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II semester academic year 2024/2025

1 CFU

Docente: Sara Rulli

Inizio: da definire

Orario: da definire

Dove: primo incontro in aula (da definire); per gli altri sono previste uscite sul territorio

Modalità: in presenza (lezioni in aula e uscite sul territorio).
Per iscriversi accedere all'aulaweb https://2024.aulaweb.unige.it/course/view.php?id=6439

Il corso affronterà la storia dell’architettura genovese dal Cinquecento a oggi attraverso l’analisi del linguaggio architettonico e la lettura degli spazi di una selezione di architetture significative per ogni epoca; gli incontri (che si svolgeranno in parte in aula, in parte tramite visite sul territorio) forniranno agli studenti gli strumenti metodologici utili all’osservazione, alla lettura e alla sperimentazione dello spazio architettonico, che sarà approfondito nel suo sviluppo cronologico e nei suoi rapporti con il contesto culturale locale, nazionale e internazionale, nelle relazioni con la città oltre che nell’analisi delle fonti (es. documenti d’archivio, bibliografia, iconografia, planimetrie del manufatto, cartografie alla scala urbana e territoriale, fotografie…: in quest’ambito sarà affrontata anche alla lettura del disegno di architettura – piante, prospetti, sezioni).

Struttura: la struttura del Laboratorio sarà articolata in due parti: la prima, di 18 ore, si svolgerà in parte in aula, in parte sul territorio, e sarà articolata in 6 lezioni da 3 ore ciascuna; la seconda, corrispondente alle rimanenti 7 ore, sarà dedicata dai singoli studenti allo studio e all’approfondimento degli argomenti affrontati nella prima parte, lavorando, con il supporto del docente, alla stesura di una scheda sintetica che analizzi e illustri l’architettura di un manufatto a scelta o tra quelli che verranno proposti dal docente alla fine del percorso didattico.

1 CFU

Docente: Lucio Argano

Inizio: da definire

Orario: da definire

Dove: da definire

Modalità: in presenza. Non c’è numero chiuso.
Per iscriversi accedere all'aulaweb https://2024.aulaweb.unige.it/course/view.php?id=6439.

Presentazione

Il Laboratorio, coerentemente con le finalità principalmente del Corso di Laurea Magistrale in Storia dell’arte a cui fa riferimento, ma aperto, come negli anni scorsi, anche al Corso di Laurea Triennale in Conservazione dei beni culturali e LM in Letterature moderne e Spettacolo, si pone come momento seminariale operativo con lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze, gli approcci e gli strumenti per agire nella tutela e valorizzazione del patrimonio dei beni e delle attività culturali mediante formule imprenditoriali, organizzative e progettuali. Viene affrontata la creazione di nuove imprese culturali, secondo le forme associative e societarie ricorrenti e attraverso la predisposizione di business plan culturali in grado di valutarne efficacia, opportunità, rischi, spazi d’intervento e sostenibilità nel tempo. Contemporaneamente, il Laboratorio intende stimolare la capacità di progettazione dei partecipanti, incentivando pratiche d’ideazione, fattibilità, pianificazione, attuazione e valutazione delle iniziative e degli eventi culturali. 

Obiettivi

  • contribuire allo sviluppo manageriale dei partecipanti, inquadrando le azioni di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico all’interno di una dimensione imprenditoriale, organizzativa e gestionale nelle sue implicazioni critiche più evidenti (opportunità e rischi, contesto, vincoli, governo di risorse, pianificazione e controllo, comunicazione, qualità, valutazione, capacità critica di analisi, verifica delle diverse fattibilità);
  • fornire elementi informativi e di conoscenza sul funzionamento delle imprese culturali, sui modelli giuridico organizzativi ricorrenti, sulla strumentazione di analisi e valutazione per la costituzione di nuovi soggetti;
  • fornire un kit metodologico di approcci, strumenti e tecniche riferite alla progettazione culturale nelle sue fasi ideative, di valutazione ex ante (fattibilità), di programmazione e attuazione;
  • incentivare la capacità di lavoro di squadra e le dinamiche relazionali, attraverso una metodologia di coinvolgimento collettivo dei partecipanti su esercitazioni e discussioni di casi concreti, ma anche sottolineando l’importanza della gestione dei diversi stakeholder di ogni impresa e progetto;
  • agire sullo sviluppo di competenze di comportamento strategico, progettuali, relazionali e di servizio, stimolando le capacità e le attitudini individuali a intraprendere anche come consapevolezze e risorse di fiducia personale.

Struttura, date, orari

La struttura del Laboratorio si suddivide in due parti:

  • la prima parte si concentra sui “soggetti” che agiscono organizzativamente nel settore culturale in varie forme e che, indipendentemente dalla natura profit o no profit, costituiscono forme d’impresa culturale, con particolare attenzione alle modalità, operazioni e valutazioni che vanno considerate per la loro creazione e gestione (competenze, dimensione di mercato, profilo strategico, domanda e offerta, forme giuridiche e modelli organizzativi, dimensione economico finanziaria, sostenibilità), anche con modelli di business plan culturali e Canvas;
  • la seconda parte, invece, privilegia le attività svolte dalle imprese culturali nelle loro differenti tipologie e declinazioni, focalizzandosi sulla cultura di progetto e quindi sugli strumenti e sulle conoscenze pratiche per la realizzazione di progetti ed eventi culturali (project management culturale).

Il laboratorio ha una durata di 25 ore, di cui 16 di lezione frontale e 9 di studio individuale. È articolato in 4 incontri di 4 ore ciascuno nelle seguenti date:

  • da definire

Metodologia, materiali e valutazione finale

La metodologia didattica prevede lezioni frontali per la parte teorica, con impiego di sussidi didattici (slide), visione di filmati, discussione di casi.
Nel corso del laboratorio i partecipanti vengono invitati a realizzare progetti e altre attività pratiche in gruppo attinenti ai contenuti trattati in aula, che sono oggetto di valutazione.

Testo eventuale di riferimento: L. ARGANO, Manuale di progettazione della cultura. Filosofia progettuale, design e project management in campo culturale e artistico, F. Angeli, Milano, 2012 (pp. 590).

Tutti i materiali didattici, con la sola esclusione della documentazione video, saranno consegnati ai partecipanti. Fonti bibliografiche saranno a disposizione presso il sito www.lucioargano.it

Syllabus degli incontri

I. Le imprese culturali: la dimensione strategica e di mercato

  • Elementi costitutivi, tipologie, caratteristiche, forme ricorrenti;
  • Il profilo strategico, la missione, i valori e l’etica, la visione, il modello d’attività, il rapporto con il contesto (stakeholder, fattori e norme, raccordo con le politiche, peculiarità settoriali);
  • Mercati, arena competitiva, obiettivi, analisi della domanda, target, sistema di offerta, posizionamento.

II. Le imprese culturali: la dimensione organizzativa ed economico finanziaria

  • Forme e modelli giuridici di riferimento (profit, no profit, Testo Unico Terzo Settore, contratti di rete, etc.);
  • Modelli organizzativi, di funzionamento e meccanismi operativi;
  • Bilancio previsionale, rendiconti finanziari;
  • Adempimenti formali e aspetti amministrativi (costituzione e funzionamento a regime).

III. Il project management culturale: aspetti generali e fase ideativa

  • Cenni sui principi di progettazione culturale (azioni, eventi, ambiti progettuali);
  • Collegamenti e attinenze con l’esercizio d’impresa culturale;
  • Ciclo di vita del progetto culturale;
  • Lo start ideativo e gli inneschi progettuali;
  • Analisi e valutazione del contesto interno, esterno e competitivo;
  • Il perimetro strategico e le logiche del progetto;
  • Lo sviluppo del concept (contenuti) e dell’attività connesse (sistema di offerta e palinsesto).

IV. Il project management culturale: attivazione, pianificazione e realizzazione

  • L’analisi della fattibilità tecnica, organizzativa, economica, di marketing;
  • Forme e fonti di finanziamento pubbliche (bandi) e private, (sponsor, crowdfunding);
  • La valutazione dei rischi e i piani di contingenza/convenienza;
  • La definizione delle linee guida di realizzazione, co-produttive, di networking;
  • La pianificazione delle azioni, dei tempi, pietre miliari, azioni di controllo, delle risorse umane e tecniche e il piano economico-finanziario (budget);
  • Cenni su aspetti contrattuali, sulle burocracies, sulla gestione tecnico-logistica e sulla comunicazione.

La catalogazione dei beni culturali
Strumenti metodologie e normativa tra analisi storico artistica, ICCD e piattaforma SIGECWEB

2 CFU

Docenti: Valentina Fiore, Ada Gabucci

Inizio: intorno alla metà del mese di marzo

Orario: due incontri a settimana di 4 ore ciascuno per un totale di 8 incontri; le restanti ore per raggiungere le 50 costituiscono lo studio personale che porterà alla realizzazione di schede di catalogo, necessarie per l’ottenimento dei 2 CFU.
Calendario: da definire

Dove: da definire

    Modalità: in presenza (lezioni frontali in aula e pratico applicative in museo). Frequenza obbligatoria complessiva del 75% su ogni sezione del laboratorio. Al termine delle lezioni lo studente dovrà produrre e presentare ai docenti 5 schede di catalogo che verranno corrette e verificate. Solo al termine della verifica delle schede verrà rilasciato l’attestato di partecipazione e frequenza al laboratorio stesso. 

    Per iscriversi accedere all'aulaweb https://2024.aulaweb.unige.it/course/view.php?id=6439. Nelle note, in fase di prenotazione, dovrete indicare il vostro Codice Fiscale (necessario per aprire un profilo nella piattaforma).
    Numero massimo di iscritti 25 studenti, secondo l’ordine di arrivo delle domande.

    Presentazione: il corso affronterà il tema della catalogazione dei beni culturali in tutte le sue declinazioni, attraverso due moduli distinti ma complementari, prevedendo così lezioni tecniche che illustrino gli strumenti informatici oggi a disposizione e lezioni in cui l’analisi storico artistica è adattata e applicata alla catalogazione.

    La prima parte del laboratorio prevede quindi lezioni introduttive generali sulla catalogazione e sulle metodologie ad essa correlate, con una panoramica sul passato e una breve analisi della situazione attuale e degli sviluppi futuri. In particolare l’attenzione sarà posta al nuovo sito del catalogo e alle sue potenzialità nella condivisione e nel riuso dei dati. Seguiranno lezioni più specificatamente dedicate all’uso del SIGECweb, con particolare attenzione al sistema e alle sue funzionalità.

    La seconda parte sarà invece dedicata alla applicazione tecnico scientifica delle conoscenze storico artistiche nell’ambito della catalogazione: attraverso l’analisi e lo studio diretto dei materiali (dipinti, sculture, arte applicate, tessuti) e con gli strumenti corretti (guanti, metro, lente, macchina fotografica) sarà così possibile realizzare in modo guidato delle vere e proprie schede di catalogo, verificando sul campo le problematiche connesse alla catalogazione dei beni storico artistici.

    Obiettivi: il corso si prefigge i seguenti obiettivi:

    • fornire elementi informativi e di conoscenza, anche a livello normativo e tecnico applicativo, sulla catalogazione dei beni culturali
    • fornire un kit metodologico di approcci, strumenti e tecniche riferite alla pratica della catalogazione dei beni culturali
    • stimolare e incentivare l’osservazione e l’analisi del manufatto culturale, applicando e mettendo a sistema le proprie conoscenze teoriche della storia dell’arte dei beni culturali

    Materiali di supporto:

    Sul sito ICCD è attiva una pagina (http://www.iccd.beniculturali.it/it/SIGECweb/micro-manuali) in cui sono messi disposizione una serie di manuali organizzati nelle seguenti aree:

    • "L’area di catalogazione", che contiene i manuali che illustrano le principali funzioni presenti nell’area di catalogazione
    • "L’area di amministrazione", che contiene i manuali che illustrano le principali funzioni presenti nell’area di amministrazione
    • "Le funzioni geografiche", che contiene i manuali relativi all’utilizzo del modulo geografico e alla visualizzazione cartografica delle informazioni geografiche
    • "Come fare per …", permette di accedere a una serie di manuali specifici per l'esecuzione di alcune operazioni nel sistema

    Docente: Chico Schoen

    Inizio: da definire

    Orario: da definire

    Dove: da definire

    Modalità: lezioni articolate con il supporto di materiale multimediale e concepite per favorire il confronto sui temi affrontati; gli studenti saranno invitati a creare il progetto di una esposizione che tenga conto di tutti gli aspetti teorici affrontati durante le lezioni (ideazione del concept della mostra, allestimento, promozione, gestione del budget, etc.).
    Le lezioni si tengono prevalentemente in aula (modalità mista), ma sono previste visite a gallerie d’arte sul territorio e incontri con gli artisti (solo in presenza).
    Per iscriversi accedere all'aulaweb https://2024.aulaweb.unige.it/course/view.php?id=6439

    Presentazione:

    Il laboratorio affronta questioni teoriche e pratiche relative al cosiddetto “sistema dell’arte contemporanea”, con specifica attenzione alle pratiche espositive e alla conduzione di una galleria d’arte contemporanea. È previsto il coinvolgimento di artisti e operatori del settore. Il laboratorio, che permetterà di acquisire 1 CFU Altre Attività, è progettato, in particolare, come integrazione del modulo di Metodologie per lo studio dell’arte contemporanea (cod. 65058, prof. Paola Valenti) e la frequenza certificata permetterà di sostituire parte della bibliografia d'esame (previo accordo con i docenti).

    Obiettivi:

    • fornire elementi informativi e di conoscenza sul funzionamento delle gallerie d’arte e del sistema dell’arte contemporanea in generale, con una specifica attenzione alle strategie del mercato e alle tendenze del collezionismo;  
    • fornire ai partecipanti nozioni ed esempi pratici sulle modalità di progettazione e allestimento delle mostre d’arte contemporanea, applicabili a contesti pubblici, privati e fieristici;
    • incentivare la capacità di lavoro di squadra e le dinamiche relazionali attraverso il coinvolgimento dei partecipanti in esercitazioni di gruppo e discussioni di casi concreti;
    • agire sullo sviluppo di competenze progettuali;
    • fornire idee e informazioni pratiche su possibili sbocchi professionali.