Cosa sono? Il Corso di Laurea prevede 3 CFU di Altre attività formative, cioè attività extra-curriculari ma connesse con il tuo percorso di formazione, che lo integrino e lo arricchiscano. I 3 CFU possono essere conseguiti durante il I o il II anno. Puoi scegliere come conseguirli tra una serie di attività. Attività riconosciute - Tirocini presso enti pubblici o privati, indicati dal Corso o da esso preventivamente approvati. Consulta l'apposita pagina Tirocini. - Laboratori attivati o riconosciuti dal Corso (a.a. 2024/2025): Laboratorio di Preistoria e protostoria toponomastica (3 CFU) Docente responsabile: Prof. Guido Borghi Secondo semestre (2026) Prerequisiti: un esame di Glottologia; competenza passiva nelle lingue greca antica, latina e inglese o tedesca. I nomi di luogo sono una sorta di brevi testi, normalmente assai informativi dal punto di vista storico e topografico, ma spesso – soprattutto se antichi – non interpretabili con le consuete competenze nelle lingue moderne o classiche. L’insegnamento di Preistoria e Protostoria toponomastica propone l’acquisizione delle tecniche glottologiche di ingegneria ricostruttiva attraverso le quali, di regola, ogni toponimo diventa trasparente riguardo alla sua forma e motivazione originaria (appunto preistorica o protostorica) anche nel caso, non raro, in cui la bibliografia in proposito sia scarsa od obsoleta o addirittura inesistente. Sono oggetto del laboratorio l’origine dei principali etnonimi (nomi di popoli) e idronimi (nomi di fiumi) europei, un panorama dell’onomastica celtica antica, le analisi etimologiche dei nomi paleoliguri (compreso Genova) contenuti nella Tavola di Polcevera (Sĕntĕntĭă Mĭnūcĭōrŭm, CIL V, 7749 = I2, 584) del 117 a.C. o di documentazione più recente (di àmbito sia marittimo sia padano), gli indizi onomastici sulle lingue dei Veneti, dei Reti e dell’Uomo del Similaun, un caso di limnonimo (nome di lago) etrusco/italico (Trasimeno), l’interpretazione di Rōmă e Bȳzắntĭŏn, la stratificazione toponomastica preistorica della Sardegna, Sicilia, Puglia e Dalmazia, le tracce di una lingua indoeuropea prefenicia di Cartagine, la questione dell’Atlantide di Platone, alcuni idronimi ed etnonimi nel lógos scitico di Erodoto, le implicazioni dell’attestazione omerica dei Frigi, la questione dell’astionimo Troia e dei suoi presunti equivalenti ittiti, i toponimi minoici attestati in Lineare A e in egizio, i nomi greco ed eblaitico dell’Egitto, il problema delle popolazioni preisraelitiche della Palestina. Docente responsabile: Prof. Guido Borghi Secondo semestre (2026) Prerequisiti: un esame di Glottologia; competenza passiva nelle lingue greca antica, latina e inglese o tedesca. I nomi di luogo sono una sorta di brevi testi, normalmente assai informativi dal punto di vista storico e topografico, ma spesso – soprattutto se antichi – non interpretabili con le consuete competenze nelle lingue moderne o classiche. L’insegnamento di Preistoria e Protostoria toponomastica propone l’acquisizione delle tecniche glottologiche di ingegneria ricostruttiva attraverso le quali, di regola, ogni toponimo diventa trasparente riguardo alla sua forma e motivazione originaria (appunto preistorica o protostorica) anche nel caso, non raro, in cui la bibliografia in proposito sia scarsa od obsoleta o addirittura inesistente. Sono oggetto del laboratorio l’origine dei principali etnonimi (nomi di popoli) e idronimi (nomi di fiumi) europei, un panorama dell’onomastica celtica antica, le analisi etimologiche dei nomi paleoliguri (compreso Genova) contenuti nella Tavola di Polcevera (Sĕntĕntĭă Mĭnūcĭōrŭm, CIL V, 7749 = I2, 584) del 117 a.C. o di documentazione più recente (di àmbito sia marittimo sia padano), gli indizi onomastici sulle lingue dei Veneti, dei Reti e dell’Uomo del Similaun, un caso di limnonimo (nome di lago) etrusco/italico (Trasimeno), l’interpretazione di Rōmă e Bȳzắntĭŏn, la stratificazione toponomastica preistorica della Sardegna, Sicilia, Puglia e Dalmazia, le tracce di una lingua indoeuropea prefenicia di Cartagine, la questione dell’Atlantide di Platone, alcuni idronimi ed etnonimi nel lógos scitico di Erodoto, le implicazioni dell’attestazione omerica dei Frigi, la questione dell’astionimo Troia e dei suoi presunti equivalenti ittiti, i toponimi minoici attestati in Lineare A e in egizio, i nomi greco ed eblaitico dell’Egitto, il problema delle popolazioni preisraelitiche della Palestina. Laboratorio di lingua sanscrita (3 CFU) tenuto da: Prof.ssa Rosa Ronzitti Il Laboratorio di lingua sanscrita, attivato dal CdS in Lettere e riconosciuto dal CdS magistrale in Filologia e Scienze dell’antichità, ha il seguente programma: Il laboratorio, attraverso la presentazione di testi e immagini, intende fornire gli strumenti fondamentali per la comprensione della lingua indiana antica (vedico e sanscrito) e del suo alfabeto (devanāgari). Un particolare obiettivo è quello di mostrare agli studenti come greco, latino, lingue germaniche e lingue slave siano imparentati con le varietà linguistiche dell’India settentrionale. Sarà appresa la scrittura devanāgari (देवनागरी,), che è alla base di tutte le moderne scritture dell’Unione Indiana e di Nepal, Bangla Desh, Śrī Laṅkā. Il laboratorio si svolgerà nel secondo semestre. Gli studenti del Corso magistrale, per poter usufruire del laboratorio per 3 CFU, dovranno integrare le attività con la seguente bibliografia: Saverio Sani, Grammatica Sanscrita, Serra, Pisa - Roma 2012 (argomenti scelti) Giuliano Boccali, Stefano Piano, Saverio Sani, Le letterature dell’India, UTET, Torino 2004, Capitolo secondo (Epica). La prova finale è la trascrizione di un testo in alfabeto devanagarico. Gli studenti magistrali risponderanno anche ad alcune domande sull’epica indiana. tenuto da: Prof.ssa Rosa Ronzitti Il Laboratorio di lingua sanscrita, attivato dal CdS in Lettere e riconosciuto dal CdS magistrale in Filologia e Scienze dell’antichità, ha il seguente programma: Il laboratorio, attraverso la presentazione di testi e immagini, intende fornire gli strumenti fondamentali per la comprensione della lingua indiana antica (vedico e sanscrito) e del suo alfabeto (devanāgari). Un particolare obiettivo è quello di mostrare agli studenti come greco, latino, lingue germaniche e lingue slave siano imparentati con le varietà linguistiche dell’India settentrionale. Sarà appresa la scrittura devanāgari (देवनागरी,), che è alla base di tutte le moderne scritture dell’Unione Indiana e di Nepal, Bangla Desh, Śrī Laṅkā. Il laboratorio si svolgerà nel secondo semestre. Gli studenti del Corso magistrale, per poter usufruire del laboratorio per 3 CFU, dovranno integrare le attività con la seguente bibliografia: Saverio Sani, Grammatica Sanscrita, Serra, Pisa - Roma 2012 (argomenti scelti) Giuliano Boccali, Stefano Piano, Saverio Sani, Le letterature dell’India, UTET, Torino 2004, Capitolo secondo (Epica). La prova finale è la trascrizione di un testo in alfabeto devanagarico. Gli studenti magistrali risponderanno anche ad alcune domande sull’epica indiana. Lettorati avanzati di traduzione dal latino e dal greco (1 cfu ciascuno) Gli studenti possono richiedere il riconoscimento di 1 cfu per la frequenza di un lettorato avanzato di traduzione dalle lingue classiche. Informazioni qui: https://corsi.unige.it/corsi/8457/studenti-lettorati Gli studenti possono richiedere il riconoscimento di 1 cfu per la frequenza di un lettorato avanzato di traduzione dalle lingue classiche. Informazioni qui: https://corsi.unige.it/corsi/8457/studenti-lettorati -Convegni, cicli di conferenze, seminari previo riconoscimento del Corso (75 ore per 3 CFU) Humboldt Summer School of Indo-European La Summer School of Indo-European si svolgerà a Berlino dal 25 al 29 Agosto 2025 Programma. La Summer School of Indo-European si svolgerà a Berlino dal 25 al 29 Agosto 2025 Programma. Μουσέων ἐν θεάτρῳ. Perspectives on Greek Drama from Ancient Scholarship Il convegno internazionale “Μουσέων ἐν θεάτρῳ. Perspectives on Greek Drama from Ancient Scholarship” si svolgerà il 6-7 maggio in aula magna. Ai fini del conseguimento di 1 cfu agli studenti sarà richiesta anche una relazione. Il convegno internazionale “Μουσέων ἐν θεάτρῳ. Perspectives on Greek Drama from Ancient Scholarship” si svolgerà il 6-7 maggio in aula magna. Ai fini del conseguimento di 1 cfu agli studenti sarà richiesta anche una relazione. Corsi di formazione alla cittadinanza Il corso di studi riconosce massimo 1cfu per la partecipazione ai seguenti corsi di Formazione alla cittadinanza 111338 DAFIST Religioni nello spazio pubblico 117335 DISPI Formazione alla cittadinanza europea. Il ruolo del Parlamento europeo: storia, funzioni e attori 111819 DISFOR Data Science in pillole 113519 DISFOR Formazione alla cittadinanza digitale - RAISE Impaginazione di testi scientifici attraverso il linguaggio LaTeX I programmi dei corsi in parola sono disponibili sulla piattaforma aula-web al seguente link Corsi di formazione alla cittadinanza digitale RAISE | UniGe | Università di Genova Il corso di studi riconosce massimo 1cfu per la partecipazione ai seguenti corsi di Formazione alla cittadinanza 111338 DAFIST Religioni nello spazio pubblico 117335 DISPI Formazione alla cittadinanza europea. Il ruolo del Parlamento europeo: storia, funzioni e attori 111819 DISFOR Data Science in pillole 113519 DISFOR Formazione alla cittadinanza digitale - RAISE Impaginazione di testi scientifici attraverso il linguaggio LaTeX I programmi dei corsi in parola sono disponibili sulla piattaforma aula-web al seguente link Corsi di formazione alla cittadinanza digitale RAISE | UniGe | Università di Genova - altro, previa approvazione del CdS Partecipazione al progetto PARSEME - GRC (annotazione di testi in greco antico) IL PROGETTO L’annotazione di testi portata avanti da PARSEME è parte della UniDive Cost Action (Working group 1), un progetto europeo dedicato alla registrazione di espressioni multi-parola nelle lingue moderne e in alcune lingue antiche (Greco, latino, antico egiziano), che sono state da poco implementate. I dati così prodotti vengono pubblicati regolarmente e sono ad accesso libero. Il lancio del primo database in greco antico è previsto entro la fine del 2024. FORMAZIONE E INCONTRI DI GRUPPO (15 ORE) La partecipazione al progetto prevede una prima fase di formazione. Un corso in inglese è disponibile gratuitamente sulla piattaforma Udemy e la referente italiana del progetto si renderà disponibile per ogni chiarimento. Inoltre, le linee guida per l’annotazione, sono disponibili in accesso libero: esse contengono dei diagrammi decisionali a risposta esclusiva (si/no), che facilitano la scelta della corretta classificazione del sintagma o, eventualmente, la sua esclusione dalla categoria delle espressioni multi-parola. Il gruppo di lavoro di greco antico prevede una serie di incontri mensili, su piattaforma zoom, per lo scambio di idee e la discussione di eventuali problemi. Infine, agli annotatori è reso accessibile un documento condiviso, in cui è possibile porre domande sull’annotazione di specifiche espressioni. ANNOTAZIONE (60 ORE) Una volta terminata la formazione, agli annotatori verranno assegnati i testi e uno username per l’accesso alla piattaforma FLAT (Folia Linguistica Annotation Tool). Essi dovranno leggere il testo sulla piattaforma, selezionando le strutture sintattiche appartenenti alle categorie menzionate. Per annotare un sintagma, una volta stabilita la sua corretta classificazione seguendo i procedimenti appresi durante la formazione, è sufficiente cliccare sui lessemi che lo costituiscono e inserire la corretta marcatura nell’interfaccia che si aprirà automaticamente. L’annotazione permetterà innanzitutto agli studenti leggere integralmente alcuni testi della prosa attica classica. Ad oggi sono stati annotati testi di Lisia, Senofonte (Anabasi) e Platone (Repubblica), ma, per la prossima pubblicazione, il corpus sarà esteso ad altri oratori attici, Tucidide e Aristotele. La partecipazione al progetto metterà altresì gli studenti in contatto con i rudimenti dei meccanismi sottesi alla creazione di grandi database digitali per lo studio linguistico comparativo, in un sistema che, pur tenendo conto della peculiarità delle lingue classiche, le pone in dialogo diretto con moltissime lingue moderne (il progetto comprende più di 30 varietà linguistiche, a cui si aggiungono 10 dialetti), evidenziando elementi di continuità e discontinuità. Da un punto di vista più strettamente filologico, un corpus così annotato agevola la ricerca di passi paralleli e lo studio di determinate strutture sintattiche. Sul lungo periodo, esso permette inoltre l’aggiornamento di dizionari e manuali di grammatica. Il lavoro di annotazione può essere svolto interamente a distanza, da qualsiasi dispositivo (PC, laptop, tablet) e in un lasso di tempo flessibile (fino a 6 mesi). La lunghezza dei testi sarà stabilita considerando la lettura di una porzione di testo di ca 650 parole per ora. 60 ore corrispondono dunque all’annotazione di testi per ca. 40000 parole (un libro della Repubblica di Platone conta, ad esempio, ca. 9000 parole). La Responsabile internazionale (Language leader) del progetto è la Dott.ssa Victoria Beatrix Fendel, University of Oxford (victoria.fendel@classics.ox.ac.uk) Gli studenti interessati a partecipare possono contattare la referente italiana: Dott.ssa Elena Squeri, Sapienza – Università di Roma (elena.squeri@uniroma1.it) IL PROGETTO L’annotazione di testi portata avanti da PARSEME è parte della UniDive Cost Action (Working group 1), un progetto europeo dedicato alla registrazione di espressioni multi-parola nelle lingue moderne e in alcune lingue antiche (Greco, latino, antico egiziano), che sono state da poco implementate. I dati così prodotti vengono pubblicati regolarmente e sono ad accesso libero. Il lancio del primo database in greco antico è previsto entro la fine del 2024. FORMAZIONE E INCONTRI DI GRUPPO (15 ORE) La partecipazione al progetto prevede una prima fase di formazione. Un corso in inglese è disponibile gratuitamente sulla piattaforma Udemy e la referente italiana del progetto si renderà disponibile per ogni chiarimento. Inoltre, le linee guida per l’annotazione, sono disponibili in accesso libero: esse contengono dei diagrammi decisionali a risposta esclusiva (si/no), che facilitano la scelta della corretta classificazione del sintagma o, eventualmente, la sua esclusione dalla categoria delle espressioni multi-parola. Il gruppo di lavoro di greco antico prevede una serie di incontri mensili, su piattaforma zoom, per lo scambio di idee e la discussione di eventuali problemi. Infine, agli annotatori è reso accessibile un documento condiviso, in cui è possibile porre domande sull’annotazione di specifiche espressioni. ANNOTAZIONE (60 ORE) Una volta terminata la formazione, agli annotatori verranno assegnati i testi e uno username per l’accesso alla piattaforma FLAT (Folia Linguistica Annotation Tool). Essi dovranno leggere il testo sulla piattaforma, selezionando le strutture sintattiche appartenenti alle categorie menzionate. Per annotare un sintagma, una volta stabilita la sua corretta classificazione seguendo i procedimenti appresi durante la formazione, è sufficiente cliccare sui lessemi che lo costituiscono e inserire la corretta marcatura nell’interfaccia che si aprirà automaticamente. L’annotazione permetterà innanzitutto agli studenti leggere integralmente alcuni testi della prosa attica classica. Ad oggi sono stati annotati testi di Lisia, Senofonte (Anabasi) e Platone (Repubblica), ma, per la prossima pubblicazione, il corpus sarà esteso ad altri oratori attici, Tucidide e Aristotele. La partecipazione al progetto metterà altresì gli studenti in contatto con i rudimenti dei meccanismi sottesi alla creazione di grandi database digitali per lo studio linguistico comparativo, in un sistema che, pur tenendo conto della peculiarità delle lingue classiche, le pone in dialogo diretto con moltissime lingue moderne (il progetto comprende più di 30 varietà linguistiche, a cui si aggiungono 10 dialetti), evidenziando elementi di continuità e discontinuità. Da un punto di vista più strettamente filologico, un corpus così annotato agevola la ricerca di passi paralleli e lo studio di determinate strutture sintattiche. Sul lungo periodo, esso permette inoltre l’aggiornamento di dizionari e manuali di grammatica. Il lavoro di annotazione può essere svolto interamente a distanza, da qualsiasi dispositivo (PC, laptop, tablet) e in un lasso di tempo flessibile (fino a 6 mesi). La lunghezza dei testi sarà stabilita considerando la lettura di una porzione di testo di ca 650 parole per ora. 60 ore corrispondono dunque all’annotazione di testi per ca. 40000 parole (un libro della Repubblica di Platone conta, ad esempio, ca. 9000 parole). La Responsabile internazionale (Language leader) del progetto è la Dott.ssa Victoria Beatrix Fendel, University of Oxford (victoria.fendel@classics.ox.ac.uk) Gli studenti interessati a partecipare possono contattare la referente italiana: Dott.ssa Elena Squeri, Sapienza – Università di Roma (elena.squeri@uniroma1.it) - Attestazione di conoscenza di livello almeno C1 di una lingua a scelta tra Francese, Inglese, Spagnolo, Tedesco. Modalità di riconoscimento dei CFU Per ottenere la registrazione dei 3 CFU di Altre attività formative, devi presentare alla Commissione Crediti altri, almeno tre mesi prima della data in cui intendi laurearti, la documentazione da cui risulti l’attestazione delle competenze acquisite e/o delle attività svolte e la loro durata. Dovrai inoltre dichiarare di non aver già utilizzato in precedenza l’attività svolta per richiedere l’attribuzione di CFU universitari. Solo per studenti fino alla coorte 2022/23 compresa: Se decidi di acquisire i 3 CFU di Altre attività formative tramite la frequenza a convegni, cicli di conferenze e seminari riconosciuti dal Corso, puoi consegnare la documentazione alla Commissione quando hai cumulato le 75 ore necessarie per il raggiungimento di 3 CFU.