Il corso intende presentare alcune delle principali teorie politiche contemporanee e discutere criticamente i loro assunti metodologici e le loro implicazioni normative. A cavallo tra teoria, pratica e metodologia politica, il corso ha lo scopo di vagliare la consistenza pratica e teorica dei più importanti modelli di teoria politica.
La teoria politica normativa si occupa di indagare temi e problemi di giustizia che hanno una natura prettamente collettiva. All’incrocio tra diverse discipline (filosofia politica, teoria politica ed etica) la teoria politica normativa si occupa sia di questioni sostantive (multiculturalismo, pluralismo, tolleranza, etica animale e ambientale, e giustizia internazionale, ecc.) ma anche di questioni metodologiche (giustificazione pubblica, realismo e idealismo in teoria politica, ecc.). La teoria politica normativa cerca di indagare e fornire risposte a problemi pratici tramite il ricorso a strumenti teorici della tradizione di filosofia politica o alla contaminazione con altre discipline che hanno a che fare con questioni pubbliche.
Il corso intende fornire agli studenti gli strumenti teorici per comprendere il rapporto tra questioni metodologiche e normative nelle teorie politiche contemporanee. Alla fine del corso, gli studenti
La prima parte del primo modulo sarà di didattica frontale, al fine di introdurre le questioni fondamentali. Le altre parti e il secondo modulo saranno prevalentemente di natura seminariale. A seconda della loro disponibilità, per ogni nucleo tematico sarà organizzato un incontro seminariale in cui gli studenti presenteranno un possibile approccio di soluzione del problema e sarà chiesto agli studenti di discuterlo criticamente.
Il corso si svolgerà sulla piattaforma Teams, gruppo Teoria politica normativa, codice: kjinfuu
Il corso è da principio stato concepito secondo la modalità didattica “Problem Based Learning” (PBL). Parte infatti dal tentativo di affrontare una questione che ha una dimensione sia teorica che pratica: il problema della realizzazione della giustizia. Come possono le teorie normative della giustizia migliorare la possibilità di essere realizzate? E quale ruolo possono avere le teorie politiche? Questi problemi attraversano la filosofia politica sin dagli albori nella contrapposizione tra idealismo e realismo, e sono tutt’ora al centro di un ampio dibattito. Attorno a queste due domande si sviluppano le due parti principali del corso, la prima di 40 ore (6CFU) e la seconda di 20 ore (3CFU).
Il primo modulo si scompone a sua volta in sotto-questioni:
Per ciascuna di queste sotto-domande gli studenti avranno a disposizione un apparato concettuale comune e indicazioni sui diversi approcci (ad esempio, sulle differenze tra l’approccio realista e idealista). Per ogni nucleo tematico sarà organizzato un incontro seminariale con presentazioni degli studenti.
Il secondo modulo aiuterà gli studenti a distinguere tra le diverse funzioni di una teoria politica (prescrittiva, valutativa, critica, genealogica) e a contestualizzare i nodi teorici del corso (ideale e non ideale / realismo e normativismo / fattibilità e desiderabilità) nel dibattito filosofico contemporaneo. Partendo da un’analisi di esempi specifici di teorie, il secondo modulo riprenderà i temi dell’idealità della teoria della giustizia (Rawls, Honneth, Fraser), la questione della trasformazione politica tra desiderabilità e fattibilità, e il problema dell’agire politico nello scontro tra doveri morali e circostanze pratiche.
BIBLIOGRAFIA PER 6 CFU PER TUTTI
Besussi, A., Biale, E. (a cura di) (2010), Fatti e principi. Una disputa sulla giustizia, Roma, Aracne, 2010. (capp. 1-3, pp. 14-90)
Burelli, C. (2020), Realtà, necessità, conflitto: il realismo in filosofia politica, Roma, Carocci
Southwood, N. (2018), “The feasibility issue”, Philosophy compass 13, pp. 1-13
Valentini, L. (2012), “Ideal vs. Non-Ideal Theory: A Conceptual Map”, Philosophy Compass 7/9, pp. 654-664.
Williams, B. (2005), In the beginning was the deed. Realism and moralism in political argument (Princeton & Oxford: Princeton University Press). (cap. 1)
Zuolo, F. (2016), “La realizzabilità e l’efficacia nella teoria politica antica”, Ragion pratica 46, pp. 115-135
I testi (a parte quello di Burelli) sono disponibili nel gruppo dedicato su Teams.
In aggiunta gli studenti devono in alternativa
Temi per tesine: (4000-5000 parole): gli studenti dovranno concordare col docente la bibliografia per svolgere queste tesine o altre a loro scelta
9 CFU - BIBLIOGRAFIA PER GLI STUDENTI NON FREQUENTANTI
Per gli studenti non frequentanti la prova finale consiste in un esame orale sui testi elencati di seguito o in una tesina scritta da discutere all’esame (max 10 pagine, da consegnare via email entro 7 giorni prima della data d’esame).
N. Fraser e A. Honneth, Redistribuzione o riconoscimento?: una controversia politico-filosofica, Meltemi, Roma, primo saggio di Fraser e primo saggio di Honneth.
J. Rawls, Giustizia come equità, Feltrinelli, Milano, parte I, parte II.
Ricevimento: Sulla piattaforma Teams previo appuntamento
FEDERICO ZUOLO (Presidente)
CORRADO FUMAGALLI
VALERIA OTTONELLI (Supplente)
MARIA SILVIA VACCAREZZA (Supplente)
Settimana del 21 settembre 2020
TEORIA POLITICA NORMATIVA (LM)
Orale.
In aggiunta gli studenti dovranno produrre un elaborato scritto su temi indicati dai docenti o presentare un tema prescelto in un incontro seminariale. (Si vedano i dettagli nella sezione sulla bibliografia d'esame)
L’esame orale partirà dalla tesina o dal seminario per discutere gli altri temi trattati nel corso.