CODICE 118363 ANNO ACCADEMICO 2025/2026 CFU 6 cfu anno 3 GIURISPRUDENZA 7995 (LMG/01) - GENOVA 6 cfu anno 3 SERVIZI LEGALI ALL'IMPRESA E ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 10842 (L-14) - GENOVA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS/14 LINGUA Italiano SEDE GENOVA PRESENTAZIONE L'insegnamento "Diritto dell'Unione europea e rapporti del commercio internazionale" si propone di ricostruire e mettere a sistema le norme che, nell’Unione europea (UE), regolano gli scambi commerciali con gli Stati terzi per poi indagarne, nella pratica, l’impatto sull’attività delle imprese italiane che intrattengono relazioni commerciali transnazionali. Oggetto di studio sono dunque le questioni, a carattere marcatamente operativo, concernenti: (i) l'individuazione delle imprese rientranti nell'àmbito di applicazione delle norme UE sul commercio transnazionale; (ii) la determinazione degli adempimenti che tali norme comportano per le imprese interessate; (iii) l'eventuale incidenza delle norme medesime sui contratti delle imprese; (iv) i meccanismi di "enforcement" di tali norme; (v) le conseguenze per le imprese che non vi si conformano e (vi) la tutela delle imprese che, invece, ne subiscano la violazione o intendano contestarne la legittimità. OBIETTIVI E CONTENUTI OBIETTIVI FORMATIVI Mod. 1 - Unione europea e norme sul commercio internazionale: ricognizione, analisi e riconduzione a sistema delle fonti di diritto internazionale, di diritto UE, statali e astatali che, nell’UE, governano i rapporti commerciali (scambi di servizi e investimenti inclusi) tra Unione e Stati terzi, attraverso la giurisprudenza sviluppata al riguardo, soprattutto, dalla Corte di giustizia UE. Mod. 2 - Imprese italiane e rapporti commerciali transnazionali alla prova del diritto UE: esame e discussione dell'impatto sulle imprese italiane che intrattengono relazioni commerciali transfrontaliere, all’interno e all’esterno dell’UE, delle norme applicabili, ad esempio, in materia di dazi e altre restrizioni all'import/export, certificazione d'origine delle merci e di conformità delle merci provenienti da Paesi esteri alle regole del mercato interno ai fini della circolazione intra-UE, di controllo degli investimenti esteri, di “sanzioni” economiche (anche di tipo “secondario”), di due diligence societaria a fini di sostenibilità, di neutralità climatica e transizione verde. OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO L'insegnamento "Diritto dell'Unione europea e rapporti del commercio internazionale" si propone, nella sua prima parte, di rilevare, analizzare e ricondurre a sistema le norme che, nell’UE, governano i rapporti commerciali, scambi di servizi e investimenti inclusi, tra Unione e Stati terzi, e quindi: - le fonti di diritto internazionale, di diritto UE, statali e astatali, - il loro àmbito applicativo soggettivo e materiale, - gli effetti e i reciproci rapporti, avvalendosi a tal fine ampiamente della giurisprudenza sviluppata al riguardo, soprattutto, dalla Corte di giustizia UE. Tra tali fonti, specifico rilievo verrà accordato, quanto al diritto internazionale, ai principali aspetti del sistema normativo istituito dall’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) per soffermarsi, quindi, sulla partecipazione ad esso dell’Unione; quanto al diritto dell’UE, agli accordi, specie di partenariato economico di ultima generazione, che l’UE (a fronte della crisi del sistema OMC e per garantire comunque la liberalizzazione degli scambi internazionali su un piano di parità con gli operatori extra-UE) stipula con i Paesi terzi, e che si connotano per contenere anche clausole relative a questioni non commerciali (“non-trade issues”) inerenti, ad esempio, allo sviluppo sostenibile (sotto il profilo della tutela dell’ambiente e di condizioni di lavoro dignitose), nonché alle misure unilaterali adottate dall’Unione a tutela, tra l’altro, della competitività delle imprese UE e degli interessi essenziali dei suoi Stati membri. La seconda parte dell'insegnamento, di taglio più pratico, intende esaminare - utilizzando casi concreti tratti dalla realtà imprenditoriale/industriale italiana - le ricadute/l’impatto delle fonti così ricostruite sui contratti del commercio internazionale, e quindi sui rapporti commerciali tra imprese transnazionali; così, in particolare e in termini operativi, le implicazioni per le imprese italiane che intrattengono relazioni commerciali transfrontaliere, all’interno e all’esterno dell’UE, delle norme applicabili, ad esempio, in materia - di dazi e altre restrizioni all'import e all'export; - di certificazione d'origine delle merci e di conformità delle merci provenienti da Paesi esteri alle regole del mercato interno ai fini della circolazione intra-UE, - di controllo degli investimenti esteri, - di “sanzioni” economiche (anche di tipo “secondario”), - di due diligence societaria a fini di sostenibilità, di neutralità climatica e transizione verde. In tal senso, si tratterà degli adempimenti che le norme in questione comportano per le imprese rientranti nel loro àmbito applicativo, dell’incidenza che dette norme eventualmente spieghino sui rapporti contrattuali delle imprese interessate, delle conseguenze cui tali imprese si espongono se le violano nonché dei rimedi che possono attivare se ne subiscono la violazione o se intendono censurarne la legittimità. Lo studio individuale, la frequenza e la partecipazione alle attività formative proposte in classe consentiranno a studentesse e studenti di: - Conoscere, distinguere e ricordare le fonti e i principali strumenti normativi che, nell'ordinamento UE, presiedono alla disciplina dei rapporti commerciali tra Unione e Stati terzi; - Comprendere l'àmbito applicativo e gli effetti che connotano, in funzione della fonte, le norme vigenti nell'UE in materia di commercio transnazionale e sviluppare la capacità di definirne la portata operativa e i rapporti reciproci, rafforzando la conoscenza della pertinente giurisprudenza, specie della Corte di giustizia UE; - Riconoscere, classificare e comprendere le norme in vigore nell'UE sul commercio internazionale che hanno quali propri destinatari le imprese stabilite negli Stati membri; - Inquadrare e distinguere le operazioni di tali imprese riconducibili alle norme che, nell'UE, governano il commercio internazionale, individuare le questioni giuridiche sottese e rintracciare la soluzione normativa appropriata; - Determinare gli adempimenti che il rispetto di tali norme comporta per le imprese interessate, specialmente allorché richiedano la redazione di specifiche clausole contrattuali nei rapporti con i partner commerciali; - Conoscere le proprietà, il funzionamento e le criticità dei meccanismi di "enforcement", pubblico e privato, delle norme applicabili alle imprese transnazionali; - Effettuare ricerche riguardanti le fonti che, nell'ordinamento UE, governano i rapporti commerciali transnazionali nonché la giurisprudenza, specie della Corte di giustizia dell’Unione, rilevante in materia; - Esprimersi con linguaggio tecnico adeguato, in forma sia orale sia scritta, sulle questioni di diritto del commercio internazionale. PREREQUISITI Uno studio proficuo degli argomenti trattati nell’insegnamento presuppone la conoscenza delle nozioni di base del diritto costituzionale, del diritto internazionale, del diritto dell'Unione europea e del diritto privato sostanziale. MODALITA' DIDATTICHE L’insegnamento è composto da 36 ore di lezione (pari a 6 CFU) tenute dal docente prevalentemente mediante esercitazioni e "laboratori" consistenti nell’esposizione e nella discussione interattiva in classe, su base volontaria, (i) di casi decisi dalla giurisprudenza della Corte di giustizia UE, da corti arbitrali internazionali e da giudici nazionali ovvero (ii) di questioni tratte dalla realtà imprenditoriale/industriale italiana che possano ricondursi al corpus normativo, e alla relativa prassi applicativa, dell'UE in materia di commercio internazionale al fine di individuarne la possibile soluzione concreta. È dunque fortemente incoraggiata, e positivamente valutata, la partecipazione preparata e attiva degli studenti a dette attività di presentazione e discussione orale dei casi. In ragione del carattere seminariale dell’insegnamento, le lezioni saranno svolte con l’ausilio di materiale didattico che il docente renderà disponibile sul portale di Ateneo www.aulaweb.unige.it. Per una migliore organizzazione dell’attività didattica, gli studenti sono quindi pregati di registrarsi sul sito dell’insegnamento il più presto possibile. Al fine di consentire la suddetta discussione orale dei casi, il calendario delle lezioni sarà comunicato in anticipo, con contestuale indicazione dei documenti di riferimento disponibili sul sopra citato portale di Ateneo. Nel caso di didattica a distanza, le lezioni si terranno sulla piattaforma “Microsoft teams”, secondo le istruzioni che saranno comunicate dal docente. PROGRAMMA/CONTENUTO La prima parte dell'insegnamento si propone di rilevare, analizzare e ricondurre a sistema le norme che, nell’UE, governano i rapporti commerciali, scambi di servizi e investimenti inclusi, tra Unione e Stati terzi: e quindi, le fonti di diritto internazionale, di diritto UE, statali e astatali, il loro àmbito applicativo soggettivo e materiale, gli effetti e i reciproci rapporti, avvalendosi a tal fine ampiamente della giurisprudenza sviluppata al riguardo, soprattutto, dalla Corte di giustizia UE; tra tali fonti, specifico rilievo verrà accordato, quanto al diritto internazionale, ai principali aspetti del sistema normativo istituito dall’OMC per soffermarsi, quindi, sulla partecipazione ad esso dell’Unione; quanto al diritto dell’UE, agli accordi, specie di partenariato economico di ultima generazione, che l’UE (a fronte della crisi del sistema OMC e per garantire comunque la liberalizzazione degli scambi internazionali su un piano di parità con gli operatori extra-UE) stipula con i Paesi terzi, e che si connotano per contenere anche clausole relative a questioni non commerciali (“non-trade issues”) e inerenti, ad esempio, allo sviluppo sostenibile (sotto il profilo della tutela dell’ambiente e di condizioni di lavoro dignitose), nonché alle misure unilaterali adottate dall’Unione a tutela, tra l’altro, della competitività delle imprese UE e degli interessi essenziali dei suoi Stati membri. La seconda parte dell'insegnamento, di taglio più pratico, intende esaminare - utilizzando casi concreti tratti dalla realtà imprenditoriale/industriale italiana - le ricadute/l’impatto delle fonti così ricostruite sui contratti del commercio internazionale, e quindi sui rapporti commerciali tra imprese transnazionali; così, in particolare e in termini operativi, le implicazioni per le imprese italiane che intrattengono relazioni commerciali transfrontaliere, all’interno e all’esterno dell’UE, delle norme applicabili, ad esempio, in materia di dazi e altre misure restrittive all'import/export, di certificazione d'origine delle merci e di conformità delle merci provenienti da Paesi esteri alle regole del mercato interno ai fini della circolazione intra-UE, in materia di controllo degli investimenti esteri, di “sanzioni” economiche (anche di tipo “secondario”), di due diligence societaria a fini di sostenibilità, di neutralità climatica e transizione verde. In tal senso, si tratterà degli adempimenti che le norme in questione comportano per le imprese rientranti nel loro àmbito applicativo, dell’incidenza che dette norme eventualmente spieghino sui rapporti contrattuali delle imprese interessate, delle conseguenze cui tali imprese si espongono se le violano nonché dei rimedi che possono attivare se ne subiscono la violazione o se intendono censurarne la legittimità. TESTI/BIBLIOGRAFIA Libri di testo ed eventuali materiali di lettura per gli studenti frequentanti. Il materiale didattico (articoli di dottrina, strumenti normativi e giurisprudenza) sarà consultabile sul portale di Ateneo www.aulaweb.unige.it. Quale testo di riferimento si segnala comunque: F. MARRELLA, Diritto del commercio internazionale, III ed., Milano, 2023, limitatamente al Capitolo Primo (“Introduzione”) e a tutta la Parte Prima (Capitoli Secondo e Terzo per intero). Il programma consta, per i complessivi 6 crediti, di circa 300 pagine. Libri di testo ed eventuali materiali di lettura per gli studenti non frequentanti. F. MARRELLA, Diritto del commercio internazionale, III ed., Milano, 2023, limitatamente al Capitolo Primo (“Introduzione”), a tutta la Parte Prima (Capitoli Secondo e Terzo per intero), al Capitolo Quindicesimo (Parte Seconda) e ai Capitoli Sedicesimo e Diciassettesimo (Parte Terza). Il programma consta, per i complessivi 6 crediti, di circa 360 pagine. DOCENTI E COMMISSIONI CHIARA ENRICA TUO Ricevimento: ll docente riceve prima o dopo le lezioni dell'insegnamento nonché, di regola, il martedì alle ore 10:30 c/o Dipartimento di Giurisprudenza, Via Balbi, 22 – III. Per una migliore gestione del ricevimento, gli studenti che intendono presentarsi sono invitati a scrivere in anticipo al docente all'indirizzo chiara.tuo@unige.it. E' possibile concordare appuntamenti (anche via Teams) in giorni ed orari diversi. LEZIONI INIZIO LEZIONI Secondo semestre: febbraio-maggio 2026. Il calendario e l'orario delle lezioni saranno disponibili sul Portale EasyAcademy Orari delle lezioni L'orario di questo insegnamento è consultabile all'indirizzo: Portale EasyAcademy ESAMI MODALITA' D'ESAME L’esame è orale, consta di almeno due quesiti aperti vertenti sul programma di insegnamento e ha una durata non inferiore a quindici minuti. L'interrogazione è sempre condotta dal docente titolare dell'insegnamento oltre che da altro docente di ruolo (ovvero da un assegnista con almeno tre anni di ricerca post-laurea). Al fine di sostenere la prova, lo studente è tenuto ad iscriversi online all’appello prescelto. Si raccomanda vivamente di cancellare l’iscrizione in caso di rinuncia a presentarsi all’esame. Alle studentesse e agli studenti frequentanti sarà offerta la possibilità di sostenere una prova finale nel corso dell'ultima settimana di lezioni o in quella immediatamente successiva. La prova finale riservata ai frequentanti, sempre condotta dal docente titolare dell'insegnamento con l'ausilio di altro docente di ruolo (o di un assegnista con almeno tre anni di ricerca post-laurea), verte sui temi trattati durante il ciclo delle lezioni e, ai fini della valutazione, il docente titolare dell’insegnamento predetermina i criteri di attribuzione del punteggio che tengano conto, tra l'altro, della qualità della partecipazione dei candidati alle esercitazioni/laboratori svolti in classe oltre che della difficoltà delle questioni affrontate. Maggiori informazioni sulle modalità di svolgimento della prova finale verranno fornite in classe, nella prima settimana di lezione. MODALITA' DI ACCERTAMENTO L’esame, come già indicato in forma orale, si articola normalmente in almeno due domande aperte, vertenti su argomenti rappresentativi dell’intero programma dell’insegnamento. La prova finale riservata alle studentesse e agli studenti frequentanti consiste in domande a risposta aperta sugli argomenti trattati e discussi a lezione. Maggiori informazioni sulle modalità di svolgimento della prova finale per i frequentanti verranno fornite in classe, nella prima settimana di lezione. Sia nella prova finale riservata ai frequentanti sia nell’esame orale aperto a tutti gli iscritti all’insegnamento i quesiti posti saranno volti ad accertare l’effettiva conoscenza del candidato/della candidata (i) delle norme che, nell’UE, governano i rapporti commerciali, scambi di servizi e investimenti inclusi, tra Unione e Stati terzi nonché (ii) le implicazioni per le imprese italiane che intrattengono relazioni commerciali transfrontaliere, all’interno e all’esterno dell’UE, delle norme applicabili, ad esempio, in materia di dazi e altre misure restrittive all'import/export, di certificazione d'origine delle merci e di conformità delle merci provenienti da Paesi esteri alle regole del mercato interno ai fini della circolazione intra-UE, in materia di controllo degli investimenti esteri, di “sanzioni” economiche (anche di tipo “secondario”), di due diligence societaria a fini di sostenibilità, di neutralità climatica e transizione verde. Costituiranno parametro di valutazione, oltre alla conoscenza e alla padronanza dei contenuti del programma dell’insegnamento, la qualità dell’esposizione, l’utilizzo appropriato di linguaggio tecnico specialistico, la capacità di analisi e di ragionamento critico. Lo studente in possesso di regolare certificazione di disabilità o di diagnosi DSA può richiedere di avvalersi, durante le prove d’esame, di misure compensative (ad es. tempo aggiuntivo, mappe concettuali, modifiche nella modalità scritta/orale), seguendo la procedura indicata nelle linee guida (p. 5) pubblicate qui. In ogni caso, per ulteriori informazioni, è possibile contattare la docente referente del Dipartimento all’indirizzo: Isa.Fanlo@unige.it ALTRE INFORMAZIONI Tutte le ulteriori informazioni relative allo svolgimento dell'insegnamento saranno fornite in classe dal docente durante la prima settimana di lezione e comunque rese disponibili sulla pagina dedicata all'insegnamento del portale di Ateneo www.aulaweb.unige.it. Le comunicazioni agli studenti e alle studentesse vengono effettuate tramite il forum della medesima pagina.