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Perché scegliere GIURISPRUDENZA (IM)?

Il Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza abbina una solida preparazione culturale a competenze specialistiche con l'obiettivo di preparare allo svolgimento di attività professionali ad alta qualificazione. La formazione nelle materie giuridiche è completa e approfondita e gli studenti acquisiscono capacità dialettiche e argomentative non comuni ad altri percorsi di studio.

Obiettivo del corso di Giurisprudenza della sede di Imperia è fornire una didattica di qualità coniugata a un elevato livello di servizi per lo studente, in un ambiente a misura di quest'ultimo.

Lo studio del Diritto rappresenta un investimento proficuo per il proprio futuro: uno dei motivi che spingono a scegliere Giurisprudenza è senz’altro l'ampia spendibilità del titolo nel mondo del lavoro.

Cosa studierai

La laurea magistrale in Giurisprudenza ha una durata complessiva di 5 anni, nel corso dei quali lo studente acquisisce le competenze di base nell'ambito di tutte le principali branche del diritto e quelle più specifiche nei settori che più gli interessano.

Le lezioni si svolgono prevalentemente in lingua italiana, ma sono attivi anche insegnamenti in inglese.

Possono essere previste attività seminariali e di approfondimento, in cui spesso sono invitati eminenti esperti, anche dall’estero.

Le lezioni sono per la maggior parte di tipo frontale, ma sovente sono previste esercitazioni e simulazioni per mettere in pratica quanto si è appreso.

Tra le principali materie studiate, suddivise per ambiti:

  • privatistico: diritto civile, diritto di famiglia, diritto del lavoro, diritto commerciale;
  • comparatistico: sistemi giuridici comparati, diritto pubblico comparato;
  • pubblicistico: diritto costituzionale, diritto pubblico dell’informazione e della rete, diritto amministrativo e diritto urbanistico;
  • economico-finanziario: diritto finanziario e diritto tributario;
  • internazionalistico e dell’Unione europea: diritto internazionale e diritto dell’UE;
  • penalistico: diritto penale e penitenziario;
  • processualistico: diritto processuale civile e penale;
  • storico-filosofico: diritto romano, storia del diritto medievale e moderno, filosofia e sociologia del diritto.

Allo studente è dato modo altresì di specializzare il proprio percorso di studi con la scelta di alcuni insegnamenti complementari, personalizzandolo secondo i propri interessi e le propensioni personali. 

Dopo la laurea

Chi è? 

È colui che fornisce assistenza e consulenza a chi ne fa richiesta, assumendone anche la difesa nel processo. I suoi clienti possono essere persone, aziende o enti pubblici.
Per l’ammissione agli esami di Stato per abilitazione all’esercizio professionale di avvocato è richiesta la laurea magistrale in Giurisprudenza e un periodo di 18 mesi di pratica presso uno studio legale.

Cosa fa?

Svolge attività di consulenza giuridica, redazione di testi negoziali, assistenza in udienza, attività di previsione delle decisioni giurisprudenziali.

Chi è?

Per l’ammissione al concorso oltre alla laurea magistrale in Giurisprudenza è necessario il possesso del diploma di specializzazione per le professioni legali, rilasciato da una delle scuole di specializzazione istituite nelle Università sedi dei corsi di Giurisprudenza al termine di un corso di studi di durata biennale, oppure il titolo di avvocato o di dottore di ricerca, oppure aver concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato.

Cosa fa?

Risolve controversie nell'ambito dei vari settori giuridici (civile, penale, amministrativo), promuove l'azione penale, espleta alcune funzioni amministrative correlate all'amministrazione della giustizia (quali la nomina di tutori o curatori, la concessione di autorizzazioni, la redazione di rapporti, la presentazione di documenti).
Può svolgere funzioni giudicanti (giudice) e allora deve decidere l’esito delle controversie oppure funzioni requirenti (pubblico ministero) ed esprime richieste o pareri in vista delle decisioni degli organi giudicanti, tipicamente nei procedimenti penali.

Chi è?

Quale pubblico ufficiale è una figura imparziale che svolge attività di consulenza neutrale nell’interesse della collettività.
L’ammissione al concorso nazionale è subordinata al possesso della laurea magistrale in Giurisprudenza e ad un periodo di pratica presso uno studio notarile di 18 mesi, dei quali almeno un anno dev'essere continuativo dopo la laurea. C'è la possibilità di anticipare di 6 mesi l’iscrizione già nell’ultimo anno del corso di laurea.

Cosa fa?

Riceve gli atti tra vivi e di ultima volontà, conferisce loro pubblica fede, ne conserva il deposito e ne rilascia copie, certificati ed estratti.

 

 

 

Chi è?

Il funzionario pubblico occupa posizioni di vertice e dirigenziali nella pubblica amministrazione e negli enti territoriali e locali, il giurista d'impresa nell'ambito dell'impresa, gestendone l'organizzazione e l'attività.
Le pubbliche amministrazioni (Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Polizia di Stato, enti pubblici) e il settore privato (imprese nazionali e multinazionali, banche, assicurazioni) offrono ai laureati in Giurisprudenza cospicue possibilità di lavoro in posizioni dirigenziali di grande qualificazione e responsabilità.

Cosa fa?

Il funzionario pubblico redige atti amministrativi, svolge compiti di gestione e di organizzazione degli uffici, fornisce attività di supporto giuridico-amministrativo.
Il giurista d'impresa svolge compiti di predisposizione, elaborazione e verifica della contrattualistica aziendale; gestione dei rapporti con i dipendenti; paghe e contributi; pianificazione della politica retributiva, delle politiche industriali e di pianificazione, gestione e coordinamento del contenzioso lavoristico.

 

 

 

Chi è?

La laurea in Giurisprudenza costituisce una base idonea per accedere alla carriera diplomatica e consolare, attraverso un concorso indetto dal Ministero degli Affari Esteri; per il superamento del concorso è prevista la conoscenza approfondita di una disciplina giuridica specialistica come il diritto internazionale, affrontabile soltanto con il corredo di una solida preparazione giuridica di base.
La laurea in Giurisprudenza offre la base di partenza più idonea anche per intraprendere una carriera nelle organizzazioni internazionali (quali le Nazioni Unite e gli Istituti specializzati, l’Organizzazione mondiale del commercio, la NATO, il Consiglio d’Europa) e specialmente nelle istituzioni dell’Unione e delle Comunità europee.

Cosa fa?

Conduce le relazioni internazionali del Paese e si occupa dell'organizzazione e della prestazione di servizi agli individui, italiani e stranieri, in patria e all’estero.

Chi è?

La laurea in Giurisprudenza costituisce titolo di ammissione alla classe di concorso e di abilitazione per l’insegnamento nella scuola secondaria superiore.
L’ammissione ai concorsi per i ruoli degli insegnanti della scuola secondaria è subordinata in linea generale al possesso di particolari crediti formativi e all’abilitazione che si consegue attraverso un apposito Tirocinio formativo universitario di durata annuale.

Cosa fa?

Insegna il diritto e fornisce la capacità di analisi, di interpretazione e di studio delle materie giuridiche, curandone e verificandone il relativo apprendimento.