evidenziare come il cambiamento climatico globale può influenzare i conflitti presenti e futuri
- argomentare e descrivere (in forma scritta e orale) la relazione tra geografia e conflitti sviluppando un caso di studio specifico utilizzando fonti diverse e mettendole in relazione tra loro
Nessuno
Il corso si articolerà in una serie di lezioni frontali con cui verranno presentati i temi più rilevanti della materia. La didattica frontale comprenderà anche alcune lezioni su temi specifici da parte di esperti invitati. Inoltre, sono previste alcune lezioni seminariali (obbligatorie per gli/le studenti frequentanti) in cui verranno analizzati e discussi alcuni testi chiave in aula. Alla fine del corso, gli/le studenti (divisi in gruppi) saranno chiamati a sviluppare in modo approfondito un argomento a loro scelta che verrà presentato in classe e sviluppato in un elaborato scritto che farà parte del programma d'esame.
La partecipazione ai lavori di gruppo (se valutata positivamente dal docente) permette di ottenere il seguente OpenBadge:
Competenza in creazione progettuale - livello base.
PRIMA PARTE: la prima parte dell’insegnamento introduce i più importanti contributi della letteratura internazionale sulla relazione tra geografia e conflitti. L’approccio tradizionale riguarda lo studio delle condizioni geografico-fisiche del territorio e come queste hanno condizionato l’andamento di guerre e specifiche battaglie. In tempi più recenti i geografi si sono concentrati su come fattori spaziali e relazionali possono spiegare la violenza politica. In particolare questa parte dell’insegnamento introduce approcci al tema nella prospettiva degli studi in sicurezza ambientale ed ecologia politica. Una lezione specifica sarà dedicata a fornire chiavi di lettura critica di testi scientifici e accademici ed elementi utili per la produzione di un testo scientifico a tema geografia e conflitti.
SECONDA PARTE: la seconda parte dell’insegnamento svilupperà temi tra cui territorio e territorializzazione analizzati attraverso lo studio del rapporto tra confini, produzione cartografica e potere politico. Una lezione generale sul tema dei confini introdurrà alcuni casi studio di confini contestati e “violenti” nel contesto mondiale ed europeo con particolare riferimento alle conseguenze ambientali e umanitarie (confine polacco-bielorusso). Il caso dei confini alpini d’Italia sarà invece usato come esempio “virtuoso” di buona co-gestione dei confini ai tempi del riscaldamento globale.
TERZA PARTE: la terza e più corposa parte dell’insegnamento è dedicata alla relazione tra conflitti e ambiente con particolare (ma non esclusivo) riferimento al cambiamento climatico globale. Un’introduzione generale al cambiamento climatico affronterà in particolare le sue manifestazioni in termini di effetti al suolo (alluvioni, siccità, ondate di calore, eventi estremi in generale), le cause del cambiamento climatico, ingiustizia sociale e ambientale. In questa fase verranno presentati alcuni modelli relativi al rapporto tra ambiente e conflitti e alcune considerazioni sul concetto di determinismo ambientale in studi in ecologia politica. I casi di studio riguarderanno le questioni geopolitiche e i conflitti ambientali nell’Artico, lo sfruttamento dei mari (Mar Cinese Meridionale, Mediterraneo, Nord Atlantico), problemi di gestione delle acque nei bacini condivisi tra stati (l’Indo, il Nilo e il Giordano), migrazioni rurali-urbane, clima e conflitti in aree urbane del Sud globale.
Inoltre, durante il Corso verranno effettuate letture e discussioni in classe di articoli scientifici di interesse e saranno presentati contributi da parte di relatori invitati.
L’insegnamento tratta temi in linea con i seguenti obiettivi e target dell’Agenda ONU 2030:
Obiettivo 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico (in particolare i target 13.1 Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati al clima e ai disastri naturali 13.2; Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazione nazionali; 13.3 Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento, la riduzione dell’impatto e l’allerta tempestiva).
Studenti frequentanti
Il materiale di studio per gli/le studenti frequentanti consiste nel materiale caricato su Aulaweb (slide delle lezioni, saggi e articoli).
Chi frequenta il corso dovrà preparare i seguenti testi che integrano il contenuto delle lezioni:
Gregory, D (2010) War and peace. Transactions of the Institute of British Geographers 35: pp. 145-185
Harley, J.B. (1988) Maps, knowledge and power. In Daniels, S. and Cosgrove, D. (eds.) The Iconography of Landscape: pp. 51-81
Raleigh, C. (2015) Geographies of Conflict, in J. Agnew, V. Mamadouh and A. Secor (eds.) A Companion to Political Geography. Wiley Blackwell, pp. 86-99
Ulteriore materiale verrà comunicato durante l’insegnamento.
Agli/le studenti frequentanti viene inoltre richiesto un lavoro di gruppo su un tema inerente il corso che verrà presentato oralmente e sviluppato in un elaborato scritto che farà parte del programma d’esame.
Studenti non frequentanti
1) Il materiale di studio per gli/le studenti frequentanti (vedi sopra)
2) Preparazione di uno dei seguenti testi (a scelta):
-Galgano, F. (a cura di) (2019) The Environment-Conflict Nexus, Springer (scaricabile dal sito Springer tramite Sistema Bibliotecario di Ateneo)
- Winters, H. A. (1998) Battling the Elements: Weather and Terrain in the Conduct of War, The John Hopkins University Press
- Doel, M. (2017) Geographies of Violence: killing space, killing time, Sage Publishing
Ricevimento: Il ricevimento studenti e laureandi si svolge il giorno MARTEDI' dalle ore 15 alle 17 c/o lo studio del docente al DISPO - Albergo dei poveri, Piazzale Brignole, 2 canc., Torre centrale, IV Piano, stanza 4/38 o tramite il canale TEAMS “Ricevimento Piana”, codice: rkgn47v. Si prega comunque di preavvertire sempre con anticipo via mail il docente all'indirizzo email pietro.piana@unige.it in modo da concordare un orario puntuale.
PIETRO PIANA (Presidente)
SARA BONFANTI
GABRIELE CASANO (Supplente)
STEFANIA MANGANO (Supplente)
Le lezioni cominceranno la settimana del 26 Febbraio 2024, gli orari delle lezioni saranno consultabili al seguente link https://easyacademy.unige.it/portalestudenti//index.php?_lang=it
MODALITÀ D’ESAME
L’esame viene svolto in forma orale.
Il lavoro di gruppo realizzato dagli studenti frequentanti, seppur discusso durante il corso costituisce parte integrante dell’esame orale.
Il colloquio orale consentirà di valutare:
Costituiscono criteri della valutazione:
Gli studenti che realizzeranno i lavori di gruppo saranno valutati anche sulla qualità dell’elaborato per quanto concerne gli aspetti contenutistici e formali
Per gli studenti DSA: si applicano gli strumenti compensativi/dispensativi riconosciuti dal referente di Dipartimento, Prof. Aristide Canepa, e dal Servizio per gli studenti DSA di Ateneo.