Il corso si colloca nell’approccio della New Childhood Sociology. Il presupposto è che bambini e le bambine, all’interno dei diversi sistemi istituzionali a cui partecipano, interpretano la cultura da loro prodotta in rapporto con la produzione culturale degli adulti. Il corso è diviso in tre moduli: la New Childhood Sociology, Socializzazione di genere e stereotipi, Povertà educativa e cittadinanza.
Il corso si colloca nell’approccio della New Childhood Sociology. L'obiettivo è fornire gli strumenti conoscitivi propri di questo campo di studi, con una particolare attenzione per la prospettiva di genere. Il fondamentale concetto di Riproduzione interpretativa sarà trattato attraverso i concetti chiave di Generazione- Agentività, Controllo e Cultura dei bambini. Il presupposto è che bambini, all’interno dei diversi sistemi istituzionali a cui partecipano, interpretano la cultura da loro prodotta in rapporto con la produzione culturale degli adulti. L’obiettivo atteso è sviluppare competenze metodologiche adeguate per promuovere l’agentività dei bambini e delle bambine nei contesti educativi.
Attraverso i concetti chiave di Generazione- Agentività, Controllo e Cultura/e dei bambini e delle bambine, nel primo modulo, si tratterà della Riproduzione interpretativa come processo nel quale i bambini, all’interno dei diversi sistemi istituzionali a cui partecipano, interpretano la cultura da loro prodotta e la pongono in rapporto con quella prodotta dal sistema culturale degli adulti.
L’obiettivo atteso è saper utilizzare strumenti di indagine sociale adeguati per interventi in grado di promuovere l’agentività dei bambini e delle bambine nei contesti educativi.
Nel secondo modulo, attraverso i concetti di socializzazione ed educazione di genere si tratterà dell'ordine di genere come struttura e della sua riproduzione nei contesti educativi.
L'obiettivo è saper riconoscere e neutralizzare gli stereotipi di genere.
Il concetto di cittadinanza sarà utilizzato per riflettere sulle diseguaglianze.
L'obiettivo di questo modulo è riflettere sulla povertà educativa e sulla possibilità di intervenire sui suoi possibili effetti.
L’attività didattica è strutturata sul presupposto della co-costruzione della conoscenza e sul metodo induttivo e presuppone da parte di chi partecipa al corso un ruolo attivo di rielaborazione e di riorganizzazione del sapere.
L’obiettivo formativo di questa prospettiva didattica è lo sviluppo di competenze critiche e l’utilizzo autonomo delle categorie analitiche della sociologia dell'infanzia.
La modalità di svolgimento del programma, le notizie sul corso e sugli esami saranno reperibili su Aulaweb. Sempre su Aulaweb saranno presenti le slide e i materiali di approfondimento relativi alle lezioni svolte.
Generazione-generationing –Alla base di un approccio strutturale all’infanzia come gruppo sociale, c’è il presupposto della sua variabilità tanto diacronica (nella storia) quanto sincronica (tra le culture e all’interno di una stessa società), il che significa anche la sua collocazione in termini di confronto e rapporto con gli altri gruppi sociali e generazionali.
Agentività, azione, attore, competenze, abilità – I bambini e le bambine sono soggetti attivi nella costruzione della struttura sociale di cui partecipano, in grado di prendere decisioni nei diversi contesti in cui si trovano ad agire, utilizzando competenze che variano rispetto alle culture e organizzazioni sociali a cui appartengono.
Controllo, sorveglianza, istituzionalizzazione, protezione, tutela - l’esercizio del potere sullo spazio, attraverso la costituzione di localizzazioni separate, si lega indissolubilmente con quello sul tempo, attraverso la definizione di orari che ne regolamentano gli usi.
Cultura/e dei bambini : socializzazione infantile come «riproduzione interpretativa» (Corsaro, 1997). La socializzazione è un processo riproduttivo, nel quale i bambini, all’interno dei diversi sistemi istituzionali a cui partecipano, interpretano la cultura da loro prodotta e la pongono in rapporto con quella prodotta dal sistema culturale degli adulti.
Genere: la socializzazione di genere, attraverso gli stereotipi costruisce e limita le traiettorie biografiche.
La partecipazione dei bambini e delle bambine: Il concetto di cittadinanza, da un punto di vista sociologico, presuppone che tutte e tutti abbiano la possibilità di partecipare attivamente e consapevolmente
Povertà educativa: il capitale culturale ed economico influisce sulle strutture cognitive e i futuri percorsi formativi.
Corsaro W.A., Sociologia dell'infanzia (a cura di M. Colombo, P. Aroldi, A.M. Maccarini), Franco Angeli, 2022.
Arkel, D., Il Bambino Vitruviano. L’innovazione di Janusz Korczak, Castelvecchi Editore, 2019.
Materiali resi disponibili su Aulaweb.
Ricevimento: Su appuntamento previa invio email a claudio.torrigiani@unige.it, presso il DISFOR, Corso Podestà, 2, 3° piano stanza 3A6 o su piattaforma Teams.
Secondo semestre
SOCIOLOGIA DELL'INFANZIA
L'esame consiste in una prova scritta con 6 domande aperte, da svolgere in 90 minuti di tempo. Ad ogni domanda viene assegnato un punteggio da 0 a 5 punti. La votazione risulta dalla somma dei punteggi ottenuti per ciascuna domanda.
Attraverso lo scritto il docente verifica l'acquisizione da parte dello studente dei concetti fondamentali trattati nel corso dell'insegnamento, la capacità di metterli in relazione tra loro, la padronanza delle nozioni e del linguaggio tecnico.
Per le studentesse e gli studenti con disabilità o con disturbo specifico di apprendimento (DSA).
Si ricorda alle studentesse e agli studenti con disabilità o con DSA che per poter richiedere adattamenti in sede d'esame occorre prima inserire la certificazione sul sito web di Ateneo alla pagina servizionline.unige.it nella sezione “Studenti”. La documentazione sarà verificata dal Settore servizi per l’inclusione degli studenti con disabilità e con DSA dell’Ateneo (https://rubrica.unige.it/strutture/struttura/100111).
Successivamente, con significativo anticipo (almeno 10 giorni) rispetto alla data di esame occorre inviare una e-mail alla docente con cui si sosterrà la prova di esame, inserendo in copia conoscenza sia la docente Referente di Scuola per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA sia il Settore sopra indicato utilizzando uno dei seguenti indirizzi (disabili@unige.it; dsa@unige.it). Nella e-mail occorre specificare:
Il/la referente confermerà alla docente che il/la richiedente ha diritto a fare richiesta di adattamenti in sede d'esame e che tali adattamenti devono essere concordati con la docente. La docente risponderà comunicando se è possibile utilizzare gli adattamenti richiesti.
Le richieste devono essere inviate almeno 10 giorni prima della data dell’appello al fine di consentire alla docente di valutarne il contenuto. In particolare, nel caso in cui si intenda usufruire di mappe concettuali per l’esame (che devono essere molto più sintetiche rispetto alle mappe usate per lo studio) se l’invio non rispetta i tempi previsti non vi sarà il tempo tecnico necessario per apportare eventuali modifiche, che potrebbero essere richieste dal docente.
Per ulteriori informazioni in merito alla richiesta di servizi e adattamenti consultare il documento: Linee guida per la richiesta di servizi, di strumenti compensativi e/o di misure dispensative e di ausili specifici