Salta al contenuto principale della pagina

Dopo la laurea

Il laureato in INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE

Chi è?

È un profilo professionale coinvolto

  • nella progettazione, costruzione e manutenzione di opere civili, infrastrutture e sistemi
  • nella progettazione, costruzione e manutenzione di opere dedicate alla protezione del suolo e alla gestione ambientale
  • nell'analisi di valutazione dell'impatto ambientale
  • nelle analisi di pianificazione territoriale e urbanistica.

Previo superamento dell'Esame di Stato e iscrizione all'albo professionale si acquisisce il titolo professionale di ingegnere junior.

Cosa fa?

È in grado di affrontare problemi ingegneristici, generali e specifici - anche se di non particolare complessità - nei settori tradizionali e di recente interesse per l'Ingegneria civile e ambientale. Oltre ad applicare le proprie competenze in ambito lavorativo il laureato è in grado di estendere le proprie capacità mediante approfondimenti o studi di secondo livello. Naturale sbocco in tal caso sono le lauree magistrali delle classi LM23 (Ingegneria Civile) e LM35 (Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio).

Dove lavora?

I principali sbocchi occupazionali sono:

  • imprese di costruzione e manutenzione di opere civili
  • progettazione e società di consulenza
  • enti locali
  • agenzie di gestione e controllo di opere civili
  • cantieri, infrastrutture e impianti
  • istituzioni pubbliche e aziende private coinvolte nella progettazione, pianificazione, realizzazione e gestione di sistemi di controllo per monitoraggio dell'ambiente
  • agenzie e aziende per la protezione del territorio (suolo, corsi d'acqua, coste)
  • agenzie e aziende per la gestione dei rifiuti.