L’insegnamento di Filosofia del diritto si propone di introdurre le studentesse e gli studenti nel dibattito contemporaneo sul modo in cui il diritto incide nel ragionamento pratico dei suoi destinatari e nella risoluzione di conflitti. Nel percorrere l’ampia gamma di argomenti che questo dibattito coinvolge, l’insegnamento cerca di metter in contatto gli studenti e le studentesse con le più note teorie etiche e giuridiche, riflettendo sull’impatto pratico delle loro tesi nelle decisioni delle persone che operano con il diritto.
Lo scopo centrale dell’insegnamento è che gli studenti sviluppino le proprie capacità analitiche e critiche nei confronti delle istituzioni giuridiche. A tale fine, dovranno raggiungere il dominio dei concetti fondamentali con i quali operare l’analisi dei temi proposti e imparare ad utilizzare i metodi che le diverse correnti teoriche offrono, con speciale attenzione ai contributi della filosofia del linguaggio e della filosofia politico-morale.
Lo studio individuale e la frequenza attiva all’insegnamento consentiranno agli studenti e alle studentesse di:
L’insegnamento si svolgerà fondamentalmente mediante lezioni frontali, per un totale di 54 ore (pari a 9 CFU). Nel corso delle lezioni verranno presentate ed analizzate le principali nozioni teoriche del programma proposto. Settimanalmente verranno allegate in Aulaweb le diapositive delle lezioni.
Nella misura in cui lo sviluppo del programma lo consenta, le studentesse e gli studenti frequentanti parteciperanno ad un seminario-dibattito per il quale sarà necessaria la previa lettura dei testi legislativi, dottrinali o giudiziari, che verranno analizzati.
Durante il periodo di lezioni si realizzeranno delle verifiche di auto-valutazione, a domande chiuse. Lo scopo di queste verifiche è fondamentalmente didattico, giacché consentirà di ritornare sugli argomenti nei quali si avvertano delle difficoltà. Il risultato ottenuto nell'ultima verifica comprensiva di tutto il programma, se accettato, potrà determinare il voto finale dell’insegnamento. In generale, la partecipazione attiva alle lezioni sarà presa in considerazione al momento della valutazione finale.
Occasionalmente potranno essere invitati a svolgere una lezione studiose ed esperti di teoria giuridica su temi di particolare interesse collegati al programma della materia.
L'insegnamento è diviso in due parti.
1-Prima parte:
Diverse concezioni delle norme. Le norme come ragioni per agire. Ragionamento pratico e conflitti pratici. Conflitti morali. Conflitti fra norme giuridiche. Conflitti fra diritto e morale. Criteri di risoluzione dei conflitti. Concezioni del diritto. Concezioni della morale. Rapporto tra concezioni del diritto e concezioni della morale. Analisi degli argomenti morali e giuridici relativi ad un caso concreto che verrà scelto.
2-Seconda parte:
Il sistema giuridico. Diversi tipi di norme giuridiche. La differenza fra regole e principi. Validità, applicabilità, efficacia. Il dogma della completezza. Lacune e defettibilità. Il linguaggio giuridico. La grande divisione fra linguaggio normativo e descrittivo. L’indeterminatezza del linguaggio. Ambiguità e vaghezza. Tipi di definizioni. La giustificazione interna ed esterna della decisione giudiziale. Problemi di giustificazione esterna. L’interpretazione del diritto. Teorie dell’interpretazione e argomentazione. La validità e la bontà di un argomento. Diversi tipi di argomenti. Diversi tipi di fallacie.
Per le studentess e gli studenti frequentanti (presenza a 2/3 delle lezioni, partecipazione al dibattito sui casi pratici e alle verifiche intermedie)
- il materiale introdotto su aulaweb e i seguenti libri di testo:
-D. Canale, Conflitti pratici. Quando il diritto diventa immorale, Laterza, Roma-Bari, 2017 (tutti i capitoli a eccezione del N° VI: pp: 1-161 e 196-228 (193 pagine)
- C. S. Nino, Introduzione all’analisi del diritto, Giappichelli editore, Torino, 1996, cap. II [pp. 55-87], III [pp. 116-125], IV [pp. 147-209] e V [pp. 217-258] (144 pagine).
- A. Iacona, L'argomentazione, Einaudi editori, Torino, 2005, cap. IV (41 pagine)
Lo stesso programma potrà essere utilizzato dagli studenti lavoratori, previo accordo con il docente.
Per le studentesse e gli studenti non frequentanti:
- D. Canale, Conflitti pratici. Quando il diritto diventa immorale, Laterza, Roma-Bari, 2017 (228 pagine)
- C.S. Nino, Introduzione all’analisi del diritto, Giappichelli, Torino, 1996, cap. II, III, IV, V e VII (269 pagine)
- A. Iacona, L'argomentazione, Einaudi Editore, Torino, 2005, cap. IV (41 pagine)
Ricevimento: Orario di ricevimento primo semestre: su appuntamento via mail: cristina.redondo@unige.it
MARIA CRISTINA REDONDO NATELLA (Presidente)
MARCO SEGATTI
PIERLUIGI CHIASSONI (Presidente Supplente)
ANDREJ KRISTAN (Presidente Supplente)
DIEGO SEBASTIAN ALMONACID ALMARZA (Supplente)
MARÍA VICTORIA CARRO (Supplente)
AGNES DIAZ CASTELLANO (Supplente)
LUCA MALAGOLI (Supplente)
JULIETA AGUSTINA RABANOS (Supplente)
GIOVANNI BATTISTA RATTI (Supplente)
NATALIA SCAVUZZO (Supplente)
L'insegnamento si svolge durante il secondo semestre.
FILOSOFIA DEL DIRITTO C
Per gli studenti frequentanti l’esame finale è solo orale e consta di due parti. In primo luogo, lo studente dovrà presentare, in modo approfondito, un tema a sua scelta, fra quelli spiegati durante le lezioni, e contenuti nei libri di testo. Se lo desidera, lo studente potrà portare all’esame un esempio scritto di esercitazione, analogo a quelli realizzati durante le lezioni, che dovrà essere in grado di esporre e giustificare. In un secondo momento, lo studente dovrà rispondere alle domande formulate dalla commissione sui punti teorici e pratici del programma. Il voto finale di uno studente frequentante tiene conto in modo ponderato della sua partecipazione attiva durante le lezioni e il seminario e, se superiore a 18/30, della media ottenuta nelle verifiche parziali.
Per gli studenti non frequentanti l’esame finale è solo orale e consta di due parti. L’esame inizierà con la presentazione articolata di un tema del programma, a scelta dello studente. In un secondo momento, dovrà rispondere alle domande della commissione sul programma dell’insegnamento.
Si valuterà che lo studente abbia acquisito i concetti e le capacità analitico-argomentative sufficienti rispetto ai problemi studiati. In particolare, lo studente dovrà mostrare di essere in grado di argomentare adeguatamente, esprimere con chiarezza i concetti studiati e renderli operativi attraverso esempi. In generale, dovrà mostrare di aver raggiunto i risultati attesi, indicati in questa scheda.
Nel caso degli studenti frequentanti, si terrà conto dell’impegno mostrato in ognuna delle fasi dell’insegnamento: nello svolgimento delle lezioni e del seminario, nelle verifiche parziali e nell’esame finale. Le verifiche parziali consisteranno in 10 domande chiuse, il seminario richiederà la lettura, presentazione e discussione analitica dei testi proposti.