L'insegnamento fornisce una panoramica dei rapporti tra Botanica e Beni Culturali evidenziando l'importanza che questa disciplina riveste per il biodeterioramento, il riconoscimento dei materiali vegetali utilizzati, delle piante coltivate nei giardini storici e raffigurate nelle opere d'arte. Fornisce anche cenni di Biologia generale, Ecologia vegetale e Botanica generale e sistematica utili per l’apprendimento e la comprensione delle parti più specifiche.
L'obiettivo è quello di fornire indicazioni per il riconoscimento di materiali vegetali di interesse storico-artistico e archeologico; per l'analisi delle iconografie vegetali; per la datazione e lo studio dei reperti lignei su basi dendrocronologiche; per lo studio del deterioramento biologico dei beni culturali.
L’insegnamento si propone di:
fornire una panoramica di tutte le relazioni che la Botanica nei suoi vari aspetti ha con il campo dei Beni Culturali sia artistici, che archeologici , archivistici, letterari, ecc. mettendo in evidenza l'importanza che le discipline botaniche applicate ai Beni Culturali rivestono dal punto di vista del biodeterioramento e della prevenzione dal biodeterioramento; dal punto di vista del riconoscimento dei materiali vegetali utilizzati; del riconoscimento delle piante coltivate nei giardini storici italiani e genovesi in particolare (con particolare riferimento all'introduzione di piante coltivate da altri continenti), del riconoscimento delle piante raffigurate nelle opere d'arte e per il contributo che queste possono dare all'interpretazione dell'opera stessa.
fornire le nozioni di base di Biologia generale, di Ecologia vegetale e di Botanica generale e sistematica utili per l’acquisizione di una terminologia scientifica adeguata per l’apprendimento delle parti più specifiche
fornire agli studenti le conoscenze lessicali e contenutistiche necessarie per comprendere lavori scientifici di Botanica applicata ai diversi campi dei Beni culturali
RISULTATI ATTESI
Al termine del corso di insegnamento lo studente sarà in grado di conoscere le caratteristiche fondamentali degli organismi vegetali e le caratteristiche morfologiche ed ecologiche dei principali gruppi sistematici e avrà acquisito una appropriata terminologia scientifica.
Sarà in grado di illustrare le relazioni che le discipline botaniche hanno con i Beni culturali nei diversi campi di applicazione dal biodeterioramento, ai giardini storici, alla fitoiconologia. al riconoscimento di materiali come ad esempio il legno, ecc.
Sarà in grado di comprendere, riassumere, discutere, correlare e valutare lavori scientifici di Botanica applicata ai Beni culturali ed eventualmente applicare i risultati in essi riportati
MODALITA' DIDATTICHE
Vengono impartite lezioni frontali e vengono svolte diverse esercitazioni di laboratorio e di terreno.
Il corso di solito è corredato da uno o più seminari in cui specialisti, dottori di ricerca e/o dottorandi, laureati e/laureandi presentano la loro esperienza nel campo della Botanica applicata ai Beni culturali
Fanno parte integrante del corso esercitazioni di laboratorio ed alcuni seminari di argomento specifico organizzati dal CirLASA.
BOTANICA APPLICATA AI BENI CULTURALI (6 CFU)
Definizione della materia ed esame dei principali campi di applicazione della Botanica ai Beni Culturali. Elementi di Biologia vegetale: organizzazione cellulare, composizione chimica delle cellule, metabolismo cellulare, classificazione degli organismi viventi in base al tipo di trofia. Principali differenze fra la cellula animale e la cellula vegetale. Cenni di Botanica sistematica. Caratteristiche fondamentali dei principali gruppi di vegetali. Caratteristiche strutturali, funzionali ed ecologiche dei principali biodeteriogeni: Procarioti; Alghe; Funghi; Licheni; Piante terrestri o Embriofite (Briofite. Pteridofite; Gimnosperme; Angiosperme) - Caratteri fondamentali dell'apparato vegetativo e riproduttivo dei vari gruppi sistematici soprattutto in relazione alla determinazione, al riconoscimento e alla valutazione del potenziale biodeteriogeno. Caratteri principali utili per il riconoscimento delle Angiosperme. Cenni di Ecologia: . le comunità vegetali e microbiche: aspetti funzionali e dinamici. I fattori limitanti: Acqua, Luce. Temperatura. Nutrienti. Agenti inquinanti, I fattori climatici (Microclima, Macroclima); Adattamenti; Forme biologiche
Biodeterioramento dei beni culturali; Meccanismi generali dei processi di Biodeterioramento. Fenomenologia del Biodeterioramento. Ecologia del biodeterioramento; I fattori ecologici e le loro connessioni con il biodeterioramento; L’opera d’arte come ecosistema. Successioni ecologiche nel biodeterioramento. Caratteristiche strutturali, funzionali ed ecologiche dei principali biodeteriogeni Indice di pericolosità delle Tracheofite ai fini della valutazione del biodeterioramento di Beni Architettonici e Archeologici. Parametri presi in considerazione per il calcolo dell’indice di pericolosità (IP) I processi di biodeterioramento in relazione ai materiali dei beni culturali (materiali organici, inorganici, compositi) Problemi di biodeterioramento in relazione alla tipologia di ambienti (ambienti confinati, esterni e semiconfinati, ecc.). in relazione ai contesti geografici e climatici. La conservazione dei beni culturali; la prevenzione dal biodeterioramento; linee guida nella conservazione preventiva. Il controllo del biodeterioramento e il biorisanamento, Metodi fisici metodi chimici, metodi biologici.
Conoscenza e valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Il riconoscimento di materiali vegetali di interesse archeologico e storico-artistico. Il legno: caratteristiche morfologiche e anatomiche utili per il riconoscimento del legno impiegato nei manufatti; cerchie annuali, legno omoxilo ed eteroxilo. Legni di più frequente uso. La dendrocronologia per la datazione e lo studio dei reperti lignei.
Il Giardino storico. I giardini storici - Conoscenza e conservazione di parchi e giardini storici, degli Orti Botanici e dei Musei naturalistici. Cenni storici. Il giardino antico: i giardini egizi, i giardini babilonesi, i giardini nell’antica Grecia, i giardini nell’antica Roma. Il giardino medievale: giardino monastico e curtense, il giardini islamico, (hortus conclusus). Il giardino dal Rinascimento al Settecento: il giardino formale all’italiana, il giardino manierista e barocco, il giardino alla francese, il giardino romantico o all’inglese, il giardino ottocentesco, giardino del 900 e contemporaneo. Gli Orti Botanici. Le piante più comunemente coltivate nel giardino rinascimentale (le piante da bordura, le piante da fiore, le piante arboree ornamentali e da frutto, le piante del giardino dei semplici e del giardino segreto).
Le piante nelle opere d'arte e i problemi relativi al loro riconoscimento. La fitoiconologia per il riconoscimento e l’interpretazione delle rappresentazioni artistiche. L’analisi delle iconografie vegetali nell’archeologia e nell’arte; il contributo della botanica per il riconoscimento delle specie vegetali in pitture e sculture di interesse archeologico e storico artistico e per l' interpretazione del significato della rappresentazione stessa. Metodologie, casi di studio. Metodologie utilizzate per il riconoscimento delle piante nelle raffigurazioni artistiche. L’iconografia botanica scientifica.
Le piante come Bene Culturale; La Botanica attraverso la storia:le piante nella Bibbia; le emergenze storico-naturalistiche (Boschi sacri, Foreste fossili, Alberi monumentali); Orti Botanici, Musei naturalistici, Erbari storici come Bene Culturale
Bibliografia per gli studenti che utilizzano l'insegnamento per 6 cfu
Caneva G., Nugari M. P., Salvadori O., 2005 - La biologia vegetale per i beni culturali [volume I] Biodeterioramento e conservazione. Nardini Editore Caneva G., Nugari M. P., Salvadori O., 2005 - La biologia vegetale per i beni culturali [volume II] Conoscenza e Valorizzazione. Nardini Editore
Bibliografia specifica verrà fornita durante il Corso.
Ricevimento: Il ricevimento studenti è subito dopo le lezioni o concordato su appuntamento
MARIA ANGELA GUIDO (Presidente)
RAFFAELLA BRUZZONE
CARLO ALESSANDRO MONTANARI
VALENTINA PESCINI
dopo il 20 febbraio 2019, giorno e ora da definire
BOTANICA APPLICATA AI BENI CULTURALI
Orale con domande riguardanti diversi argomenti del programma e analisi e descrizione di immagini al fine di accertare una adeguata preparazione del candidato
L'esame si svolgerà in forma orale, con domande riguardanti diversi argomenti al fine di accertare una adeguata preparazione del candidato
La prova d’esame mira a verificare la conoscenza della materia e le varie applicazioni della botanica ai beni culturali sia per quanto riguarda il biodeterioramento che per quanto riguarda la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali. Si cerca anche di verificare il grado di apprendimento di quei cenni di Ecologia vegetale e di Botanica sistematica che sono utili per applicare la materia ai Beni culturali
I parametri di valutazione terranno conto della qualità di esposizione, dell’utilizzo corretto del lessico specialistico della capacità di ragionamento e di correlazione degli argomenti studiati
Si ritiene che lo studente abbia raggiunto la soglia “minima/sufficiente” di apprendimento quando dimostra di aver assimilato i concetti base dei vari argomenti sviluppati durante il corso e in programma e un uso corretto del lessico specialistico .
Si ritiene che lo studente abbia raggiunto la soglia di “eccellenza” di apprendimento quando dimostra di conoscere in maniera critica e approfondita le varie applicazioni della botanica ai beni culturali
Al fine di facilitare l’apprendimento della materia durante il corso vengono proposti dei test di autovalutazione, che permettono allo studente a scopo di verificare il proprio stato di apprendimento
La partecipazione alle lezioni e alle esercitazioni è fortemente consigliata, specialmente in considerazione del fatto che molto spesso il curriculum degli studenti che affrontano questa laurea magistrale non comprende argomenti di biologia, sistematica vegetale ed ecologia.
In caso di difficoltà nell'apprendimento o di forzata assenza dalle lezioni, gli studenti possono avvalersi di tutori nella persona di studenti più anziani a questo compito reclutati e formati.