Il corso si propone di ricostruire il collegamento tra la teoria geografica e la prassi politica, mettendo in evidenza i mutamenti del significato dello spazio geogrfafico indotti dall'evoluzione dell'assetto politico e culturale dell'Occidente.
Il corso intende ricostruire il collegamento tra la disciplina geografica e le riflessioni sul fenomeno della potenza. In particolare si metteranno in evidenza le modalità attraverso cui la descrizione dello spazio fisico e antropico media la trasmissione dei concetti e delle immagini che formano la coscienza geopolitica occidentale.
Il corso ha fra i suoi obiettivi principali la comprensione del rapporto tra la rappresentazione dello spazio (cartografica e testuale) e l'esercizio del controllo, del ruolo primario della geografia nella formazione dell'identità collettiva, della relazione tra la geografia e il sistema culturale.
Discussione e approfondimento delle principali tematiche connesse alla storia della geopolitica
L'insegnamento prevede 54 ore di lezione frontale ( 9 CFU)
I. TALIA- V. AMATO, Scenari e mutamenti geopolitici: competizione e egemonia nei grandi spazi, Bologna, Pátron ed., 2015
E. BORIA, Carte come armi, Nuova Cultura, 2012
Limes. Rivista italiana di geopolitica (un numero a scelta dell'annata 2016 o 2017)
Ricevimento: Giovedì 9-11 DAFIST (via Balbi 2 -III piano)
CARLA PAMPALONI (Presidente)
GIUSEPPE ROCCA
CHIARA VANGELISTA
Lunedì 18 settembre
discussione orale degli argomenti in programma
La modalità di accertamento verifica la comprensione degli argomenti affrontati durante il corso e dei casi di studio trattati nei testi in programma