Il corso Formazione alla cittadinanza, all'interno del quale si colloca il modulo seminariale Religioni nello spazio pubblico, si rivolge a tutti gli studenti iscritti ai corsi di laurea, laurea magistrale, laurea magistrale a ciclo unico e dottorato di ricerca dell'Ateneo, indipendentemente dal Dipartimento proponente o dal corso di studi cui si è iscritti. L'obiettivo del corso è promuovere lo sviluppo di una cittadinanza attiva e responsabile attraverso l'acquisizione di competenze personali e sociali.
Lo studente che avrà seguito le lezioni seminariali partecipandovi attivamente mediante interventi, osservazioni critiche, domande, dovrà sviluppare:
Una simile ottenuta coscienza critica potrà rendersi fruibile e preziosa:
Lezioni seminariali di 90 minuti.
Modalità mista. Le lezioni si terranno in presenza in Aula F (Via Balbi 4) e su Microsoft Teams, codice del canale: u4nnx8f
Siamo entrati, da qualche decennio, in una fase della modernità che trasforma in profondità gli assetti planetari, e le stesse identità dei soggetti, singoli e collettivi. Processi di globalizzazione estenuano l’autonomia delle culture, modificano i confini identitari, diffondono modelli sociali, economici, sempre più omologanti. La multiculturalità determina relazioni sempre più strette tra etnie, culture, fedi imponendo un confronto e un dialogo che spesso si traducono in scontro.
Altrettanto noto è che, nel cuore degli immani processi evocati e del disordine globale che li segna, inequivocabili indizi hanno mostrato ciò è stato definito un ritorno del religioso, secondo una fenomenologia plurale che comprende lo sviluppo di nuovi movimenti spirituali, l’ascesa di correnti carismatiche in seno alle Chiese, la diffusione in Occidente dell’islam e di altre religioni orientali, l’irruenza e l’estensione mondiale di eccessi fondamentalistici, infine, la ricomparsa e la riaffermazione delle religioni nello spazio pubblico. Evidenza che ha finito per scuotere, presso tanti osservatori, il tenace assunto della fine della religione nel mondo moderno. È accaduto come se dentro i processi di secolarizzazione, dentro il weberiano disincanto del mondo, dentro il nichilismo stesso, non cessasse – non avesse in realtà mai cessato – di pulsare l’inquietudine religiosa. Secolarizzazione, com’è evidente, non significa dunque scomparsa di fedi e istituzioni religiose, ma presa di coscienza che è definitivamente mutato lo statuto del loro rapporto con la realtà socio-politica.
Nel quadro sommariamente descritto, dai tratti fortemente plurali, si manifesta come ineludibile l’urgenza non solo di un dialogo tra le religioni, tanto più in un tempo, quale è il nostro, che assiste a una generale crisi della convivenza, in senso culturale, religioso, politico, ma anche di una nuova figura della laicità a fronte del ritorno delle religioni nello spazio pubblico. In questa direzione, abbandonate le componenti anticlericali e antiecclesiastiche, rifiutata la laicità come ideologia della neutralizzazione delle identità religiose, della loro esclusione dagli spazi pubblici e mutata quell’idea in metodo inclusivo di dialogo, di riconoscimento tra identità ed ermeneutiche diverse, occorre oggi, come sempre più si dichiara, un nuovo progetto di laicità.
Entro cui, innanzitutto, è necessario sciogliere il malinteso legato alla coincidenza tra sfera privata e sfera intima, che, in realtà, non si corrispondono affatto. Che le religioni siano chiamate a incorporare secolarizzazione, laicità, non equivale per nulla a chiuderle nell’intimità. Cosa impedisce di pensare che, muovendo dallo spazio “privato” invece che dalla pretesa di organizzare normativamente la realtà socio-politica, esse possano investire la sfera pubblica, intesa come luogo e struttura di comunicazione e interscambio, in veste di componenti e risorse della società che accettano la sfida del pluralismo e lo spirito di distinzione proprio della laicità?
Su questo sfondo teorico, qui rapidamente tratteggiato, il modulo affronterà il nodo problematico suddetto declinandolo secondo una pluralità di prospettive.
Coordinatore del Corso: Elisabetta Colagrossi (elisabetta.colagrossi@unige.it)
Docenti partecipanti: Matteo Caponi; Roberto Celada Ballanti; Elisabetta Colagrossi; Stefania Consigliere; Bernadette Fraioli; Nicolò Germano; Giorgio Grimaldi; William Gueraiche; Simona Langella; Maria Federica Petraccia.
Bibliografía: ogni docente fornirà una bibliografia essenziale sulla lezione per gli approfondimenti individuali.
Ricevimento: La docente riceve settimanalmente su appuntamento (DAFIST, Sezione Ellenica, via Balbi 4, oppure da remoto)
ELISABETTA COLAGROSSI (Presidente)
ROBERTO CELADA BALLANTI (Presidente Supplente)
SIMONA LANGELLA (Presidente Supplente)
2 ottobre 2025
Le lezioni si terranno in presenza in Aula F (Via Balbi 4) e su Microsoft Teams, codice del canale: u4nnx8f
Calendario degli incontri:
Elisabetta Colagrossi (Università degli Studi di Genova)
Maria Federica Petraccia (Università degli Studi di Genova)
“Governare la diversità: pratiche di inclusione nell’impero romano e nell’impero Maurya”
2 ottobre ore 15.00-16.30
Roberto Celada Ballanti (Università degli Studi di Genova)
“Idee per un universale plurale e per un nuovo modello di laicità”
9 ottobre ore 15.00-16.30
Giorgio Grimaldi (Università degli studi Link)
“Religioni ed ecologia: visioni, percorsi, proposte per la costruzione di sostenibilità e pace e per un’educazione civica consapevole e multilivello”
17 ottobre ore 15.00-16.30
Simona Langella (Università degli Studi di Genova)
24 ottobre ore 15.00-16.30
Matteo Caponi (Università degli Studi di Genova)
“Laicità all’italiana: gli articoli 7 e 8 della Costituzione in una prospettiva storica”
30 ottobre ore 15.00-16.30
Bernadette Fraioli (Università degli Studi “La Sapienza” di Roma)
“Religioni, dialogo e cittadinanza in Europa. Storia, principi, dichiarazioni e pratiche (1989-2022)”
6 novembre ore 15.00-16.30
William Gueraiche (Abrahamic Family House, UAE)
“Religious harmony & citizenship in the UAE”
11 novembre ore 15.00-16.30
Nicolò Germano (Università degli Studi di Genova)
“Filosofia e laicità. Questioni aperte”
14 novembre ore 15.00-16.30
Stefania Consigliere (Università degli Studi di Genova)
“La molteplicità dei mondi e la possibilità della democrazia”
21 novembre ore 15.00-16.30
Colloquio orale o presentazione di una breve relazione.
La frequenza al Corso di Formazione "Religioni nell spazio pubblico" permette l’acquisizione di 1 CFU, che può essere riconosciuto dal corso di studio come curriculare, principalmente nell'ambito delle altre attività, ove ritenuto importante per il raggiungimento degli obiettivi formativi previsti: in questo caso andrà fatta richiesta allo Sportello unico con una mail; il corso di studio deciderà se accogliere la richiesta e variare il piano di studio. A tal proposito si consiglia di consultare la pagina "Altre attività" del sito web del proprio Corso di studio, che può contenere indicazioni utili in merito al riconoscimento.