La Paleopatologia è una scienza relativamente recente (strutturata agli inizi del XIX secolo) e complessa.
La complessità deriva dalla multidisciplinarietà che ne è caratteristica principale e quindi dalla necessità di far convergere esperienze e competenze differenti.
In particolare, rappresentano discipline di base, l’Anatomia Umana dell’apparato locomotore, l’Antropologia Fisica, la Patologia Generale e l’Archeologia (aspetti deposizionali e tafonomici) che servono a contestualizzare i reperti.
Su questa base si inseriscono i contributi delle discipline specialistiche quali in primis l’Anatomia Patologica, la Parassitologia, la Microbiologia e la Diagnostica per Immagini (RX e TAC).
Gli aspetti più affascinanti derivano tuttavia dalle recenti applicazioni nella diagnostica paleopatologica di discipline ancillari quali la Genetica, la Biologia Molecolare (FISH, PCR), la Microscopia Elettronica, l’Analisi dei microelementi, modernamente applicate in medicina per la diagnostica delle malattie attuali.
Riconoscere e distinguere su resti umani antichi: a) le lesioni ossee elementari differenziandole dalle alterazioni e modificazioni tafonomiche. b) i segni delle malattie; quelle più frequenti e spesso collegate con l’invecchiamento, la dieta e le attività lavorative e quelle più rare e complesse da approfondire presso centri specializzati c) le lesioni traumatiche occorse in vita, peri mortem e post mortem, anche a distanza di tempo per reimpiego o manomissione della deposizione/sepoltura
I ) Riconoscere su resti umani antichi:
II) Descrivere correttamente le osservazioni effettuate
Conoscenze di base di Anatomia Umana Normale.
Conoscenze specifiche di Anatomia Umana normale dell'apparato locomotore
Conoscenze di Antropologia Fisica
Conoscenze di Tafonomia
Didattica frontale
La frequenza alle lezioni è fortemente caldeggiata stante l’importante attività dimostrativa effettuata per ogni lesione con molteplici immagini che ne documentano svariati aspetti evolutivi e soprattutto per il continuo richiamo, mediante dialogo interattivo con gli studenti, in merito alle caratteristiche anatomiche, antropologiche e tafonomiche del reperto in esame.
E’ questa la sede per sottolineare l’importanza del corso nella preparazione non solo teorica ma pratica che porta lo studente a sviluppare capacità di osservazione, descrizione e documentazione delle lesioni osservate.
Uomo e Ambiente (adattamento all’ambiente naturale o artificiale)
Uomo ed attività ludico/lavorativa
Uomo e rapporti interpersonali
Uomo nella crescita e nell’invecchiamento
Uomo e la malattia
La conservazione dei reperti
La musealizzazione dei reperti umani (bioetica dell’esposizione di resti umani)
Canci A., Minozzi S..Archeologia dei resti umani. Dallo scavo al laboratorio. Carocci Editore. 2005
Grilletto R., Cardesi.E., Boano R., Fucheri E.. Il vaso di Pandora. Ananke, Torino.
Grmek M D.. Le malattie all’alba della civiltà occidentale. Il Mulino. 2000
Giuffra V., Fornaciari G.. Fondamenti di paleopatologia, Pisa: University Press. 2021
Ricevimento: Il docente è disponibile a ricevere gli studenti previo appuntamento .
EZIO FULCHERI (Presidente)
ALESSANDRO BONSIGNORE
ANTONINO FACELLA (Presidente Supplente)
CAMILLA TETTAMANTI (Supplente)
Le lezioni, modulate secondo calendario Accademico, si svolgeranno i giorni di mercoledì e giovedì in mattinata nell’orario confacente ed ottimizzato per il coordinamento con le ore di didattica relative agli altri insegnamenti.
Gli studenti impossibilitati ad una frequenza soddisfacente quanto per norma richiesto, sono invitati a contattare il docente per stabilire un programma alternativo che permetta di accedere all’esame.
Modalità di svolgimento dell’esame e modalità dell’accertamento
La prova è strutturata in tre momenti:
Esposizione mediante proiezione in aula di due presentazioni PowerPoint ( come esplicitato in "modalità di esame") e interrogazione diretta tramite colloquio.