Lo studio storico del teatro, superato il pregiudizio ottocentesco (teatro=letteratura), si è reso autonomo nel secolo scorso focalizzandosi sugli aspetti performativi (“Storia del Teatro e dello Spettacolo”); oggi si delinea la necessità di un terzo approccio, che consideri la varietà dei comportamenti teatrali nel loro dispiegarsi, senza la presunzione di un racconto lineare, tanto improbabile quanto effimero è il suo oggetto, ma piuttosto sotteso alla comprensione del presente.
Pur senza costituirsi a disciplina, l’approccio antropologico allo studio del teatro è capace di parlare, insieme, di ciò che esso è stato e di ciò che ancora è per noi; inglobando e anzi utilizzando i nostri inevitabili pregiudizi nel racconto stesso delle sue irriducibili difformità, storiche e geografiche. Il corso si propone di ripercorrere, fra esempi antichi e contemporanei, occidentali e orientali, teatrali e mediatici, le principali questioni inerenti il teatro e la sua attualità: il corpo, l’improvvisazione, il rito, la voce, il mito, lo spazio, maschera e travestimento; perché, quando e come il teatro funziona.
In particolare l'insegnamento si propone di sviluppare negli studenti alcune competenze in rapporto alla comprensione generale del fenomeno teatrale, nella complessità, reciprocità e specificità culturale dei comportamenti che lo costituiscono.
Al termine dell'insegnamento si attendono dallo studente le capacità di:
- apprezzare la difformità (l’irriducibilità?) dei fenomeni teatrali fra loro (prospettiva storica);
- considerare i tratti di transmedialità, multidisciplinarità e interculturalità delle forme teatrali (prospettiva culturale);
- comprendere le diversità creative e sociali del teatro attuale, fra teatro d’attore, di regia, di comunità.(prospettiva critica e politica),
Si ricorda alle studentesse e agli studenti con disabilità o con DSA che per poter richiedere adattamenti in sede d'esame occorre prima inserire la certificazione sul sito web di Ateneo alla pagina servizionline.unige.it nella sezione "Studenti". La documentazione sarà verificata dal Settore servizi per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA dell'Ateneo (https://rubrica.unige.it/strutture/struttura/100111). Successivamente, almeno 10 giorni prima della data di esame, occorre inviare una e-mail al/alla docente con cui si sosterrà l'esame, inserendo in copia conoscenza sia la docente Referente di Scuola per l'inclusione degli studenti con disabilità e con DSA (prof.ssa Elisabetta Colagrossi: elisabetta.colagrossi@unige.it) sia il Settore sopra indicato. Nella e-mail occorre specificare: la denominazione dell'insegnamento; la data dell'appello; il cognome, nome e numero di matricola dello studente; gli strumenti compensativi e le misure dispensative ritenuti funzionali; e richiesti. La referente confermerà al/alla docente che il/la richiedente ha diritto a fare richiesta di adattamenti in sede d'esame e che tali adattamenti devono essere concordati con il/la docente. Il/la docente risponderà comunicando se è possibile utilizzare gli adattamenti richiesti. Le richieste devono essere inviate almeno 10 giorni prima della data dell'appello al fine di consentire al/alla docente di valutarne il contenuto. In particolare, nel caso in cui si intenda usufruire di mappe concettuali per l'esame (che devono essere molto più sintetiche rispetto alle mappe usate per lo studio) se l'invio non rispetta i tempi previsti non vi sarà il tempo tecnico necessario per apportare eventuali modifiche.
Elementare conoscenza della storia del teatro.
Lezioni frontali.
Breve “antistoria” del teatro per problemi: leggende delle origini (Icario, Tespi e Solone; ma anche Ishtar, Bharata, Amaterasu); théatron, prima scena del crimine (da Edipo re a CSI); dalla mìmesis alla kathàrsis (pietà e paura secondo Aristotele e i Neuroni Specchio); successione o simultaneità (dalla Sacra Rappresentazione a Ronconi); il ritorno delle maschere, poveri diavoli (Arlecchino e il coup de théâtre: “in questo”, il teatro); il teatro malgré lui (da San Genesio fingido verdadero, all’attore santo di J. Grotowski); il theatrum mundi di E. Barba (teatri d’Occidente e d’Oriente: nascita dell’”antropologia teatrale”); fra Living Theatre e reality show (corpo e politica); sulle rovine del teatro all’italiana di P. Brook (dal teatro “mortale” di nuovo a un teatro “sacro”).
Testi obbligatori
Eugenio Barba, Nicola Savarese, I cinque continenti del teatro. Fatti e leggende della cultura materiale dell’attore, Bari, edizionidipagina, 2017
Victor Turner, Dal rito al teatro, Bologna, il Mulino, 1986
Roberto Cuppone (a cura di), Pensare il teatro. Testi di Fabrizio Cruciani, Claudio Meldolesi, Franco Ruffini, Ferdinando Taviani, Pisa, Titivillus, 2024
I non frequentanti dovranno aggiungere uno fra i seguenti
Testi consigliati
Antonin Artaud, Il teatro e il suo doppio [1938]
Michel Foucault, Storia della follia nell'età classica, Milano, Rizzoli, 1963
Flavia Dalila D'Amico, Lost in translation. Le disabilità in scena, Roma, Bulzoni, 2022
Jerzy Grotowski, Per un teatro povero, Roma, Bulzoni, 1970
Roberta Mullini, Il fool in Shakespeare, Roma, Bulzoni, 1997
Franco Perrelli, I maestri della ricerca teatrale. Il Living, Grotowski, Barba e Brook, Roma-Bari, Laterza, 2007
Oliviero Ponte di Pino, Un teatro per il XXI secolo. Lo spettacolo dal vivo ai tempi del digitale, Milano, FrancoAngeli, 2021
Richard Schechner, Introduzione ai Performing Studies, a cura di Dario Tomasello, Bologna, Cuepress, 2018
Gabriele Sofia, Le acrobazie dello spettatore, Roma, Bulzoni, 2013
Roberto Tessari, Teatro e antropologia. Tra rito e spettacolo, Roma, Carocci, 2004
Ricevimento: Dopo ogni lezione o su appuntamento.
ROBERTO CUPPONE (Presidente)
ANGELA ZINNO
SIMONA MORANDO (Presidente Supplente)
ESTER FUOCO (Supplente)
1 ottobre 2024
Orale.
La valutazione verterà in parti uguali (3/3) a) sull’apprendimento dei contenuti informativi dei testi prescritti, b) sulla capacità di elaborazione critica dei loro contenuti, e c) sull’iniziativa di approfondimento personale.
Si raccomanda di contattare il docente per avere indicazioni bibliografiche o materiali relativi alle lezioni; per risolvere eventuali problemi di reperibilità dei testi; per concordare motivate variazioni al programma.