L'insegnamento ha per oggetto la progressiva analisi dell'identità educativa insita nei fenomeni e nei comportamenti sociali (quali la marginalità, povertà, rapporto persona-mass media, devianza, ecc.) Lo studio si basa su elementi pedagogici rilevati dai metodi e dalle prassi del servizio sociale sviluppando una ricognizione dei temi della prevenzione e della rieducazione-riabilitazione della persona nell'ambito interdisciplinare di conoscenza dei bisogni di apprendimento nei vari contesti
possedere una buona conoscenza del bambino che consenta loro di poter favorire lo stato del benessere del bambino stesso. Ciò soprattutto in considerazione del rapporto adulto-bambino. Inoltre, in considerazione di una pedagogia valida per ogni età, deve conoscere gli elementi formativi validi per tutti e opportuni per la trasformazione dell'adulto da uno stato di bisogno ad uno stato di positività. Conoscere le difficoltà del bambino in termini sociali e in riferimento alle "istituzioni" per potervi operare con deontologia chiara, motivata, razionale e semplice nel rispetto dei diritti del bambino e dell'adolescente. Osservare le regole di un modus operandi basato sulla riflessione della "cultura della sofferenza", ovvero del bagaglio necessario per superare lo stato di sofferenza e poter accedere al ventaglio di possibilità vitali-educativo-sociali del bambino, rafforzandone la resilienza. Portare l'esempio del bambino come "oggetto di trasformazione" di necessità in opportunità mediante il metodo educativo, al fine di saper proporre per sé (operatore) e per gli altri una vita di relazione sociale che favorisca in ogni dove e ad ogni età lo sviluppo della "responsabilità sociale". Conoscere dove e come nasce la pedagogia sociale perché lo studente possa riferirsi e conseguentemente coniugare i metodi dell'operatore sociale con quelli dell'educatore e/o pedagogista.
Attraverso l'insegnamento proposto, l'assistente sociale, operanti nei diversi contesti, viene ad avvalersi di conoscenze atte alla trasformazione dei bisogni in possibilità (etica dell'essenziale/etica della trasformazione) per i diversi interlocutori attraverso l'apprendimento dei Diritti fomndamentali dell'uomo e dei Diritti dei Minorerenni in particolare, partendo dalla Convenzione di New York (1989). Questi diritti vengono esemplificati e riconosciuti come un metodo di buone prassi in linea con le più recenti acquisizioni dell'azione di aiuto e promozione sociale. L'autonomia dell'operatore sociale viene rinforzata dalla consapevolezza del proprio fare, dalla responsabilità acquisita nel riconoscimento ontologico e concreto dell'Altro e risulta già essa rivelatrice di un modus operandi che mutua dalla pedagogia elementi applicabili all'attività dell'AS. L'acquisizione dello studente riguarda quindi non soltanto la fiducia nelle proprie conoscenze e nei propri mezzi ma anche di un metodo che, sebbene aperto a sperimentazioni diversificate, risulta possedere le le caratteristiche universali del rispetto per la vita. Lo studente pertanto potrà elaborare un proprio percorso critico circa le diverse funzioni dell'assistenza sociale e costruttivo in una logica di crescita della consapevolezza di quello che potrà essere il proprio concreto ruolo.
Una buona motivazione dello studente per la comprensione allargata dei fenomeni socio-culturali in tema di solidarietà e di condivisione.
L'aula è attiva. L'insegnamento si compone di lezioni frontali, per un totale di 36 ore (6 CFU). In queste le discussioni e i confronti tra e con gli studenti favoriscono la possibilità di una progressione nella comprensione dei diversi fenomeni sociali (e eventuali disfunzioni) e della conoscneza tra loro, in armonia con il docente. Esempi, casi pratici e vari approfondimenti sono sviluppati collegialmente in aula. A titolo di approfondimento e di esempio vengono somministrate pellicole cinematografiche inerenti la materia pedagogica in ambito sociale, per un totale di 6 ore circa. Le proiezioni comportano un necessario feed-back in aula.
Il corso si propone – attraverso la progressiva scoperta e analisi dell’identità della Pedagogia Sociale – la conoscenza della componente educativa insita nei fenomeni e nei comportamenti sociali dalla modernità alla contemporaneità (marginalità sociale, nuove povertà, migrazioni, mass media, devianza, progressi, sprechi, valori e disvalori umani, ecc.), favorendo lo studio multifattoriale e interdisciplinare dei bisogni educativi rilevati nelle società di oggi connessi al mutamento culturale di ambito educativo e formativo nei vari contesti (famiglia, scuola, lavoro, ecc.)
Tale studio si basa su tre elementi della funzione propria della pedagogia in funzione dei metodi e delle prassi del Servizio Sociale sviluppando una ricognizione dei temi della prevenzione, della promozione e del recupero (rieducazioneriabilitazione) della persona.
1- Inquadramento generale: che cos’è e come nasce lo studio della pedagogia sociale. 2- La pedagogia, scienza della trasformazione umana. 3- Individuo e persona. L’evoluzione nel tempo. 4- Significati portanti dell’azione educativa (in ambito sociale). 5- Limiti educativi (istituzionali e non solo). 6- Ambiente di vita e di lavoro contemporaneo, riflessione sui significati del ben-essere. 7- Sviluppi pedagogici in tempi di crisi socio-assistenziale. 8- Modelli di socializzazione e di società educanti. 9- Concetti originanti valori di condivisione 10- Revisione del contratto sociale
Libri di testo e eventuali materiali di lettura per gli studenti frequentanti -Blezza, Franco: “La pedagogia sociale”, Liguori editore, Napoli, 2010 (80 pagg.)
-Arkel, Dario: “La pedagogia sociale, dal pesantemente necessario al benevolmente opportuno ” David and Matthauss Editore Serrungarina (150 pagg.)
Letture (libri a scelta):
-Arkel, Dario: “Il pianeta condiviso, per una pedagogia della condivisione”, Atì editore, Brescia, 2013 -Lizzola, Ivo: “L’educazione nell’ombra, educare e curare nella fragilità”, Carocci, Roma, 2011 -Arkel, Dario: “Ascoltare la luce, vita e pedagogia di Janusz Korczak”, Atì editore, Milano, 2009.
Libri di testo e eventuali materiali di lettura per gli studenti non frequentanti
-Blezza, Franco: “La pedagogia sociale”, Liguori editore, Napoli, 2010 (80 pagg.) -Arkel, Dario: “La pedagogia sociale, dal pesantemente necessario al benevolmente opportuno ” David and Matthauss Editore Serrungarina (150 pagg.)
- Tramma, Sergio: "La società pedagogica - dal pesantemente necessario al benevolmente opportuno", Milano, Guerini scientifica, 2010. (30 pagg.)
-Arkel, Dario: “Il pianeta condiviso, per una pedagogia della condivisione”, Atì editore, Brescia, 2013
-Lizzola, Ivo: “L’educazione nell’ombra, educare e curare nella fragilità”, Carocci, Roma, 2011
-Arkel, Dario: “Ascoltare la luce, vita e pedagogia di Janusz Korczak”, Atì editore, Milano, 2009.
Ricevimento: Su appuntamento telefonico (tel. 333502229 oppure 0105484990 ore ufficio) o via e-mail Dario.Arkel@unige.it
DARIO ARKEL (Presidente)
PAOLO BECCHI
CARLA CARRASSI
I semestre dal 17 settembre al 7 dicembre 2018II semestre dal 25 febbraio al 17 maggio 2019
Modalità di svolgimento dell’esame Orale, con richiesta di esposizione sintetica e puntuale dei temi trattati e approfondimento di taluni argomenti importanti per la professionalità dell’operatore sociale. L'esame è elemento per la ricerca di quanto è riuscito a appassionare e quindi orientare il candidato.
In estrema sintesi, ci si accerta dell'attenzione prestata e della ricezione dei vari elementi inerenti il corso, attraverso la qualità dell'esposizione orale e della proprietà di linguaggio. Fondamentale risulta essere la connessione tra i diversi argomenti presentati durante le lezioni e/o trattati dai libri di testo.