La Storia delle religioni, fondandosi sul metodo comparativo, è aperta per vocazione all’universalità dei fatti religiosi. Aliena com’è da particolarismi e valutazioni assiologiche, questa disciplina rappresenta, nell’età della globalizzazione, un essenziale strumento di educazione al pluralismo e al riconoscimento dell’alterità. A partire da questa struttura metodologica, il corso si propone di analizzare alcuni concetti chiave che riguardano lo studio delle religioni e alcuni casi concreti.
Il medesimo di impegna, inoltre, a tenere un registro aggiornato nel quale dovrà, di volta in volta, annotare la lezioni con l’indicazione del tema trattato e le altre attività connesse con i compiti che avrà svolto. Il registro, che a ha valore di autocertificazione, dovrà essere consegnato al Direttore del Dipartimento alla scadenza del termine del contratto unitamente ad una dettagliata relazione finale sull’attività svolta.
Obiettivi dell'insegnamento sono:
Al termine dell'insegnamento, lo studente dovrà essere in grado di:
Competenze trasversali:
Le lezioni frontali tradizionali sono affiancate da presentazioni di esperti e studiosi specializzati in specifiche tradizioni religiose, da una visita guidata presso un sito religioso. Una parte delle lezioni sarà dedicata a coinvolgere attivamente gli studenti nell'organizzazione di un workshop, sia dal punto di vista logistico che dei contenuti, in cui potranno assumere i ruoli di relatore, moderatore, coordinatore.
Le lezioni si svolgeranno in presenza. La frequenza, sebbene non obbligatoria, è consigliata.
Programma per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 6 cfu:
Parte I: Lineamenti introduttivi alla Storia delle religioni
Il primo modulo intende essere un’introduzione generale al metodo e all’oggetto propri della storia delle religioni, nonché presentare i tratti costitutivi delle più rilevanti religioni mondiali. Infine, vuole offrire una visione critica e problematica del fatto religioso in sé e nella sua dimensione storica.
Programma per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 9 cfu:
Parte II: Monoteismi in questione. Alle radici della violenza religiosa
Il secondo modulo si propone di indagare, a partire dalle ricerche del noto egittologo Jan Assmann intorno ai monoteismi, le origini della violenza religiosa e le vie del suo superamento nel contesto del pluralismo.
Bibliografia per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 6 cfu:
- G. Filoramo, M. Massenzio, M. Raveri, P. Scarpi, Manuale di storia delle religioni, Laterza 1998, all’interno del libro lo studente potrà scegliere tra due itinerari alternativi:
1) pp. 5-137; 161-269 (itinerario che include le religioni del mondo antico);
2) pp. 173-269; 291-436 (itinerario che include le religioni dell'India e dell’Estremo Oriente).
- J. Assmann, Il disagio dei monoteismi. Sentieri teorici e autobiografici, a cura di E. Colagrossi, Morcelliana, Brescia 2016.
Bibliografia per gli studenti che utilizzano l’insegnamento per 9 cfu:
- J. Assmann, Il disagio dei monoteismi. Sentieri teorici e autobiografici, a cura di E. Colagrossi, Morcelliana, 2016.
- J. Assmann, Religione totale. Origini e forme dell’inasprimento puritano, a cura di E. Colagrossi, Lorenzo de’ Medici Press, 2017.
Ricevimento: La docente riceve settimanalmente su appuntamento (DAFIST, Sez. Filosofia,V. Balbi 4, II p.)
ELISABETTA COLAGROSSI (Presidente)
FRANCESCO CAMERA
ROBERTO CELADA BALLANTI (Supplente)
GERARDO CUNICO (Supplente)
19 febbraio 2024.
STORIA DELLE RELIGIONI
L'esame si svolge in forma orale e consiste nell'accertamento della conoscenza del programma d'esame, ovvero dei contenuti dei testi indicati. È prevista la possibilità per gli studenti frequentanti di partecipare all'organizzazione di un workshop su un tema scelto a lezione, nel ruolo di relatore, moderatore, o coordinatore. Di questo lavoro sarà tenuto conto in sede d'esame e sostituirà una parte del programma.
L’esame orale valuta la comprensione dei contenuti oggetto del corso; qualità, padronanza e sicurezza dell’esposizione; la capacità di pensiero critico e argomentativo.
Per gli studenti frequentanti che sceglieranno di partecipare all’organizzazione del worshop comune, la valutazione terrà conto di questa esperienza pratica e della loro capacità di collaborare e lavorare efficacemente in gruppo.
È raccomandata la frequenza alle lezioni.