Il modulo approfondisce la conoscenza dei principi architettonici, dei procedimenti costruttivi, delle patologie, dei fenomeni di degrado e dei deficit delle architetture nel Novecento, nonché delle tecniche e dei modi di intervento, con particolare attenzione ai problemi di conservazione delle architetture del Movimento Moderno.
Il modulo si propone di fornire le conoscenze specialistiche per intervenire sulle costruzioni del primo e secondo Novecento, spesso affette da problemi di degrado, dissesto e deficit prestazionali ma anche caratterizzate da valori architettonici da preservare.
Al termine dell'insegnamento, lo studente sarà in grado di:
- conoscere i materiali e le tecniche costruttive di tale Patrimonio, spesso caratterizzate da forte innovazione tecnologica e progettuale
- riconoscere e correttamente descrivere le forme di degrado, dissesto e deficit funzionale che interessano edifici esistenti e individuare le cause e concause che li hanno provocati;
- conoscere le principali tecniche di manutenzione, risanamento, consolidamento, riqualificazione
- applicare le conoscenze acquisite per impostare correttamente problemi progettuali di recupero, riqualificazione e riuso.
Il modulo è articolato prevalentemente in lezioni frontali, eventualmente integrate con seminari esterni, visite e sopralluoghi anche in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio dell'Università di Genova. Il modulo è organizzato in continuità e in relazione con il Laboratorio di Restauro e costituisce occasione per approfondire alcune tematiche che emergeranno dalle esercitazioni di laboratorio.
Le lezioni affrontano i seguenti fondamentali argomenti:
1) Il Patrimonio di inizio Novecento: materiali, concezioni strutturali, degrado e interventi (con particolare riferimento ai rivestimenti lapidei e ceramici). Inquadramento su problemi e casi esemplari di "Conservazione del Moderno".
2) Il Patrimonio di metà Novecento: il piano di ricostruzione INA-Casa: valori architettonici, modalità costruttive, problemi di degrado e deficit funzionale (con particolare riferimento al degrado del calcestruzzo di cemento armato e alle tecniche di ripristino).
3) Serramenti e facciate continue
4) Industrializzazione edilizia e problemi di riqualificazione degli insediamenti di edilizia sociale
La disamina degli argomenti tecnici è inquadrata entro ambiti e orizzonti culturali di più ampio riferimento, anche prendendo ad esempio recenti progetti e realizzazioni.
G. Franco, Atlante cronologico del Novecento in Italia pagg. 267-301 in AA. VV, Atlante della riqualificazione, UTET, Torino, 2009. Eventuali altri materiali didattici saranno resi disponibili in aula web.
Ricevimento: Ricevimento su appuntamento previa richiesta all'indirizzo: francog@arch.unige.it
GIOVANNA FRANCO (Presidente)
MARTA CASANOVA
STEFANO FRANCESCO MUSSO
FEDERICA POMPEJANO
In attesa di pubblicazione dell'orario per l'anno accademico
La verifica dell’apprendimento avviene con esame orale finale.
L'esame orale permette di verificare la capacità di analizzare e comprendere le patologie e i problemi di degrado e deficit che interessano le costruzioni del Novecento, nonché le principali tecniche di risanamento, per impostare correttamente progetti di recupero, riuso e riqualificazione. L'esposizione orale deve essere accompagnata da semplici elaborazioni grafiche che aiutino la studente ad esporre correttamente argomenti di tipo tecnico. Costituiscono parametri di valutazione dell'esame: la capacità di impostare un ragionamento critico, la proprietà del lessico tecnico, la qualità di esposizione degli argomenti trattati.