CODICE 106998 ANNO ACCADEMICO 2025/2026 CFU 2 cfu anno 2 BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA 11770 (LM-6) - GENOVA 2 cfu anno 2 BIOLOGIA APPLICATA E SPERIMENTALE 11158 (LM-6) - GENOVA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE BIO/05 SEDE GENOVA PERIODO 2° Semestre MATERIALE DIDATTICO AULAWEB PRESENTAZIONE La biologia marina forense è una nuova disciplina che ha l’obiettivo di applicare le conoscenze acquisite nell’ambito della biologia marina, in particolare sul biodeterioramento da parte di organismi marini su reperti di interesse investigativo, per fornire un supporto scientifico alle indagini su casi giudiziari che hanno come scenario l’ambiente marino. Il fine ultimo è quello di sviluppare, mediante studi e tecniche scientifiche, metodologie e protocolli operativi specifici per la raccolta, conservazione e trattamento di corpi di reato intenzionalmente o accidentalmente introdotti nell’ambiente marino. OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI FORMATIVI Scopo di questo insegnamento è condividere con gli studenti i primi passi di un percorso pionieristico volto allo sviluppo di una nuova disciplina forense dedicata all’ambiente marino, che, al pari delle omologhe discipline terrestri, fornisca un supporto tecnico-scientifico alle indagini su casi giudiziari che hanno come scenario un comparto finora poco indagato anche dal punto di vista forense. Agli studenti verranno trasmesse le basi su cui si fonda una disciplina forense, incardinando la prova scientifica in un sistema in cui, per essere riconosciuta come tale, necessita di una solidità scientifica ma anche procedurale. Verrà offerta loro una panoramica dello stato dell'arte di questa nuova disciplina forense, per poi concentrarsi sullo studio dell’interazione fra l’ambiente marino e reperti giudiziari volti a codificare l’impronta biologica generata da questa interazione. Esperimenti e casi di studio concernenti il biodeterioramento marino in chiave forense correderanno infine il loro bagaglio di strumenti e soprattutto di un nuovo punto di vista, volti al riconoscimento degli elementi utili alla ricostruzione del percorso spazio-temporale di corpi di reato recuperati in mare. OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO Agli studenti verranno trasmesse le basi su cui si fonda una disciplina forense, incardinando la prova scientifica in un sistema in cui, per essere riconosciuta come tale, necessita di una solidità scientifica ma anche procedurale. Verrà offerta loro una panoramica dello stato dell'arte di questa nuova disciplina forense, per poi concentrarsi sullo studio dell’interazione fra l’ambiente marino e reperti giudiziari volti a codificare l’impronta biologica generata da questa interazione. Esperimenti e casi di studio concernenti il biodeterioramento marino in chiave forense correderanno infine il loro bagaglio di strumenti e soprattutto di un nuovo punto di vista, volti al riconoscimento degli elementi utili alla ricostruzione del percorso spazio-temporale di corpi di reato recuperati in mare. PREREQUISITI Non sono previsiti requisiti specifici. MODALITA' DIDATTICHE L’insegnamento si compone di lezioni frontali. La frequenza alle lezioni è fortemente consigliata. Le lezioni frontali in aula sono erogate mediante presentazioni multimediali. È possibile che la modalità di svolgimento delle lezioni sia modificata a causa di situazioni emergenziali che impediscano lo svolgimento delle lezioni in presenza. In tal caso, le lezioni saranno svolte mediante la piattaforma Teams utilizzando idonei strumenti didattici sostitutivi. PROGRAMMA/CONTENUTO Il programma del corso prevede i seguenti moduli didattici: M1 Presentazione del corso e docenti Introduzione e storia delle scienze forensi M2 La scena del crimine - Il sopralluogo tecnico - con particolare riferimento alla descrizione descrizione della scena, documentazione, repertazione, catena di custodia dei reperti, principali atti p.g. che si generano) Cenni normativi (art 348 c.p.p., 354, 359, 360, 370) Accertamenti tecnici successivi al sopralluogo (principali attività laboratoriali) M3 Il microfouling Il macrofouling M4 Biodeterioramento in ambiente marino come strumento per analisi forensi Approccio sperimentale alla Biologia Marina Forense M5 Esempi di attività sperimentale M6 Casi di studio Dettagli operativi e sperimentali di casi di studio già affrontati M7 Esercitazione presso la stazione marina sperimentale del CNR M8 Esperienze di professionalità mediante momenti di confronto con professionisti del settore (Polizia, Pompieri, CNES ecc) M9 Leggere ed interpretare i lavori scientifici Lettura critica condivisa di lavori scientifici di riferimento TESTI/BIBLIOGRAFIA - Tutte le slides utilizzate durante le lezioni e altro materiale didattico saranno disponibili su AulaWeb al termine di ogni ciclo di lezioni. - Dispense ed articoli scientifici verranno forniti dal docente. - Articoli da riviste scientifiche e capitoli di libri o rapporti tecnici relativi ai singoli casi di studio trattati. LEZIONI INIZIO LEZIONI Consultare orario dettagliato al seguente link: https://easyacademy.unige.it/portalestudenti Orari delle lezioni BIOLOGIA MARINA FORENSE ESAMI MODALITA' D'ESAME L’esame consiste in una prova orale finalizzata a valutare le conoscenze degli elementi fondamentali della materia e la capacità di collegamenti tra i vari argomenti affrontati in aula. MODALITA' DI ACCERTAMENTO I dettagli sulle modalità di preparazione per l’esame e sul grado di approfondimento richiesto per ogni argomento saranno forniti nel corso delle lezioni. L’esame verterà sugli argomenti trattati durante le lezioni frontali e avrà lo scopo di valutare non soltanto se lo studente ha raggiunto un livello adeguato di conoscenze, ma anche se ha acquisito la capacità di richiamare le nozioni teoriche applicandole ad esempi concreti. ALTRE INFORMAZIONI Gli studenti che hanno una certificazione valida di disabilità fisica o di apprendimento depositata presso l'Ateneo e che desiderano discutere possibili agevolazioni o altre circostanze riguardanti lezioni, compiti e esami, dovrebbero parlare sia con il docente sia con la Professoressa Sara Ferrando (sara.ferrando@unige.it), referente del Dipartimento per le disabilità. Agenda 2030 Vita sott'acqua