La materia ha ad oggetto lo studio della disciplina applicabile all’organizzazione dello Stato, alle autonomie territoriali ed alle situazioni soggettive costituzionalmente rilevanti dei cittadini e dei non cittadini residenti o dimoranti, alla luce delle disposizioni costituzionali e di quelle attuative, con i necessari riferimenti al diritto internazionale e dell’Unione europea.
L’insegnamento è fondamentale e propedeutico a quasi tutti gli altri insegnamenti del corso.
Conoscenza delle categorie di base del diritto costituzionale italiano, anche in prospettiva storica e dogmatica. Apprendimento del linguaggio e del metodo interpretativo propri del diritto pubblico, anche come strumenti con cui affrontare poi lo studio dei singoli suoi settori. Utilizzo consapevole e critico dei testi normativi e della giurisprudenza costituzionale di riferimento.
Lo studio individuale, la frequenza e la partecipazione alle attività formative proposte consentiranno allo studente di:
L’insegnamento si svolgerà attraverso lezioni frontali, per un totale di 54 ore (9 CFU), nel corso delle quali verranno trasmesse le principali nozioni teoriche e giuridiche della materia, anche facendo riferimento a vicende storiche o di attualità e a casi giurisprudenziali.
La frequenza delle lezioni è fortemente consigliata e incentivata.
Alla bisogna verranno messi a disposizione in Aulaweb brevi testi da leggere previamente in vista della loro trattazione a lezione. In generale, per la più agevole consultazione della giurisprudenza della Corte costituzionale si può fare riferimento al sito www.giurcost.org .
Occasionalmente potranno essere invitati a intervenire su determinati argomenti di particolare interesse e attualità studiosi, magistrati, professionisti o funzionari che abbiano una speciale competenza o esperienza lavorativa su tali argomenti, al fine di consentire agli studenti di acquisire maggiore consapevolezza della dimensione concreta e applicativa della materia e/o delle sue implicazioni più profonde.
Potranno altresì essere previste forme “strutturate” di partecipazione attiva degli studenti (quali ad es. l’esposizione di ricerche e approfondimenti su argomenti concordati), su base volontaria.
Il corso avrà ad oggetto, in via indicativa e non esaustiva (e non necessariamente nell'ordine qui indicato), i seguenti temi:
MATERIALE DI STUDIO (IDENTICO) PER GLI STUDENTI FREQUENTANTI E NON FREQUENTANTI*
- R. Bin e G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Giappichelli, Torino, XXVma ed., 2024 - P. Costanzo, Testi normativi per lo studio del diritto costituzionale italiano ed europeo [TOMO I. Profili organizzativi], Giappichelli, Torino, XV ed., 2023 - Lettura suggerita
(*) La frequenza regolarmente accertata viene valorizzata ai fini della valutazione della prova d'esame dalla Docente in particolare mediante la possibilità di partecipare alla prova scritta intermedia (se verrà svolta) e di preparare per l'esame di profitto un argomento a scelta tra gli argomenti discussi a lezione
Si precisa, inoltre, che
- documentazione e slides eventualmente utilizzate saranno disponibili anche sulla piattaforma di Aulaweb e
- la giurisprudenza della Corte costituzionale sarà reperibile sul sito Consulta OnLine - http://www.giurcost.org/
Ricevimento: Il ricevimento studenti si svolge previo appuntamento da concordare via email: lara.trucco@unige.it
LARA TRUCCO (Presidente)
VINCENZO SCIARABBA
PATRIZIA MAGARO' (Presidente Supplente)
FRANCESCA BAILO (Supplente)
MICHELE FRANCAVIGLIA (Supplente)
L'attività didattica avrà regolarmente inizio la settimana del 16 settembre 2024.
L’esame si svolge in forma orale.
Gli studenti, in occasione dell’esame finale, saranno invitati a rispondere a un certo numero di domande volte a verificare le conoscenze acquisite e la capacità di orientarsi nella materia.
Il maggiore o minor numero delle domande, la loro maggiore o minore specificità, la maggiore o minor durata dell’esame, l’eventuale interruzione della risposta dello studente allo scopo di formulare “sotto-domande” più puntuali o abbandonare la domanda di partenza a favore di una domanda diversa non saranno da intendersi come segnali del buon o cattivo andamento dell’esame (men che meno come tentativi di penalizzare o agevolare indebitamente lo studente interrogato), trattandosi invece, semplicemente e soltanto, di metodi per appurare nel modo più corretto possibile – nel tempo comunque limitato a disposizione – la quantità e qualità delle conoscenze e competenze acquisite.
Costituiranno parametri di valutazione anche la correttezza e precisione dell’esposizione, l’utilizzo appropriato del lessico giuridico e, in modo particolare, la capacità di ragionamento critico con riguardo ai temi studiati.