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CODICE 107022
ANNO ACCADEMICO 2025/2026
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/14
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO 1° Semestre
FRAZIONAMENTI Questo insegnamento è diviso nelle seguenti frazioni:
  • A
  • B
  • C
  • MODULI Questo insegnamento è un modulo di:

    OBIETTIVI E CONTENUTI

    OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

    Il corso si propone di esplorare i concetti di aura, identità e soglia, applicandoli alla scala architettonica e urbana.

    Obiettivi principali:
    [1] Coltivare una sensibilità estetica e percettiva attraverso l’esercizio consapevole del “saper vedere” l’architettura. L’osservazione attenta dell’ambiente costruito e la successiva descrizione, sia verbale che grafica, delle esperienze vissute, intensificano il livello di dettaglio che riusciamo a cogliere. La maniera in cui percepiamo il mondo, a sua volta, influisce profondamente su come ci esprimiamo e comunichiamo quanto sentito. Studenti e studentesse giungeranno così a una comprensione più sfumata e completa delle loro esperienze spaziali, avvicinandosi anche a quegli aspetti atmosferico-sensoriali — invisibili, intangibili e ineffabili — che danno forma al carattere unico e distintivo di ogni interazione architettonico-urbana: la loro aura.

    [2] Sviluppare competenze progettuali attraverso il tema architettonico della soglia, estendendone l’analisi a implicazioni di livello urbano. Concentrandosi sulla composizione degli elementi fondamentali dell’architettura (ossia quegli elementi che, nel corso della storia, hanno mantenuto una continuità di utilizzo e significato, pur declinandosi secondo i diversi contesti territoriali e socioculturali), studenti e studentesse progetteranno uno spazio di transizione con funzione di soglia urbana: un dispositivo-portale in grado di regolare il passaggio tra interno ed esterno, tra pubblico e privato, tra esperienza individuale e dimensione collettiva, tra quartiere e città.

    Obiettivi trasversali:
    [3] Fornire strumenti per la lettura e l’interpretazione critica di organismi spaziali e fenomeni urbani, con particolare attenzione alla produzione architettonica genovese del ventesimo secolo.

    [4] Affinare le capacità di rappresentazione e comunicazione del progetto di architettura, attraverso l’uso di diversi linguaggi espressivi.

    [5] Introdurre e integrare nozioni di fenomenografia atmosferica, al fine di arricchire l’approccio progettuale con una più profonda consapevolezza della dimensione sensibile e immateriale dell’architettura.

    MODALITA' DIDATTICHE

    Il programma didattico, di durata semestrale, si articola in lezioni frontali tenute dalla docente e da ospiti (tra cui ricercatori, professionisti e fotografi), affiancate da esercitazioni progettuali svolte sia in forma individuale che in gruppo. È previsto, al termine del corso, un workshop intensivo della durata minima di una settimana, dedicato alla preparazione dell’esame finale (consolidamento dei progetti e rifinitura degli elaborati grafici).

    Consegne principali:
    [1] Analisi del caso studio assegnato e individuazione dell’area d’intervento. Al fine di affinare la sensibilità fenomenologica, espressiva e comunicativa di studenti e studentesse, sarà richiesta la realizzazione di un dossier contenente fotografie, schemi assonometrici (sia di inquadramento che di dettaglio) e mappe atmosferico-sensoriali. Verranno forniti gli strumenti per consentire una contestualizzazione storica e autoriale degli episodi architettonici e urbani affrontanti.

    [2] Progettazione del portale urbano. Supportati da lezioni introduttive, sopralluoghi con esperti e documenti dello stato di fatto, studenti e studentesse elaboreranno un progetto autonomo e articolato, che nel rispetto del programma assegnato esalti la vocazione atmosferica del fare e sentire architettura. Il progetto, che prenderà forma in disegni e modelli architettonici, contemplerà diverse scale di approfondimento, dall’inquadramento urbano a scelte di dettaglio, rispondendo a esigenze compositive, funzionali e strutturali.

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    Studenti e studentesse che abbiano in corso di validità certificazione di disabilità fisica o di apprendimento in archivio presso l’Università e che desiderino discutere eventuali sistemazioni o altre circostanze relative a lezioni, corsi ed esami, dovranno parlare sia con la docente responsabile dell’insegnamento che con il referente per la disabilità del Dipartimento Architettura e Design (https://architettura.unige.it/commissioni_e_referenti_dipartimento).

    PROGRAMMA/CONTENUTO

    La figura urbana di Genova, compressa tra il mare e una massa porosa di colline che digradano come un anfiteatro, costituisce un’esperienza spaziale e percettiva singolare, modellata nel tempo da cicli di crescita, stasi, declino e ripresa. Le profonde trasformazioni intervenute alla fine del diciannovesimo secolo hanno reso esplicito il confronto tra città antica e città moderna, una tensione che trova espressione paradigmatica nell’area baricentrica di Piccapietra: un’isola urbana di forma triangolare, racchiusa tra le sistemazioni ottocentesche di via XX Settembre a sud, galleria Giuseppe Mazzini a ovest e spianata dell’Acquasola a est. La ricostruzione integrale del comparto di Piccapietra, agevolata dai danni bellici e dalla prevalenza di proprietà comunali, ha dato corpo a un’idea di città controversa, fortemente dibattuta e oggi in evidente crisi. Tra le concause di questa condizione, spiccano la fragile connessione con il contesto urbano e un’introversa permeabilità, che ne compromettono identificabilità e attaccamento ai luoghi. Grazie al focus su progetti realizzati da personalità chiave dell’architettura italiana del Novecento (tra cui Franco Albini, Franca Helg, Luigi Carlo Daneri, Mario Labò, Aldo Rossi e Luigi Vietti), studenti e studentesse acquisiranno familiarità con il patrimonio moderno della città e saranno chiamati a proporre strategie per mitigare l’isolamento di Piccapietra, percepita come un’enclave di residenze e uffici, da attraversare in fretta e frequentare per necessità. Nel progetto finale, saranno invitati a concepire un nuovo portale urbano, capace di restituirne il carattere e di esprimerne l’aura, quale soglia simbolica e spaziale tra il quartiere e la città.

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    In aggiunta al programma generale del corso, presentato prima dell’inizio delle lezioni, per ciascuna esercitazione sarà discusso in classe un programma specifico, volto a chiarire obiettivi, strumenti e modalità operative.

    TESTI/BIBLIOGRAFIA

    Bloomer K.C. e Moore C.W. con Yudell R.J. (1977). Body, Memory, and Architecture. New Haven, CT: Yale University Press.

    Bonini V., Canepa E. e Scelsi V., a cura di (2021/in corso). Guide di architettura contemporanea genovese. Genova: Sagep.

    Canepa E. (2022). Architecture is Atmosphere: Notes on Empathy, Emotions, Body, Brain, and Space. Atmospheric Spaces, 11. Milano e Udine: Mimesis International.

    Forty A. (2005). Parole e edifici: Un vocabolario per l’architettura moderna. Bologna: Pendragon.

    Kolbitz K., a cura di (2017). Entryways of Milan. Colonia: Taschen.

    Koolhaas R., AMO, Harvard Graduate School of Design e Westcott J., a cura di (2014). Elements: A Series of 15 Books Accompanying the Exhibition ‘Elements of Architecture’ at the 2014 Venice Architecture Biennale. Venezia: Marsilio.

    Neutra R.J. (1954). Survival through Design. New York, NY: Oxford University Press.

    Norberg-Schulz C. (1971). Existence, Space and Architecture. London: Studio Vista.

    Pallasmaa J. (2005). The Eyes of the Skin: Architecture and the Senses. London: Wiley.

    Pérez-Gómez A. (2016). Attunement: Architectural Meaning after the Crisis of Modern Science. Cambridge, MA: The MIT Press.

    Perogalli C. (1960). Atrii di case. Milano: Görlich.

    Tidwell P., a cura di (2014). Architecture and Atmosphere. Espoo: Tapio Wirkkala-Rut Bryk Foundation.

    Zevi B. (1948). Saper vedere l’architettura: Saggio sull’interpretazione spaziale dell’architettura. Torino: Einaudi.

    Zumthor. P. (2006). Atmospheres: Architectural Environments. Surrounding Objects. Basel: Birkhäuser.

    DOCENTI E COMMISSIONI

    LEZIONI

    INIZIO LEZIONI

    Come da calendario didattico a.a. 2025/2026.

    Orari delle lezioni

    L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy

    ESAMI

    MODALITA' D'ESAME

    L’esame conclusivo consisterà in una prova orale che comprenderà tutte le esercitazioni svolte nel corso del semestre. Ogni studente/studentessa esporrà il proprio lavoro e la valutazione terrà in considerazione qualità dei contenuti, sviluppo del progetto, accuratezza nella rappresentazione e abilità nella presentazione finale, oltre alla presenza e partecipazione durante lezioni, revisioni e workshop conclusivo.

    MODALITA' DI ACCERTAMENTO

    L’esame finale prevede la valutazione dei contributi presentati, secondo criteri definiti dalla docente e comunicati in anticipo. Verrà considerato l’intero percorso svolto durante il semestre. In sede di critiche intermedie e finali, ospiti esterni offriranno un’occasione di confronto qualificato, dove studenti e studentesse saranno chiamati a dimostrare le competenze critiche e progettuali acquisite.