L’insegnamento intende fornire agli/alle studenti gli strumenti critici per orientarsi nello studio della storia del cattolicesimo contemporaneo (dalle rivoluzioni settecentesche a oggi), anche attraverso la trattazione di un tema monografico. La prospettiva adottata verte sulle articolazioni assunte dalla cultura cattolica, su scala europea, nordamericana e globale, in rapporto ai processi caratterizzanti il multiforme fenomeno della modernità: la laicizzazione dello spazio pubblico; la secolarizzazione della società; la sacralizzazione della politica; la formazione degli Stati nazionali; lo sviluppo del capitalismo industriale con i suoi inediti mezzi di comunicazione; l’ascesa della politica di massa e delle sue ideologie; il conflitto tra autonomia del sapere scientifico e tradizione religiosa; la mondializzazione delle religioni.
Scopo dell’insegnamento è che gli studenti dimostrino padronanza dei temi e dei metodi della storia della Chiesa cattolica in età contemporanea, con particolare riferimento all’analisi delle culture religiose come sistemi di significato in grado di alimentare retoriche, schemi ideologici, forme simboliche, culti, liturgie e pratiche sociali dall’inestricabile valenza politica. L’obiettivo è di acquisire familiarità con il lessico specialistico storico-religioso; di orientarsi rispetto al dibattito storiografico internazionale sulla storia del cattolicesimo nell’età della secolarizzazione; di sviluppare – tramite seminari o relazioni scritte – appropriate tecniche di lettura e interpretazione critica delle fonti per la storia della Chiesa.
OBIETTIVI FORMATIVI
L'insegnamento si propone di:
- trasmettere la conoscenza delle principali questioni storiografiche relative al cattolicesimo contemporaneo, con attenzione al dibattito scientifico internazionale;
- identificare l'importanza del cattolicesimo nella costruzione del mondo contemporaneo, nonché il ruolo della cultura cattolica nei conflitti politici e sociali;
- far emergere l'approccio distintivo della storia religiosa, focalizzandosi sulla storia culturale e politica del cattolicesimo contemporaneo;
- applicare la comprensione dei temi, metodi e fonti della storia del cattolicesimo nell’età della secolarizzazione a uno specifico argomento monografico;
- far esercitare gli/le studenti nell’analisi e nell’interpretazione delle fonti primarie per la storia del cattolicesimo (stampa, documenti, immagini, fonti audiovisive) come parte integrante della storia culturale della moderna politica;
- fornire agli/alle studenti competenze trasversali attinenti al lavoro di gruppo.
RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Al termine dell'insegnamento, gli/le studenti dovranno:
a) conoscere e saper argomentare con linguaggio appropriato i problemi e le questioni di metodo che attengono alla storia religiosa dell'età contemporanea, illustrando adeguatamente i temi del dibattito storiografico su Chiesa, politica e società dal XVIII al XXI secolo.
b) saper riorganizzare queste nozioni e categorie applicandole all'analisi dei documenti presentati a lezione e collegandole alla bibliografia di riferimento.
c) saper gestire le proprie interazioni sociali con atteggiamento collaborativo, comunicazione costruttiva e disponibilità a superare pregiudizi (competenza sociale - livello avanzato);
d) dimostrare autonomia decisionale, attitudine collaborativa e capacità di comprendere e trovare una sintesi tra punti di vista diversi (competenza in gestione progettuale - livello base).
È richiesta una conoscenza di base della storia dell'età contemporanea.
L'insegnamento è costituito prevalentemente da lezioni frontali, che prevedono però momenti di discussione, letture di testi e analisi di fonti iconografiche. Il confronto con il docente e gli/le studenti è parte integrante del metodo didattico e mira a promuovere l'approccio critico, il consolidamento delle conoscenze e l'acquisizione del linguaggio proprio della disciplina. La continuità della frequenza è dunque raccomandata.
Durante il corso saranno organizzati gruppi di lavoro finalizzati ad analizzare e commentare alcune fonti, sulla base delle conoscenze e metodologie acquisite a lezione. Ciascun gruppo presenterà sinteticamente agli altri il risultato della discussione, nella forma di una breve introduzione critica alla fonte analizzata.
Le lezioni si svolgeranno in presenza. Solo per coloro che ne faranno espressa richiesta all'inizio del corso sarà possibile seguire le lezioni da remoto. In questo caso, si verrà considerati a tutti gli effetti non frequentanti (anche ai fini del programma d'esame richiesto).
Le informazioni e i materiali attinenti all’insegnamento saranno resi disponibili sulla piattaforma Aulaweb.
L'insegnamento intende evidenziare il ruolo fondamentale della cultura cattolica nell'indirizzare le identità politiche e l'idea stessa di società, attraverso la prospettiva dei culti. L'analisi del discorso cattolico e delle pratiche religiose sarà condotta seguendo alcuni fili conduttori: la dialettica tra centro romano e periferie; il confronto tra ideologia di cristianità ed esiti della "doppia rivoluzione" politica e capitalistica, tra i quali l'egemonia del nazionalismo (anche nei suoi sviluppi totalitari); la massificazione della società; l'ascesa dell'industria culturale e il "consumo della fede"; la nascita di un'opinione pubblica cattolica.
L'insegnamento si articola in due parti.
1. La prima sezione (10 ore) affronta le principali questioni metodologiche e interpretative inerenti all'attuale dibattito storiografico. Dopo avere esposto l'approccio specifico della "storia religiosa", e il suo distinguersi dall'ottica tradizionale di storia della Chiesa, questo primo blocco di lezioni illustrerà il modo in cui la "nuova storia politica" ha cambiato lo sguardo critico sul cattolicesimo dell'età contemporanea, e come la "nuova storia politica del cristianesimo" si differenzi dalla storia del cattolicesimo politico. A tale proposito, saranno problematizzati alcuni concetti al centro del dibattito: modernità/modernizzazione; secolarizzazione; revival religioso; religione popolare; intransigentismo; sacralizzazione della politica/politicizzazione del religioso; culto politico.
2. La seconda sezione (30 ore) approfondisce il tema monografico Modernità e culti politici. Lo scopo è quello di decostruire l'interpretazione standard fondata su un paradigma di secolarizzazione che ha categorizzato la "religione politica" come fenomeno contemporaneo di traslazione del sacro dalla sfera trascendente a quella intramondana. Da questo approccio scaturisce la tesi della politicizzazione o dell'uso politico delle devozioni, dei culti e della liturgia come reazione mimetico-oppositiva nei confronti della sacralizzazione laica della politica. Di questo schema saranno sottolineati l'efficacia interpretativa e la forza euristica, ma anche i presupposti taciti e gli elementi più controversi, tra i quali:
- l'idea di un confine netto tra pubblico e privato, politica e fede, inscritto nell'idealtipo liberal-democratico di modernità;
- la visione implicita di un nucleo di cattolicesimo "altro" e separato dalla politica;
- l'insistenza univoca sulla connotazione anti-moderna dei culti e delle devozioni otto-novecentesche (tesi che rischia di oscurare il ruolo del "nuovo cattolicesimo" post-rivoluzionario nella genesi della modernità otto-novecentesca).
Attraverso alcuni casi di studio esemplari (la devozione al papa e il culto del papato; il culto mariano; il culto al Sacro Cuore; la "religione di guerra"; la promozione dei santi patroni nazionali), queste lezioni analizzeranno la politicizzazione della pietà e della liturgia come fattore di integrazione simbolica ed elemento di una modernità ambivalente, segnata dalla politica di massa, dai processi capitalistici di mediatizzazione (print capitalism e mass media), dall'urbanizzazione e dalla globalizzazione. All'interno di questo contesto verrà posta attenzione alla dimensione politico-religiosa di genere e alla tesi della femminilizzazione della fede.
Programma per i/le FREQUENTANTI
A. Articoli e saggi:
B. Appunti, slides e testi del corso resi disponibili su Aulaweb.
C. Un volume/gruppo di saggi tra i seguenti:
Programma per i/le NON FREQUENTANTI
B. Manuale di riferimento:
Ricevimento: Il docente riceve su appuntamento, sia in presenza che a distanza, previo contatto via email: matteo.caponi@unige.it. Via Balbi 2, secondo piano.
MATTEO CAPONI (Presidente)
ENRICA ASQUER
GURI SCHWARZ (Supplente)
20 Febbraio 2025.
Per i NON FREQUENTANTI l'esame è solo orale.
I FREQUENTANTI potranno sostituire parte del programma d'esame (SEZIONI A e C) con una relazione scritta tra le 15.000 e le 20.000 battute. La relazione scritta, il cui tema va concordato con il docente, dovrà costituire una nota critica su un volume o gruppo di saggi della sezione C, che dimostri la capacità di creare collegamenti storiografici con i testi della sezione A.
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Studenti con disabilità o con disturbo specifico di apprendimento (DSA) Si ricorda agli/alle studenti con disabilità o con DSA che per poter richiedere adattamenti in sede d'esame occorre prima inserire la certificazione sul sito web di Ateneo alla pagina servizionline.unige.it nella sezione "Studenti". La documentazione sarà verificata dal Settore servizi per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA dell'Ateneo (https://rubrica.unige.it/strutture/struttura/100111). Successivamente, con significativo anticipo (almeno 10 giorni) rispetto alla data di esame, occorre inviare una e-mail al docente, inserendo in copia conoscenza sia il docente Referente di Scuola per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA (elisabetta.colagrossi@unige.it) sia il Settore sopra indicato. Nella e-mail occorre specificare:
La referente confermerà al docente che il/la richiedente ha diritto a fare richiesta di adattamenti in sede d'esame e che tali adattamenti devono essere concordati con il docente. Il docente risponderà comunicando se è possibile utilizzare gli adattamenti richiesti. Le richieste devono essere inviate almeno 10 giorni prima della data dell'appello al fine di consentire al docente di valutarne il contenuto. In particolare, nel caso in cui si intenda usufruire di mappe concettuali per l'esame (che devono essere molto più sintetiche rispetto alle mappe usate per lo studio), se l'invio non rispetta i tempi previsti non vi sarà il tempo tecnico necessario per apportare eventuali modifiche. Per ulteriori informazioni in merito alla richiesta di servizi e adattamenti consultare il documento: https://unige.it/sites/unige.it/files/2024-05/Linee%20guida%20per%20la%20richiesta%20di%20servizi%2C%20di%20strumenti%20compensativi%20e_o%20di%20misure%20dispensative%20e%20di%20ausili%20specifici%20Maggio%202024.pdf
La relazione scritta e l'esame orale consentono di vagliare le competenze acquisite.
Verranno misurate le capacità maturate sia rispetto alla storiografia del cattolicesimo in età contemporanea, sia rispetto allo specifico tema monografico dell'insegnamento. Il raggiungimento degli obiettivi formativi sarà valutato sulla base dei seguenti elementi: a) padronanza dei temi trattati; b) grado di consapevolezza critica; c) capacità di applicare la conoscenza a un argomento specifico; d) utilizzo del linguaggio specialistico della disciplina.