Il Tirocinio Pratico Valutativo si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che prevedono l’osservazione diretta e l’esecuzione di attività finalizzate a un apprendimento situato, e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l’esercizio dell’attività professionale di psicologo. Tali competenze si riferiscono agli atti tipici e riservati, caratterizzanti la professione di psicologo anche ai sensi dell’articolo 1 della Legge 18 febbraio 1989, n. 56, e comprendono l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione- riabilitazione, di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità, nonché le attività di sperimentazione, ricerca e didattica.
Il TPV rende possibile, o facilita, il conseguimento delle competenze finalizzate:
a) alla valutazione del caso;
b) all’uso appropriato degli strumenti e delle tecniche psicologiche per la raccolta di informazioni per effettuare un’analisi del caso e del contesto;
c) alla predisposizione di un intervento professionale teoricamente fondato e basato sulle evidenze;
d) alla valutazione di processo e di esito dell’intervento;
e) alla redazione di un report;
f) alla restituzione a paziente/cliente/utente/istituzione/organizzazione;
g) allo stabilire adeguate relazioni con pazienti/clienti/utenti/istituzioni/organizzazioni;
h) allo stabilire adeguate relazioni con i colleghi;
i) alla comprensione dei profili giuridici, etici, e deontologici della professione, nonché dei loro possibili conflitti.
Dei 20 CFU di TPV previsti nel corso di laurea magistrale, 16 CFU (400 ore) sono svolti in contesti operativi, presso Enti esterni convenzionati, nel II anno del corso di laurea magistrale, prevalentemente nel secondo semestre. Per ogni CFU sono previste 20 ore di attività formative professionalizzanti e non oltre 5 ore di attività supervisionata di approfondimento; gli obiettivi di dettaglio sono definiti dal tutor psicologo dell’Ente, sulla base delle specificità del servizio in cui è inserito lo studente.
I restanti 4 CFU (100 ore) si configurano come TPV interno e sono dedicati al raccordo tra
le attività formative del corso di studi e le attività di TPV esterno. Essi prevedono attività di supervisione e monitoraggio in piccolo gruppo, che sono condotte, a partire da giugno del I
da un tutor psicologo, definito “tutor del TPV interno di raccordo”.
Prerequisito per svolgere i TPV è l’aver conseguito, durante il corso di laurea triennale, 10 CFU di attività qualificabili come TPV. Per quanto riguarda gli studenti provenienti da altri Atenei o dal vecchio ordinamento, in caso di carenza gli studenti vengono inseriti nei gruppi di lavoro dei TPV del corso di laurea triennale abilitante, nella misura necessaria a colmare il gap riscontrato in fase di presa visione della carriera precedente.
Il TPV esterno si sostanzia in attività pratiche contestualizzate e supervisionate, che includono l’osservazione diretta e l’esecuzione di attività finalizzate a un apprendimento situato, e allo sviluppo delle competenze e delle abilità procedurali e relazionali fondamentali per l’esercizio dell’attività professionale di psicologo. L’attività è condotta da uno psicologo iscritto all’albo A da almeno tre annualità.
Il TPV interno è condotto da un tutor psicologo mediante attività in piccoli gruppi, organizzati in base al curriculum di appartenenza (Psicologia clinica e Psicologia dello sviluppo).
ANNA ZUNINO (Presidente)
ALBERTA ALCETTI (Presidente Supplente)
Il TPV esterno si svolge nel secondo semestre del secondo anno, in periodi da concordare con le Sedi ospitanti. Il TPV interno si svolge dal primo semestre del secondo anno e il calendario degli incontri è pubblicato su Aulaweb e Easyacademy.
L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy
Il TPV esterno non prevede il superamento di un esame bensì il conseguimento del giudizio di idoneità da parte del tutor psicologo, che viene espresso secondo una griglia di valutazione predisposta dalla Commissione tirocini di Psicologia.