Il corso fornisce conoscenze e strumenti di base per lo studio scientifico del linguaggio e delle lingue. Dopo un’introduzione alle proprietà del linguaggio umano sono analizzati i principali livelli di descrizione linguistica: quello fonetico e fonologico, quello morfologico, quello sintattico e quello semantico. Sono poi presentati temi di linguistica storica, dalla classificazione delle lingue su base genealogica all’analisi di diversi casi di mutamento linguistico.
Scopo del corso è fornire agli studenti strumenti teorici e metodologici di base per la descrizione e l’interpretazione dei dati e dei fenomeni linguistici che incontreranno nel corso dei loro studi. Più in particolare, obiettivo della prima parte del corso (linguistica generale) è l’acquisizione di nozioni fondamentali della disciplina, come quelle di linguaggio, lingua, segno linguistico, e dell’apparato concettuale e terminologico necessario per descrivere e studiare la lingua ai diversi livelli di analisi (fonetico e fonologico, morfologico, sintattico, semantico). Obiettivo della seconda parte del corso (glottologia) è l’acquisizione di nozioni di base relative al mutamento linguistico e alla classificazione delle lingue del mondo su base genealogica.
Obiettivi formativi (dettaglio) e risultati di apprendimento
Al termine del corso lo studente:
Il corso è basato principalmente sulla didattica frontale. Saranno proiettate slides di supporto e approfondimento.
La prima parte del corso introduce le basi della linguistica generale. Sono innanzitutto presentati concetti fondamentali come quelli di linguaggio e di segno linguistico. È brevemente introdotta la classificazione delle lingue su base genealogica (che sarà ripresa più approfonditamente nella seconda parte del corso) e su base tipologica. Sono poi presentati i principali livelli di analisi linguistica: quello fonetico-fonologico, quello morfologico, quello sintattico e quello semantico. Per quanto riguarda il livello fonetico-fonologico (relativo ai suoni linguistici) sono introdotti gli elementi di fonetica articolatoria necessari per descrivere i foni delle lingue, e l’Alfabeto Fonetico Internazionale per la trascrizione fonetica; sono inoltre definite nozioni fondamentali come quelle di fono, fonema, allofono, coppia minima. Per il livello morfologico (relativo alle parole e alla loro struttura interna) è discussa la problematicità della nozione di parola e sono introdotte le nozioni di morfema, morfo e allomorfia, e i processi morfologici di derivazione e composizione; è poi discussa la scomposizione e analisi morfologica delle parole. Per il livello sintattico è analizzata la struttura dei sintagmi e delle frasi. Per il livello semantico sono brevemente discussi temi di semantica lessicale (polisemia, relazioni semantiche fra lessemi, ecc.). A tutti i livelli di analisi è dedicata particolare attenzione alla variazione interlinguistica e, specialmente per gli aspetti morfosintattici, l’argomento è affrontato in ottica tipologica.
La seconda parte del corso introduce nozioni di base di linguistica storica. È innanzitutto discussa la distinzione fra sincronia e diacronia. È poi presentato l’approccio genealogico, per sua natura diacronico, alla classificazione delle lingue; ci si soffermerà in particolare sulla famiglia linguistica indoeuropea. Sono poi presentati e discussi casi di mutamento linguistico, esemplificati con dati di lingue indoeuropee.
Durante il corso sono previste esercitazioni, relative soprattutto agli aspetti più tecnici (come la trascrizione fonetica e l’analisi morfologica). È anche prevista una esercitazione finale (simulazione dell’esame).
Gaetano Berruto e Massimo Cerruti (2017). La linguistica. Un corso introduttivo. Torino: UTET.
Ulteriori testi e materiali didattici saranno indicati durante il corso, e via via resi disponibili agli studenti.
CHIARA FEDRIANI (Presidente)
FRANCESCA STRIK LIEVERS (Presidente)
MICHELE PRANDI
Inizio regolare
GLOTTOLOGIA E LINGUISTICA A
L’esame è scritto e prevede:
Durante il corso saranno svolte esercitazioni, e alla fine del corso ci sarà una simulazione d’esame che permetterà di chiarire nel dettaglio sia la struttura dell’esame stesso che i criteri adottati per la valutazione.
Con l’esame è valutato il livello delle conoscenze teoriche acquisite dallo studente, e la capacità di applicarle nell’analisi dei dati linguistici proposti negli esercizi.
La valutazione delle conoscenze e abilità acquisite tiene conto della corretta esecuzione degli esercizi e, in particolare per quanto concerne le domande aperte, saranno materia di valutazione non solo i contenuti, ma anche la capacità dello studente di esporli in modo adeguato (correttezza e chiarezza formale, padronanza della terminologia specialistica).