Nel modulo 2 gli strumenti conoscitivi forniti nelle lezioni frontali trovano seguito nella produzione di esercitazioni progettuali, svolte e assistite dalle prime produzioni grafiche di massima fino alla redazione definitiva del progetto di architettura. Inoltre, il modulo 2 si propone di produrre un'impalcatura teorico/critica all'interno alle quale sviluppare le singole esperienze di progetto.
Nel secondo semestre il Laboratorio di progettazione 3A (cod. 107025) condividerà temi e contenuti teorico-critici con il Laboratorio di progettazione 1A (cod. 95263), coordinando lezioni e attività e confrontandosi periodicamente sull’avanzamento dei progetti. Inoltre, i corsi si avvarranno del contributo di docenti e ricercatori di altre discipline, come storia dell’architettura e urbanistica. Condividere la didattica di due corsi è, nelle intenzioni, un’occasione di arricchimento per gli studenti, che possono apprendere dal confronto con i colleghi e da una modalità di lavoro analoga a quella di un atelier di architettura.
I laboratori di progettazione 3A e 1A rifletteranno sull’idea di futuro in architettura. I corsi si configurano come un’indagine sulle possibilità dell’abitare contemporaneo e sulle trasformazioni dell’ambiente costruito, con particolare attenzione alle dinamiche urbane e domestiche. Il lavoro laboratoriale offrirà agli studenti l’opportunità di confrontarsi attivamente con le sfide attuali del progetto architettonico, attraverso una pratica fondata su processi compositivi, sperimentazione formale e consapevolezza critica. I laboratori intendono stimolare una riflessione profonda sull’evoluzione degli spazi abitativi e urbani, promuovendo la nascita di visioni e strategie capaci di contribuire alla definizione di nuovi paradigmi per l’abitare del futuro.
In particolare, il Laboratorio 3A si propone di:
Il corso è articolato in lezioni ed esercitazioni dedicate allo studio di architetture e visioni urbane orientate al futuro. Gli studenti del Laboratorio 3A si concentreranno sulla progettazione di edifici collettivi, esplorando scenari progettuali ispirati a una visione progressista, tecnologicamente avanzata e funzionale dell’ambiente costruito. Parallelamente, gli studenti del Laboratorio 1A saranno chiamati a indagare le trasformazioni che hanno interessato l’architettura residenziale nel passato, utilizzando queste conoscenze come strumento critico per immaginare nuove soluzioni abitative.
I progetti elaborati nei due corsi contribuiranno alla costruzione di un’immaginaria città del futuro, in cui le funzioni collettive si integrano con le residenze, offrendo una prospettiva – anche problematica – su come potrebbe configurarsi la vita urbana in un futuro prossimo. Il confronto tra passato e futuro sarà occasione per affinare la capacità di lettura critica del progetto architettonico e urbano.
I due laboratori prevedono lezioni ex-cathedra, esercitazioni, revisioni individuali e collettive, con gli studenti organizzati in gruppi di lavoro. Al termine del semestre è previsto un workshop intensivo che coinvolgerà entrambi i corsi. La frequenza è obbligatoria per tutti gli studenti.
Le studentesse e gli studenti che hanno in corso di validità certificazione di disabilità fisica o di apprendimento in archivio presso l'Università e che desiderino discutere eventuali sistemazioni o altre circostanze relative a lezioni, corsi ed esami, dovranno parlare sia con il docente dell’insegnamento che con il referente per la disabilità del dAD.
Nel corso del Novecento, l’evoluzione dell’idea di città del futuro ha riflesso la complessa interazione tra trasformazioni sociali ed economiche, avanzamenti tecnologici e innovazione architettonica. In questo contesto, la seconda metà del secolo ha rappresentato una fase particolarmente significativa: l’America, attraversata da un clima di ottimismo, crescita economica e fiducia nel progresso, ha avuto un ruolo chiave nel delineare visioni urbane e domestiche ispirate a un futuro moderno, funzionale e tecnologicamente avanzato.
L’era spaziale, l’esplosione della cultura automobilistica e l’espansione dei sobborghi hanno alimentato scenari in cui la città si trasformava in un sistema efficiente e performativo, mentre l’abitazione diventava il luogo in cui design, comfort e innovazione si fondevano. Tali visioni — spesso utopiche — hanno lasciato un’impronta duratura sull’immaginario architettonico e urbano, costituendo un riferimento critico per riflettere sul rapporto tra progetto e futuro.
Oggi, in un contesto profondamente mutato, segnato da urbanizzazione accelerata, crisi climatica, evoluzioni tecnologiche, trasformazioni sociali post-pandemiche e instabilità geopolitiche, interrogarsi sull’idea di città e sull’abitare del futuro diventa ancora più urgente. Comprendere il passato non solo come archivio di forme, ma come lente critica per leggere le aspirazioni e le contraddizioni che hanno accompagnato la modernità, offre agli studenti uno strumento prezioso per affrontare in modo consapevole le sfide progettuali del presente e immaginare nuovi scenari per il domani.
Su AULAWEB saranno messi a disposizione testi e slide. Per ciascun argomento affrontato verrà fornita una specifica bibliografia.
Bibliografia essenziale (in via di definizione):
Ábalos, I. (2009). Il buon abitare. Pensare le case della modernità. Milano: Christian Marinotti Edizioni.
Banham, R. [1960] (2005). Architettura della prima età della macchina. Milano: Marinotti.
Banham, R. (2004). Architettura della Seconda età della macchina: scritti 1955-1988. Milano: Electa.
Banham, R. [1971] (1983) Los Angeles: l’architettura di quattro ecologie. Genova: Costa & Nolan.
Bradbury, D. (2019). Atlas of Mid-Century Modern Houses. New York: Phaidon Press.
Canevari, A. - Servente, D. (2020). Abitare nel Tempo. Venti ville del Novecento. Genova: Sagep Editori.
Fitch, J. M. [1972] (1987). American Building: The Environmental Forces that Shape It. New York: Schocken Books.
Ferriss, H. [1929] (2022). Metropoli del futuro. Bologna: Pendragon.
Fishman, R. [1997] (2016). Urban Utopias in the Twentieth Century Ebenezer Howard, Frank Lloyd Wright, and Le Corbusier. Cambridge, Mass: MIT Press.
Hess, A. (2004). Googie redux: ultramodern roadside architecture. San Francisco: Chronicle Books.
Koolhaas, R. [1978] (2004). Delirious New York: un manifesto retroattivo per Manhattan. Milano: Electa, 2004.
Le Corbusier [1923] (2005). Verso una architettura. Milano: Longanesi.
Mumford, L. [1922] (2008). Storia dell'utopia. Roma: Donzelli.
Mumford, L. (1971). Il futuro della città. Milano: Il saggiatore.
Venturi, R. - Scott Brown, D. - Izenour, S. [1972] (2010), Imparare da Las Vegas. Macerata: Quodlibet.
Ricevimento: Su appuntamento scrivendo a davide.servente@unige.it
Come da calendario.
Scritto + orale.
Verranno valutati i seguenti elementi:
conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding);
utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione (applying knowledge and understanding);
capacità di trarre conclusioni (making judgements);
abilità comunicative (communication skills);
capacità di apprendere (learning skills).
Il superamento dell'esame è previsto per gli studenti che al termine del corso:
abbiano dimostrato conoscenze e capacità di comprensione ad un livello che sia caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati e includa anche la conoscenza di alcuni temi d’avanguardia nel proprio campo di studi;
siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al loro lavoro e possiedano competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi;
abbiano la capacità di raccogliere ed interpretare i dati ritenuti utili a trarre proprie conclusioni, inclusa la riflessione su temi sociali, scientifici o etici ad essi connessi;
sappiano comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni a interlocutori specialisti e non specialisti;
abbiano sviluppato quelle capacità di apprendimento che sono loro necessarie per intraprendere studi successivi con autonomia.