CODICE 67954 ANNO ACCADEMICO 2024/2025 CFU 2 cfu anno 2 OSTETRICIA 9278 (L/SNT1) - GENOVA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE MED/08 LINGUA Italiano SEDE GENOVA PERIODO 1° Semestre MODULI Questo insegnamento è un modulo di: PATOLOGIA GENERALE E MEDICINA INTERNA MATERIALE DIDATTICO AULAWEB PRESENTAZIONE L’A. P. viene affrontata da una particolare angolazione, quella della “patologia ostetrica e ginecologica”. Tutta la trattazione viene organizzata logicamente e concettualmente partendo dallo sviluppo dell’apparato genitale nell’embrione, nel feto e nella bambina sino al raggiungimento del periodo fertile. Verranno successivamente inquadrate tutte le principali lesioni ed alterazioni patologiche che possono interferire con la fertilità, il concepimento ed il decorso fisiologico della gravidanza. OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI FORMATIVI Conoscere i principali aspetti ezio-patogenetici delle malattie. Conoscere le principali malattie ereditarie e congenite. Conoscere le caratteristiche morfologiche e funzionali delle cellule neoplastiche. Conoscere le principali cause di danno cellulare. Conoscere le fasi dell’infiammazione, le principali infiammazioni acute e croniche, il sistema immunitario.Conoscere i fondamenti di microbiologia e le strutture microbiche. OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO Una larga parte della trattazione verrà rivolta alla patologia della placenta e degli annessi fetali. Verrà presentata la patologia malformativa, infettiva e la patologia materna, con ciò intendendo, in particolare modo, la patologia placentare conseguente a malattie materne clinicamente evidenti o latenti ( diabete, ipertensione, malattie autoimmuni etc.). In fine dovranno essere trattate tutte le anomalie di placentazione ed impianto come pure le alterazioni dell’utero gravido. Chiude la trattazione della materia una serie di osservazioni sull’anatomia patologica degli aborti spontanei tardivi, delle morti endouterine fetali e delle morti perinatali con richiami alla tanatologia del feto e del neonato. A fronte di ogni iter diagnostico, il docente dovrà far precedere o seguire richiami di citologia normale, istologia normale, anatomia umana normale e di patologia generale. Sarà altresì indispensabile inquadrare il singolo percorso diagnostico mediante informazioni generali di istopatologia e di citopatologia come pure mediante dimostrazioni anatomo-patologiche macro e microscopiche. Tutto il programma è finalizzato alla preparazione globale e culturalmente completa dello studente e ciò per adattare completamente l’insegnamento al livello proprio di un corso di laurea. MODALITA' DIDATTICHE Attività didattica frontale: Il programma viene svolto in lezioni per un totale di 2 cfu Attività diagnostica in surgical pathology: Istopatologia della placenta. Partecipazione all'attività diagnostica macro e microscopica di una placenta a termine di gravidanza . Diagnostica placentare OBIETTIVO In dettaglio ogni studenti impegnerà: a) 1 ore per lo studio del caso clinico, la ricerca di eventuali precedenti e l'approfondimento bibliografico, b) 1 ora per seguire l'esame macroscopico e la costruzione della parte descrittiva del referto. c) 2 ore per la visione dei preparati istologici al microscopio multiteste (gruppi di 9 persone), d) 1 ora per la discussione collegiale del caso e definizione della diagnosi. Gli incontri con gli studenti hanno lo scopo di: 1) far conoscere direttamente il percorso diagnostico che viene effettuato sulla placenta a termine di gravidanza. 2) consentire una esperienza didattica diretta per la conoscenza dell'anatomia normale macroscopica e microscopica della placenta 3) illustrare le finalità e le ricadute dell'esame in termini di diagnostica anatomo clinica e di cura, 4) dimostrare praticamente le condizioni patologiche placentari collegate all'iposviluppo fetale, alle malformazioni e, più in genere, al danno mediato da fattori estrinseci quali le infezioni, le intossicazioni o le malattie materne. Attività autoptica: Partecipazione ad un riscontro diagnostico effettuato su feto di età gestazionale non inferiore alla 18° settimana o di neonato. Diagnostica autoptica feto-perinatale OBIETTIVO In dettaglio ogni studente impegnerà: a) 1 ora per lo studio del caso clinico, la ricerca di eventuali precedenti e l'approfondimento bibliografico, b) 3 ore per seguire il riscontro diagnostico (gruppi di 3 persone), c) 1 ora per la dissezione del cuore allo stereomicroscopio (gruppi di 3 persone), d) 1 ora per l'esame dell'encefalo (gruppi di 3 persone), e) 1 ora per l'esame macroscopico della placenta (gruppi di 3 persone), f) 2 ore per la visione dei preparati istologici al microscopio multiteste (gruppi di 9 persone), g) 1 ora per la discussione collegiale del caso e definizione della diagnosi. Gli incontri con gli studenti hanno lo scopo di: 1) far conoscere direttamente il percorso diagnostico che può essere effettuato mediante il riscontro diagnostico in caso di aborto (AST, ITG, MEF) o morte perinatale. 2) consentire una esperienza didattica diretta per la conoscenza dell'anatomia normale macroscopica e microscopica del feto e del neonato 3) Illustrare le finalità e le ricadute del riscontro autoptico in termini di diagnostica anatomo clinica e di cura, 4) dimostrare praticamente le condizioni di iposviluppo fetale, di malformazione e, più in genere, di danno mediato da fattori estrinseci quali le infezioni, le intossicazioni o le malattie materne. PROGRAMMA/CONTENUTO Ambito culturale Tema generale Unità Didattica Elementare Finalità Livello Conoscenza Tipo di Competenza Abilità Tipo di Attività Didattica Anatomia Patologica Organogenesi dell’apparato genitale femminile Il sistema Mulleriano C 1 0 0 L Anatomia Patologica Il ciclo endometriale Anatomia dell’endometrio. Le variazioni dell’endometrio nelle varie fasi del ciclo C 2 1 0 L Anatomia Patologica L’endometrio disfunzionale e l’endometrio nella infertilità Concetto di endometrio disfunzionale e di sanguinamento uterino in età fertile. La patologia endometriale nell’infertilità C 1 0 0 L Anatomia Patologica Anatomia della camera ovulare, dell’embrione e della decidua uterina Il sacco amniotico, il sacco vitellino e l’allantoide. Il disco coriale. La decidua basale e la decidua parietale, differenze strutturale e morfo funzionali. C 1 1 0 L Anatomia Patologica L’impianto normale della camera ovulare L’impianto della camera ovulare, lo sviluppo del trofoblasto e la proliferazione del trofoblasto extra villare. Le modificazioni dei vasi endometriali. C 2 1 0 L Anatomia Patologica Aborti spontanei precoci. Abortività occasionale, ripetuta e abituale Cause di aborto spontaneo. C 2 1 0 L Anatomia Patologica La diagnostica degli aborti spontanei precoci Modalità per l’invio del materiale. Le notizie cliniche. I quadri anatomo patologici riconoscibili. C 2 1 0 L Anatomia Patologica Aborti spontanei tardivi e le interruzioni elettive di gravidanza Cause di abortività del secondo trimestre. Le interruzioni di gravidanza per malformazioni fetali e le correlazioni con la diagnostica delle malformazioni fetali. C 1 1 0 L Anatomia Patologica Le malformazioni, le deformazioni e i difetti di sviluppo Definizioni di variante anatomica, anomalia, difetto di sviluppo e malformazione. C 1 0 0 L Anatomia Patologica Le sindromi, le associazioni e le cascate Riconoscimento degli aspetti fenotipici delle più importanti sindromi e complessi malformativi. Le trisomie. C 1 0 0 L Anatomia Patologica Autopsia del feto Scopi e finalità. Legislazione. La tecnica autoptica. Tempi dell'autopsia, esame esterno, eviscerazione, dissezione degli organi, epicrisi, diagnosi macroscopica. C 1 2 1 L/T Anatomia Patologica Morte fetale tardiva e morte neonatale Cause di morte fetale tardiva. C 1 1 0 L Anatomia Patologica SIDS e SIUDS Le morti improvvise; definizioni, problematiche. La diagnostica specialistica ed i percorsi nei centri regionali. C 1 1 0 L Anatomia Patologica Anatomia della placenta Anatomia normale della placenta; la struttura del funicolo, delle membrane e del disco coriale. L’organizzazione del cotiledone e la struttura dei villi coriali. C 2 2 2 L/T Anatomia Patologica Tanatologia Fenomeni cadaverici immediati, successivi e trasformativi. La conservazione dei corpi e le sostanze impiegate per conservazioni brevi o di lunga durata. C 2 2 0 L/T Anatomia Patologica Lesioni macroscopiche della placenta Lesioni macroscopiche del funicolo, lesioni macroscopiche delle membrane. Lesioni macroscopiche del disco coriale. C 2 2 2 L/T Anatomia Patologica Lesioni microscopiche della placenta Lesioni microscopiche del funicolo, lesioni microscopiche delle membrane. Lesioni microscopiche del disco coriale. C 2 2 1 L/T Anatomia Patologica La placentopatia ipertensiva, diabetica ed auto immune Quadri essenziali della gravidanza complicata da ipertensione, diabete o da malattie autoimmuni. L’eclampsia e la pre eclampsia. La sindrome HELP. C 2 1 0 L Anatomia Patologica Le infezioni placentari Le corion-amnioniti. Le villiti. Le endometriti in gravidanza. C 2 1 0 L Anatomia Patologica Indicazioni all’esame istologico della placenta Quali le indicazioni all’esame istologico della placenta. Modalità di invio, le notizie ciniche , le correlazioni con il diario ostetrico C 2 1 0 L/T Anatomia Patologica Patologia dell’utero gravidico Placenta accreta. Impianti anomali di placenta. Endometriti post abortive. Endometriti da ritenzioni di disco coriale. La mancata contrazione uterina post partum. C 2 2 0 L Anatomia Patologica La citologia cervico vaginale Il pap test. Classificazione secondo il Sistema Bethesda. Infezioni cervico vaginali. La SIL versus CIN C 2 1 0 L/T Anatomia Patologica La zona di trasformazione. Le cerviciti e la displasia cervicale Anatomia della zona di trasformazione. La metaplasia ed i precursori delle lesioni displastiche della portio. C 1 0 0 L Anatomia Patologica Formazioni uterine endocavitarie I polipi dell’endometrio, l' iperplasia endometriale C 1 0 0 L Anatomia Patologica Patologia del miometrio I leiomiomi. Adenomiosi C 1 0 0 L Anatomia Patologica Endometriosi Endometriosi ovarica tubarica e pelvica. 1 0 0 L Anatomia Patologica Patologia delle tube e del peritoneo pelvico Salpingiti (etiologia) Annessiti e periannessiti C 1 0 0 L Anatomia Patologica Cisti ovariche funzionali Cisti follicolari, cisti luteiniche. C 1 0 0 L Anatomia Patologica Patologia neoplastica ovarica Tumori ovarici epitelio-stromali C 1 0 0 L TESTI/BIBLIOGRAFIA Scarpa A., Mombelo A., Zamò A.. Metodi e tecniche dell'Anatomia Patologica. Cap 1.4 in: Mariuzzi G.M.. Anatomia Patologica. Piccin. Padova 2006. Maresi E., Franco V., d'Amati G.. Il riscontro diagnostico necroscopico. Cap. 2 in: Ruco L., Scarpa A.. Anatomia Patologica. Le basi. UTET, Torino, 2007 Mariuzzi L., Fulcheri E.. Cervice uterina. Cap 12.4 In: Mariuzzi G.M.. Anatomia Patologica. Piccin. Padova 2006. Fulcheri E., Mariuzzi G.M.. Patologia della gravidanza. Cap 12.8 In : Mariuzzi G.M.. Anatomia Patologica. Piccin. Padova 2006. Maganza C., Mortola P.. Sistema riproduttivo femminile. Cap 5.2 in: Zaccheo D., Pestarino M.. Anatomia Microscopica. Pearson, Milano 2013. Fulcheri E.. Placenta a termine. Cap 5.3 in: Zaccheo D., Pestarino M.. Anatomia Microscopica. Pearson, Milano 2013. DOCENTI E COMMISSIONI VALERIO GAETANO VELLONE Ricevimento: Su appuntamento: valerio.vellone@unige.it FRANCESCA BUFFELLI LEZIONI INIZIO LEZIONI Vedi calendario pubblicato su aulaweb Orari delle lezioni L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy ESAMI MODALITA' D'ESAME Orale In caso di imprevista assenza del docente sono state predisposte 30 domande mirate, a riposta multipla, da somministrare ai candidati al momento dell'esame complessivo del Corso Integrato. MODALITA' DI ACCERTAMENTO L'esame permetterà di verificare il raggiungimento dei risultati di apprendimento previsti: capacità di applicare le conoscenze attraverso la descrizione della soluzione di un problema ed abilità di comunicazione, tramite esame orale, le competenze acquisite in base allo schema che è stato affiancato nel programma ad ogni tematica trattata. Si tratta, per ogni argomento, di verificare, come da programma, il livello di conoscenza, il tipo di competenza richiesta e l' abilità necessaria per rapportarsi con la tematica specifica. In ultima analisi il candidato deve essere in grado di dimostrare il raggiungimento della finalità strategica in termini di conoscere, saper fare, saper essere.