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CODICE 111338
ANNO ACCADEMICO 2024/2025
CFU
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO 1° Semestre
MATERIALE DIDATTICO AULAWEB

PRESENTAZIONE

Il corso Formazione alla cittadinanza, all'interno del quale si colloca il modulo seminariale Religioni nello spazio pubblico, si rivolge a tutti gli studenti iscritti ai corsi di laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico e dottorato di ricerca dell'Ateneo, indipendentemente dal Dipartimento proponente o dal corso di studi cui si è iscritti. L'obiettivo del corso è promuovere lo sviluppo di una cittadinanza attiva e responsabile attraverso l'acquisizione di competenze personali e sociali.

OBIETTIVI E CONTENUTI

OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Lo studente che avrà seguito le lezioni seminariali partecipandovi attivamente mediante interventi, osservazioni critiche, domande, dovrà sviluppare: 

  • Una coscienza critica del carattere densamente plurale della geografia religiosa delle società contemporanee.
  • Insieme dovrà essere in grado di riconoscere l’istanza di un nuovo progetto di laicità di cui le società stesse necessitano per dar corpo a una grammatica del plurale e alla promozione del valore delle differenze religiose e culturali che, ereditata dai secoli moderni, è ancora oggi in cammino.
  • Le acquisite competenze teoriche dovranno sviluppare, sul piano pratico, la capacità di focalizzare e intercettare criticamente le trasformazioni dei fenomeni religiosi in atto nelle società, nonché di affrontare e risolvere questioni relative alla gestione del pluralismo religioso.

Una simile ottenuta coscienza critica potrà rendersi fruibile e preziosa:

  1. Per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado.
  2. Per l’esercizio di attività di mediazione culturale.
  3. Per chi eserciterà lavori presso le amministrazioni di enti pubblici che svolgono attività dirette al pubblico o si occupano di questioni sociali.
  4. Per chi lavorerà presso i sevizi sociali.
  5. Per chi amministrerà aziende private che hanno come dipendenti o clienti persone di diverse credenze religiose.
  6. Per i possibili responsabili di comunità religiose.
  7. In generale per chi eserciterà libere professioni che trattano questioni attinenti ai rapporti sociali, culturali, religiosi, come quelle giornalistiche, giuridiche, di pubbliche relazioni.

MODALITA' DIDATTICHE

Lezioni seminariali di 90 minuti.

Modalità mista. Le lezioni si terrano in presenza (aula F di Via Balbi 4, ore 15-17) e su Microsoft Teams, codice del canale: u4nnx8f

PROGRAMMA/CONTENUTO

Siamo entrati, da qualche decennio, in una fase della modernità che trasforma in profondità gli assetti planetari, e le stesse identità dei soggetti, singoli e collettivi. Processi di globalizzazione estenuano l’autonomia delle culture, modificano i confini identitari, diffondono modelli sociali, economici, sempre più omologanti. La multiculturalità determina relazioni sempre più strette tra etnie, culture, fedi imponendo un confronto e un dialogo che spesso si traducono in scontro.

Altrettanto noto è che, nel cuore degli immani processi evocati e del disordine globale che li segna, inequivocabili indizi hanno mostrato ciò è stato definito un ritorno del religioso, secondo una fenomenologia plurale che comprende lo sviluppo di nuovi movimenti spirituali, l’ascesa di correnti carismatiche in seno alle Chiese, la diffusione in Occidente dell’islam e di altre religioni orientali, l’irruenza e l’estensione mondiale di eccessi fondamentalistici, infine, la ricomparsa e la riaffermazione delle religioni nello spazio pubblico. Evidenza che ha finito per scuotere, presso tanti osservatori, il tenace assunto della fine della religione nel mondo moderno. È accaduto come se dentro i processi di secolarizzazione, dentro il weberiano disincanto del mondo, dentro il nichilismo stesso, non cessasse – non avesse in realtà mai cessato – di pulsare l’inquietudine religiosa. Secolarizzazione, com’è evidente, non significa dunque scomparsa di fedi e istituzioni religiose, ma presa di coscienza che è definitivamente mutato lo statuto del loro rapporto con la realtà socio-politica.

Nel quadro sommariamente descritto, dai tratti fortemente plurali, si manifesta come ineludibile l’urgenza non solo di un dialogo tra le religioni, tanto più in un tempo, quale è il nostro, che assiste a una generale crisi della convivenza, in senso culturale, religioso, politico, ma anche di una nuova figura della laicità a fronte del ritorno delle religioni nello spazio pubblico. In questa direzione, abbandonate le componenti anticlericali e antiecclesiastiche, rifiutata la laicità come ideologia della neutralizzazione delle identità religiose, della loro esclusione dagli spazi pubblici e mutata quell’idea in metodo inclusivo di dialogo, di riconoscimento tra identità ed ermeneutiche diverse, occorre oggi, come sempre più si dichiara, un nuovo progetto di laicità.

Entro cui, innanzitutto, è necessario sciogliere il malinteso legato alla coincidenza tra sfera privata e sfera intima, che, in realtà, non si corrispondono affatto. Che le religioni siano chiamate a incorporare secolarizzazione, laicità, non equivale per nulla a chiuderle nell’intimità. Cosa impedisce di pensare che, muovendo dallo spazio “privato” invece che dalla pretesa di organizzare normativamente la realtà socio-politica, esse possano investire la sfera pubblica, intesa come luogo e struttura di comunicazione e interscambio, in veste di componenti e risorse della società che accettano la sfida del pluralismo e lo spirito di distinzione proprio della laicità?

Su questo sfondo teorico, qui rapidamente tratteggiato, il modulo affronterà il nodo problematico suddetto declinandolo secondo una pluralità di prospettive.

TESTI/BIBLIOGRAFIA

Docenti partecipanti: Matteo Caponi; Roberto Celada Ballanti; Elisabetta Colagrossi; Stefania Consigliere; Bernadette Fraioli; Niccolò Germano; Giorgio Grimaldi; Simona Langella; Fabio Petito.

Ogni docente fornirà una bibliografia essenziale sulla lezione per gli approfondimenti individuali.

DOCENTI E COMMISSIONI

Commissione d'esame

ELISABETTA COLAGROSSI (Presidente)

ROBERTO CELADA BALLANTI (Presidente Supplente)

SIMONA LANGELLA (Presidente Supplente)

LEZIONI

INIZIO LEZIONI

10 ottobre 2024 (aula F di Via Balbi 4 e su Microsoft Teams, codice del canale: u4nnx8f)

Calendario degli incontri:

Roberto Celada Ballanti
(Università degli Studi di Genova)

“Idee per un universale plurale e per un nuovo modello di laicità”

10 ottobre 2024
ore 15.00-16.30

Bernadette Fraioli
(Università degli Studi “La Sapienza” di Roma)

“Gli attori religiosi nell’educazione alla cittadinanza. Princìpi e pratiche”

17 ottobre 2024
ore 15.00-16.30

Elisabetta Colagrossi
(Università degli Studi di Genova)

“Aśoka, Akbar, Gandhi. Modelli indiani di politica pluralistica”

24 ottobre 2024
ore 15.00-16.30

Simona Langella
(Università degli Studi di Genova)

“Religione e spiritualità barocca”

5 novembre 2024
ore 15.00-16.30

Matteo Caponi
(Università degli Studi di Genova)

“Laicità all’italiana: gli articoli 7 e 8 della Costituzione in una prospettiva storica”

14 novembre 2024
ore 15.00-16.30

Stefania Consigliere
(Università degli Studi di Genova)

 “La molteplicità dei mondi e la possibilità della democrazia”

21 novembre 2024
ore 15.00-16.30

Giorgio Grimaldi
(Università degli studi Link)

“Religioni ed ecologia: visioni, percorsi, proposte per la costruzione di sostenibilità e pace e per un’educazione civica consapevole e multilivello”

26 novembre 2024
ore 15.00-16.30

Niccolò Germano
(Università degli Studi di Genova)

“Filosofia e laicità. Questioni aperte”

28 novembre 2024
ore 15.00-16.30

Fabio Petito
(University of Sussex)

“Religione e politica estera: la promozione della libertà religiosa e del dialogo interreligioso”

 

5 dicembre 2024
ore 15.00-16.30

Orari delle lezioni

L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy

ESAMI

MODALITA' D'ESAME

Colloquio orale o presentazione di una breve relazione.

ALTRE INFORMAZIONI

La frequenza al Corso di Formazione permette l’acquisizione di 1 CFU, che può essere riconosciuto dal corso di studio come curriculare, principalmente nell'ambito delle altre attività, ove ritenuto importante per il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti: in questo caso andrà fatta richiesta allo Sportello unico con una mail (allegando documento di identità); il corso di studio deciderà se accogliere la richiesta e variare il piano di studio.