Dopo la laurea
Il laureato in METODOLOGIE PER LA CONSERV. RESTAURO BENI CULTURALI
Chi è?
Il laureato magistrale è un professionista che può svolgere attività in proprio o presso aziende e organizzazioni professionali preposte alla conservazione, al restauro, alla gestione e alla tutela dei beni culturali, nonché presso enti locali e istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, archivi, biblioteche e istituti di ricerca in conservazione e restauro, pubblici e privati.
In particolare, il laureato individua, esegue e valuta le metodologie diagnostiche applicate per la comprensione delle proprietà, della costituzione materica, del degrado, delle tecniche di produzione antica dei beni culturali e per lo sviluppo di nuovi materiali e metodi di trattamento.
Cosa fa?
Il laureato del corso di laurea magistrale:
- progetta e dirige i protocolli di diagnostica finalizzati alla conservazione e/o al restauro dei beni culturali
- progetta interventi con individuazione di metodi, materiali, misure e tecniche per il recupero, la conservazione e/o il restauro dei beni culturali
- progetta interventi conservativi e/o di restauro sul bene culturale anche al fine di facilitarne la leggibilità, la conoscenza e la fruibilità da parte degli utenti
- collabora alla progettazione e alla realizzazione di sistemi statistici e informativi per il trattamento dei dati relativi ai beni culturali
Dove lavora?
- Ricercatore e tecnico laureato nella diagnostica applicata alla conservazione e/o al restauro dei beni culturali, nell'ambito delle scienze dell'antichità e storico-artistiche
- Collaboratore e coadiutore di docenti universitari o di funzionari di soprintendenze, musei, archivi, biblioteche e istituti di ricerca in conservazione e restauro pubblici e privati nella progettazione e nella realizzazione delle attività didattiche e curricolari
- Esperto diagnostico in laboratori di restauro
- Curatore e conservatore di musei
Ai fini occupazionali si segnala che l'art. 29 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42 identifica espressamente ruoli professionali relativi ad attività complementari al restauro e conservazione dei beni culturali, all'interno dei quali si colloca la qualifica di esperto scientifico dei beni culturali, che risulta dall'ottenimento della laurea in Scienze per la conservazione e il restauro.
La Legge 14 gennaio 2013, n. 7 (Modifica della disciplina transitoria del conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali - GU n. 25 del 30-1-2013) all'art. 1 stabilisce che il conseguimento della Laurea Specialistica 12/S o della Laurea Magistrale LM-11 costituisce titolo per la partecipazione ad apposita procedura di selezione pubblica per l'acquisizione della qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali.
Il D.M. 244 del 20/5/2019 istituisce l'elenco nazionale delgi 'ESPERTI DI DIAGNOSTICA E DI SCIENZA E TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI CULTURALI" e disciplina le modalità e i requisiti per l'iscrizione dei professionisti. Il Laureato nella classe di laurea LM11, dopo aver acquisito 24 mesi di documentata esperienza nelle scienze applicate alla conservazione dei Beni Culturali, può iscriversi alla seconda fascia dell'elenco che abilita il professionista a:
- analizzare e documentare la materia costitutiva e il degrado dei BBCC;
- collaborare alla gestione di laboratori e alla cura di progetti inerenti le tecnologie collegate ai BBCC;
- svolgere attività di studio, ricerca, formazione e educazione nel campo della diagnostica dei BBCC e altre disciplini affini e collegate.