Il corso illustra le profonde relazioni che intercorrono tra i princìpi della meccanica strutturale e le forme dell'architettura. Si analizzano in particolare le soluzioni tradizionali e innovative che consentono di interpretare criticamente e governare consapevolmente tali relazioni. Le lezioni teoriche ed l'attività di laboratorio progettuale sono finalizzate allo sviluppo della sensibilità interpretativa e delle capacità metodologiche necessarie alla comprensione, valutazione e ottimizzazione del rapporto simbiotico fra riuscita formale e prestazione strutturale nella progettazione moderna e contemporanea.
Un breve VIDEO (13 minuti) che illustra motivazioni, obiettivi, contenuti e attività dell'insegnamento è disponibile a questo LINK (credenziali UniGe richieste).
Acquisizione della capacità di individuare ed analizzare criticamente le relazioni tra forma architettonica e princìpi della meccanica strutturale. Capacità di identificare e comprendere le soluzioni tradizionali e innovative adottate nella progettazione strutturale dell’architettura moderna e contemporanea, attraverso la rappresentazione geometrica e la definizione di modelli meccanici qualitativi e quantitativi. Capacità di esprimere la risposta statica e dinamica di tali modelli in termini parametrici, di apprezzare la dipendenza delle prestazioni strutturali dalle proprietà fondamentali della forma e della struttura, di proporre idee progettuali alternative finalizzate alla soluzione di eventuali criticità prestazionali. Capacità di comprensione, confronto e dialogo costruttivo tra le esigenze interdisciplinare dei diversi attori nella dinamica progettuale.
What the engineer sees as a structure, the architect sees as a sculpture. Actually, of course, it is both.
Sir Ove Nyquist Arup
Il corso si compone di lezioni teoriche e di un laboratorio progettuale. Agli studenti è richiesto lo svolgimento di un elaborato (relazione e tavole progettuali) riguardante l'analisi critica della morfologia strutturale di un'opera di architettura moderna o contemporanea. Le lezioni potranno tenersi in modalità telematiche, sulla piattaforma Teams, se necessario per situazioni di emergenza.
LEZIONI FRONTALI (30 ore) – Introduzione alla morfologia strutturale. Principi di resistenza per forma e per massa e loro evoluzione storica. Morfologie strutturali: (i) edifici multipiano di grande altezza, forme architettoniche e modelli strutturali di riferimento (telai di travi, telai e pareti), distribuzione ottima delle rigidezze in relazione all’azione dimensionante, (ii) coperture di grandi luci, forme architettoniche e modelli strutturali di riferimento (grigliati di travi, piastre e lastre inflesse), ripartizione e distribuzione delle rigidezze flessionali e membranali, (iii) sistemi prevalentemente resistenti a compressione, forme e modelli strutturali di riferimento (archi e gusci), rapporto tra forma e rigidezza (iv) sistemi prevalentemente resistenti a trazione, forme e modelli strutturali di riferimento (cavi e reti di funi), rapporto tra forma e rigidezza, (v) lattici strutturali resistenti a trazione e compressione (strutture reticolari), rapporto tra forma e rigidezza. Analisi e discussione di alcuni casi studio di morfologie strutturalmente inefficaci o inefficienti e relative contromisure (Campanile San Patrizio a Roma, Facoltà di Ingegneria dell’Aquila, ecc). Complementi: ottimizzazione strutturale e microstrutturale di tipo topologico e parametrico, progettazione parametrica.
LABORATORIO PROGETTUALE di GRUPPO (20 ore) – Selezione ragionata di casi studio di architettura moderna o contemporanea di interesse ingegneristico. Analisi inversa: restituzione grafica delle principali componenti architettoniche, descrizione modellistica della struttura resistente ed individuazione dei rapporti tra forma architettonica e meccanica strutturale. Analisi diretta: Modellazione strutturale semplificata e/o avanzata, interpretazione delle scelte progettuali ed analisi delle criticità. Proposta di soluzioni progettuali alternative e/o innovative.
Si riporta una galleria di immagini relative ai progetti architettonici e ingegneristici analizzati dagli studenti. Da sinistra a destra e dall'alto verso il basso: (1) Torre Reforma a Mexico City, Messico; (2) Aviva Stadium a Dublino, Irlanda, (3) Centro di Ricerca di Chonming Dongtan, Cina, (4) Il rifugio Gouter sul Monte Bianco, versante Francia; (5) The Twist Museum a Jevnaker, Norvegia; (6) Padiglione del Cile all'Expo di Milano 2015; (7) Cannon Place a Londra, Inghilterra; (8) Nido d'Infanzia Iride a Guastalla (elaborato citato anche sulla rivista Buildings qui). I rispettivi elaborati sono disponibili sulla pagina Aulaweb.
Una galleria video con una selezione di elaborati prodotti dagli studenti in attività di laboratorio è disponibile a questo link (credenziali UniGe richieste).
Una selezione bibliografica di oltre 40 testi sul tema della Morfologia Strutturale e su questioni complementari è disponibile sulla pagina Aulaweb del Corso. Tra questi
FINO AGLI ANNI '90
DAGLI ANNI '90 AL 2010
L'ULTIMA DECADE
Ricevimento: Ogni martedì pomeriggio alle ore 17.00 presso lo studio del docente. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla pagina Aulaweb dell'insegnamento per l'anno in corso
MARCO LEPIDI (Presidente)
ANDREA BACIGALUPO
LUIGI GAMBAROTTA
DANIELE SIVORI
https://corsi.unige.it/corsi/10799/studenti-orario
L'esame consiste nella discussione dell'elaborato progettuale e in una prova orale su uno o più argomenti trattati nelle lezioni teoriche.
L'esame prevede la presentazione collaborativa degli elaborati (tavole e/o diapositive) sviluppati in relazione al progetto analizzato. L'accertamento riguarda aspetti quali la contestualizzazione spazio-temporale del caso di studio, l'analisi morfologica diretta e inversa degli aspetti strutturali e architettonici e delle loro relazioni, la discussione critica dei risultati qualitativi e quantitativi di tale analisi. L'esame prevede altresì l'accertamento della conoscenza acquisita su uno o più temi teorici e applicati di morfologia strutturale. Sono requisiti valutati anche la completezza e profondità dello studio, la chiarezza dell'esposizione, il rigore metodologico e la capacità di approfondimento autonomo e individuale.
Gli studenti che abbiano in corso di validità certificazione di disabilità fisica o di apprendimento in archivio presso l'Università e che desiderino discutere eventuali sistemazioni o altre circostanze relative a lezioni, corsi ed esami, dovranno parlare sia con il docente che con il Prof. Federico Scarpa (federico.scarpa@unige.it), referente per la disabilità della Scuola Politecnica.