CODICE | 104216 |
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ANNO ACCADEMICO | 2020/2021 |
CFU |
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SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE | L-ANT/10 |
SEDE |
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PERIODO | 2° Semestre |
MATERIALE DIDATTICO | AULAWEB |
L'insegnamento mira a introdurre i modi con cui, a partire dalla lettura del paesaggio attuale, è possibile ricostruire per tracce come è cambiato nel tempo il modo di gestire le risorse ambientali e come attraverso il dialogo e il confronto tra archeologia e altri approcci di ricerca (in particolare la ricerca archivistica e le discipline naturalistiche) queste ricostruzioni offrano chiavi di lettura nuove per ricostruire le dinamiche del popolamento degli spazi rurali.
L'insegnamento si propone di fornire gli strumenti teorico-metodologici per leggere il paesaggio rurale attuale con una prospettiva storica, ricostruendo i cambi nelle pratiche e nei sistemi di gestione delle risorse ambientali, come questo aiuti a meglio comprendere le dinamiche sociali e insediative che hanno interessato gli spazi rurali (e non solo) e come sia cambiato il modo di interpretare gli spazi rurali non solo nella ricerca, ma anche nella gestione e pianificazione.
Il corso costruisce un percorso intorno alla lettura del paesaggio attuale e usa, come punto di partenza, la ricostruzione storiografica dei differenti approcci allo studio degli spazi rurali che si son susseguiti negli ultimi 50 anni (Local history inglese, archeologia del paesaggi di derivazione britannica confronti e dialoghi con la topografia antica, geografia del popolamento e storia della cultura materiale, English Historical Ecology archeologia postmedievale e approccio storico allo studio delle risorse ambientali, archeologia rurale). L'obiettivo è mostrare come siano cambiate le lenti con cui il paesaggio è stato osservato e quindi come sia cambiato il modo di concettualizzare ricostruire il passato degli spazi rurali. Queste discussioni saranno la base teorica a cui si rifaranno gli esempi concreti da diversi contesti italiani ed europei che il corso illustrerà (anche attraverso uscite didattiche), per presentare e discutere gli strumenti e i metodi delle ricerche di archeologia rurale e del paesaggio. L'obiettivo è mostrare come, focalizzandosi sui sistemi di gestione delle risorse e attraverso un dialogo costante con altre discipline (in particolare la ricerca di archivio e le discipline naturalistiche), si modifichi anche la prospettiva con cui si ricostruiscono i gruppi sociali locali, le dinamiche insediative, e la cultura materiale. A partire da queste prospettive si affronterà il tema di come l'archeologia possa contribuire ai processi di definizione, tutela e valorizzazione del patrimonio rurale. Alla fine del corso lo studente conoscerà in dettaglio come sia cambiato il modo di leggere gli spazi rurali, possiederà gli strumenti per un'analisi critica degli studi realizzati sulla storia delle società e dei paesaggi rurali, e per realizzare autonome osservazioni di archeologia rurale e del paesaggio.
Lezioni frontali, con uso di powerpoint ed eventuali altri supporti audiovisivi; attività seminariali su alcuni casi di studio. Il materiale didattico sarà inserito in Aulaweb. Visite didattiche a siti di archeologia rurale e del paesaggio e a musei.
Il programma del corso ruota intorno a tre contenuti chiave: storia dell'archeologia rurale e del paesaggio; leggere il paesaggio: approcci teorici, metodi e strategie di indagine; archeologia rurale e del paesaggio per chi?
Due volumi a scelta:
- Anna Maria Stagno 2018, Gli spazi dell'archeologia rurale. Risorse ambientali e insediamenti dell'Appennino Ligure (XV-XXI secolo), All'Insegna del Giglio, Firenze.
- Moreno Diego, Dal documento al terreno. Storia e archeologia dei sistemi agro-silvo-pastorali, Il Mulino, Bologna, 1990 (o riedizione a cura di C. Montanari e M.Guido, De Ferrari Editore, 2018).
- Valentina Moneta, Claudia Parola (a cura di), Oltre la rinaturalizzacione. Studi di ecologia storica per la riqualificazione dei paesaggi rurali, Oltre Edizioni, Sestri Levante, 2014.
- Roberta Cevasco (a cura di), La Natura della Montagna. Studi in ricordo di Giuseppina Poggi, Oltre edizioni, Sestri Levante, 2013.
- Roberta Cevasco, Memoria verde. Nuovi spazi per la geografia, Diabasis, Reggio Emilia, 2007.
- Osvaldo Raggio, Anna Maria Stagno, Storia della Cultura Materiale in tempo di Covid-19, All'Insegna del Giglio, Firenze, 2018.
6 saggi a scelta (da concordare con la docente) dai seguenti fascicoli monografici:
- Tigrino V. (a cura di) 2017, Risorse comuni, «Quaderni Storici», 155, pp. 297-534.
- Moscatelli U., Stagno A.M. (a cura di), Archeologia delle aree montane europee: metodi, problemi e casi di studio, «Il capitale culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», 12, 2015, http://eum.unimc.it/it/il-capitale-culturale/460-il-capitale-culturale-…
- Stagno A.M. (a cura di), Carved Mountain. Engraved Stones. Contribution to an archaeology of resources of Mediterranean mountains, «Archeologia Postmedievale», vol. 17, 2013, pp. 13-439.
Maggi R., Montanari C., Moreno D. (a cura di), Atti del Seminario Internazionale “L’approccio storico ambientale al patrimonio rurale delle aree protette”, «Archeologia Postmedievale», 6, 2002 pp. 9-214.
- Diego Moreno, Osvaldo Raggio (a cura di), Risorse collettive, «Quaderni Storici», 79, 1992, pp. 613-924.
Di tutti i volumi saranno rese disponibili copie nella biblioteca di Storia presso il DAFIST in via Balbi 6, III piano.
Ulteriore materiale bibliografico sarà fornito a lezione e caricato in Aulaweb.
Ricevimento: Anna Stagno riceve su appuntamento, se possibile in presenza, altrimenti a distanza (via Teams). Scrivere a anna.stagno@unige.it
ANNA MARIA STAGNO (Presidente)
OSVALDO RAGGIO
Le lezioni inizieranno il 16 febbraio
L'esame è orale. Le prove scritte in itinere saranno oggetto di discussione e concorreranno alla valutazione finale. Le prove scritte non sono obbligatorie e hanno validità temporale nell'anno accademico dell'insegnamento.
L'esame orale e la discussione delle prove scritte in itinere verificheranno il raggiungimento dei risultati di apprendimento. I principali parametri di valutazione sono la qualità dell'esposizione e del lessico utilizzato, sia nella comunicazione orale sia nelle prove scritte, e la capacità di ragionamento critico e comparativo