Obiettivo formativo di carattere generale è l’approfondita conoscenza della stadiazione delle neoplasie più comuni e di più elevata incidenza nella popolazione. Conseguentemente vengono sviluppati i percorsi diagnostici che dalla citologia alla biopsia diagnostica escissionale sino all’exeresi chirurgica caratterizzano la tipologia del materiale che perviene all’Anatomia Patologica. Su queste basi vengono sviluppati gli aspetti delle tecniche ancillari quali l’immunoistochimica nella definizione di assetti recettoriali, caratterizzazione di oncogeni e geni oncosoppressori e tecniche biomolecolari.
In tale ambito due aspetti sono particolarmente cogenti quali la diagnostica intraoperatoria al microtomo criostizzato e la citologia agoaspirativa.
Vengono sviluppate e approfondite tecniche di immunoistochimica con anticorpi monoclonali, di ibridizzazione in situ di citogenetica ed infine di microscopia elettronica.
Un settore rilevante resta poi quello della diagnostica autoptica che deve comprendere la conoscenza degli aspetti legislativi e delle tecniche settorie.
Il programma viene svolto in n. 30 ore di lezione per un totale di 3CFU
PROGRAMMA/CONTENUTO
Ambito culturale
Tema generale
Finalità
Livello Conoscenza
Tipo di Competenza
Abilità
Tipo di Attività Didattica
Anatomia Patologica
Allestimento di tessuti particolari
(osso etc)
Tecniche di decalcificazione dell’osso per inclusioni tradizionali. Tecniche particolari di fissazione. Inclusioni particolari senza decalcificazione dell’osso. La sezione dell’osso su microtomo o su microtomo da resine.
C
1
L/T
Inclusioni particolari (resine) e taglio
Inclusione in resina di biopsie e di tessuti delicati (embrione) o minimi di differente consistenza:
i fissativi, la tecnica di inclusione, il taglio, le colorazioni particolari.
0
Indicazioni all’esame intra-operatorio. Responsabilità e problematiche.
Indicazioni per l’esame urgente intra-operatorio. Casi clinici di applicabilità. Problematiche legate alla responsabilità dei tecnici e del medico.
L
Stadiazione delle neoplasie
Stadiazione di un tumore. Concetto di grading. Stadiazioni speciali per il carcinoma del colon, per il melanoma, per il carcinoma della prostata.
Le metastatizzazione per via linfatica.
Il linfonodo sentinella.
Allestimento preparati per diagnostica estemporanea (esame al microtomo congelatore)
Tecniche di congelamento.
I tempi di congelamento.
Le caratteristiche dei vari tessuti da congelare.
Il microtomo criostizzato. Artefatti da inadeguato congelamento.
Tecniche delle sezioni microtomiche.
Colorazioni rapide di base.
CF
2
3
Grado di differenziazione delle neoplasie.
Il citoscheletro, definizione di filamenti intermedi, microfilamenti e microtubuli.
Le modalità di secrezione nelle neoplasie epiteliali.
I connettivi e la matrice interstiziale nei processi infiammatori e reattivi e nei tumori.
Grado di differenziazione delle neoplasie
Definizione di espressione fenotipica delle neoplasie. Le caratteristiche cellulari delle neoplasie epiteliali e delle neoplasie mesenchimali.
Tecniche immunoistochimiche di base
Definizione di anticorpi poli e monoclonali. La preparazione dei tessuti. I controlli interni ed esterni. Tecniche immunoistochimiche con perossidasi (PAP). Sistema Avidina- Biotina. Sistema Streptavidina Biotina. Smascheramento dei siti antigenici. Problema dell’inibizione delle perossidasi. Concetto di sensibilità e specificità del metodo. I sistemi rivelatori e la scelta dei cromogeni.
Percorsi diagnostici
Percorsi diagnostici semplici e complessi. La risoluzione di problemi diagnostici mediante l’immunoistochimica. Antigeni organo specifici, antigeni tumore associati, Algoritmi e scelte operative.
Tumori più comuni ed a più alta incidenza. Iter diagnostico del carcinoma del colon, della mammella, del polmone, della prostata, dell’endometrio, della cervice uterina, del melanoma e dei linfomi.
Citologia agoaspirativa
Tecnica di ago aspirazione. Tecnica di allestimento del materiale, colorazioni appropriate. Adeguatezza del campione e criteri per la definizione tecnica di adeguatezza del preparato.
Lesioni cistiche e solide. Reazioni tumorali: necrosi, emorragie, infiltrati linfocitari intratumorali.
Basi legislative e diagnostiche del riscontro autoptico
Storia dell’autopsia. Finalità del riscontro autoptico. Definizione di autopsia a fini diagnostici. Legislazione e regolamento di polizia mortuaria. Procedure particolari per le morti improvvise (SIDS) e le morti con sospetto di malattia infettiva-diffusiva (Rischio infettivologico).
Tanatologia
Fenomeni cadaverici immediati, successivi e trasformativi. La conservazione dei corpi e le sostanze impiegate per conservazioni brevi o di lunga durata.
Elementi di tecnica dell’autopsia
I tempi tecnici del riscontro autoptico. Il periodo di osservazione del cadavere. Tecnica di eviscerazione per l’autopsia del soggetto adulto e del feto. La ricomposizione del cadavere. Tecniche di eviscerazione. Tecniche particolari per la preparazione e l’esame di alcuni organi ed apparati. Colorazioni macroscopiche e prove da effettuarsi al tavolo settorio.
Archiviazione e conservazione del materiale
Concetto di archiviazione e catalogazione del materiale. Legislazione sui tempi di conservazione del materiale.
Le bio banche. Conservazione di campioni di tessuto congelato. Tecniche di crio-conservazione.
Museologia scientifica
I musei scientifici. La preparazione dei pezzi anatomici. I liquidi di conservazione dei preparati anatomici. Conservazione di preparati disseccati.
Tecniche di immuno-fluorescenza
La fissazione del materiale per l’immunofluorescenza. L’allestimento delle sezioni di materiale criostatato o fissato ed incluso. La colorazione. Principi del microscopio a fluorescenza. Montaggio delle sezioni.
L/P
Tecniche di microscopia elettronica
La microscopia elettronica a trasmissione e a scansione. Il prelievo. La fissazione. Inclusione. Tecniche per le sezioni microtomiche. Colorazione. Colorazione delle sezioni semifini per la microscopia ottica. La metallizzazione per la microscopia a scansione.
Tecniche di citogenetica
Studio delle mitosi. Studio dei cromosomi. Metodiche di colorazione di cromosomi.
Tecniche di biologia molecolare
Ibridizzazione in situ.
I geni regolatori o deregolatori nel processo di oncogenesi. La cancerogenesi e le basi molecolari della progressione neoplastica. Oncogeni e geni oncosoppressori.
Ricevimento: Riceve per appuntamento. Inviare una richiesta via mail a fiocca@unige.it
Ricevimento: Si riceve previo appuntamento concordato mediante mail (luca.mastracci@unige.it) o telefono (0105555942).
EZIO FULCHERI (Presidente)
EMANUELA ANELLI
ROBERTO FIOCCA
LUCA MASTRACCI
VALERIO GAETANO VELLONE
TIZIANO ZANIN
ottobre 2016
ANATOMIA PATOLOGICA II
Esame viene svolto come colloquio orale.
Sono state precedentemente predisposte 30 triplette di domande miste che riguardano temi tecnici di istologia, citologia e temi di carattere generale di isto- cito patologia. In pratica ogni settore del programma didattico è stato scorporato in domante e successivamente le domande sono state casualmente suddivise in triplette.
Ogni tripletta è stata ordinata con numerazione progressiva.
In corso di appello viene estratta una lettera alfabetica che, posti i candidati in ordine alfabetico, segna l'inizio delle prove di esame.
Ogni candidato, al momento dell'esame riceve un foglio dattiloscritto con riportata una tripletta di domande; il primo candidato ad iniziare l'esame è colui la cui iniziale del cognome corrisponde alla lettera estratta.
Il candidato ha a disposizione 15 minuti per leggere le domande e prepararsi una scaletta di risposte. Allo scadere del tempo il candidato può decidere di ritirarsi (se ha verificato di non essere sufficientemente preparato) o sostenere l'esame orale.
L'esame viene svolto separatamente da tre docenti ognuno dei quali interroga in merito ad una domanda della tripletta predisposta.
Al termine delle tre interrogazioni i docenti si consultano e definiscono il voto di media che il candidato può ovviamente accettare o rifiutare.
L'esame permetterà di verificare il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti: capacità di applicare le conoscenze attraverso la descrizione della soluzione di un problema ed abilità di comunicazione, tramite esame orale, le competenze acquisite in base allo schema che è stato affiancato nel programma ad ogni tematica trattata.
Si tratta, per ogni argomento, di verificare, come da programma, il livello di conoscenza, il tipo di competenza richiesta e l' abilità necessaria per rapportarsi con la tematica specifica. In ultima analisi il candidato deve essere in grado di dimostrare il raggiungimento della finalità strategica in termini di conoscere, saper fare, saper essere.