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CODICE 65018
ANNO ACCADEMICO 2018/2019
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE M-FIL/03
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO 2° Semestre
MATERIALE DIDATTICO AULAWEB

PRESENTAZIONE

L’etica non è solo lo studio e l’analisi critica dei costumi tramandati, ma è ricerca filosoficamente fondata del bene finalizzata alla prassi e all’arte del vivere-insieme. È tensione dell’essere mortale all’eterno, nei distinti ma non irrelati modi di vita: estetico, politico, filosofico, religioso, scientifico. È sapienza della buona morte. È, in breve, fenomenologia dell’eterno nel tempo dell’esistenza mortale.

OBIETTIVI E CONTENUTI

OBIETTIVI FORMATIVI

Obiettivo dell'insegnamento è favorire l'interrogazione critica sul luogo aporetico dell'etica nell'inizio greco della filosofia e sull'etica come 'filosofia prima' nelle correnti più vitali del pensiero moderno e contemporaneo. Promuovere lo studio dell'intera tradizione platonico-aristotelica e l'indagine dei nessi etica-metafisica, etica-ontologia, etica-linguaggio, etica-religione, etica-politica, etica-storia da Kant ai nostri giorni. Concorrere alla formazione di personalità autonome, dotate di spirito critico e creativo, capaci d'orientarsi in ogni ambito della vita pubblica.

OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrà mostrare d’avere acquisito e di saper correttamente impiegare il lessico di base della disciplina; d’averne assimilato in forma critica e personale i concetti fondamentali; d’essere in grado di discuterne in modo originale i contenuti, le linee evolutive, i problemi permanenti.

 

PREREQUISITI

Al di là degli studi pregressi, vale come prerequisito di fondo la volontà dello studente di coinvolgersi attivamente nella comprensione di testi di filosofi antichi, medievali, moderni, contemporanei, assimilandone per quanto possibile la lingua materna; d’impegnarsi personalmente nell’interpretazione dei classici del pensiero filosofico alla luce delle problematiche etiche attuali e delle domande permanenti della filosofia.

MODALITA' DIDATTICHE

L’insegnamento è articolato in lezioni frontali. Le lezioni si svolgono su testi suggeriti e su canovacci stesi, volta a volta, dal docente, riferiti a punti qualificanti del corso, affrontati secondo prospettive diverse al fine di sollecitare, fin dove è possibile, il vivo dialogo e il coinvolgimento attivo degli studenti. L'esercizio comparativo e lo spirito critico dovrebbero favorire l'insorgenza, nei frequentanti, dell'interesse e del gusto per la ricerca autonoma e personale.

PROGRAMMA/CONTENUTO

Programma per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 6 CFU

Sempre e in vari modi la filosofia, in quanto sapienza della vita, è preparazione, anticipazione, meditazione della morte – e della vita attraverso la morte. Difficilmente, infatti, saremmo giunti a filosofare senza la morte, vero genio ispiratore dell’alta e profonda filosofia, da Socrate a Heidegger. E sempre la filosofia è, come in Socrate o in Epicuro, farmaco e terapia, tentativo di liberare il mortale dalla paura della morte, introduzione al mestiere di vivere e fenomenologia dell’eterno nella temporalità dell’esistere; e può essere anche, come per es. in Platone, fondazione della speranza umana di fronte alla morte.

Esiste peraltro un segreto ed essenziale legame della libertà con la morte, se libertà va cercando, ch’è sì cara / come sa chi per lei vita rifiuta (Purgatorio, I, 70-72); se, riprendendo citazioni di Seneca e Montaigne, la préméditation de la mort est préméditation de la liberté, tanto che qui a appris à mourir, il a désappris à servir.  

Sotto il titolo Il filosofo, la libertà e la morte l’insegnamento, riprendendo temi già altre volte abbozzati, invita la gioventù seria e studiosa a sciogliere il nodo di queste e di altre intricate relazioni attraverso la lettura di pagine significative di filosofi antichi, moderni, contemporanei.  

Programma per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 9 CFU

Senza mutare il tema e il filo conduttore del corso il secondo modulo d’insegnamento ne integra e ne svolge ulteriormente i contenuti maggiormente orientandoli all’attualità.

 

TESTI/BIBLIOGRAFIA

Bibliografia per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 6 CFU

Platone, Apologia di Socrate e Critone, o, in alternativa: Fedone.

Michel De Montaigne, Saggi, Bompiani, Milano 2012, testo francese a fronte. Libro I, cap. 19 (Bisogna giudicare la nostra felicità solo dopo la morte), cap. 20 (Filosofare è imparare a morire), cap. 28 (Dell’amicizia). Libro secondo, cap. XI (Della crudeltà). Libro terzo, cap. 9 (Della vanità), cap. 12 (Della fisionomia).

G. Leopardi, Operette morali: “Dialogo della Moda e della Morte”, “Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie”, “Dialogo di Plotino e di Porfirio”, “Dialogo di Tristano e di un amico” o, in alternativa: A. Schopenhauer, Parerga e paralipomeni (1851), Adelphi, Milano, 1999, tomo II, cap. decimo (Sulla dottrina dell’indistruttibilità del nostro vero essere da parte della morte) e cap. tredicesimo (Del suicidio).

F. Nietzsche, La gaia scienza, libro quarto: Sanctus Januarius o, in alternativa: M. Heidegger, Essere e tempo, Longanesi, Milano 2005 (sezione seconda, capitolo primo: La possibilità da parte dell’esserci di essere-un-tutto e l’essere-per-la-morte).

 

Bibliografia per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 9 CFU

Platone, Apologia di Socrate e Critone, o, in alternativa: Fedone.

Michel De Montaigne, Saggi, Bompiani, Milano 2012, testo francese a fronte. Libro I, cap. 19 (Bisogna giudicare la nostra felicità solo dopo la morte), cap. 20 (Filosofare è imparare a morire), cap. 28 (Dell’amicizia). Libro secondo, cap. XI (Della crudeltà). Libro terzo, cap. 9 (Della vanità), cap. 12 (Della fisionomia).

G. Leopardi, Operette morali: “Dialogo della Moda e della Morte”, “Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie”, “Dialogo di Plotino e di Porfirio”, “Dialogo di Tristano e di un amico” o, in alternativa: A. Schopenhauer, Parerga e paralipomeni (1851), Adelphi, Milano, 1999, tomo II, cap. decimo (Sulla dottrina dell’indistruttibilità del nostro vero essere da parte della morte) e cap. tredicesimo (Del suicidio).

F. Nietzsche, La gaia scienza, libro quarto: Sanctus Januarius o, in alternativa: M. Heidegger, Essere e tempo, Longanesi, Milano 2005 (sezione seconda, capitolo primo: La possibilità da parte dell’esserci di essere-un-tutto e l’essere-per-la-morte).

Una tra le due opzioni di seguito indicate:

A) K. Löwith, La libertà di fronte alla morte, in “MicroMega” 1 (1999), pp. 197-220 (col titolo: La libertà di morire) ed E. Levinas, Dio, la morte e il tempo, Jaca Book, Milano 1996.

B) H. Jonas, Il diritto di morire (1978), il melangolo, Genova 1991 e V. Jankélévitch, La morte, Einaudi, Torino 2009.

DOCENTI E COMMISSIONI

Commissione d'esame

DOMENICO VENTURELLI (Presidente)

FRANCESCO CAMERA

ROBERTO CELADA BALLANTI

SIMONA LANGELLA

DANIELE ROLANDO

LEZIONI

INIZIO LEZIONI

Lunedì 11 febbraio 2019

Orari delle lezioni

L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy

ESAMI

MODALITA' D'ESAME

L’esame si svolge in forma orale, dialogica, e verte principalmente su autori e testi, temi e problemi affrontati nel corso delle lezioni. La compilazione di tesine scritte è facoltativa e non sostituisce in nessun caso la prova orale.

MODALITA' DI ACCERTAMENTO

Nella valutazione finale sono presi in considerazione:

il livello d’apprendimento del lessico e delle nozioni basilari della disciplina; il livello di comprensione dei testi filosofici e la capacità d’inserirli nel loro contesto storico per un verso, d’individuarne il significato sovra-storico per l’altro; la capacità di argomentare criticamente e di prospettare in forme innovative e personali le domande permanenti e i problemi fondamentali dell’etica.   

Calendario appelli

Data appello Orario Luogo Tipologia Note
14/01/2019 10:00 GENOVA Orale
08/02/2019 10:00 GENOVA Orale
20/05/2019 10:00 GENOVA Orale
03/06/2019 10:00 GENOVA Orale
17/06/2019 10:00 GENOVA Orale
04/07/2019 10:00 GENOVA Orale
12/09/2019 10:00 GENOVA Orale

ALTRE INFORMAZIONI

È raccomandata la frequenza alle lezioni e il rapporto diretto col docente.