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CODICE 107023
ANNO ACCADEMICO 2025/2026
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/14
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO 2° Semestre
FRAZIONAMENTI Questo insegnamento è diviso nelle seguenti frazioni:
  • A
  • B
  • C
  • MODULI Questo insegnamento è un modulo di:
    MATERIALE DIDATTICO AULAWEB

    OBIETTIVI E CONTENUTI

    OBIETTIVI FORMATIVI

    Il modulo 2 ha come obiettivo prioritario l’insegnamento dell’architettura considerata come un oggetto sociale, soggetto alle regole della comunicazione, della condivisione e della acquisizione dei significati mediati dai linguaggi della parola, scritta e parlata, e della rappresentazione delle forme.

    OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

    Attraverso il lavoro progettuale – assistito dal corpo docente – e le lezioni il corso si propone di contribuire allo sviluppo delle capacità di analisi critica e sintesi teorica dello studente, traguardando la costruzione di solide basi disciplinari e la formulazione di proposte progettuali che siano chiare e coerenti, oltre che coscienti e quanto più possibile autonome.

    In particolare, allo studente è chiesto di sviluppare: lettura critica del contesto materiale e culturale entro cui si pone il suo intervento, in termini sia locali che complessivi; approfondimento delle declinazioni tematiche dell’esercizio assegnato, sia attraverso casi/progetti significativi e pertinenti, da sottoporre ad analisi critica e giudizio, sia ragionando rispetto a tipologie generali e specifiche; un costante riesame delle proprie scelte e dell’evoluzione della proposta progettuale, nel confronto sia interno ai gruppi che collettivo, al fine di un processo migliorativo anzitutto autonomo e, quindi, più predisposto a un confronto maturo con i docenti; sviluppare e definire l'apparato grafico-tecnico utile alla comprensione del progetto, dalle prime elaborazioni di massima fino alla redazione definitiva.

    Analizzare criticamente le riflessioni, le scelte e le proposte progettuali proprie e altrui è un processo complesso e non necessariamente lineare; si tratta di un'abilità fondamentale rispetto alla formulazione della proposta progettuale. La capacità di comunicare sinteticamente le ragioni fondamentali della propria proposta e – a partire da queste – la capacità retorico-dialettica di rispondere alle critiche costituiscono ulteriori fronti di allenamento all’interno dell'insegnamento.

    MODALITA' DIDATTICHE

    Il corso prevede esercitazioni e lezioni.

    L'attività di tipo laboratoriale è prevalente. I contenuti di carattere teorico-storico-metodologico saranno veicolati anzitutto attraverso il confronto al tavolo da disegno. Il lavoro in aula è associato a revisioni personali e collettive, per seguirne e verificarne costantemente i progressi.

    Contemporaneamente, verranno presentate lezioni di tipo frontale o seminariale, inerenti il tema e gli obiettivi del corso, utili a chiarire gli aspetti teorici della disciplina e a fornire una casistica di analisi critiche.

    L’esercitazione progettuale viene di norma affrontata in gruppi di due o tre studenti, a causa della complessità del lavoro; tuttavia, è consentito lavorare da soli. Alcune attività preliminari o esercizi collaterali sono svolti singolarmente. Il lavoro e le discussioni di gruppo sono funzionali allo sviluppo di capacità critiche e di giudizio e, pertanto, vengono incentivate.

    PROGRAMMA/CONTENUTO

    Il modulo affronta il progetto di architettura in quanto dispositivo integrante culture e saperi tecnici. Ne realizza e verifica l’efficacia applicandosi nello sviluppo di un’esercitazione progettuale, secondo un programma che – in quanto aperto alla multifunzionalità – non nasce incardinato intorno a un unico termine tematico/tipologico.

    Il Laboratorio si occupa di situare il progetto nella sua realtà, specifica e generale, a partire dalle implicazioni sociali, utilizzando poi gli strumenti condivisi della composizione per elaborare – attraverso i linguaggi della parola, scritta e parlata, e della rappresentazione delle forme – sintesi formali, funzionali e costruttive delle diverse discipline, umanistiche e tecnico-scientifiche, che concorrono alla configurazione dell’architettura.

    L’esercizio consiste nella progettazione del piccolo edificio/padiglione che costituisce il varco di accesso al parco pubblico di Villa Croce – nel quartiere di Carignano, a Genova. L’utilizzo di questo nuovo fabbricato – e, quindi, la sua destinazione d’uso e il suo programma funzionale – è oggetto di scelta da parte degli studenti, nell’ambito di una serie di opzioni prefigurate sui principi di opportunità ed efficienza. Tale serie di usi possibili comprende: attività di supporto operativo al mantenimento del parco (sia della zona giardino che della zona parco giochi); attività gestionale legata a interventi manutentivi sugli spazi pubblici; attività di supporto alle funzioni museali attualmente insediate in Villa Croce; attività di conservazione e fruizione del patrimonio bibliotecario conservato presso Villa Croce; attività di ricerca connessa al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce; attività di studio e residenza d’artista, connessa al Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce; attività di studio, quale spazio condiviso e pubblico; attività terziaria/direzionale, sul modello del coworking.

    Il sito dell’esercitazione è l’area dell’edificio esistente, presso il cancello di accesso su Via Jacopo Ruffini, originariamente adibito a portineria del complesso della villa ottocentesca della famiglia Croce. L’area, comprese alcune minime pertinenze esterne, ha una superficie di circa 375 mq; l’edificio attuale ha uno sviluppo complessivo di circa 340 mq e un volume che non supera i 1.200 mc.

    Il progetto sviluppato nell’ambito dell’esercitazione non potrà eccedere le quantità attuali. Rispetto allo status quo, il fabbricato attuale ai fini dell’esercitazione viene assunto come non più esistente, tranne un’unica rilevante eccezione: viene mantenuto il fronte su Via Ruffini, inteso come il paramento murario privato dei serramenti e, quindi, con le mere bucature. La finitura della muratura, invece, è oggetto di scelta da parte degli studenti, potendo optare per la conservazione dell’apparato decorativo attuale o per la previsione di una nuova soluzione, compresa l’eventualità di far emergere la trama della muratura.

    Nelle sue fasi principali, l’organizzazione del corso si articola come segue. Preliminarmente, definizione della metodologia, del tema e del programma, organizzazione dei gruppi degli studenti; sopralluogo collettivo – approfondendo il sito dell'esercitazione progettuale nel parco pubblico di Villa Croce a Genova; lavoro progettuale in aula con revisioni (individuali, a gruppi e collettive) e approfondimenti teorico-storico-metodologici; lezioni frontali teorico-metodologiche; consegne e verifiche, intermedie e finali, con interventi di ospiti esterni.

    TESTI/BIBLIOGRAFIA

    Biraghi, Marco e Giovanni Damiani (a cura di). Le parole dell’architettura. Un’antologia di testi teorici e critici: 1945-2000. Torino: Einaudi, 2009.

    Frampton, Kenneth (2015). L’altro Movimento Moderno. A cura di Ludovica Molo. Milano: Silvana Editoriale.

    Hertzberger, Herman. Lezioni di architettura. Roma-Bari: Laterza, 1996 [Hertzberger, Herman. Lessons for Students in Architecture. Rotterdam: Uitgeverij 010 Publisher, 1991].

    Martí Arís, Carlos. La cèntina e l’arco. Pensiero, teoria, progetto in architettura. Milano: Christian Marinotti Edizioni, 2007 [Martí Arís, Carlos. La cimbra y el arco. Barcelona: Fundacion Caya de Arquitectos, 2005].

    Perec, Georges. Specie di spazi. Torino: Bollati Boringhieri, 1989 [Perec, Georges. Espèces d’espaces. Parigi: Editions Galilée, 1974].

    Rice, Peter. L’immaginazione costruttiva. Milano: Christian Marinotti Edizioni, 2012 [Rice, Peter. An Engineer Imagines. Londra: Artemis, 1994].

    Rogers, Ernesto Nathan (1997). Esperienza dell’architettura. A cura di Luca Molinari. Milano: Skira [Rogers, Ernesto Nathan (1958). Esperienza dell’architettura. Torino: Giulio Einaudi Editore].

    Rogers, Ernesto Nathan (2006). Gli elementi del fenomeno architettonico. A cura di Cesare de Seta. Milano: Christian Marinotti Edizioni

    Rowe, Colin. La matematica della villa ideale e altri scritti. Bologna: Zanichelli, 1990 [Rowe, Colin. The Mathematics of the Ideal Villa and Other Essays. Cambridge, MA: MIT Press, 1976].

    Sota de la, Alejandro (2020). In Defence of a Logical Architecture and Other Essays. A cura di Moisés Puente. Londra: Koenig Books [Sota de la, Alejandro (2020). Por una arquitectura lógica y otros ecritos. Barcellona: Puente editores].

    * Ulteriore bibliografia specifica verrà indicata durante lo svolgimento del laboratorio.

    DOCENTI E COMMISSIONI

    LEZIONI

    INIZIO LEZIONI

    Come da calendario.

    ESAMI

    MODALITA' D'ESAME

    La frequenza è obbligatoria per poter sostenere l'esame.

    L'esame finale prevede la consegna e la presentazione pubblica della proposta progettuale sviluppata dallo studente o dal gruppo di studenti. Gli elaborati richiesti sono principalmente: tavole di inquadramento, disegni tecnici (piante, sezioni, alzati) alla scala opportuna; spaccato/esploso assonometrico; schemi; viste.

    Alla presentazione pubblica interverranno esperti esterni. La commissione d'esame è composta da docenti del Dipartimento Architettura e Design dell'Università degli Studi di Genova.

    MODALITA' DI ACCERTAMENTO

    Nella valutazione della proposta progettuale elaborata dallo studente o dal gruppo di studenti viene considerato l’insieme delle caratteristiche del progetto e la qualità degli elaborati, giudicata anche in termini di chiarezza e coerenza, quale riflesso del grado di maturità raggiunto in quanto a capacità di analisi e sintesi. Parimenti, viene tenuto conto del percorso effettuato durante lo svolgimento del laboratorio, incluso l'impegno profuso e la correttezza dimostrata nelle fasi intermedie.

    Concorre alla valutazione anche la discussione orale, sia intermedia che finale, con l'ulteriore prova rappresentata dall'intervento di ospiti esterni.

    Agenda 2030

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    Città e comunità sostenibili
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