Il laboratorio intende favorire la conoscenza e lo sviluppo di competenze interculturali in un‘ottica esperenziale centrata sull’interazione ed empowerment, integrando metodologie tradizionalmente usate in ambito psicosociale basate sul contatto intergruppi con alcune piú recenti, quali in particolare quella dello “shock” culturale, inteso come il disorientamento cognitivo ed emotivo suscitato quando si entra in contatto con persone appartenenti a gruppi culturali diversi dal proprio.
Il laboratorio si propone di affrontare il tema delle migrazioni in ottica psico-sociale, anzitutto proponendo strumenti di analisi e attività di valorizzazione dei processi interculturali. Inoltre, in un'ottica interattiva e applicativa, ci si propone di sviluppare progetti di intervento basati sia sull'ipotesi del contatto finalizzati a migliorare i rapporti intergruppi tra persone migranti e autoctoni, sia la convivenza interculturale, stimomando lo sviluppo di empowerment, con particolare attenzione al benessere psicologico di tutti gli individui coinvolti.
Il laboratorio concilierá momenti teorici con attività pratiche ed esperienziali, finalizzate a stimolare la riflessione e la consapevolezza negli/le studenti/esse su alcuni costrutti fondamentali per lo sviluppo delle competenze interculturali — in particolare pregiudizi, stereotipi e shock culturale — nonché sui processi psicologici a essi correlati, come l’acculturazione, il decentramento e la negoziazione.
Lo studio individuale, la frequenza e la partecipazione alle attività formative proposte consentiranno allo/a studente/ssa di:
non sono necessari specifici prerequisiti
Il laboratorio propone una didattica partecipativa ed esperenziale con attività in piccolo gruppo, nel corso delle quali verranno presentati alcuni aspetti teorici legati alla psicologia delle migrazioni, sperimentando tali aspetti anche attraverso metodi attivi quali, in particolare studio di casi e esercitazioni pratiche. In particolare, nella prima fase, il docente proporrá un caso studio che dovrá essere analizzato e, quindi, verranno proposte delle possibili di strategie di intervento da parte dei sottogruppi di studenti/esse. Nella seconda fase, gli studenti/esse, stimolati dalla docente proporrano al gruppo classe casi specifici di shock culturali affrontati che diventeranno oggetto di analisi, riflessione e discussione, dopo aver analizzato casi proposti dal docente.
Verranno infine inserite su Aulaweb le slide presentate a lezione e consegnati materiali che diverranno oggetto di discussione e confronto durante le lezioni.
Il laboratorio si articola in due momenti principali: nel primo, verranno approfondite le competenze teoriche e pratiche riguardanti il pregiudizio etnico e le sue strategie di riduzione, focalizzandosi in particolare sull’Ipotesi del Contatto e sulle sue applicazioni pratiche anche piú recenti. Nel secondo, ci si focalizzerá sulle competenze interculturali, approfondendo in particolare una metodologia recentemente proposta in quest’ambito, quella degli shock culturali.
Andrighetto, L., & Vezzali, L. (2020). Il pregiudizio. In L. Andrighetto & P. Riva (2020), Psicologia Sociale: Fondamenti Teorici ed Empirici. Bologna: Il Mulino.
Cohen-Emerique M, & Rothberg A. (2016) Il metodo degli shock culturali. Manuale di formazione per il lavoro sociale e umanitario. Milano: Franco Angeli.
Ricevimento: Il ricevimento si svolgerà su appuntamento, preso tramite e-mail con il docente, e potrà svolgersi on-line su piattaforma Teams o al DISFOR, 4° piano stanza 4°A4 Martedì 9.00-10.00 Tel. 01020953747 E-mail: nadia.rania@unige.it
Ricevimento: Il ricevimento si svolge in presenza (Laboratorio di Percezione Sociale & Intergruppi, Stanza 3c3, DISFOR) o online, tramite la piattaforma Teams.
Secondo semestre
Il laboratorio sarà considerato superato previo frequenza delle ore previste e svolgimento positivo delle attività proposte dai docenti.
Presenza, partecipazione attiva, realizzazione delle attivittà/elaborati proposti
Per le studentesse e gli studenti con disabilità o con disturbo specifico di apprendimento (DSA).
Si ricorda alle studentesse e agli studenti con disabilità o con DSA che per poter richiedere adattamenti in sede d'esame occorre prima inserire la certificazione sul sito web di Ateneo alla pagina servizionline.unige.it nella sezione “Studenti”. La documentazione sarà verificata dal Settore servizi per l’inclusione degli studenti con disabilità e con DSA dell’Ateneo (https://rubrica.unige.it/strutture/struttura/100111).
Successivamente, con significativo anticipo (almeno 10 giorni) rispetto alla data di esame occorre inviare una e-mail al/alla docente con cui si sosterrà la prova di esame, inserendo in copia conoscenza sia la docente Referente di Scuola per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA (laura.traverso@unige.it) sia il Settore sopra indicato utilizzando uno dei seguenti indirizzi (disabili@unige.it; dsa@unige.it; inclusione.studenti@info.unige.it). Nella e-mail occorre specificare:
La referente (prof.ssa Laura Traverso) confermerà al/alla docente che il/la richiedente ha diritto a fare richiesta di adattamenti in sede d'esame e che tali adattamenti devono essere concordati con il/la docente. Il/la docente risponderà comunicando se è possibile utilizzare gli adattamenti richiesti.
Le richieste devono essere inviate almeno 10 giorni prima della data dell’appello al fine di consentire al/alla docente di valutarne il contenuto. In particolare, nel caso in cui si intenda usufruire di mappe concettuali per l’esame (che devono essere molto più sintetiche rispetto alle mappe usate per lo studio) se l’invio non rispetta i tempi previsti non vi sarà il tempo tecnico necessario per apportare eventuali modifiche, che potrebbero essere richieste dal docente.
Per ulteriori informazioni in merito alla richiesta di servizi e adattamenti consultare il documento: Linee guida per la richiesta di servizi, di strumenti compensativi e/o di misure dispensative e di ausili specifici