Salta al contenuto principale
CODICE 66553
ANNO ACCADEMICO 2017/2018
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE L-ANT/02
LINGUA Italiano
SEDE
PERIODO 2° Semestre

PRESENTAZIONE

Il corso presenta una prospettiva antropologica per analizzare le produzioni iconografiche antiche e la loro tradizione e persistenza sia nel contesto della cultura che le ha prodotte che nella storia dello sguardo di chi le ha collezionate, studiate, interpretate e riutilizzate. Si tratta di tracciare la nascita e lo sviluppo di una “antropologia storica dell’immagine" dalle teorie di A. Warburg, di J. P. Vernant, sino alle più recenti correnti dei visual studies e di H. Belting

OBIETTIVI E CONTENUTI

OBIETTIVI FORMATIVI

L’antropologia dell’immagine del mondo greco costituisce una nuova prospettiva per analizzare i documenti figurativi e le immagini del mondo greco e la loro tradizione e persistenza sia nel contesto della cultura che le ha prodotte che nella storia dello sguardo di chi le ha collezionate, studiate, interpretate e riutilizzate. Parallelamente alla storia dell’arte e alle discipline interessate ai dispositivi tecnici della nascita, produzione e trasmissione d’immagini, la prospettiva antropologica è una visione aperta e interdisciplinare che s’interroga e mette in luce corrispondenze fra produzioni iconografiche antiche e la loro tradizione sino a quelle cosiddette “nuove”. La percezione e la fabbricazione dell’immagine sono speculari poiché non soltanto la prima funziona su un modo simbolico, ma la fabbricazione di immagini è essa stessa un atto simbolico, e influisce e foggia di ritorno lo sguardo e la percezione iconica. Il corso si propone di presentare la teoria rispetto alle più recenti correnti rappresentate da Hans Belting e il suo lavoro sull'immagine di culto come dai precursori: dalle ricerche di Jean Pierre Vernant, filosofo di formazione e grecista che ha esercitato e profuso un insegnamento la cui ricaduta più considerevole è da ritenere la nascita e lo sviluppo di una “ antropologia storica dell’immagine “ a quelle di Aby Warburg e la sua scuola con attenzione specifica a E.Cassirer.

OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Gli obiettivi formativi comportano oltre all’acquisizione di conoscenze specifiche, dei metodi e del linguaggio per esprimerle l'esercizio dell'interdisciplinarietà e del comparativismo e lo sviluppo delle attudini alla ricerca non limitando alla didattica frontale come metodo d’insegnamento principale ma  prevedendo la scelta e lo sviluppo di una ricerca scritta individuale e concordata con il supporto scientifico del docente ma presentata in classe con il confronto seminariale.

MODALITA' DIDATTICHE

L’organizzazione delle attività didattiche è distribuita tra le seguenti tipologie: Lezioni frontali,  Esercitazioni, Seminari e altre attività (ad esempio, visite musei , elaborati o ricerche individuali presentate dagli studenti seminario collettivo di fine corso ; lavori di gruppo; esperienze didattiche sul campo etc).

PROGRAMMA/CONTENUTO

Programma per gli studenti che utilizzano l'insegnamento per 6 cfu

L’antropologia dell’immagine costituisce una nuova prospettiva per analizzare i documenti figurativi e le immagini.
Introduzione teorica e generale: parallelamente alla storia dell’arte e alle discipline interessate ai dispositivi tecnici della nascita, produzione e trasmissione d’immagini, la prospettiva antropologica è una visione aperta e interdisciplinare che s’interroga e mette in luce corrispondenze fra produzioni iconografiche antiche e la loro tradizione sino a quelle cosiddette “nuove”. La percezione e la fabbricazione dell’immagine sono speculari poiché non soltanto la prima funziona su un modo simbolico, ma la fabbricazione di immagini è essa stessa un atto simbolico, e influisce e foggia di ritorno lo sguardo e la percezione iconica. Il corso si propone di presentare la teoria rispetto alle più recenti correnti rappresentate da Hans Belting e il suo lavoro sull'immagine di culto. Il tedesco Hans Belting, storico dell’arte e Kunstwissenschaftler, appare oggi come uno dei protagonisti, tanto da essere considerato «la risposta “tedesca” alla visual culture» di area anglosassone e l’interesse del suo discorso per le performings arts sta nell’avere messo il corpo al centro del dispositivo immagine-medium-corpo. Con ciò non ci si riferisce tanto, al discorso di una «fine della storia dell’arte», ma al rinnovamento dei suoi canoni; piuttosto, il richiamo è diretto, innanzitutto, all’elaborazione recente di una Bild-Anthropologie. Una parte del programma verte su Aby Warburg, come precursore di questo dialogo che si infittisce fra le due discipline è un motore teorico e diventa l'oggetto del contendere fra da una parte gli storici dell'arte e dall’altra gli antropologi Corso monografico sull' antropologia dell’immagine del mondo greco: gli interessi di questo filone di analisi comprendono vari temi la fisiognomica, il rapporto testo/ immagine tanto proficuo per l’analisi del mito e del mito come propaganda, Il rapporto che i greci avevano con le immagini, l’ambiguità delle immagini alla radice stessa del termine historia. Il corso vuole presentare una nuova prospettiva per analizzare i documenti figurativi e le immagini del mondo greco e la loro tradizione e persistenza sia nel contesto della cultura che lo ha prodotto sia nella storia dello sguardo di chi lo ha collezionato, studiato, interpretato e riutilizzato. Da un punto di vista teorico si definisce il campo di studio attraverso l'analisi dell'opera di alcune figure di studiosi che hanno segnato la storia dell'antropologia del mondo antico (Bachofen, Warburg, Frazer, Lord, Vernant etc) e in particolare l’antropologia dell’immagine del mondo greco. La ricerca prenderà in considerazione l'influsso degli studi antichistici su alcuni settori dell'antropologia moderna) e le prospettive degli storici e critici dell’arte che si avvalgono di questo approccio. Si cerca qui di cercare di tracciare una storia più ampia dell'immagine come prodotto di una cultura e dunque di tracciare una vera e propria "storia dello sguardo" nel mondo greco, la produzione e la riflessione sulle immagini nel pensiero greco. Il volume intende affrontare in una prospettiva unitaria alcuni aspetti fondamentali del mondo greco si tratta della rappresentazione del corpo, del paesaggio religioso, della comunicazione, del linguaggio, della produzione mitica. Con l’antropologia dell’immagine si indaga sullo statuto dell’immagine nel mondo greco, sulla comunicazione non verbale e lo statuto dell’artista nel mondo greco. La rappresentazione del corpo e la costruzione dei generi 'maschile' e 'femminile' ci portano a investigare le dinamiche d’identità e alterità dunque il rapporto fra immagini e democrazia e la costruzione di un ‘corpo’ politico, la rappresentazione iconografica dello straniero e dell’identità greca. Infine si forniscono alcune tracce per indagare sul rapporto delle immagini e il sacro: il culto delle immagini nel mondo greco, le rappresentazioni del sacrificio e dello spazio sacro.Nella cultura greca lo sguardo ha un ruolo centrale lo stesso termine historia ha la stessa radice del latino video (vedo) e del perfetto greco oida "ho visto" e quindi "so". Si cerca qui di cercare di tracciare una storia più ampia dell'immagine come prodotto di una cultura e dunque di tracciare una vera e propria "storia dello sguardo" nel mondo greco, la produzione e la riflessione sulle immagini nel pensiero greco.

 

TESTI/BIBLIOGRAFIA

Bibliografia per gli studenti che utilizzano l'insegnamento per 6 cfu

Per i frequentanti
1- le dispense su Aby Warburg disponibili sul sito : www. Antropologiadelleimmagini.wordpress.com (e in dipartimento):
3-H. Belting, Per una antropologia dell’immagine, Carocci, Roma 2009
4-E. Villari (a cura di), Aby Warburg antropologo delle immagini, Carocci, Roma 2014.
sarà fornita una più dettagliata bibliografia specifica per i frequentanti durante i corsi . Per i non frequentanti sarà possibile accordarsi su un libro integrativo.

 

DOCENTI E COMMISSIONI

Commissione d'esame

ELISABETTA VILLARI (Presidente)

NICOLA CUCUZZA

LEZIONI

INIZIO LEZIONI

13 febbraio 2018

ESAMI

MODALITA' D'ESAME

La valutazione dello studente prevede una prova orale in cui vengono posti quesiti sulle tre parti (specificare la tipologia e gli ambiti delle domande). Alla prova orale lo studente accede solo previa ( una decina di giorni prima della data dell'esame) consegna di un elaborato scritto di una decina di pagine su un argomento previamente  concordato e sul quale una bibliografia è stata stabilita con il docente.

Lo studente dovrà dimostrare di avere acquisito i risultati di apprendimento attesi

Il punteggio della prova d'esame è attribuito mediante un voto espresso in trentesimi il risultato è dato dalla somma delle valutazioni dell' elaborato scritto, della prova orale  e di altri fattori valutati, ad esempio, l'attiva partecipazione degli studenti alle lezioni, alle esercitazioni e al lavoro svolto individualmente sotto forma di esercizi e relazioni assegnate durante lo svolgimento del corso.

MODALITA' DI ACCERTAMENTO

Nella valutazione dell'esame la determinazione del voto finale tiene conto dei seguenti elementi:

1.

L' originalità e la documentazione del elaborato scritto

2.

L'adeguata preparazione su tutte le parti dell'esame.

3.

La partecipazione attiva degli studenti frequentanti alle lezioni..

La valutazione tiene conto del metodo seguito dallo studente nella affrontare i problemi; della correttezza della procedura individuata e la documentazione ; dell'adeguatezza della soluzione proposta in relazione alle competenze che lo studente si presuppone abbia acquisito alla fine del corso; dell'impiego di un adeguato linguaggio.

 

Calendario appelli

Data appello Orario Luogo Tipologia Note
26/01/2018 10:30 GENOVA Orale
09/02/2018 10:30 GENOVA Orale
24/05/2018 10:30 GENOVA Orale
11/06/2018 10:30 GENOVA Orale
27/06/2018 10:30 GENOVA Orale
27/07/2018 10:30 GENOVA Orale
28/09/2018 10:30 GENOVA Orale