Obiettivo dell'insegnamento è di fornire agli studenti metodi di lavoro e strumenti operativi per analizzare e datare le costruzioni ancora esistenti, tenuto conto delle loro diverse condizioni (in uso, restaurate, intonacate, abbandonate, in stato di rudere) e della loro natura (costruzioni semplici o complesse, di ambito urbano o rurale, …). In particolare verranno illustrate l'analisi stratigrafica degli elevati, l'analisi delle tecniche murarie, la mensiocronologia dei laterizi e degli apparecchi murari, la cronotipologia degli elementi architettonici, la dendrocronologia nei loro principi di base e nei loro utilizzi singoli o associati, nonché in relazione agli altri strumenti archeometrici e all'interpretazione delle fonti indirette
L’insegnamento intende fornire agli studenti le capacità e le competenze per condurre l’analisi archeologica di un edificio storico o di una sua parte, al fine di riconoscerne le caratteristiche costruttive e le peculiarità e di identificare la sua epoca di costruzione e le successive fasi di trasformazione (ampliamenti, soprelevazioni, parziali distruzioni, manutenzioni).
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di:
Possesso delle conoscenze di base relative ai principali materiali da costruzione storici (pietre, laterizi e altri prodotti ceramici, malte, metalli, legno…), con riferimento alle loro caratteristiche naturali e tecniche e alle loro modalità di produzione, lavorazione e posa in opera.
Possesso delle conoscenze di base relative ai principali elementi costitutivi di un edificio pre-industriale (murature, volte, solai, coperture, intonaci, pavimentazioni…).
Si consiglia a tale scopo il preliminare superamento dell’esame dell’insegnamento “Caratteri costruttivi degli edifici storici” proposto al 1 anno di corso.
Lezioni frontali in presenza, eventualmente con la partecipazione di esperti esterni, esercitazioni in aula e, se possibile, uscite didattiche nel centro storico e sue adiacenze. La frequenza, sebbene non obbligatoria, è vivamente consigliata.
Introduzione alla materia (obiettivi, indirizzi, campo di studi, professionalità coinvolte)
parte 1- Definizioni e concetti generali (trattati anche nell’ambito della parte 2):
parte 2 - Strumenti di analisi archeologica dell’architettura, con particolare riferimento all’esperienza ligure:
Dei vari strumenti di analisi e datazione si spiegheranno i principi di base, i campi di applicazione, le potenzialità e i limiti.
parte 3 - Esempi di applicazione
Tramite esemplificazioni relative a concreti casi di studio si esamineranno gli utilizzi singoli e associati degli strumenti di indagine illustrati, in relazione a costruzioni aventi diverse caratteristiche e stati di conservazione e risalenti a differenti periodi storici.
Si forniranno inoltre indicazioni per un corretto e consapevole utilizzo di documenti scritti, cartografici e iconografici inerenti il settore edile, con particolare riferimento al lessico tecnico antico utilizzato in Liguria dal Medioevo in poi.
BOATO A., L’archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Marsilio, Venezia, 2008.
BOATO A., NAPOLEONE L., Ricostruire la storia degli edifici tramite l'archeologia dell'architettura, in S.F. Musso, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica. IV edizione aggiornata e ampliata, EPC, Roma, 2016, pp. 331-458.
FRANCOVICH R., PARENTI R. (a cura di), Archeologia e restauro dei monumenti, I ciclo di lezioni sulla ricerca applicata in archeologia, Certosa di Pontignano (SI), 28 settembre-10 ottobre 1987, All'Insegna del Giglio, Firenze, 1988 (in particolare T. Mannoni, M. Milanese, Mensiocronologia, pp. 383-402; L. Castelletti, Dendrocronologia, pp. 421-454).
MANNONI T., Caratteri costruttivi dell’edilizia storica, Venticinque anni di archeologia globale, 3, Escum, Genova, 1994 (disponibile in pdf su www.iscum.it)
PITTALUGA D., La mensiocronologia dei mattoni. Per datare, per conoscere e per comprendere le strutture storiche, ECIG, Genova, 2009.
PITTALUGA D., Questioni di archeologia dell’architettura e restauro, ECIG, Genova, 2009
Letture consigliate:
BROGIOLO G.P., CAGNANA A., Archeologia dell'architettura. Metodi e interpretazioni, All'Insegna del Giglio, Borgo San Lorenzo (FI), 2012
DOGLIONI F., Stratigrafia e restauro. Tra conoscenza e conservazione dell'architettura, Lint, Trieste, 1997.
Ulteriori contributi e articoli specialistici sui diversi argomenti trattati verranno indicati nel corso delle lezioni e, quando possibile, forniti in formato pdf. Anche le slide proiettate a lezione saranno messe a disposizione di tutti gli iscritti, frequentanti e non frequentanti.
Ricevimento: Su appuntamento scrivendo a anna.boato@unige.it
ANNA BOATO (Presidente)
DANIELA PITTALUGA
SIMONETTA ACACIA (Supplente)
RITA VECCHIATTINI (Supplente)
Prima settimana di ottobre
Esame orale, sugli argomenti indicati nel programma e illustrati nel corso delle lezioni. Il programma e le modalità d'esame sono le medesime per i frequentanti e i non frequentanti.
L’esame orale consiste in domande generali e/o di dettaglio poste allo studente sui vari argomenti in programma e può comportare la richiesta di svolgere brevi esercizi di analisi stratigrafica su fotografie proposte dalla commissione. L'esame permetterà di valutare le conoscenze di insieme e di dettaglio acquisite dallo studente, la sua capacità di connessione tra i diversi argomenti del programma dell'insegnamento, la sua capacità di scegliere un corretto percorso di studio di una architettura a partire da uno stato di fatto noto.
La valutazione terrà conto della padronanza della materia nei suoi aspetti generali e nei suoi risvolti operativi, della qualità dell’esposizione, del corretto utilizzo del lessico specialistico, della capacità di ragionamento.