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CODICE 65833
ANNO ACCADEMICO 2025/2026
CFU
SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE ICAR/19
LINGUA Italiano
SEDE
  • GENOVA
PERIODO 1° Semestre
FRAZIONAMENTI Questo insegnamento è diviso nelle seguenti frazioni:
  • A
  • B
  • PRESENTAZIONE

    Nell'insegnamento saranno indagati i seguenti argomenti:

    • i fondamenti teorici e metodologici, di carattere storico, filosofico, scientifico e tecnico delle discipline della conservazione del restauro del patrimonio architettonico, archeologico e paesistico;
    • i correlati metodi e le tecniche di analisi e diagnosi non distruttiva dell’architettura antica e recente;
    • le fasi di progettazione e d’intervento in cantiere sui manufatti di Interesse e valore culturale;
    • esempi di interventi di restauro antichi, recenti e contemporanei in Italia, in Europa e nel mondo
    • i riferimenti normativi e dottrinali, nazionali e internazionali, per la tutela, la conservazione e il restauro del patrimonio architettonico, urbano e paesistico esistente.
    • le nuove sfide della contemporaneità e il contributo che le discipline della Conservazione e del Restauro possono offrire al loro contrasto (digital and green transitiions, climate change, inclusivity, safety, accessibility, sustainability, anche nel quadro del New European Bauhaus)

    OBIETTIVI E CONTENUTI

    OBIETTIVI FORMATIVI

    L'insegnamento si propone di percorrere un itinerario intorno all'idea di conservazione che abbia come meta finale la riflessione sui temi della responsabilità, del rispetto, della identità, della sostenibilità. Si affronteranno temi che sono fondativi della cultura della conservazione ma che verranno declinati in senso molto più ampio perché i temi proposti non possono essere percepiti come prerogativa di una ristretta cerchia di cultori della materia ma vanno declinati in modo tale da legarsi strettamente alla riflessione che ognuno è tenuto a portare avanti nei riguardi della società in cui vive e che contribuirà con il proprio lavoro progettuale a modificare. La finalità del corso è volta all’approfondimento critico di alcune tematiche legate alla domanda “perché si conserva?”.

    OBIETTIVI FORMATIVI (DETTAGLIO) E RISULTATI DI APPRENDIMENTO

    L’insegnamento intende fornire a studentesse e studenti le conoscenze e le competenze di base delle discipline della conservazione e del restauro, insieme alla capacità di comprenderle, rielaborarle in modi critici e utilizzarle a supporto delle intenzioni e scelte progettuali che affronteranno nei laboratori di restauro della Laurea Magistrale. 

    PREREQUISITI

    Ogni conoscenza di base di carattere storico generale e, in particolare, di storia dell'architettura e dell’arte costituisce una essenziale base di partenza per la comprensione dei contenuti specifici dell'insegnamento. Sono utili, inoltre, i concetti base di filosofia e la conoscenza di materiali, tecniche costruttive e dei processi di degrado dei materiali e delle architetture esistenti, delle concezioni strutturali antiche e moderne, dei metodi di lettura e analisi del costruito esistente in generale.

    MODALITA' DIDATTICHE

    L'insegnamento prevede sostanzialmente lezioni di carattere frontale, con interventi seminariali e discussioni collettive tra docente e discenti e si avvale di sussidi audiovisivi resi disponibili su Aula Web.

    PROGRAMMA/CONTENUTO

    L’insegnamento indaga, in sintesi, i seguenti principali nuclei tematici (non trattati in ordine cronologico):

    • le origini e la legittimità della disciplina del Restauro;
    • i rapporti dell’epoca rinascimentale con le architetture del Medioevo e dell’Antichità classica;
    • i rapporti con le fabbriche preesistenti, tra epoca barocca e Settecento;
    • la nascita e lo sviluppo della disciplina del restauro “modernamente inteso” nel XIX secolo, attraverso il pensiero e l’opera di alcuni protagonisti (E. E. Viollet Le Duc, J. Ruskin, W. Morris, C. Boito, L. Beltrami, A. D’Andrade, A. Rubbiani, …)
    • i protagonisti del restauro nel primo Novecento (A. Riegl, G. Giovannoni, R. Pane, R. Bonelli, C. Brandi, G. De Angelis D’Ossat…), gli sviluppi successivi e il dibattito recente;
    • i rapporti tra Restauro, Storia e storiografia (le molte “Storie” possibili, generali e specifiche, delle idee e della cultura materiale, i concetti di tempo e di durata, di antico, moderno e contemporaneo);
    • i rapporti con le Arti e le discipline espressive;
    • i rapporti con la “Filosofia” e l’Estetica, il ruolo del soggetto, il rapporto con “il reale” e il “bello”;
    • i rapporti con le Scienze naturali, fisiche, matematiche e delle costruzioni;
    • i rapporti con la “Tecnica” e con l’arte del costruire;
    • il concetto di “Patrimonio” (architettonico, storico, culturale, materiale, immateriale, ecc.) e il suo mutare nel tempo (dal Monumento al centro storico, al paesaggio culturale);
    • -le Istituzioni, nazionali e internazionali, norme, documenti e politiche di tutela, conservazione e restauro;
    • gli ambiti, i tempi e le finalità dell’azione (progetto, processo, programmazione, gestione);
    • i rapporti con la progettazione architettonica, urbana e territoriale;
    • introduzione alle tecniche di analisi e diagnosi non distruttiva degli edifici esistenti;
    • progetti e interventi di Restauro contemporanei in Italia e nel Mondo e le sfide della contemporaneità.


    Dalle lezioni emergeranno parole, concetti che lo studente deve dimostrare di conoscere e correttamente utilizzare, rispettandone la natura storicamente determinata (autentico, originale, originario, verità-vero, verosimile, falso, identità, compiutezza, completezza, frammento, decoro, pulizia, leggibilità, stabilità,
    funzionalità, utilizzabilità, riutilizzabilità, reversibilità, compatibilità, …).
    Lo studente deve inoltre conoscere gli elementi fondamentali delle biografie degli autori citati, le loro principali opere scritte e gli esempi di restauri antichi e recenti ad essi riconducibili e illustrati durante le lezioni
    I materiali utilizzati a supporto delle lezioni saranno inseriti in aula web insieme ad alcuni dei testi indicati in bibliografia.

    TESTI/BIBLIOGRAFIA

    Bibliografia 

    • Aa. Vv., Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto, Venezia, Marsilio, 2005.
    • Carbonara G. (a cura di), Trattato di restauro architettonico Utet, Torino, 1996, vol. 1, sez. A - pp. 3-66 (come riferimento generale).
    • Musso Stefano F., Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, III edizione, EPC, Roma, 2016 - è richiesta la conoscenza di alcune limitate parti che saranno indicate a lezione
    • Musso Stefano F., Itinerari bibliografici sulla tutela, in B. Pedretti, Il progetto del passato, Bruno Mondadori, Milano 1997, pp. 202-236 (disponibile su aula web).
    • Musso Stefano F., La nascita del restauro. Storia, imitazione, stile, in: Pigafetta G., Storia dell'architettura moderna. Imitazione e invenzione tra XV e XX secolo. vol. 2, p. 792-801, Bollati Boringhieri, Torino 2007 (disponibile su aula web).

    Testi per approfondimenti sulla storia del Restauro:

    • Torsello B. Paolo. Restauro architettonico. Padri, teorie, immagini. Franco Angeli, Milano 1984 (2001).
    • Musso Stefano, Questioni di storia e restauro. Dall'architettura alla città, Alinea, Firenze 1988 (I e II capitolo)
    • Torsello B. Paolo, La materia del restauro, Venezia, Marsilio, 1988 (prima parte)

    Testi degli autori analizzati di cui è richiesta la lettura e la conoscenza diretta:

    • Boito Camillo, I restauri in architettura. Dialogo primo, in Boito Camillo, Questioni pratiche di Belle Arti,
    • Milano, 1893, sta in M. A. Crippa (a cura di) Il nuovo e l’antico in architettura, antologia, Milano, Jaca Book 1989.
    • Bonelli Renato, voce Restauro - Restauro architettonico, in Enciclopedia Universale dell’Arte, vol. XI, col. 322 e sgg., Venezia-Roma 1963.
    • Brandi Cesare, voce Restauro, in Enciclopedia Universale dell’Arte, vol. XI, Venezia-Roma 1963. e Brandi Cesare, Teoria del restauro, Einaudi, Torino 1977, pp. 3-47
    • Giovannoni Gustavo, voce Restauro, in Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere e Arti, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da G. Treccani, 1936, vol. XXIX, pp. 127-130.
    • Riegl Alois, Der moderne Denkmalkultus. Sein Wesen und seine Entstehung, Wien-Leipzig, 1903, (trad. it. Il culto moderno dei monumenti. Il suo carattere e i suoi inizi, in S. Scarrocchia (a cura di), Alois Riegl: teoria e prassi della conservazione dei monumenti, Bologna, Accademia Albertina, Clueb, 1995, pp. 173- 206).
    • Ruskin John, The nature of Gothic, (VII° cap. di: The stones of Venice, London 1851-52) - Il testo è consultabile, in versione italiana nel volume: John Ruskin, Le pietre di Venezia, Rizzoli, Milano 1989; oppure nel volume: John Ruslin, La natura del gotico, Jaca Book, Milano 1992
    • Ruskin John, The seven lamps of architecture, London 1849 - Consultabile nella versione italiana pubblicata da Jaca Book o da Rizzoli (nella collana B.U.R.), è inoltre possibile ritrovare molti aforimi del testo nel volume: R. Di Stefano (a cura di), John Ruskin profeta dell’architettura moderna, ESI, Napoli 1982 Viollet
    • Eugene Emmanuel Viollet Le Duc, voce “Restauration” in: Dictionnaire raisonné de l’architecture française du XI au XVI siècle, Paris 1854-1868 - La voce può essere consultata, in versione italiana, nel volume: M. A. Crippa (a cura di), Viollet Le Duc: Architettura ragionata. Estratti dal Dizionario, Jaca Book, Milano 1981

    DOCENTI E COMMISSIONI

    LEZIONI

    INIZIO LEZIONI

    I semestre - vedi calendario accademico e del Dipartimento dAD

    ESAMI

    MODALITA' D'ESAME

    L'esame finale consiste in un colloquio sviluppato a partire da un progetto e intervento di restauro, scelto dal candidato non necessariamente tra quelli trattati nel corso delle lezioni. La seconda domanda riguarderà la figura, il pensiero e l’opera teorica e pratica (testi e progetti) di un protagonista della storia del restauro, tra quelli affrontati nel corso delle lezioni intervento. La terza domanda seguirà lo sviluppo del colloquio.

    MODALITA' DI ACCERTAMENTO

    I risultati dell’apprendimento saranno valutati in contraddittorio con le/i discenti e sulla base di una loro presentazione scritta riferita a un intervento di restauro realizzato in varie epoche e contesti geografici e culturali, scelto da loro con attenzione a quelli più recenti.

    La valutazione si baserà sui seguenti criteri: qualità della presentazione, uso corretto del vocabolario specialistico, capacità di ragionamento critico.

    Agenda 2030

    Agenda 2030
    Istruzione di qualità
    Istruzione di qualità
    Ridurre le disuguaglianze
    Ridurre le disuguaglianze
    Città e comunità sostenibili
    Città e comunità sostenibili
    Pace, giustizia e istituzioni solide
    Pace, giustizia e istituzioni solide