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Perché scegliere STORIA DELL'ARTE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO?

Studiare storia dell'arte è bello e gratificante: lo è anche riuscire a farlo diventare una professione. Il campo della storia dell'arte offre molte possibilità di lavoro e molte sono ancora da inventare. Noi ti diamo gli strumenti.

I giudizi che gli studenti danno del nostro corso e dei nostri docenti sono ottimi. Nel corso si studia storia dell'arte in una prospettiva europea: potrai svolgere all'estero una parte del tuo percorso. Il piano di studi ti permette di assecondare i tuoi interessi e le tue preferenze, le tue curiosità e le tue aspettative. Inoltre il carico didattico è ben bilanciato fra il primo e il secondo semestre e questo facilita nel frequentare e nel preparare e superare gli esami.

Tutti i nostri docenti svolgono attività di ricerca, pubblicano i risultati e li utilizzano per rendere i loro insegnamenti più vivi e interessanti. Molti dei nostri insegnamenti propongono attività di laboratorio o di seminario e promuovono incontri, dibattiti e convegni, viaggi di istruzione e lezioni esterne. Infine tutte le materie obbligatorie sono insegnate da docenti strutturati e questo è una garanzia per lo studente.

Cosa studierai

Il corso mira a fornire competenze scientifiche, tecniche, metodologiche ed operative relative al settore della storia dell’arte dal Medioevo all’età contemporanea; conoscenze teoriche e applicate dei problemi della gestione e della conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico.

Durante il primo anno gli insegnamenti riguardano:

  • Temi di arte medievale
  • Temi di arte moderna
  • Temi di arte contemporanea 
  • Storia della critica d'arte
  • Altri insegnamenti a scelta di ambito archeologico o architettonico e relativi all'Area storico-artistica e metodologia artistica o all'Area gestionale e giuridica dei beni culturali
  • Una idoneità linguistica di inglese di livello B2

Il secondo anno è caratterizzato da:

  • un insegnamento opzionale tra le Discipline storico-artistiche
  • un insegnamento opzionale tra le Discipline metodologiche
  • un insegnamento opzionale tra le Discipline storiche e letterarie
  • due insegnamenti opzionali tra le Discipline Affini scegliendo entro l’Area storico-artistica e architettonica, l’Area gestionale e giuridica dei beni culturali e l’Area storico-letteraria e delle scienze sociali
  • due insegnamenti a scelta libera dello studente, per un totale di 12 CFU
  • la tesi di laurea

Entro la conclusione del secondo anno dovrai acquisire inoltre 3 CFU di Tirocinio formativo obbligatorio e 1 CFU di Altre conoscenze che si suggerisce di conseguire con la partecipazione ad uno dei Laboratori attivati dal Corso di Studio.

Dopo la laurea

Chi è?

Lo storico dell’arte è un professionista che sa leggere un’opera d’arte nei suoi caratteri formali, sa indagarla in quelli materiali, storici, semantici e sa comunicare tutto ciò in termini scientifici e divulgativi, perché essa sia compresa e goduta da tutti, tutelata, valorizzata e conservata.
Nelle sue diverse accezioni applicative, la figura dello storico dell’arte svolge attività, connotata da alto contenuto intellettuale, di individuazione, conoscenza, protezione, gestione, valorizzazione, ricerca, formazione, educazione inerente i beni storico-artistici, il campo della storia dell’arte e della produzione estetica. 

Cosa fa?

Lo storico dell’arte di fatto:

  • individua, analizza, documenta, tutela e conserva i beni storico-artistici
  • cura collezioni e mostre
  • svolge attività di studio, ricerca, formazione ed educazione nel campo della storia dell’arte e delle discipline collegate. 

Dove lavora?

Ha varie opportunità di lavoro in ambito pubblico, privato e di libera professione.

In particolare: Scuola e Università, Soprintendenze, musei (statali o privati), enti locali, enti ecclesiastici, fondazioni, start-up, società di organizzazione e gestione di mostre ed eventi culturali, cooperative di servizi e guida turistica, multimedialità, antiquariato e mercato dell’arte nazionale e internazionale. 
Per alcuni di questi ambiti occorre un ulteriore livello di formazione universitaria, come i corsi di III livello finalizzati alla ricerca o professionalizzanti (Scuole di Specializzazione, Dottorato di ricerca, Master di II livello), ai quali è possibile accedere con il diploma di laurea magistrale.

Chi è?

Allo storico dell’arte può essere affidata la cura di collezioni museali e di mostre, di pertinenza pubblica o privata, nelle accezioni di direttore, conservatore, curatore, responsabile delle collezioni, responsabile dei servizi educativi, responsabile della comunicazione. 

Cosa fa?

Il curatore di una collezione, pubblica o privata di fatto:

  • utilizza metodologie di ricerca bibliografiche, documentali, iconografiche
  • elabora e applica criteri di selezione delle opere da esporre
  • applica tecniche e norme per la manutenzione e il controllo periodico delle collezioni
  • svolge attività editoriale e di redazione di pubblicazioni e testi scientifici sulle collezioni definendo e sviluppando progetti
  • predispone, gestisce e conduce le attività educative e di comunicazione. 

Dove lavora?

Il laureato magistrale potrà svolgere professioni nell’ambito della museologia e curatorship, dei servizi culturali e di comunicazione in tutte le loro declinazioni, con funzioni di responsabilità nei settori riguardanti la conoscenza, la catalogazione, lo studio, la tutela e il recupero dei beni storico- artistici. Potrà operare in diversi contesti professionali e pubblici (con accesso secondo le normative vigenti). Le Soprintendenze, i Musei Statali, gli Uffici Cultura delle Regioni, dei Comuni, delle Diocesi, i Centri Culturali, i musei privati, le Fondazioni, in generale gli enti pubblici e privati, italiani ed esteri, prevedono in organico figure di curatori, conservatori e responsabili delle collezioni. In particolare la professione di curatore e conservatore di musei pubblici prevede uno specifico percorso di specializzazione post-laurea. 

Chi è?

Una competenza specifica dello storico dell’arte è la comunicazione e valorizzazione del patrimonio storico artistico, ossia la capacità di mediare, divulgare e promuovere a diverse categorie di pubblico i contenuti scientifici di opere, collezioni e musei utilizzando strumenti e tecnologie di supporto. 

Cosa fa?

Lo storico dell’arte esperto in valorizzazione del patrimonio storico artistico di fatto:

  • è in grado di elaborare in autonomia ricerche storico-artistiche
  • sa individuare gli obiettivi delle attività educative, diversificandole in base alle diverse categorie di pubblici/visitatori
  • concorre all’individuazione di soluzioni per la presentazione e l’allestimento dei beni storico artistici che ne valorizzino il potenziale didattico-educativo
  • coordina le attività e i contenuti della comunicazione culturale di un museo.

Dove lavora?

Il laureato magistrale può svolgere professioni collegate allo specifico settore storico-artistico presso istituzioni pubbliche o private, italiane o estere, in particolare nei settori dei servizi educativi, culturali e di comunicazione in tutte le loro declinazioni.