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Perché scegliere BIOLOGIA ED ECOLOGIA MARINA?

Cosa studierai

Il Corso di laurea magistrale in Biologia ed ecologia marina è condiviso tra le classi delle Lauree magistrali LM-6 Biologia e LM-75 Scienze e tecnologie per l'ambiente ed il territorio.

La struttura del CdS comprende un'ampia parte comune di aspetti considerati di base, a partire dalla quale si differenziano due curricula - Biologia marina e Valutazione e gestione dell'ambiente marino - che sviluppano in modo armonico le discipline di ambito biologico-funzionale (LM-6) e quelle di ambito ecologico-gestionale (LM-75) per permetterti di scegliere la classe finale di laurea.

Se sceglierai di laurearti nella classe LM-6, il corso ti fornirà competenze avanzate sulla biologia degli organismi marini a diversi livelli di organizzazione (dal livello genico all'eco-sistemico), attualmente assenti nell'Ordinamento didattico dell'Ateneo di Genova. Tali competenze comprendono: la valorizzazione delle risorse marine, non solo in termini di pesca e acquacoltura, ma anche attraverso la ricerca e lo sfruttamento di biomolecole farmacologicamente attive; la valutazione delle risposte degli organismi all'esposizione a inquinanti ambientali; lo studio degli effetti e dei meccanismi di azione di contaminanti emergenti quali farmaci e distruttori endocrini; gli effetti del riscaldamento e dell'acidificazione degli oceani e della presenza della plastica in mare.

Se sceglierai di laurearti nella classe LM-75, approfondirai invece le conoscenze sulla biodiversità, la conservazione e gestione dell'ambiente marino in tutte le sue componenti, con particolare attenzione a zone marine protette e ad ambienti costieri. Il percorso didattico ti conferirà una professionalità multidisciplinare a riscontro immediato, per esercitare attività di elevata qualificazione nel campo dell'ambiente marino in linea con le esigenze del territorio e con le direttive europee. 

Dopo la laurea

Il laureato magistrale in Biologia ed ecologia marina ha una preparazione interdisciplinare, che gli consente di operare in piena autonomia nel settore della gestione, del controllo e della tutela dell'ambiente marino nelle sue componenti biotiche in relazione alle componenti abiotiche e alle attività antropiche.

Può iscriversi, previo superamento dell'esame di stato di abilitazione, all'Albo professionale di Biologo sezione A.

Il laureato in Biologia ed ecologia marina

Chi è?

Può diventare:

  • valutatore della qualità ambientale
  • pianificatore di programmi di monitoraggio
  • pianificatore di bonifiche di siti inquinati
  • dirigente di laboratorio di analisi ambientali
  • responsabile di laboratorio industriale
  • insegnante di materie tecnico-scientifiche
  • ricercatore presso enti pubblici e privati
  • acquariologo e acquacultore
  • guida ambientale 
  • gestore di aree marine protette
  • divulgatore scientifico.

Cosa fa?

  • Valuta le risposte degli organismi alle fluttuazioni dei parametri fisico-chimici dell'ambiente marino, a diversi livelli di organizzazione biologica
  • determina gli effetti sugli organismi marini e i meccanismi di azione di inquinanti, in particolare di contaminanti emergenti e interpreta i dati biologici per una corretta valutazione del rischio di esposizione 
  • si occupa della valorizzazione, della gestione e dello sfruttamento sostenibile delle risorse marine  
  • ha competenze nell'analisi e nella gestione delle risorse ambientali e degli ecosistemi marini naturali e antropizzati
  • ha competenze nello sfruttamento sostenibile di biomasse di origine marina, di principi attivi o nuovi materiali di derivazione marina per la biomedicina e la cosmesi
  • realizza e valuta studi di impatto ambientale e piani ambientali orientati allo sviluppo sostenibile in ambiente marino
  • progetta e gestisce programmi di biomonitoraggio, di controllo dell'ambiente marino e di bonifica ambientale di siti marini alterati
  • effettua analisi di impatto ambientale di impianti in mare
  • svolge attività professionale e progettuale in istituti di ricerca pubblici e privati
  • organizza e dirige musei scientifici, acquari, aree marine protette, laboratori di analisi e di ricerca per la valutazione della qualità di ambienti marini, con particolare riferimento alla componente biotica
  • si occupa di comunicazione e divulgazione su temi biologici e ambientali, con particolare riferimento all'ambiente marino.

Dove lavora?

  • Comuni, Province, Regioni, Aree marine protette, Enti strumentali quali Agenzie per la protezione ambientale, Aziende di servizi pubblici, Parchi tecnologici
  • laboratori di ricerca pubblici e privati e società cooperative coinvolte nello studio della biodiversità marina, della sua conservazione e dell'inquinamento marino, nella gestione di pesca e di acquacoltura, nella valutazione di impatto ambientale, ecc
  • reparti produttivi industriali del settore
  • ministeri e Agenzie non governative; Società di consulenza; Istituti di istruzione e di ricerca e Enti di educazione ambientale
  • aziende ed enti dedicati alla divulgazione scientifica e ambientale
  • Istituzioni scolastiche.