Il corso si propone di ricostruire il collegamento tra la teoria geografica e la prassi politica, mettendo in evidenza i mutamenti del significato dello spazio geografico indotti dall'evoluzione dell'assetto politico e culturale dell'Occidente.
Il corso intende ricostruire il collegamento tra la disciplina geografica e le riflessioni sul fenomeno della potenza. In particolare si metteranno in evidenza le modalità attraverso cui la descrizione dello spazio fisico e antropico media la trasmissione dei concetti e delle immagini che formano la coscienza geopolitica occidentale.
Il corso ha fra i suoi obiettivi principali la comprensione del rapporto tra la rappresentazione dello spazio (cartografica e testuale) e l'esercizio del controllo, del ruolo primario della geografia nella formazione dell'identità collettiva, della relazione tra la geografia e il sistema culturale. Al termine del corso lo studente avrà le conoscenze necessarie per riconoscere all'interno della teoria e della pratica descrittiva gli elementi che rendono l'immagine geografica una costruzione a carattere sociale.
Discussione e approfondimento delle principali tematiche connesse alla storia della geopolitica
Ricostruzione storica del rapporto tra pratica geografica e esercizio del potere. Destrutturazione dellla rappresentazione cartografica e analisi dei concetti della geografia politica
I. TALIA- V. AMATO, Scenari e mutamenti geopolitici: competizione e egemonia nei grandi spazi, Bologna, Pátron ed., 2015
E. BORIA, Carte come armi, Nuova Cultura, 2012
Limes. Rivista italiana di geopolitica (un numero a scelta dell'annata 2017 o 2018)
Ricevimento: Giovedì 9-11 DAFIST (via Balbi 2 -III piano)
CARLA PAMPALONI (Presidente)
ALESSANDRO CARASSALE
GIUSEPPE ROCCA
CHIARA VANGELISTA
Lunedì 17 settembre
discussione orale degli argomenti in programma
L'esame orale permetterà di verificare la padronanza degli strumenti di decodificazione del rapporto storico tra geografia e potere. Sarà rivolta particolare attenzione alla valutazione della capacità di ragionare criticamente sugli effetti derivati dal ruolo storico della geografia nella formazione dell'identità collettiva e del sistema culturale, e sulla sua funzione come prodotto sociale.