CODICE 101844 ANNO ACCADEMICO 2024/2025 CFU 6 cfu anno 3 DESIGN DEL PRODOTTO E DELLA COMUNICAZIONE 11439 (L-4) - GENOVA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/16 LINGUA Italiano SEDE GENOVA PERIODO 2° Semestre MODULI Questo insegnamento è un modulo di: LABORATORIO INTERIOR DESIGN ED ERGONOMIA MATERIALE DIDATTICO AULAWEB PRESENTAZIONE L’insegnamento, basato sull’alternanza di teoria e pratica, è incentrato sull’apprendimento dei principi fondamentali dell’Interior Design applicato a temi di grande attualità come quelli del riuso e del restyling del patrimonio edilizio esistente. OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI FORMATIVI L’obiettivo del modulo ha lo scopo di avvicinare la figura del designer alle tematiche degli Interni nell’ambito di una visione esperienziale e multiscalare del progetto che metta insieme la dimensione dell’Architettura con quella del Design. OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO Trattandosi di un corso rivolto ai futuri designer, l’insegnamento ha lo scopo di far comprendere il legame tra furniture design e abitabilità dello spazio, nonché l’importanza del tema della customizzazione nell’ambito del progetto di interni. Dal punto di vista operativo, gli studenti sono chiamati a disegnare un mobile abitabile concepito come macroarredo riferito alle azioni del corpo umano che da strumento di misura diventa tramite di esperienze. Un oggetto capace di riconfigurare lo spazio, che a sua volta si relaziona con altri arredi, ma anche con i materiali, i colori, la luce. Uno spazio dentro il quale tutto potenzialmente è in movimento, dove la variazione genera coinvolgimento e interazione. La frequenza e la partecipazione alle attività formative proposte (lezioni frontali ed esercizi di gruppo), unite allo studio dei testi elencati nella bibliografia, consentiranno allo studente di: - confrontarsi con l’attualità e le potenzialità dell’interior design inteso come ambito professionale in forte crescita; - acquisire informazioni sui protagonisti del design e dell’architettura d’interni, leggere e decodificare i progetti più recenti e traccianti del panorama internazionale, conoscere e selezionare le aziende che operano nel design promuovendo la ricerca e lo sviluppo; - comprendere le opportunità, alla scala territorio, che offre oggi il tema dell’ospitalità; - apprendere e sperimentare tecniche di riuso e riattivazione che portino a definire, attraverso processi e progetti, nuovi modelli ricettivi capaci di indagare forme di ospitalità inedite, anche diffuse; - essere in grado di applicare le conoscenze acquisite e utilizzare gli strumenti necessari volti alla progettazione di un spazio studiato e allestito fin nei minimi dettagli, tenendo conto del controllo della luce, del ruolo del colore, delle caratteristiche dei materiali, dell’ergonomia delle forme, della sostenibilità e del benessere. PREREQUISITI Sono necessarie, per affrontare efficacemente i contenuti dell’insegnamento, le seguenti basi: - conoscenza approfondita della storia del design, moderno e contemporaneo; - buona conoscenza dei materiali, delle loro prestazioni e del loro impiego nel campo del design; - abilità comprovata nell’uso di programmi di rappresentazione bidimensionale, tridimensionale e di renderizzazione, nonché di rappresentazione grafica; - buona sensibilità sui temi della comunicazione visiva; - comprensione e gestione dello spazio, finalizzate all’elaborazione di un progetto di interior design e di tavole rappresentative dello stesso (piante, sezioni, prospetti). MODALITA' DIDATTICHE L’insegnamento prevede lezioni frontali alternate a discussioni collettive in occasione delle consegne periodiche degli esercizi di gruppo. Le prove collettive, che possono essere considerate consegne parziali del tema finale, avranno di volta in volta un tema specifico individuato da format e layout forniti dalla docenza, e spazieranno dalla lettura di progetti esistenti fino all’allestimento di uno spazio ad hoc, passando attraverso la creazione di moodboard e la selezione di arredi d'autore moderni e contemporanei. Il confronto tra docente e studente rappresenterà un momento importante di verifica delle conoscenze acquisite. PROGRAMMA/CONTENUTO Parlando di abitare, sembra delinearsi nel panorama contemporaneo un orientamento che rende labile l’efficacia di linee di confine nette tra i campi dell’Architettura, degli Interni e del Design. Il fenomeno ha a che fare da una parte con la necessità di intervenire dall’interno, con una logica transcalare e inclusiva, sulle architetture esistenti (anziché realizzarne di nuove); dall’altra con la disponibilità di procedure riconducibili a parole quali temporaneità, flessibilità, adattabilità, riciclo, in sintonia con la propensione di chi oggi vive la casa (e non solo) verso soluzioni versatili, fluide e porose (ma anche multitasking, intergenerazionali, on demand), lontane dai principi stabiliti dall’efficienza dell’era moderna che assegnava funzioni precise a stanze e arredi. L’aggiornamento (o transizione) riguarda tanto gli spazi abitabili quanto gli oggetti che li arredano: due ordini di grandezze distinte in passato per convenzione, accomunate oggi da sperimentazioni riconducibili ai temi dell’ibridazione e della mobilità, caratteristica quest’ultima della contemporaneità con tutto quello che ne consegue, compresa la trasportabilità delle cose (e degli arredi) nonché la loro libera circolazione negli interni (free flow). Con la consistenza affidata a materiali un tempo ritenuti effimeri, dentro e fuori le case (lamiera, cartone, legno, tessuto), tra microarchitettura e macrodesign. Su queste premesse, che partono dalla dissolvenza della tipologia delle stanze per arrivare a nuove categorie di oggetti d’arredamento che indichino un programma dentro spazi fluidi e aperti, prendono il via le riflessioni alla base del corso, applicato a temi come quelli del riuso (o occupazione) del patrimonio edilizio esistente, spaziando dai paesaggi domestici di dimensioni ridotte fino alle nuove frontiere dell’ospitalità diffusa nel territorio ligure. L’esercizio è quello di rendere abitabile il vuoto inteso sia come vacuus, e dunque spazio da riempire, organizzare, separare, sia come vagum, cioè luogo indeterminato e per questo carico di promesse. Uno spazio che non è definito univocamente (o a priori) dal modo in cui viene usato, che può contemplare simultaneamente più funzioni grazie agli oggetti che vengono progettati (fino ai minimi dettagli) e collocati al suo interno. Gli argomenti che verranno trattati durante le lezuoni tracceranno un percorso graduale che consentirà agli studenti di lavorare tra microarchitettura e macrodesign sperimentando nuove idee per l’ospitalità, partendo da casi studi ritenuti interessanti. Dal punto di vista teorico verrà ripercorsa per tappe diacroniche la strada che negli ultimi dieci anni architetti e designer hanno percorso trasformando completamente il senso dello spazio abitato dell’hotel: dai grandi alberghi di lusso fino agli ostelli di design, dai boutique hotel alle capsule abitative, cugine delle emergency houses. Dal punto di vista pratico gli esercizi saranno finalizzati all’allestimento di un micro spazio astratto – un parallelepipedo di dimensioni contenute - dedicato a una forma di ospitalità diffusa. La prova finale – rappresentata dalla rielaborazione delle consegne assegnate durante il corso - sarà l’ultimo tassello di un mosaico formato dagli esercizi precedenti. Indicazioni precise saranno fornite dalla docenza in base alle consegne richieste. TESTI/BIBLIOGRAFIA Abalos, I. (2009). Il buon abitare. Pensare le case della modernità. Milano: Christian Marinotti Edizioni Baroni, D. (1981). «Il mobile contenitore. Forme, funzioni, attributi, significati». Ottagono 63. 46-59 Coccia, E. (2021). Filosofia della casa. Lo spazio domestico e la felicità. Torino: Einaudi Cornoldi, A. (1994). Architettura dei luoghi domestici: Il progetto del comfort. Milano: Jaca Book De Fusco, R. (2004). Storia dell’arredamento. Dal ‘400 al ‘900. Milano: FrancoAngeli Dardi, D. – Pasca, V. (2019). Manuale di Storia del Design. Milano: Silvana Editoriale Forino, I. (2001). L'interno nell'interno. Una fenomenologia dell'arredamento. Firenze: Alinea Valenti, A. (2012). Case disperatamente contemporanee. Milano: 22 Publishing Valenti, A. – Zignego, I. (2017). Interior Design Multitasking. Incroci tra nautica e architettura. Genova: Sagep Vitta, M. (2008). Dell'abitare: Corpi, spazi, oggetti, immagini. Torino: Einaudi Siti Web www.domusweb.it www.designboom.com www.dezeen.com www.divisare.com www.elledecor.it www.mocoloco.com www.yatzer.com DOCENTI E COMMISSIONI LAURA ARRIGHI Ricevimento: Mercoledì pomeriggio previo appuntamento. LEZIONI INIZIO LEZIONI https://corsi.unige.it/9274/p/studenti-orario Il corso inizia il 22 settembre 2021 Orari delle lezioni L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy ESAMI MODALITA' D'ESAME All’esame ciascuno studente discuterà individualmente, o insieme agli atri componenti del gruppo, l’esercizio finale, sintesi delle esercitazioni svolte durante l’anno. La presentazione del progetto include anche l’aspetto teorico e metodologico. MODALITA' DI ACCERTAMENTO Coerenza tra i differenti esercizi svolti. Coerenza tra approccio teorico e progetto Capacità di interpretare il tema dell’abitare dal punto di vista della figura del designer Capacità nell’argomentare le scelte progettuali e nel raccontare gli elaborati.