L’A. P. viene affrontata da una particolare angolazione, quella della “patologia ostetrica e ginecologica”.
Tutta la trattazione viene organizzata logicamente e concettualmente partendo dallo sviluppo dell’apparato genitale nell’embrione, nel feto e nella bambina sino al raggiungimento del periodo fertile. Verranno successivamente inquadrate tutte le principali lesioni ed alterazioni patologiche che possono interferire con la fertilità, il concepimento ed il decorso fisiologico della gravidanza.
Conoscere i principali aspetti ezio-patogenetici delle malattie. Conoscere le principali malattie ereditarie e congenite. Conoscere le caratteristiche morfologiche e funzionali delle cellule neoplastiche. Conoscere le principali cause di danno cellulare. Conoscere le fasi dell’infiammazione, le principali infiammazioni acute e croniche, il sistema immunitario.Conoscere i fondamenti di microbiologia e le strutture microbiche.
Una larga parte della trattazione verrà rivolta alla patologia della placenta e degli annessi fetali. Verrà presentata la patologia malformativa, infettiva e la patologia materna, con ciò intendendo, in particolare modo, la patologia placentare conseguente a malattie materne clinicamente evidenti o latenti ( diabete, ipertensione, malattie autoimmuni etc.).
In fine dovranno essere trattate tutte le anomalie di placentazione ed impianto come pure le alterazioni dell’utero gravido.
Chiude la trattazione della materia una serie di osservazioni sull’anatomia patologica degli aborti spontanei tardivi, delle morti endouterine fetali e delle morti perinatali con richiami alla tanatologia del feto e del neonato.
A fronte di ogni iter diagnostico, il docente dovrà far precedere o seguire richiami di citologia normale, istologia normale, anatomia umana normale e di patologia generale. Sarà altresì indispensabile inquadrare il singolo percorso diagnostico mediante informazioni generali di istopatologia e di citopatologia come pure mediante dimostrazioni anatomo-patologiche macro e microscopiche. Tutto il programma è finalizzato alla preparazione globale e culturalmente completa dello studente e ciò per adattare completamente l’insegnamento al livello proprio di un corso di laurea.
Attività didattica frontale:
Il programma viene svolto in lezioni per un totale di 2 cfu
Attività diagnostica in surgical pathology: Istopatologia della placenta. Partecipazione all'attività diagnostica macro e microscopica di una placenta a termine di gravidanza .
Diagnostica placentare
OBIETTIVO
In dettaglio ogni studenti impegnerà: a) 1 ore per lo studio del caso clinico, la ricerca di eventuali precedenti e l'approfondimento bibliografico,
b) 1 ora per seguire l'esame macroscopico e la costruzione della parte descrittiva del referto.
c) 2 ore per la visione dei preparati istologici al microscopio multiteste (gruppi di 9 persone),
d) 1 ora per la discussione collegiale del caso e definizione della diagnosi.
Gli incontri con gli studenti hanno lo scopo di:
1) far conoscere direttamente il percorso diagnostico che viene effettuato sulla placenta a termine di gravidanza.
2) consentire una esperienza didattica diretta per la conoscenza dell'anatomia normale macroscopica e microscopica della placenta
3) illustrare le finalità e le ricadute dell'esame in termini di diagnostica anatomo clinica e di cura,
4) dimostrare praticamente le condizioni patologiche placentari collegate all'iposviluppo fetale, alle malformazioni e, più in genere, al danno mediato da fattori estrinseci quali le infezioni, le intossicazioni o le malattie materne.
Attività autoptica: Partecipazione ad un riscontro diagnostico effettuato su feto di età gestazionale non inferiore alla 18° settimana o di neonato.
Diagnostica autoptica feto-perinatale
In dettaglio ogni studente impegnerà: a) 1 ora per lo studio del caso clinico, la ricerca di eventuali precedenti e l'approfondimento bibliografico,
b) 3 ore per seguire il riscontro diagnostico (gruppi di 3 persone),
c) 1 ora per la dissezione del cuore allo stereomicroscopio (gruppi di 3 persone),
d) 1 ora per l'esame dell'encefalo (gruppi di 3 persone),
e) 1 ora per l'esame macroscopico della placenta (gruppi di 3 persone),
f) 2 ore per la visione dei preparati istologici al microscopio multiteste (gruppi di 9 persone),
g) 1 ora per la discussione collegiale del caso e definizione della diagnosi.
1) far conoscere direttamente il percorso diagnostico che può essere effettuato mediante il riscontro diagnostico in caso di aborto (AST, ITG, MEF) o morte perinatale.
2) consentire una esperienza didattica diretta per la conoscenza dell'anatomia normale macroscopica e microscopica del feto e del neonato
3) Illustrare le finalità e le ricadute del riscontro autoptico in termini di diagnostica anatomo clinica e di cura,
4) dimostrare praticamente le condizioni di iposviluppo fetale, di malformazione e, più in genere, di danno mediato da fattori estrinseci quali le infezioni, le intossicazioni o le malattie materne.
Ambito culturale
Tema generale
Finalità
Livello Conoscenza
Tipo di Competenza
Abilità
Tipo di Attività Didattica
Anatomia Patologica
Organogenesi dell’apparato genitale femminile
Il sistema Mulleriano
C
1
0
L
Il ciclo endometriale
Anatomia dell’endometrio. Le variazioni dell’endometrio nelle varie fasi del ciclo
2
L’endometrio disfunzionale e l’endometrio nella infertilità
Concetto di endometrio disfunzionale e di sanguinamento uterino in età fertile. La patologia endometriale nell’infertilità
Anatomia della camera ovulare, dell’embrione e della decidua uterina
Il sacco amniotico, il sacco vitellino e l’allantoide. Il disco coriale. La decidua basale e la decidua parietale, differenze strutturale e morfo funzionali.
L’impianto normale della camera ovulare
L’impianto della camera ovulare, lo sviluppo del trofoblasto e la proliferazione del trofoblasto extra villare. Le modificazioni dei vasi endometriali.
Aborti spontanei precoci. Abortività occasionale, ripetuta e abituale
Cause di aborto spontaneo.
La diagnostica degli aborti spontanei precoci
Modalità per l’invio del materiale. Le notizie cliniche. I quadri anatomo patologici riconoscibili.
Aborti spontanei tardivi e le interruzioni elettive di gravidanza
Cause di abortività del secondo trimestre. Le interruzioni di gravidanza per malformazioni fetali e le correlazioni con la diagnostica delle malformazioni fetali.
Le malformazioni, le deformazioni e i difetti di sviluppo
Definizioni di variante anatomica, anomalia, difetto di sviluppo e malformazione.
Le sindromi, le associazioni e le cascate
Riconoscimento degli aspetti fenotipici delle più importanti sindromi e complessi malformativi. Le trisomie.
Autopsia del feto
Scopi e finalità. Legislazione.
La tecnica autoptica. Tempi dell'autopsia, esame esterno, eviscerazione, dissezione degli organi, epicrisi, diagnosi macroscopica.
L/T
Morte fetale tardiva e morte neonatale
Cause di morte fetale tardiva.
SIDS e SIUDS
Le morti improvvise; definizioni, problematiche.
La diagnostica specialistica ed i percorsi nei centri regionali.
Anatomia della placenta
Anatomia normale della placenta; la struttura del funicolo, delle membrane e del disco coriale. L’organizzazione del cotiledone e la struttura dei villi coriali.
Tanatologia
Fenomeni cadaverici immediati, successivi e trasformativi.
La conservazione dei corpi e le sostanze impiegate per conservazioni brevi o di lunga durata.
Lesioni macroscopiche della placenta
Lesioni macroscopiche del funicolo, lesioni macroscopiche delle membrane. Lesioni macroscopiche del disco coriale.
Lesioni microscopiche della placenta
Lesioni microscopiche del funicolo, lesioni microscopiche delle membrane. Lesioni microscopiche del disco coriale.
La placentopatia ipertensiva, diabetica ed auto immune
Quadri essenziali della gravidanza complicata da ipertensione, diabete o da malattie autoimmuni. L’eclampsia e la pre eclampsia. La sindrome HELP.
Le infezioni placentari
Le corion-amnioniti. Le villiti. Le endometriti in gravidanza.
Indicazioni all’esame istologico della placenta
Quali le indicazioni all’esame istologico della placenta. Modalità di invio, le notizie ciniche , le correlazioni con il diario ostetrico
Patologia dell’utero gravidico
Placenta accreta. Impianti anomali di placenta. Endometriti post abortive. Endometriti da ritenzioni di disco coriale. La mancata contrazione uterina post partum.
La citologia cervico vaginale
Il pap test. Classificazione secondo il Sistema Bethesda. Infezioni cervico vaginali.
La SIL versus CIN
La zona di trasformazione. Le cerviciti e la displasia cervicale
Anatomia della zona di trasformazione.
La metaplasia ed i precursori delle lesioni displastiche della portio.
Formazioni uterine endocavitarie
I polipi dell’endometrio,
l' iperplasia endometriale
Patologia del miometrio
I leiomiomi. Adenomiosi
Endometriosi
Endometriosi ovarica tubarica e pelvica.
Patologia delle tube e del peritoneo pelvico
Salpingiti (etiologia)
Annessiti e periannessiti
Cisti ovariche funzionali
Cisti follicolari, cisti luteiniche.
Patologia neoplastica ovarica
Tumori ovarici epitelio-stromali
Ricevimento: Su appuntamento: valerio.vellone@unige.it
VALERIO GAETANO VELLONE (Presidente)
FRANCESCA BUFFELLI
SIMONE NEGRINI
GABRIELLA PIATTI
CRISTINA BOTTINO (Presidente e Coordinatore di corso integrato)
Vedi calendario pubblicato su aulaweb
Orale
In caso di imprevista assenza del docente sono state predisposte 30 domande mirate, a riposta multipla, da somministrare ai candidati al momento dell'esame complessivo del Corso Integrato.
L'esame permetterà di verificare il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti: capacità di applicare le conoscenze attraverso la descrizione della soluzione di un problema ed abilità di comunicazione, tramite esame orale, le competenze acquisite in base allo schema che è stato affiancato nel programma ad ogni tematica trattata.
Si tratta, per ogni argomento, di verificare, come da programma, il livello di conoscenza, il tipo di competenza richiesta e l' abilità necessaria per rapportarsi con la tematica specifica. In ultima analisi il candidato deve essere in grado di dimostrare il raggiungimento della finalità strategica in termini di conoscere, saper fare, saper essere.