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CODICE 106724
ANNO ACCADEMICO 2024/2025
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE L-ANT/10
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO 2° Semestre
MATERIALE DIDATTICO AULAWEB

PRESENTAZIONE

L'insegnamento mira a introdurre il concetto di paesaggio per approfondire i modi con cui, a partire da una lettura archeologica, è possibile ricostruire per tracce i cambi nelle forme di gestione delle risorse ambientali, l'articolazione insediativa e, quindi, i legami tra cambiamenti nel paesaggio e dinamiche del popolamento. Particolare attenzione sarà prestata al dialogo tra le differenti discipline coinvolte nello studio del paesaggio, nonché al confronto tra approcci di ricerca e procedure di ricerca e ai diversi e sempre più numerosi processi di patrimonializzazione del paesaggio.

OBIETTIVI E CONTENUTI

OBIETTIVI FORMATIVI

L'archeologia del paesaggio è la disciplina che, utilizzando fonti, metodologie e procedure diverse, studia il paesaggio in una prospettiva di storica, profondamente diacronica. A partire da una riflessione sul concetto di paesaggio e su come esso viene declinato nelle diverse discipline, l'insegnamento si propone di: - fornire gli strumenti teorico-metodologici per leggere nel paesaggio e nelle diverse fonti le tracce degli usi e degli insediamenti del passato, documentarle e interpretarle; - l’analisi e discussione delle diverse tipologie di fonti (documentarie- testuali, cartografiche e iconografiche - e di terreno, con particolare riferimento alla ricognizione archeologica) utili per ricostruire i cambiamenti nelle pratiche e nei sistemi di attivazione e gestione delle risorse ambientali; - mostrare come tali analisi permettano di ricostruire i processi che hanno portato alla formazione dei paesaggi attuali e a meglio comprendere le dinamiche sociali e insediative che storicamente hanno interessato gli spazi rurali e non solo; - riflettere criticamente, a partire da una prospettiva archeologica, sugli attuali processi di patrimonializzazione del paesaggio (Convenzione Europea del Paesaggio, Convenzione di Faro, ecc.).

OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Il corso costruisce un percorso intorno al concetto di paesaggio e alla lettura archeologica del paesaggio attuale nelle diverse discipline e in diverse tradizioni di ricerca (italiane e non solo), usando come punto di partenza, la ricostruzione storiografica dei differenti approcci che si sono interrogati su come studiare il paesaggio da una prospettiva storica (dai lavori di topografia antica e a quelli sul paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni alla Local history inglese e alla English Historical Ecology). Verranno approfonditi gli approcci che hanno affrontato questo studio da un punto di vista archeologico (topografia antica, archeologia del territorio, archeologia di superficie,  historic landscape characterisation, archeologia e storia ambientali).

L'obiettivo è mostrare come siano cambiate le lenti con cui il paesaggio è stato osservato dalle diverse discipline e dall'archeologia e, quindi, come sia cambiato il modo di concettualizzare e ricostruire la storia del paesaggio e il modo di considerarne le dinamiche in corso. A partire da queste basi teoriche, durante l'insegnamento, gli strumenti e i metodi delle ricerche di archeologia del paesaggio saranno presentati e discussi, attraverso uscite didattiche, attività laboratoriali ed esempi concreti da contesti italiani ed europei.

Si mostrerà come attraverso le osservazioni di superficie sia possibile individuare non solo le tracce di insediamenti sepolti, ma anche quelle della gestione delle risorse ambientali e dei loro cambiamenti nel tempo. Infine, si rifletterà su come, anche attraverso il dialogo tra discipline differenti (in particolare la geografia, la ricerca di archivio e le discipline naturalistiche), sia possibile cogliere i nessi tra i cambiamenti tra i cambiamenti nel paesaggio, nelle pratiche di gestione delle risorse ambientali e le dinamiche del popolamenti. La considerazione di questi legami può infatti modificare anche la prospettiva con cui si ricostruiscono i gruppi sociali locali, le dinamiche insediative, e la cultura materiale. Il corso si concluderà con una breve riflessione sui processi di patrimonializzazione (con particolare riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio e alla Convenzione di Faro).

Alla fine del corso lo studente avrà gli strumenti per realizzare autonome osservazioni di archeologia di superficie, per analizzare in maniera critica  conoscerà in dettaglio come sia cambiato il modo di leggere il paesaggio e avrà gli strumenti per muoversi nella vasta bibliografia sul tema, possiederà fine, gli strumenti per un'analisi critica degli studi di topografia antica, di archeologia del paesaggio e dei processi di patrimonializzazione in corso.

Per gli studenti di Storia, e per quanti hanno inserito l'insegnamento da 9 CFU, gli obiettivi formativi, il programma e la bibliografia devono essere integrati, per i restanti 3 CFU, dal modulo di “Archeologia rurale”, dell'insegnamento di Archeologia rurale e postmedievale, cui si rimanda (https://corsi.unige.it/off.f/2024/ins/77496).

 

PREREQUISITI

Non sono richiesti particolari prerequisiti

MODALITA' DIDATTICHE

Uscite didattiche in cui realizzare osservazioni di archeologia di superficie, attività laboratoriali, visite a musei, lezioni frontali, con uso di presentazioni ed eventuali altri supporti audiovisivi; attività seminariali su casi di studio.

L'insegnamento, attraverso la realizzazione di due casi di studio, approfondirà gli strumenti e i metodi dell'archeologia del paesaggio con lezioni seminariali, esercitazioni laboratoriali e uscite didattiche.

Inoltre, durante l'insegnamento è prevista la lettura e discussione in classe di testi e documenti, che potranno essere introdotti in classe dalle studentesse e studenti, individualmente o a partire  da lavori fatti a piccoli gruppi. Su richiesta degli studenti, potranno essere concordate esercitazioni scritte in classe, che serviranno come verifiche in itinere.Sulla base della bibliografia indicata e di altri testi che saranno proposti durante il corso, le studentesse e gli studenti avranno la possibilità di costruire percorsi individuali di studio.

Il materiale didattico sarà inserito in Aulaweb.

Le lezioni si terranno in presenza. La frequenza, sebbene non obbligatoria, è vivamente consigliata. Solo per chi che ne faccia esplicita richiesta all'inizio del corso, sarà possibile seguire le lezioni (ad esclusione delle uscite didattiche) da remoto (via Teams). In questo caso, il programma da portare sarà quello per i non frequentanti.

Le lezioni si terranno in presenza. La frequenza, sebbene non obbligatoria, è vivamente consigliata. Solo per chi che ne faccia esplicita richiesta all'inizio del corso, sarà possibile seguire le lezioni (ad esclusione delle uscite didattiche) da remoto (via Teams). In questo caso, il programma da portare sarà quello per i non frequentanti.

Gli studenti con certificazione di DSA, di disabilità o di altri bisogni educativi sono invitati a contattare la docente e il referente per la disabilità della Scuola/Dipartimento all'inizio del corso per concordare eventuali modalità didattiche che, nel rispetto degli obiettivi dell'insegnamento, tengano conto delle modalità di apprendimento individuali

PROGRAMMA/CONTENUTO

Il programma del corso ruota intorno a tre contenuti chiave: il concetto di paesaggio; leggere il paesaggio attraverso l'archeologia: approcci teorici, metodi e strategie di indagine (dal paesaggio al sito); paesaggio e patrimonio.

Verranno discussi e presentati i percorsi, diversi e differenziati, che in Italia e in Europa hanno portato alla costruzione e allo sviluppo delle archeologie del paesaggio e di metodologie non invasive e non distruttive di indagine archeologica. A partire dalle metodologie della topografia antica e dell'archeologia di superficie, verranno approfonditi con sguardo comparativo approcci, strategie e metodi per lo studio archeologico del paesaggio; verranno discussi i processi di patrimonializzazione di spazi, oggetti e memorie connessi con il paesaggio e le criticità che ne derivano.

Temi dell'insegnamento

  1. Storia e sviluppo delle archeologia del paesaggio e delle metodologie non invasive e non distruttive di indagine archeologica (il concetto di paesaggio tra geografia storia dell'arte e archeologia; dalla topografia antica e dalla local history inglesi alla pratica corrente delle archeologie di superficie);
  2. Approcci strategie e metodi per lo studio archeologico dei paesaggi (archeologia delle reti insediative rurali, topografia antica, archeologia delle risorse ambientali, ecologia storica, caratterizzazione storica del paesaggio, archeologia leggera)
  3. Impostare e realizzare indagini di archeologia del paesaggio: dalle analisi preparatorie alla pianificazione di indagini di archeologia di superficie (L'uso della cartografia in archeologia del paesaggio  e l'uso dei sistemi informativi geografici; stato dell'arte, telerilevamento, concetto di campionatura); Tracce e indicatori in archeologia di superficie; La ricognizione archeologica (il concetto di Unità Topografica; 1Fonti orali e archeologia; la documentazione in archeologia di superficie e gli standard ICCD; il concetto di visibilità); L'elaborazione dei dati (dall'UT al sito, il problema delle cronologia);
  4. Perché si fa ricognizione? La costruzione delle carte archeologiche e il concetto di rischio; la ricostruzione della storia dei paesaggi; Il significato delle tracce e la costruzione di reti di relazioni;
  5. I processi di patrimonializzazione  di spazi, oggetti e memorie e le criticità che ne derivano.

Il programma per i frequentati e i non frequentanti è il medesimo. Per i non frequentanti sarà costruito un percorso ad hoc attraverso letture e testi a scelta da concordare con la docente.

Per gli studenti di Storia, e per quanti hanno inserito l'insegnamento da 9 CFU, gli obiettivi formativi, il programma e la bibliografia devono essere integrati, per i restanti 3 CFU, dal modulo di “Archeologia rurale”, dell'insegnamento di Archeologia rurale e postmedievale, cui si rimanda (https://corsi.unige.it/off.f/2024/ins/77496).

TESTI/BIBLIOGRAFIA

Durante le lezioni introduttive la bibliografia di riferimento sarà presentata e discussa e saranno introdotti gli argomenti che potranno essere approfonditi a scelta dagli studenti. I testi potranno essere oggetto di esercitazioni scritte (schede di lettura e dissertazioni critiche). L'elenco dei testi potrebbe subire modifiche e quindi è consigliabile, prima dell'acquisto o del prestito, attendere l'avvio delle lezioni e la presentazione del programma da parte della docente.

Quando possibile, la bibliografia di riferimento, nonché ulteriori indicazioni bibliografiche e materiali relativi a ricerche e casi discussi, saranno caricati su aulaweb e i testi saranno messi a disposizione della docente.

Per gli studenti di Storia, e per quanti hanno inserito l'insegnamento da 9 CFU, la bibliografia devono essere integrata con quella relativa al modulo di “Archeologia rurale”, dell'insegnamento di "Archeologia rurale e postmedievale", cui si rimanda (https://corsi.unige.it/off.f/2024/ins/77496).

Testi di base

  • Nereo Alfieri, Dispensa di Topografia dell'Italia Antica, Università di Bologna, 1975.
  • Maria Grazia Celuzza, Edina Regoli 1981, Alla ricerca dei paesaggi, in A. Carandini, Storie dalla terra, Manuale dello scavo archeologico, Torino, pp. 301-310
  • Graeme Barker, L'archeologia del paesaggio italiano: nuovi orientamenti e recenti esperienze, in «Archeologia Medievale», XIII (1986), p. 12.
  • Manuela Bernardi (a cura di), Archeologia del paesaggio, IV ciclo di lezioni sulla ricerca applicata in archeologia (Certosa di Pontignano - Siena-, 14-26 gennaio 1991), Firenze, 1992 (http://www.bibar.unisi.it/node/296).
  • Franco Cambi, Nicola Terrenato, Introduzione all’archeologia dei paesaggi, Urbino, 1994.

Metodi di documentazione

  • Andreina Ricci, La documentazione scritta nella ricerca archeologica sul territorio: un nuovo sistema di schedatura, «Archeologia Medievale», X, 1983, pp. 495-506.
  • Gabriele Gattiglia, Anna Maria Stagno, La documentazione scritta nella ricognizione archeologica sul territorio: un “vecchio” sistema di schedatura, «Archeologia Medievale», XXXI, 2005, pp. 453-459.
  • Enrico Cirelli, Classificazione e quantificazione del materiale ceramico nelle ricerche di superficie, in Medioevo, paesaggi e metodi, a cura di N. Mancassola, F. Saggioro, Mantova: SAP, 2006, pp. 169-176

Argomenti di approfondimento (due a scelta, dove sono indicati molti testi, è possibile concordare una selezione con la docente)

Le carte archeologiche e rischio archeologico

  • Marinella Pasquinucci, Simonetta Menchelli (a cura di), La Cartografia archeologica. Problemi e prospettive, Atti del Convegno Internazionale (Pisa 1988), Pisa, 1989.
  • John Moreland, The farfa survey: a second interim report, «Archeologia Medievale», XIV, 1987, pp. 409-418.
  • Riccardo Francovich, Alessandra Pellicanò, Marinella Pasquinucci, La carta archeologica fra ricerca e pianificazione territoriale, Firenze, 2001.
  • Marco Milanese, Diacronia dichiarata e diacronia praticata nella ricognizione archeologica, in N. Cucuzza, M. Medri (a cura di), Archeologie, Studi in onore di Tiziano Mannoni, Città di Castello, 2001, pp. 171-176.
  • Maria Pia Guermandi (a cura di), Rischio archeologico: se lo conosci lo eviti, Atti del congresso Internazionale di Studi su cartografia archeologica e tutela del territorio (Ferrara 2000), 2002.
  • Sauro Gelichi (a cura di), Dalla carta di rischio archeologico di Cesena alla tutela preventiva urbana in Europa, Firenze, 1999.

Ecologia storica e archeologia delle risorse ambientali

  • Diego Moreno, Piero Piussi, Oliver Rackham (a cura di), Boschi: storia e archeologia, «Quaderni Storici», 49, 1982, pp. 6-163.
  • Diego Moreno, Dal documento al terreno. Storia e archeologia dei sistemi agro-silvo-pastorali, Il Mulino, Bologna, 1990 (o riedizione a cura di C. Montanari e M.Guido, De Ferrari Editore, 2018).
  • Alfred Thomas Grove, Oliver Rackham, The nature of Mediterranean Europe: an historical ecology, London, 2001.
  • Anna Maria Stagno, Carlo Montanari, Archeologia montana e archeologia delle risorse ambientali: approcci “marginali” di studio alle aree montane italiane nel periodo post-classico, in Archeologia delle aree montane europee: metodi, problemi e casi di studio, «Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», 12, 2015, pp. 479-501.
  • Mick Aston, Chris Gerrard, Interpreting the English village. Landscape and community at Shapwick, Somerset, Oxford, 2013.

Il deposito archeologico e i processi formativi

  • Giovanni Leonardi (a cura di), Processi formativi della stratificazione archeologica, Atti del seminario internazionale (Padova, 15-27 luglio 1991), Padova.
  • Colin Renfrew Paul Bahn Elizabeth DeMarrais, L'essenziale in archeologia. Teorie, metodi, pratiche, Bologna, 2024
  • Philippe Leveau, Frederic Trément, Kevin Walsh, Graeme Barker (eds.), Environmental reconstruction in Mediterranean landscape archaeology. The archaeology of Mediterranean landscapes 2, Oxford, 1999.
  • Riccardo Francovich, Hutson Patterson eds., Extracting meaning from Ploughsoil assemblages, Oxford, 2000.

Archeologia globale del territorio

  • Tiziano Mannoni, Venticinque anni di archeologia globale 1. Archeologia dell’urbanistica, Genova, 1994.
  • Diego Moreno, Anna Maria Stagno, Storia della cultura materiale e risorse ambientali. Percorsi e incontri, in ISCUM (a cura di), Tiziano Mannoni: attualità e sviluppi di metodi e idee, Firenze, pp. 74-81.
  • Nicola Cucuzza, Maura Medri (a cura di), Archeologie, Studi in onore di Tiziano Mannoni, Città di Castello, 2001.

Sito e contesto

  • Nicola Mancassola, Fabio Saggioro (a cura di), Medioevo, Paesaggi e Metodi, Mantova, 2006.
  • Richard E. Witcher, Broken Pots and Meaningless Dots? Surveying the Rural Landscapes of Roman Italy, «Papers of the British School at Rome», 74, 2006, pp 39-72.
  • Voci: New Archaeology, Archeologia del paesaggio, Archeologia ambientale in Riccardo Francovich, Daniele Manacorda (a cura di), Dizionario di archeologia. Teoria metodi concetti, Roma-Bari, 2000.
  • Anna Maria Stagno, Gli spazi dell'archeologia rurale. Risorse ambientali e insediamenti dell'Appennino Ligure (XV-XXI secolo), All'Insegna del Giglio, Firenze, 2018.

Tra topografia antica e archeologia dei paesaggi

  • Giovanni Azzena, Archeologia no global. La topografia antica e i ripensamenti disciplinari, «Rivista di Topografia Antica», 19, 2009, pp. 7-20.
  • Giovanna Bonora, Pier Luigi Dallaglio, Stella Patitucci, Giovanni Uggeri, La topografia antica, 2000, Bologna
  • Bruno David, Juan Thomas (edited by), Handbook of Landscape Archaeology, Walnut Creek, 2008.
  • Alessandro Guidi, I metodi della ricerca archeologica, Bari, 2005.
  • Franco Cambi, Manuale di archeologia dei paesaggi. Metodologie, fonti, contesti, Roma, 2015 (è possibile scegliere anche uno degli altri libri dello stesso autore sul tema).
  • Lorenzo Quilici, Stefania Quilici Gigli, Introduzione alla topografia antica, Il Mulino, Bologna, 2004
  • Martin Carver M., Gaydarska B., Monton-Subias S. (a cura di) 2015, Field Archaeology from Around the World Ideas and Approaches, Heidelberg.
  • Emery Farinetti, I paesaggi in archeologia: analisi e interpretazione, Roma, Carocci, 2012, pp. 9-11.
  • Thomas Williamson, Shaping Medieval Landscapes: Settlement, Society, Environment, Windgather, 2004.

Historic Landscape Characterisation

  • Alexandra Chavarría Arnau, Andrew Reynolds (eds.), Detecting and understanding historic landscapes, Roma-Bari, 2015.
  • Jo Clark, John Darlington, Graham Fairclough, Using Historic Landscape Characterisation, North Yorkshire, 2004 (https://archaeologydataservice.ac.uk/archiveDS/archiveDownload?t=arch-1583-1/dissemination/pdf/UsingHLC.pdf)
  • Simona Pietrobono, Sam Turner, Comparing methods in European context: Historic Landscape Characterisation and new perspectives for research in Italy, «Archeologia Postmedievale», 14, 2013, pp. 111-133.

Paesaggi agrari, paesaggi culturali, paesaggi rurali

  • Emilio Sereni, Storia del paesaggio agrario italiano, riedizioni (ed. or. 1961).
  • Knutt Krzywinski, Mark O’Connell, Hutson Küster (eds.), Cultural Landscapes of Europe, Fields of Demeter, Haunts of Pan, Wildeshausen, 2007.
  • Mauro Agnoletti (a cura di), Paesaggi rurali storici. Per un catalogo nazionale, 2010, Bari (v.i. 2013).

Archeologia montana

  • Marco Avanzini, Isabella Salvador (a cura di), Antichi pastori: sopravvivenze, tradizione orale, storia, tracce nel paesaggio e archeologia, Atti della Tavola Rotonda (Bosco Chiesanuova (VR), 26-27 ottobre 2013), Trento, 2014.
  • Sthéphan Tzortzis, Xavier Delestre (eds.). Archéologie de la montagne européene, Condé Sur Noireau, 2010.
  • Anna Maria Stagno (a cura di), Carved Mountain. Engraved Stones. Contribution to an archaeology of resources of Mediterranean mountains, «Archeologia Postmedievale» 17 (2013), pp. 13-439.
  • Umberto Moscatelli, Anna Maria Stagno (a cura di), Archeologia delle aree montane europee: metodi, problemi e casi di studio, «Il Capitale Culturale. Studies on the Value of Cultural Heritage», 12, 2014, pp. 11-892 - in accesso aperto.
  • Christine Rendu, La montagne d’Enveig, un estive pyréneénne dans la longue durée, Perpignan, 2003.

Storia di una storia delle archeologie dei paesaggi

  • Marco Milanese, Dall’archeologia postclassica all’archeologia postmedievale. Temi e problemi, vecchie e nuove tendenze, S. Gelichi (a cura di), Quarant’anni di Archeologia Medievale in Italia, Numero Speciale al numero XL di «Archeologia Medievale», 2014, pp. 41-49.
  • Anna Maria Stagno, Vittorio Tigrino, Lo sguardo del geografo: Massimo Quaini, l’archeologia, la storia, in Roberta Cevasco, Carlo Alberto Gemignani, Daniela Poli, Luisa Rossi (a cura di), Il pensiero critico fra geografia e scienza del territorio. Scritti su Massimo Quaini, Firenze, 2021, pp. 259-275. 10.36253/978-88-5518-322-2.18
  • Cristina Corsi, Medieval Landscape Archaeology in Italy: A Review, «Medieval Archaeology», 60-2, 2016, pp. 332-348, DOI: https://doi.org/10.1080/00766097.2016.1221260
  • Chris Gerrard, Medieval Archaeology Understanding traditions and contemporary approaches, London-New York, 2003.

DOCENTI E COMMISSIONI

Commissione d'esame

ANNA MARIA STAGNO (Presidente)

FABIO NEGRINO

GIULIA BIZZARRI (Supplente)

LAURA GAGO CHOREN (Supplente)

YLENIA PACIOTTI (Supplente)

CATERINA PIU (Supplente)

LEZIONI

INIZIO LEZIONI

Le lezioni inizieranno nella settimana del 17 febbraio 2025

Orari delle lezioni

L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy

ESAMI

MODALITA' D'ESAME

L'esame è orale. Sono previste esercitazioni scritte  in itinere (schede di lettura e dissertazioni critiche sulle letture scelte dagli studenti e dalle studentesse) che saranno oggetto di discussione e concorreranno alla valutazione finale. Le prove scritte non sono obbligatorie e hanno validità temporale nell'anno accademico dell'insegnamento.

Studentesse e studenti Erasmus con insufficiente dimestichezza con la lingua italiana possono concordare una bibliografia sostitutiva e sostenere l’esame in inglese o in spagnolo.

 

MODALITA' DI ACCERTAMENTO

L'esame orale e la discussione delle esercitazioni scritte in itinere verificheranno il raggiungimento dei risultati di apprendimento. I principali parametri di valutazione sono la padronanza degli argomenti trattati, la qualità dell'esposizione e del lessico utilizzato, sia nella comunicazione orale sia nelle prove scritte, e la capacità di ragionamento critico e comparativo.

Si ricorda alle studentesse e agli studenti con disabilità o con DSA che per poter richiedere adattamenti in sede d'esame occorre prima inserire la certificazione sul sito web di Ateneo alla pagina http://servizionline.unige.it nella sezione “Studenti”. La documentazione sarà verificata dal Settore servizi per l’inclusione degli studenti con disabilità e con DSA dell’Ateneo (https://rubrica.unige.it/strutture/struttura/100111).
Successivamente, con significativo anticipo (almeno 10 giorni) rispetto alla data di esame occorre inviare una e-mail al/alla docente con cui si sosterrà la prova di esame, inserendo in copia conoscenza sia il docente Referente di Scuola per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA (elisabetta.colagrossi@unige.it) sia il Settore sopra indicato. Nella e-mail occorre specificare:

  • la denominazione dell’insegnamento
  • la data dell'appello
  • il cognome, nome e numero di matricola dello studente
  • gli strumenti compensativi e le misure dispensative ritenuti funzionali e richiesti.

Il/la referente confermerà al/alla docente che il/la richiedente ha diritto a fare richiesta di adattamenti in sede d'esame e che tali adattamenti devono essere concordati con il/la docente. Il/la docente risponderà comunicando se è possibile utilizzare gli adattamenti richiesti.
Le richieste devono essere inviate almeno 10 giorni prima della data dell’appello al fine di consentire al/alla docente di valutarne il contenuto. In particolare, nel caso in cui si intenda usufruire di mappe concettuali per l’esame (che devono essere molto più sintetiche rispetto alle mappe usate per lo studio) se l’invio non rispetta i tempi previsti non vi sarà il tempo tecnico necessario per apportare eventuali modifiche.

Per ulteriori informazioni in merito alla richiesta di servizi e adattamenti consultare il documento al seguente link.

Agenda 2030

Agenda 2030
Istruzione di qualità
Istruzione di qualità
Città e comunità sostenibili
Città e comunità sostenibili
Consumo e produzione responsabili
Consumo e produzione responsabili
Lotta contro il cambiamento climatico
Lotta contro il cambiamento climatico
Vita sulla Terra
Vita sulla Terra