CODICE 109195 ANNO ACCADEMICO 2024/2025 CFU 6 cfu anno 2 ARCHITETTURA 9915 (LM-4) - GENOVA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/16 LINGUA Italiano SEDE GENOVA PERIODO 2° Semestre MODULI Questo insegnamento è un modulo di: TEORIE E TECNICHE DELL'ARCHITETTURA DEGLI INTERNI MATERIALE DIDATTICO AULAWEB PRESENTAZIONE L’insegnamento, basato sull’alternanza di teoria e pratica promuove gli Interni come un’attitudine progettuale non più legata ad ambiti spaziali, o vincoli dimensionali, che si muove a cavallo di altri ambiti disciplinari: dal landscape al design. Il corso sarà rivolto alla comprensione, definizione e progettazione dei ‘nuovi paesaggi domestici’ alla luce degli evidenti cambiamenti in atto intorno all’abitare. L’esercizio finale sarà applicato a un tema di grande attualità: il riuso del patrimonio edilizio esistente. Nello specifico: il Biscione di Genova OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI FORMATIVI Il corso ha lo scopo di introdurre gli studenti alla molteplicità degli scenari attuali che caratterizzano l’Architettura degli Interni a partire da parole chiave che oggi ne definiscono la consistenza: seconda vita, multiscalarità, trasversalità, inclusività, materialità. La domanda alla quale saranno chiamati a rispondere sarà: qual è oggi il senso della casa? L’abitare, ambito esplorativo dell’insegnamento, sarà indagato considerando la rinnovata centralità che questo ha assunto negli ultimi tempi, segnati da importanti trasformazioni sociodemografiche, dall’emergenza ambientale e della crisi dell’Antropocene che corrisponde anche ad una crisi delle risorse materiali. OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO Trattandosi di formare i futuri architetti, il corso ha lo scopo di inquadrare l’insegnamento nell’ambito di una visione contemporanea che formi lo studente e allo stesso tempo lo aggiorni sullo stato della disciplina degli Interni riferita al ‘topic’ dell’abitare inteso come risultato di pensieri e azioni scalabili e trasmissibili. Questi daranno vita a progetti dove il rapporto tra invaso e involucro sarà oggetto di sperimentazione al fine di ripensare l’abitabilità dello spazio in maniera coerente con i nuovi bisogni, i nuovi desideri e una nuova materialità (più sostenibile) che corrisponde anche ad una nuova estetica. Dal punto di vista operativo, gli studenti saranno chiamati ad intervenire su un immobile esistente lavorando all’interno (ma non solo) di una sua unità abitativa disegnando una spazialità fluida capace di ospitare corpi (che corrispondono ad individui) che da strumenti di misura sono oggi diventati tramite di esperienze, in interni dentro i quali tutto potenzialmente è in movimento, dove la variazione genera coinvolgimento e interazione. La frequenza e la partecipazione alle attività formative proposte (lezioni frontali ed esercizi di gruppo discussi in aula), unite allo studio dei testi elencati nella bibliografia, consentiranno allo studente di: - confrontarsi con l’attualità e le potenzialità dell’Architettura degli Interni intesa come ambito professionale in evoluzione ma anche in forte crescita; - comprendere come gli Interni non siano più confinati all’interno di un manufatto edilizio ma possano definire un vero e proprio modus operandi per l’architetto. - proporre azioni e relazioni sostenibili e significative tra ‘corpi’, ‘case’ e ‘cose’. - rispondere alle nuove esigenze dell’abitare con originalità, consapevolezza e appropriatezza. PREREQUISITI Sono necessarie, per affrontare efficacemente i contenuti dell’insegnamento, le seguenti basi: - conoscenza approfondita della storia dell’architettura moderna e contemporanea; - conoscenza di base della storia del design moderno e contemporaneo; - buona conoscenza dei materiali, delle loro prestazioni e del loro impiego nel campo dell’architettura ma anche del design; - abilità comprovata nell’uso di programmi di rappresentazione bidimensionale, tridimensionale e di renderizzazione, nonché di rappresentazione grafica; - comprensione e gestione dello spazio, finalizzate all’elaborazione di un progetto di architettura degli interni e di tavole rappresentative dello stesso (piante, sezioni, prospetti). - capacità nella costruzione di plastici sia di studio che definitivi. MODALITA' DIDATTICHE L’insegnamento prevede lezioni frontali alternate a discussioni in aula in occasione delle consegne periodiche degli esercizi di gruppo. Le prove collettive, che possono essere considerate consegne parziali del tema finale, avranno di volta in volta una declinazione specifica individuata da format e layout forniti dalla docenza, e spazieranno dalla lettura di casi studio ritenuti traccianti fino alla progettazione di uno spazio abitativo all’interno di un edificio di edilizia intensiva esistente. Il confronto tra il docente, i gruppi di lavoro e l’intera classe, rappresenterà un momento importante di discussione e di verifica delle conoscenze acquisite. PROGRAMMA/CONTENUTO Cheapscape, altre materialità e mobili abitabili: parte da questo titolo il corso di Architettura degli Interni che vuole essere una riflessione ‘dinamica’ (nonché un’occasione di azione) intorno all’evidente trasformazione dei paesaggi domestici e dunque del progetto domestico. Con un cambio di rotta rispetto a quanto successo a partire dalla fine del secondo dopoguerra, periodo che ha visto pochissimi cambiamenti attraversare gli interni delle case, a volte distrattamente fraintesi con la ‘sotttocultura dell’arredamento’ Oggi, diversamente, siamo in un momento di evoluzione e molti progetti contemporanei lo testimoniano. È difficile non ripensare l’abitare in funzione, ad esempio, delle trasformazioni del modello familiare, della crisi climatica o del pensiero post umano, oppure non riscontrare un’accelerazione verso processi volti a rompere una serie di assetti consuetudinari, come se il cambiamento necessario, verso il quale solitamente si manifesta una certa resistenza, non si presentasse come l’avvento di qualcosa di assolutamente inedito, ma come la combinazione di modelli noti e modelli nuovi, o magari ritrovati attraverso la memoria dei luoghi. Pensiamo all’home-office e al ritorno negli spazi abitativi di attività che la cultura moderna aveva espulso per almeno un secolo dalla casa: la bottega, il laboratorio, lo studio. Poi ci sono il co-living, l’abitare multitasking, quello fluido, quello intergenerazionale o interspecie e quello on demand inteso come luogo eletto, e forse irripetibile, più coerente con i desideri che la gente può esprimere, incentrati sul benessere individuale - sia fisico e mentale - nonché sulla voglia crescente di natura e di verde. Domande, dunque, più che risposte. Le questioni che emergono sono tante: si parla di riuso e riconversione del patrimonio edilizio esistente, di come questo sia vissuto ed esperito dagli abitanti, che a loro volta, con le rispettive storie che popolano case e stanze, necessitano di attenzione da parte di chi progetta. Si parla anche del ruolo degli oggetti e dei mobili, dei quali si è riscoperta l’importanza e che, oltre a funzionalizzare gli spazi, possono essere abitati come fossero stanze nelle stanze. Ricorrono concetti quali l’ultradomesticità e l’extradomesticità, e dunque ci si chiede: quanto le case continueranno a caricarsi di attività indoor non previste? E quanto l’internità uscirà dallo spazio privato per informare lo spazio pubblico investendo la disciplina degli interni di nuove responsabilità? Il corso, attraverso i contributi degli studenti, sperimenterà l’abitare come una serie di flussi continui dove abitudini e modi di vivere quotidiani si adattano, sviluppano, vengono reinterpretati, evolvono. Tra involucro e invaso, tra contesto e contenuto, tra pubblico e privato, tra permanente e temporaneo si instaureranno rapporti di rispetto e di scambio, mentre i confini tra fuori e dentro diventeranno più porosi. Si ripenseranno le funzioni o, meglio, si considereranno come qualcosa che è facilmente soggetto, nel tempo, alle modifiche, qualcosa che sarebbe meglio prevedere nell’ottica della massima flessibilità, magari ricorrendo a concetti generali sufficientemente versatili da accogliere cambiamenti anche radicali, improvvise sottrazioni o, al contrario, addizioni provocate da circostanze esterne. A volte, anziché immaginare future utopie, si rivaluteranno soluzione provvisorie, valide qui e ora. Il riferimento alla temporaneità, che significa anche precarietà, fornirà agli studenti l’occasione per riflettere su una diversa materialità dei progetti, con ‘effetti collaterali’ sulla loro estetica. Qui entrerà in gioco il cheapscape inteso come riuso, recupero, riciclo. Una nuova vitalità sta caratterizzando il design in senso lato coinvolgendo due importanti temi: l’heritage e la materia, collegati a una nuova ambizione estetica che si confronta con il già estratto, il già realizzato, il già costruito. Al centro di queste riflessioni non c'è tanto l'insistenza sulla conservazione quanto l’attenzione verso una diversa cultura nell’abitare il pianeta. TESTI/BIBLIOGRAFIA Abalos, I. (2009). Il buon abitare. Pensare le case della modernità. Milano: Christian Marinotti Edizioni Baroni, D. (1981). «Il mobile contenitore. Forme, funzioni, attributi, significati». Ottagono 63. 46-59 Bassoli, N. (2023), Home Sweet Home, Milano: Electa Coccia, E. (2021). Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità. Torino: Einaudi Cornoldi, A. (1994). Architettura dei luoghi domestici: Il progetto del comfort. Milano: Jaca Book De Fusco, R. (2004). Storia dell’arredamento. Dal ‘400 al ‘900. Milano: FrancoAngeli Dardi, D. – Pasca, V. (2019). Manuale di Storia del Design. Milano: Silvana Editoriale Forino, I. (2001). L'interno nell'interno. Una fenomenologia dell'arredamento. Firenze: Alinea Valenti, A. (2012). Case disperatamente contemporanee. Milano: 22 Publishing Valenti, A. – Zignego, I. (2017). Interior Design Multitasking. Incroci tra nautica e architettura. Genova: Sagep Valenti, A. (2022). Nuovi paesaggi domestici. L’abitare ai tempi del Coronavirus rappresentato in 3 atti (e 3 epiloghi) Genova: Sagep Vitta, M. (2008). Dell'abitare: Corpi, spazi, oggetti, immagini. Torino: Einaudi DOCENTI E COMMISSIONI ALESSANDRO VALENTI Ricevimento: mercoledì pomeriggio su appuntamento LEZIONI INIZIO LEZIONI https://corsi.unige.it/corsi/9915/studenti-orario Orari delle lezioni L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy ESAMI MODALITA' D'ESAME Durante l’esame ciascuno studente presenterà, individualmente o insieme agli atri componenti del gruppo, l’esercizio finale, sintesi e rielaborazione delle esercitazioni svolte durante l’anno. Lo storytelling del progetto, tassello di un mosaico formato dagli esercizi precedenti, includerà anche l’esposizione degli aspetti teorico e metodologico. La prova consisterà nella discussione degli elaborati finali che comprenderanno anche uno o più plastici nelle scale ritenute più opportune. MODALITA' DI ACCERTAMENTO La valutazione della prova finale terrà conto dei seguenti punti: - Pertinenza e coerenza degli esercizi svolti durante le consegne di gruppo. - Coerenza tra approccio teorico (reference e concept) e progetto finale. - Capacità di argomentare sull’Architettura degli Interni e sulla sua ‘postura progettuale’. - Capacità di narrare e contestualizzare il progetto presentato. - Qualità degli elaborati consegnati (disegni e plastico). Calendario appelli Data appello Orario Luogo Tipologia Note 23/01/2025 10:00 GENOVA Scritto + Orale 12/02/2025 10:00 GENOVA Scritto + Orale 11/06/2025 10:00 GENOVA Scritto + Orale 16/07/2025 10:00 GENOVA Scritto + Orale