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CODICE 56898
ANNO ACCADEMICO 2024/2025
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/19
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO Annuale
MATERIALE DIDATTICO AULAWEB

PRESENTAZIONE

Il restauro architettonico studia il costruito esistente, con attenzione al patrimonio architettonico di storica formazione soggetto a tutela, per conservarne la consistenza fisica, la permanenza dei segni che lo connotano nonché il significato culturale. Il progetto di restauro deve assicurare la possibilità di interpretare le opere in quanto fonte di conoscenza, di prolungarne l'esistenza per le generazioni future e, per quanto possibile, di attualizzarle attraverso un utilizzo compatibile.

OBIETTIVI E CONTENUTI

OBIETTIVI FORMATIVI

Il corso intende fornire le informazioni e gli strumenti, concettuali e operativi, per operare consapevolmente sul costruito storico, in relazione alla sua conservazione e possibilità di riuso: dal patrimonio architettonico di più antica formazione in muratura portante alle architetture del Novecento in c.a., ormai parte sempre più importante del patrimonio tutelato.

OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

Il percorso formativo è strutturato in modo da permettere agli studenti di:

  • Conoscere e saper utilizzare i riferimenti al dibattito disciplinare sul restauro nonché i testi legislativi e normativi in materia.
  • Analizzare un manufatto architettonico nelle sue componenti materiali, morfologiche e costruttive, inquadrandole nelle vicende storiche e nella stratificazione archeologica.
  • Individuare le cause dei fenomeni di degrado e di dissesto, le loro possibili ragioni storiche nonché la loro prevedibile evoluzione nel tempo.
  • Predisporre gli elaborati tecnici di sintesi delle fasi analitiche e diagnostiche.
  • Utilizzare gli strumenti urbanistici e normativi esistenti in riferimento al costruito storico.
  • Conoscere e saper scegliere le tecniche di intervento per contrastare cause ed effetti di degrado e dissesto e per prevenire l’insorgere di possibili ulteriori problematiche.
  • Valutare sistemi e tecnologie atte a coniugare le esigenze di uso, riuso e manutenzione di un manufatto storico con la conservazione del documento materiale e delle sue qualità formali.
  • Applicare i criteri di miglioramento delle condizioni igieniche, di sicurezza, accessibilità ed efficienza energetica, individuando le inevitabili criticità e conflittualità con la conservazione del bene.
  • Predisporre i principali elaborati tecnici e amministrativi del progetto di restauro.

Rispetto agli Open Badge il lavoro elaborato in gruppo nell'ambito del laboratorio permette di sviluppare:

  • Capacità di comunicare efficacemente in forma scritta e orale, adattamento della propria comunicazione al contesto, utilizzo di fonti e ausili di varia natura;
  • Capacità di gestione delle proprie interazioni sociali, atteggiamento collaborativo, comunicazione costruttiva in ambienti differenti;
  • Capacità di sviluppare la propria immaginazione e creatività, riflessione critica, pensiero strategico;
  • Autonomia decisionale, attitudine collaborativa, gestione di risorse umane e materiali, coordinamento, capacità di negoziazione, gestione dell’incertezza.

PREREQUISITI

Le seguenti conoscenze costituiscono i fondamenti necessari per comprendere i temi dell’insegnamento:

  • Storia dell’architettura
  • Storia e teoria del restauro
  • Caratteri costruttivi dell'edilizia storica
  • Rilievo e rappresentazione dell’architettura

È inoltre importante sapere utilizzare la terminologia tecnica riferita all’architettura storica e gli strumenti di analisi e pianificazione territoriale.

MODALITA' DIDATTICHE

Le attività didattiche prevedono:

  • lezioni frontali di carattere e contenuto monografico dedicate ai temi indicati nel programma.
  • attività di carattere laboratoriale in cui gli studenti, suddivisi in gruppi di 3-4, redigono con l’aiuto del docente un progetto di restauro relativo a un manufatto storico esistente (che non dovrà necessariamente rivestire carattere monumentale). Le attività si svolgono in parte in aula e in parte sul luogo del tema di progetto che deve essere accessibile, dotato di riconoscibili qualità storico-spaziali-formali e manifestamente bisognoso di un intervento di restauro.
  • seminari e visite tecniche in cantiere per confrontarsi in modo diretto con funzionari e professionisti che operano nell’ambito del restauro.

I temi sono affrontati integrando i momenti di riflessione a quelli della sperimentazione, guidando gli studenti lungo il percorso che conduce alla redazione del progetto di restauro in forma definitiva.

Gli studenti che abbiano in corso di validità certificazione di disabilità fisica o di apprendimento in archivio presso l'Università e che desiderino discutere eventuali sistemazioni o altre circostanze relative a lezioni, corsi ed esami, dovranno parlare sia con il docente che con il Prof. Federico Scarpa (federico.scarpa@unige.it), referente per la disabilità della Scuola Politecnica.

PROGRAMMA/CONTENUTO

La disciplina del restauro è indagata nei suoi molteplici aspetti: dai fondamenti teorici e metodologici di carattere storico e scientifico, all’analisi e diagnosi del costruito storico, dai contenuti ed elaborati propri del progetto di restauro alle metodiche e tecniche di intervento su elementi costruttivi e materiali. I diversi temi sono trattati alla luce del panorama teorico-disciplinare contemporaneo e dei riferimenti normativi, nazionali e internazionali, per la tutela, la conservazione e il restauro del patrimonio architettonico, urbano e paesistico esistente. Sono, inoltre, analizzate le relazioni che legano l’architettura al contesto naturale o artificiale in cui è inserita, e le istanze di sicurezza e accessibilità in quanto nodi tematici ed elementi rilevanti nelle scelte progettuali.

Il progetto di restauro, sviluppato nel laboratorio, è l’occasione didattica per utilizzare in modo sinergico competenze e abilità fornite da questo e da altri insegnamenti del Corso di Studi.

TESTI/BIBLIOGRAFIA

Bibliografia essenziale (fondamentale per la preparazione della prova d’esame)

  • Aa Vv, Cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto, Venezia: Marsilio, 2005.
  • Carbonara G., Trattato di restauro architettonico, Torino: Utet, 1996 (vol. I, sez. A, pp 3-73)
  • Musso S.F. (a cura di), Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, Roma: EPC Libri, 2016 (4° edizione aggiornata e ampliata).
  • Musso S.F. (a cura di), Tecniche di restauro. Aggiornamento, Torino: UTET, 2013 (saggi generali e saggi introduttivi a ogni specifica categoria di intervento).

Data la vastità e complessità degli argomenti affrontati, sono forniti, durante lo svolgimento delle attività didattiche tramite il supporto online AulaWeb, riferimenti bibliografici utili a una migliore comprensione dei temi oltre a materiale di supporto che consenta un agevole accesso alle informazioni di base. Il materiale caricato su AulaWeb è da ritenersi di supporto rispetto alle lezioni in aula e, in alcun modo, sostitutivo della frequenza al corso.

Bibliografia di approfondimento e supporto relativa ad alcuni temi (non obbligatoria ma consigliata)

Conoscenza del costruito storico: Cagnana A., Archeologia dei materiali da costruzione, Mantova: Società Archeologica Padana, 2000.

Analisi archeologica: Boato A., L’archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro, Venezia: Marsilio, 2008.

Degrado: Arcolao C., La diagnosi nel restauro architettonico. Tecniche, procedure, protocolli, Venezia: Marsilio, 2008.

Progetto di restauro: Doglioni F., Nel restauro. Progetti per le architetture del passato, Venezia: Marsilio, 2008.

Terminologia tecnica: Galliani G.V. (a cura di), Dizionario degli elementi costruttivi, Torino: Utet, 2001.

Si suggeriscono inoltre, per un panorama sulla disciplina negli ultimi 30 anni e per un continuo aggiornamento, gli Atti del Convegno Internazionale Scienza e Beni Culturali di Bressanone (dal 1985 a oggi).

DOCENTI E COMMISSIONI

LEZIONI

INIZIO LEZIONI

Le lezioni inizieranno lunedì 23 settembre, come da orario.

Orari delle lezioni

L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy

ESAMI

MODALITA' D'ESAME

L’ammissione all’esame è condizionata al riconoscimento della frequenza da parte della docente, al rispetto delle due consegne intermedie del lavoro e al completamento del progetto di restauro, svolto nell’ambito del laboratorio. Le consegne intermedie del lavoro non saranno valutate in termini di contenuti ai fini della prova d'esame ma solo per permettere agli studenti di comprendere i criteri di giudizio della docente.

La prova d’esame è divisa in due parti che concorrono alla determinazione del voto finale. Per ogni parte d’esame è necessario raggiungere la valutazione sufficiente.

  • La prima parte consiste nel progetto di restauro elaborato dal gruppo nell’ambito del laboratorio e consegnato al termine del laboratorio (la valutazione sarà collettiva in quanto realtiva al progetto).
  • La seconda parte consiste nel colloquio individuale sulle nozioni fondamentali dell’insegnamento, mirato alla verifica della preparazione del singolo studente sui temi sviluppati nel corso delle lezioni e individualmente approfonditi sui testi indicati nella bibliografia essenziale (la valutazione sarà individuale).

La valutazione finale corrisponderà alla media pesata delle due valutazioni parziali (collettiva e individuale).

MODALITA' DI ACCERTAMENTO

L’elaborato finale, preparato secondo le indicazioni fornite durante il laboratorio, deve essere consegnato al docente, in formato digitale, nei tempi concordati prima della data di esame. La valutazione dell’elaborato finale sarà basata su completezza e correttezza dei contenuti, coerenza delle scelte progettuali rispetto alle premesse teoriche e metodologiche, sintesi critica dei contenuti ed efficacia comunicativa.

Nel colloquio orale gli studenti devono dimostrare capacità di sintesi e di esposizione nonché capacità di rielaborare criticamente e utilizzare efficacemente le conoscenze acquisite.

ALTRE INFORMAZIONI

La frequenza è obbligatoria nel limite minimo del 70%, previsto dal manifesto degli studi della Scuola Politecnica.

Agenda 2030

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Città e comunità sostenibili
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OpenBadge

 PRO3 - Soft skills - Gestione progettuale base 1 - A
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