CODICE 55594 ANNO ACCADEMICO 2019/2020 CFU 6 cfu anno 3 GIURISPRUDENZA 7995 (LMG/01) - GENOVA 6 cfu anno 4 GIURISPRUDENZA 7995 (LMG/01) - GENOVA 6 cfu anno 5 GIURISPRUDENZA 7995 (LMG/01) - GENOVA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS/13 LINGUA Italiano SEDE GENOVA PERIODO 2° Semestre MATERIALE DIDATTICO AULAWEB PRESENTAZIONE L’insegnamento di diritto internazionale privato e processuale mira a fornire una conoscenza approfondita, anche di tipo pratico, dei principali strumenti normativi, specialmente di diritto UE, in tema di diritto processuale civile internazionale nella materia civile e commerciale attraverso un'analisi critica di detti strumenti normativi e delle tecniche interpretative sviluppate dalla Corte di giustizia UE e impiegate dai giudici nazionali nonché delle questioni poste dal loro coordinamento. OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI FORMATIVI mod. 1 Regole comunitarie e garanzie sovranazionali del processo civile Approfondimenti sul regolamento 44/2001; le nuove regole comuni di diritto processuale civile internazionale (regolamenti su fallimento, titolo esecutivo europeo, ingiunzione di pagamento e controversie di modesta entità); i principi sovranazionali che regolano il processo civile (diritto e giurisprudenza CEDU e comunitaria). mod. 2 Il diritto internazionale privato in materia di responsabilità civile e contratti Le norme comunitarie di diritto internazionale privato in materia di responsabilità civile e contratti alla luce dei regolamenti CE n. 864/2007 ("Roma II") e n. 593/2008 ("Roma I") relativi, rispettivamente, alla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali ed alla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO L’insegnamento di diritto internazionale privato e processuale si propone, nella sua prima parte, di fornire agli studenti un’adeguata conoscenza degli strumenti normativi che, nello spazio giudiziario europeo, presiedono, anche attraverso regole sulla ripartizione della giurisdizione e sul coordinamento del suo esercizio, al mutuo riconoscimento degli effetti di giudicato ed esecutivi delle sentenze in materia civile e commerciale, con specifico riferimento ai seguenti argomenti: - abolizione dell’exequatur; - tutela dell'equo processo nello spazio giudiziario europeo; - limiti al riconoscimento e motivi di diniego della circolazione delle sentenze; - poteri di controllo sulla sentenza straniera del giudice dello Stato richiesto del riconoscimento. Nella seconda parte, l’insegnamento mira ad approfondire il funzionamento dei predetti meccanismi di riconoscimento rispetto alla circolazione degli status personali e familiari, al fine di verificare se tali status godano di un’effettiva continuità transnazionale che tenga in debita considerazione, contemperandole, le non sempre coincidenti esigenze di prevalenza dell’interesse del minore, di rispetto della vita privata e familiare e di tutela della identità culturale dei soggetti coinvolti. Particolare attenzione sarà pertanto dedicata: - alla disciplina applicabile al riconoscimento degli status personali e familiari alla luce della più recente evoluzione delle norme di diritto internazionale privato interne e dell'UE; - alla tutela del superiore interesse del minore e alla protezione della vita privata e familiare nella giurisprudenza della Corte di giustizia UE e della Corte europea dei diritti dell’uomo; - alle criticità della prassi italiana di riconoscimento delle adozioni internazionali di minori e, più in generale, degli status familiari e personali costituiti all’estero, nonché alle soluzioni idonee a riconciliarla con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. Lo studio individuale, la frequenza e la partecipazione alle attività formative proposte consentiranno allo studente di: - Ricostruire le tappe fondamentali dell’evoluzione normativa che ha condotto all’attuale assetto di circolazione delle sentenze in materia civile e commerciale nello spazio giudiziario europeo; - Conoscere e riportare nei loro contenuti i principi ispiratori e gli obiettivi dei principali strumenti normativi sui quali si fonda il processo di costituzione dello spazio giudiziario europeo; - Conoscere e ricordare i principali strumenti normativi che, nello spazio giudiziario europeo, presiedono alla circolazione delle sentenze in materia civile e commerciale anche attraverso regole sulla giurisdizione e sul coordinamento del suo esercizio; - Analizzare questioni giuridiche specifiche inerenti alla determinazione della giurisdizione e al riconoscimento delle sentenze in materia civile e commerciale individuando le norme – di diritto internazionale uniforme, di diritto UE o di diritto interno – rilevanti per la loro soluzione; - Applicare le norme rilevanti, distinguendo le fattispecie e creando collegamenti con le categorie studiate, per la soluzione di problemi giuridici concreti e specifici; - Effettuare ricerche riguardanti le fonti del diritto internazionale privato e processuale nonché la giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, della Corte europea dei diritti dell’uomo e dei giudici nazionali; - Esprimersi con linguaggio tecnico adeguato, sia in forma orale sia in forma scritta, sulle questioni di diritto processuale civile internazionale. PREREQUISITI Uno studio proficuo degli argomenti trattati nell’insegnamento presuppone la conoscenza delle nozioni di base del diritto costituzionale, del diritto internazionale, del diritto dell'Unione europea, del diritto privato sostanziale e del diritto processuale civile. MODALITA' DIDATTICHE L’insegnamento è composto da 36 ore di lezione (pari a 6 CFU) tenute dal docente anche mediante esercitazioni consistenti nell’esposizione e nella discussione interattiva in classe, su base volontaria, di casi decisi dalla giurisprudenza della Corte di giustizia UE, della Corte europea dei diritti dell'uomo e nazionale. È dunque fortemente incoraggiata, e apprezzata, la partecipazione preparata ed attiva degli studenti a detta attività di presentazione e discussione orale dei casi. In ragione del carattere seminariale dell’insegnamento, le lezioni saranno svolte con l’ausilio di materiale didattico, reperibile anche sul portale di Ateneo www.aulaweb.unige.it. Per una migliore organizzazione dell’attività didattica, gli studenti sono pregati di registrarsi sul sito dell’insegnamento il più presto possibile. Al fine di consentire la suddetta discussione orale dei casi, sarà comunicato in anticipo il calendario di tutte le lezioni con contestuale indicazione dei documenti di riferimento disponibili sul sopra citato portale di Ateneo. PROGRAMMA/CONTENUTO Prima parte - Circolazione delle sentenze in materia civile e commerciale e tutela dell'equo processo nello spazio giudiziario europeo: abolizione dell’exequatur, limiti al riconoscimento e poteri di controllo del giudice. Nell’ambito di questa prima parte saranno presi in considerazione tre temi principali: (i) il nuovo regime di circolazione delle decisioni giurisdizionali in materia civile e commerciale introdotto nello spazio giudiziario europeo dal reg. n. 1215/2012, cd. Bruxelles I-bis, che abroga il, e si sostituisce al, reg. n. 44/2001, cd. Bruxelles I; (ii) i limiti che, nonostante la riforma introdotta dal reg. Bruxelles I-bis, permangono alla circolazione delle sentenze nello spazio giudiziario europeo e i poteri di controllo che, per garantire l’effettività di detti limiti, i giudici dello Stato UE richiesto del riconoscimento e/o dell’esecuzione sono ancora abilitati a esercitare sul “prodotto” giudiziario straniero; (iii) in particolare, il limite costituito dal rispetto dell’ordine pubblico dello Stato richiesto, di cui si tratteranno, specialmente, i profili (a) dell’operatività in concreto, avuto specifico riguardo al divieto di riesame del merito della sentenza straniera cui i giudici dello Stato richiesto sono vincolati in base alla disciplina Bruxelles I-bis; (b) dei principi che ne costituiscono il contenuto irrinunciabile, alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia, della Corte europea dei diritti dell’uomo e dei giudici nazionali; (c) dell’idoneità ad assolvere alla funzione – tipicamente ricondotta a tale limite – di estremo baluardo posto a tutela dei valori integranti l’identità costituzionale dei singoli Stati membri UE. Seconda parte - Riconoscimento degli status personali e familiari tra interesse superiore del minore, rispetto della vita privata e familiare e tutela della identità culturale. Nell’ambito di questa parte saranno presi in considerazione tre temi principali: (i) la disciplina applicabile al riconoscimento degli status personali e familiari alla luce della più recente evoluzione delle norme di diritto internazionale privato interne e dell'UE; (ii) la tutela del superiore interesse del minore e la protezione della vita privata e familiare nella giurisprudenza della Corte di giustizia UE e della Corte europea dei diritti dell’uomo; (iii) le criticità della prassi italiana di riconoscimento delle adozioni internazionali di minori e, più in generale, degli status familiari e personali costituiti all’estero, nonché le soluzioni idonee a riconciliarla con la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. TESTI/BIBLIOGRAFIA Libri di testo ed eventuali materiali di lettura per gli studenti frequentanti. Il materiale didattico (articoli di dottrina, strumenti normativi e giurisprudenza) sarà consultabile sul portale di Ateneo www.aulaweb.unige.it. Quali testi di riferimento si segnalano comunque: S.M. CARBONE, C.E. TUO, Il nuovo spazio giudiziario europeo in materia civile e commerciale - Il regolamento UE n. 1215/2012, Torino, 2016. F. MOSCONI, C. CAMPIGLIO, Diritto internazionale privato e processuale. Statuto personale e diritti reali, IV ed., vol. II, Vicenza, 2016, capitolo VII, nonché C.E. TUO, Riconoscimento degli effetti delle adozioni straniere e rispetto delle diversità culturali, in Riv. dir. int. priv. proc., 2014, pp. 1-39. Il programma consta, per i complessivi 6 crediti, di circa 300 pagine. Libri di testo ed eventuali materiali di lettura per gli studenti non frequentanti. S.M. CARBONE, C.E. TUO, Il nuovo spazio giudiziario europeo in materia civile e commerciale - Il regolamento UE n. 1215/2012, Torino, 2016, capi V e VI; C.E. TUO, La rivalutazione della sentenza straniera nel regolamento Bruxelles I: tra divieti e reciproca fiducia, Padova, 2012, pp. 1-198. F. MOSCONI, C. CAMPIGLIO, Diritto internazionale privato e processuale. Statuto personale e diritti reali, IV ed., vol. II, Vicenza, 2016, capitolo VII, nonché C.E. TUO, Riconoscimento degli effetti delle adozioni straniere e rispetto delle diversità culturali, in Riv. dir. int. priv. proc., 2014, pp. 1-39. Il programma consta, per i complessivi 6 crediti, di circa 360 pagine. DOCENTI E COMMISSIONI CHIARA ENRICA TUO Ricevimento: Il docente riceve presso la sede di Diritto internazionale e delle navigazione (Via Balbi 22/7B, piano 3° - scala B - 16126 Genova) nei seguenti giorni e orari: lunedì: 10-13 giovedì: su appuntamento Gli studenti che intendono presentarsi al ricevimento sono invitati, per una migliore gestione dello stesso, a scrivere in anticipo al docente all'indirizzo chiara.tuo@unige.it Commissione d'esame CHIARA ENRICA TUO (Presidente) LAURA CARPANETO SIMONE CARREA STEFANIA CASIGLIA PIERANGELO CELLE CHIARA CELLERINO MATTEO DANIELE MARIA ELENA DE MAESTRI MARCO FERRUGLIO MIRKO FORTI PAOLA IVALDI ELENA MARESCA FRANCESCO MUNARI FRANCESCO PESCE ILARIA QUEIROLO LORENZO SCHIANO DI PEPE LEZIONI INIZIO LEZIONI I semestre dal 16 settembre al 6 dicembre 2019 (12 settimane) II semestre dal 17 febbraio al 9 maggio 2020 (12 settimane) Orari delle lezioni L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy ESAMI MODALITA' D'ESAME L’esame è orale, consta di almeno due quesiti aperti vertenti sul programma di insegnamento e ha una durata non inferiore a quindici minuti. L'interrogazione è sempre condotta dal docente titolare dell'insegnamento oltre che da altro docente di ruolo (ovvero da un assegnista con almeno tre anni di ricerca post-laurea). Agli studenti frequentanti sarà offerta la possibilità di sostenere una prova finale a conclusione del ciclo di lezioni. La prova finale riservata ai frequentanti, sempre condotta dal docente titolare dell'insegnamento con l'ausilio di altro docente di ruolo (o di un assegnista con almeno tre anni di ricerca post-laurea), verte sui temi trattati durante il ciclio delle lezioni e, ai fini della valutazione, il docente titolare dell’insegnamento predetermina i criteri di attribuzione del punteggio che tengano conto anche della difficoltà delle questioni affrontate. MODALITA' DI ACCERTAMENTO L’esame, come detto in forma orale, si articola normalmente in almeno due domande aperte, vertenti su argomenti rappresentativi dell’intero programma dell’insegnamento. La prova finale riservata agli studenti frequentanti consiste in almeno due domande a risposta aperta sugli argomenti trattati a lezione. Maggiori informazioni sulle modalità di svolgimento della prova finale verranno fornite a lezione. Sia nella prova finale riservata ai frequentanti sia nell’esame orale aperto a tutti gli iscritti all’insegnamento i quesiti posti allo studente saranno volti ad accertare l’effettiva conoscenza degli strumenti normativi che, nello spazio giudiziario europeo, presiedono a un’armoniosa circolazione delle sentenze in materia civile e commerciale nonché a verificare la capacità di analisi critica e di applicazione pratica di tali strumenti al fine della soluzione di questioni giuridiche concrete. Costituiranno parametro di valutazione, oltre alla conoscenza dei contenuti del programma dell’insegnamento, la qualità dell’esposizione, l’utilizzo appropriato di linguaggio tecnico specialistico, la capacità di analisi e di ragionamento critico.