Archaeological Excavation Campaigns - A.Y. 2024/2025 Scavo archeologico a Cifali (Chiaramonte Gulfi, RG) Direttore: prof. Antonino Facella Cifali è un vasto villaggio ubicato negli Iblei occidentali, occupato durante la preistoria (Tardo Rame e Bronzo Antico) e poi ininterrottamente dal VI sec. a.C. al XIII sec. d.C. Gli scavi si concentrano sul settore più meridionale del sito, sede di una villa o mansio della media età imperiale, munita di un settore termale, che in età tardoromana e bizantina divenne il fulcro di un esteso insediamento nucleato, che sembrerebbe aver mantenuto le caratteristiche di un villaggio rurale quantomeno fino ad età bizantina tematica. L’area meridionale continuò ad essere occupata anche in epoca islamica, normanna, sveva e angioina. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: giugno-luglio 2025 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Direttore: prof. Antonino Facella Cifali è un vasto villaggio ubicato negli Iblei occidentali, occupato durante la preistoria (Tardo Rame e Bronzo Antico) e poi ininterrottamente dal VI sec. a.C. al XIII sec. d.C. Gli scavi si concentrano sul settore più meridionale del sito, sede di una villa o mansio della media età imperiale, munita di un settore termale, che in età tardoromana e bizantina divenne il fulcro di un esteso insediamento nucleato, che sembrerebbe aver mantenuto le caratteristiche di un villaggio rurale quantomeno fino ad età bizantina tematica. L’area meridionale continuò ad essere occupata anche in epoca islamica, normanna, sveva e angioina. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: giugno-luglio 2025 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Pretoriate Survey: ricognizioni nella valle del Torbido (Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, RC) Direttore: prof. Antonino Facella Ricognizioni archeologiche sistematiche e intensive, a carattere diacronico, alla sinistra idrografica del fiume Torbido (la cui vallata costituisce da sempre un’importante via di comunicazione tra il versante ionico e quello tirrenico della Calabria), nella porzione più settentrionale del territorio dell’antica Lokroi Epizephyrioi. L’area indagata risulta fittamente popolata non solo in epoca greca, ma anche in età pre-protostorica, romana (erano già noti la villa cd. del Naniglio e una villa maritima/mansio/vicus lungo un’antica via di comunicazione costiera) e medievale. In parallelo all’attività di survey saranno attivi laboratori di documentazione dei rinvenimenti e di primo trattamento, identificazione e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: settembre 2025 (3 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Direttore: prof. Antonino Facella Ricognizioni archeologiche sistematiche e intensive, a carattere diacronico, alla sinistra idrografica del fiume Torbido (la cui vallata costituisce da sempre un’importante via di comunicazione tra il versante ionico e quello tirrenico della Calabria), nella porzione più settentrionale del territorio dell’antica Lokroi Epizephyrioi. L’area indagata risulta fittamente popolata non solo in epoca greca, ma anche in età pre-protostorica, romana (erano già noti la villa cd. del Naniglio e una villa maritima/mansio/vicus lungo un’antica via di comunicazione costiera) e medievale. In parallelo all’attività di survey saranno attivi laboratori di documentazione dei rinvenimenti e di primo trattamento, identificazione e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: settembre 2025 (3 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Scavo archeologico all'Arma delle Mànie (Finale Ligure, Savona) Direttore: prof. Fabio Negrino Attività di scavo mirata all'esplorazione di un deposito con evidenze del Paleolitico medio al fine di documentare le tracce degli ultimi gruppi neandertaliani che popolarono il territorio italiano. Periodo: da definire, verosimilmente giugno e/o luglio (2/4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Direttore: prof. Fabio Negrino Attività di scavo mirata all'esplorazione di un deposito con evidenze del Paleolitico medio al fine di documentare le tracce degli ultimi gruppi neandertaliani che popolarono il territorio italiano. Periodo: da definire, verosimilmente giugno e/o luglio (2/4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio in val Borbera (Al-Piemonte), val Trebbia e Scrivia (Ge-Liguria) Direttrice: Prof.ssa Anna Maria Stagno; Responsabile: Dott.ssa Laura Moro Periodo: Nel periodo dal 28 aprile a metà giugno 2025 saranno individuati due blocchi di due settimane ciascuno da definire con gli studenti e in base alle condizioni meteo Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it - laura.moro1998@libero.it Il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale organizza indagini di archeologia di superficie in Val Borbera (comune di Carrega L.) e nelle valli circostanti (Trebbia e Scrivia). Questi territori, storicamente facenti parti dei Feudi imperiali cosiddetti già liguri, furono poi assegnati al Piemonte durante la riorganizzazione amministrativa seguita all’annessione al Regno di Sardegna (poi Regno d’Italia). L’obiettivo delle indagini è ricostruire i mutamenti della viabilità sia di lunga percorrenza (mulattiere e poi carrozzabili) sia locale e comprenderne le relazioni con i mutamenti nelle pratiche e nei sistemi di gestione delle risorse ambientali (con particolare riferimento alla coltivazione del castagno e all’allevamento) e con l’organizzazione della maglia micro-insediativa. L’oggetto delle indagini sono in particolare le tracce della viabilità e delle pratiche storiche di gestione (terrazzamenti, sistemi di irreggimentazione della risorsa idrica, pascoli, utilizzo del fuoco, attività produttive, tracce delle pratiche di allevamento). Le indagini utilizzano i metodi dell’archeologia di superficie (identificazione di tracce e loro localizzazione con cartografia e GPS, documentazione grafica, fotografica e schedografica), integrati con osservazioni sulla vegetazione attuale per riconoscere le tracce della gestione selvicolturale, nonché gli effetti ambientali delle pratiche storiche di gestione delle risorse. Saranno organizzati laboratori preparatori alle indagini che prevedono l’analisi della cartografia storica e che consentiranno di familiarizzare con i principali strumenti di indagine. Document Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio - scheda Direttrice: Prof.ssa Anna Maria Stagno; Responsabile: Dott.ssa Laura Moro Periodo: Nel periodo dal 28 aprile a metà giugno 2025 saranno individuati due blocchi di due settimane ciascuno da definire con gli studenti e in base alle condizioni meteo Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it - laura.moro1998@libero.it Il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale organizza indagini di archeologia di superficie in Val Borbera (comune di Carrega L.) e nelle valli circostanti (Trebbia e Scrivia). Questi territori, storicamente facenti parti dei Feudi imperiali cosiddetti già liguri, furono poi assegnati al Piemonte durante la riorganizzazione amministrativa seguita all’annessione al Regno di Sardegna (poi Regno d’Italia). L’obiettivo delle indagini è ricostruire i mutamenti della viabilità sia di lunga percorrenza (mulattiere e poi carrozzabili) sia locale e comprenderne le relazioni con i mutamenti nelle pratiche e nei sistemi di gestione delle risorse ambientali (con particolare riferimento alla coltivazione del castagno e all’allevamento) e con l’organizzazione della maglia micro-insediativa. L’oggetto delle indagini sono in particolare le tracce della viabilità e delle pratiche storiche di gestione (terrazzamenti, sistemi di irreggimentazione della risorsa idrica, pascoli, utilizzo del fuoco, attività produttive, tracce delle pratiche di allevamento). Le indagini utilizzano i metodi dell’archeologia di superficie (identificazione di tracce e loro localizzazione con cartografia e GPS, documentazione grafica, fotografica e schedografica), integrati con osservazioni sulla vegetazione attuale per riconoscere le tracce della gestione selvicolturale, nonché gli effetti ambientali delle pratiche storiche di gestione delle risorse. Saranno organizzati laboratori preparatori alle indagini che prevedono l’analisi della cartografia storica e che consentiranno di familiarizzare con i principali strumenti di indagine. Document Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio - scheda Indagini di archeologia di superficie e di scavo in Sierra Nevada (Alpujarra) Direttrice: Prof.ssa Anna Maria Stagno; Responsabile: dott.ssa Ylenia Paciotti Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; ylenia.paciotti@edu.unige.it Periodo: 2 settimane tra maggio e giugno 2025 da concordare con gli studenti Il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale organizza indagini nel parco naturale della Sierra Nevada (Granada, Spagna). Quest'area è caratterizzata dalla presenza di una fitta rete di canalizzazioni irrigue e di vaste estensioni di terre collettive che attestano la persistenza di forme condivise di gestione delle risorse. Le indagini, che si concentrano nei comuni di Bubión, Capileira e Pampaneira, hanno come obiettivo la ricostruzione dei mutamenti nelle pratiche storiche di gestione delle risorse ambientali, con particolare riferimento ai mutamenti delle relazioni tra pratiche di allevamento e gestione della risorsa idrica, e al ruolo che esse storicamente giocavano nell’organizzazione delle collettività locali. Le indagini utilizzano i metodi dell’archeologia rurale e del paesaggio e i metodi della storia orale. Sono previste ricognizioni di superficie, integrate con la realizzazione di sondaggi di scavo in alcune strutture legate all’allevamento già identificate nel corso di precedenti indagini. I saggi di scavo permetteranno di approfondire cronologie, funzioni e trasformazioni delle strutture e di cogliere se e fino a che punto tali trasformazioni si leghino a mutamenti più vasti nell’organizzazione delle pratiche di gestione delle risorse. Le interviste permetteranno di ricostruire i cambiamenti nel modo di considerare e gestire le risorse ambientali da parte degli abitanti di questi luoghi. Durante le indagini sarà inoltre possibile partecipare ad attività come la pulizia delle canalizzazioni e la costruzione di muri a secco organizzate dagli enti locali in collaborazione con il MEMOLab - Laboratorio d'Archeologia Bioculturale dell'Università di Granada e che coinvolgono gli attuali utilizzatori e possessori degli spazi indagati. Document Indagini di archeologia di superficie e di scavo in Sierra Nevada - scheda Direttrice: Prof.ssa Anna Maria Stagno; Responsabile: dott.ssa Ylenia Paciotti Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; ylenia.paciotti@edu.unige.it Periodo: 2 settimane tra maggio e giugno 2025 da concordare con gli studenti Il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale organizza indagini nel parco naturale della Sierra Nevada (Granada, Spagna). Quest'area è caratterizzata dalla presenza di una fitta rete di canalizzazioni irrigue e di vaste estensioni di terre collettive che attestano la persistenza di forme condivise di gestione delle risorse. Le indagini, che si concentrano nei comuni di Bubión, Capileira e Pampaneira, hanno come obiettivo la ricostruzione dei mutamenti nelle pratiche storiche di gestione delle risorse ambientali, con particolare riferimento ai mutamenti delle relazioni tra pratiche di allevamento e gestione della risorsa idrica, e al ruolo che esse storicamente giocavano nell’organizzazione delle collettività locali. Le indagini utilizzano i metodi dell’archeologia rurale e del paesaggio e i metodi della storia orale. Sono previste ricognizioni di superficie, integrate con la realizzazione di sondaggi di scavo in alcune strutture legate all’allevamento già identificate nel corso di precedenti indagini. I saggi di scavo permetteranno di approfondire cronologie, funzioni e trasformazioni delle strutture e di cogliere se e fino a che punto tali trasformazioni si leghino a mutamenti più vasti nell’organizzazione delle pratiche di gestione delle risorse. Le interviste permetteranno di ricostruire i cambiamenti nel modo di considerare e gestire le risorse ambientali da parte degli abitanti di questi luoghi. Durante le indagini sarà inoltre possibile partecipare ad attività come la pulizia delle canalizzazioni e la costruzione di muri a secco organizzate dagli enti locali in collaborazione con il MEMOLab - Laboratorio d'Archeologia Bioculturale dell'Università di Granada e che coinvolgono gli attuali utilizzatori e possessori degli spazi indagati. Document Indagini di archeologia di superficie e di scavo in Sierra Nevada - scheda Ricognizioni di Archeologia Rurale e del Paesaggio e inchieste di storia orale nella Frazione di Velva (Castiglione Chiavarese, Liguria) Direttrice: Prof.ssa. Anna Maria Stagno; Responsabile: Dott.ssa Laura Gago-Chorén Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; laura.gago.choren@edu.unige.it Periodo: 3 settimane aprile/maggio 2025 – 2 settimane giugno 2025 Il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale organizza indagini di archeologia di superficie nella frazione di Velva (Castiglione Chiavarese, Liguria, Italia). Questa attività si inserisce nel progetto CLOE, un programma di dottorato interdisciplinare dell'Università di Genova, cofinanziato dall'Unione Europea, che mira a costruire strumenti per lo sviluppo sostenibile e la conservazione delle aree rurali e montane, promuovendo il dialogo tra passato e presente per affrontare le sfide contemporanee di queste comunità. La frazione di Velva (Castiglione Chiavarese) è situata in un'area montuosa caratterizzata da un paesaggio complesso, segnato dall'abbandono progressivo delle attività agro-silvo-pastorali e dalla conservazione di pratiche tradizionali fino alla metà del XX secolo. Prima dell’incorporazione nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d’Italia, quest’area faceva parte dei territori della Repubblica di Genova nella podesteria di Castiglione. Le indagini, che prevedono ricognizioni di archeologia di superficie e raccolta di campioni per successive analisi archeobotaniche e geoarcheologiche, hanno come obiettivo la comprensione delle trasformazioni storiche nella gestione delle risorse ambientali nel passato, con particolare riferimento al periodo post-medievale. Le indagini si focalizzano sulla lettura delle trasformazioni negli spazi boschivi (produzione di legname, frutti e carbone), e agricoli (terrazzamenti, gestione dell’acqua) e nel cogliere come cambino le relazioni tra queste attività e le pratiche di allevamento. Verrà analizzata anche la gestione dei sistemi di proprietà fondiaria e in relazione all’accesso alle risorse ambientali. Si svolgerà anche un lavoro etnografico sul campo attraverso la raccolta della memoria orale tramite interviste, mappatura sociale, raccolta di toponomastica e microtoponomastica e raccolta di materiale fotografico e grafico. Le attività includeranno anche incontri con la comunità locale, per promuovere la partecipazione attiva e la condivisione dei risultati della ricerca, cercando di creare momenti di trasferimento di conoscenza e di scambio reciproco, valorizzando il ruolo della comunità nella co-costruzione delle narrazioni sul territorio e sul paesaggio. I partecipanti prenderanno parte a ricognizioni di superficie per la mappatura e la documentazione delle evidenze archeologiche e ambientali, raccogliendo dati, foto e materiale sul campo, che verrà georeferito attraverso l'uso di tecnologie come GPS e GIS per la creazione di mappe dettagliate. Inoltre, saranno coinvolti nella raccolta dei campioni per successive analisi e avranno l'opportunità di condurre interviste orali e attività di mappatura sociale con la comunità locale, arricchendo la ricerca con una prospettiva umana e culturale. La combinazione di queste attività permetterà ai partecipanti di acquisire competenze pratiche e teoriche, contribuendo in modo significativo alla comprensione del paesaggio storico e delle sue trasformazioni. Document Ricognizioni di Archeologia Rurale e del Paesaggio e inchieste di storia orale nella Frazione di Velva - scheda Direttrice: Prof.ssa. Anna Maria Stagno; Responsabile: Dott.ssa Laura Gago-Chorén Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; laura.gago.choren@edu.unige.it Periodo: 3 settimane aprile/maggio 2025 – 2 settimane giugno 2025 Il Laboratorio di Archeologia e Storia Ambientale organizza indagini di archeologia di superficie nella frazione di Velva (Castiglione Chiavarese, Liguria, Italia). Questa attività si inserisce nel progetto CLOE, un programma di dottorato interdisciplinare dell'Università di Genova, cofinanziato dall'Unione Europea, che mira a costruire strumenti per lo sviluppo sostenibile e la conservazione delle aree rurali e montane, promuovendo il dialogo tra passato e presente per affrontare le sfide contemporanee di queste comunità. La frazione di Velva (Castiglione Chiavarese) è situata in un'area montuosa caratterizzata da un paesaggio complesso, segnato dall'abbandono progressivo delle attività agro-silvo-pastorali e dalla conservazione di pratiche tradizionali fino alla metà del XX secolo. Prima dell’incorporazione nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d’Italia, quest’area faceva parte dei territori della Repubblica di Genova nella podesteria di Castiglione. Le indagini, che prevedono ricognizioni di archeologia di superficie e raccolta di campioni per successive analisi archeobotaniche e geoarcheologiche, hanno come obiettivo la comprensione delle trasformazioni storiche nella gestione delle risorse ambientali nel passato, con particolare riferimento al periodo post-medievale. Le indagini si focalizzano sulla lettura delle trasformazioni negli spazi boschivi (produzione di legname, frutti e carbone), e agricoli (terrazzamenti, gestione dell’acqua) e nel cogliere come cambino le relazioni tra queste attività e le pratiche di allevamento. Verrà analizzata anche la gestione dei sistemi di proprietà fondiaria e in relazione all’accesso alle risorse ambientali. Si svolgerà anche un lavoro etnografico sul campo attraverso la raccolta della memoria orale tramite interviste, mappatura sociale, raccolta di toponomastica e microtoponomastica e raccolta di materiale fotografico e grafico. Le attività includeranno anche incontri con la comunità locale, per promuovere la partecipazione attiva e la condivisione dei risultati della ricerca, cercando di creare momenti di trasferimento di conoscenza e di scambio reciproco, valorizzando il ruolo della comunità nella co-costruzione delle narrazioni sul territorio e sul paesaggio. I partecipanti prenderanno parte a ricognizioni di superficie per la mappatura e la documentazione delle evidenze archeologiche e ambientali, raccogliendo dati, foto e materiale sul campo, che verrà georeferito attraverso l'uso di tecnologie come GPS e GIS per la creazione di mappe dettagliate. Inoltre, saranno coinvolti nella raccolta dei campioni per successive analisi e avranno l'opportunità di condurre interviste orali e attività di mappatura sociale con la comunità locale, arricchendo la ricerca con una prospettiva umana e culturale. La combinazione di queste attività permetterà ai partecipanti di acquisire competenze pratiche e teoriche, contribuendo in modo significativo alla comprensione del paesaggio storico e delle sue trasformazioni. Document Ricognizioni di Archeologia Rurale e del Paesaggio e inchieste di storia orale nella Frazione di Velva - scheda Ricognizioni di Archeologia del paesaggio e geoarcheologia a Casoni del Chiappozzo – val Graveglia (Ne, Genova) Direttrice: Prof.ssa Anna Stagno; Responsabile: Dott.ssa Giorgia Frangioni Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; giorgia.frangioni@edu.unige.it Periodo: 05 – 17 maggio 2025 Le indagini condotte in Val Graveglia fanno parte del progetto KORE dedicato alla ricostruzione delle pratiche del fare casa e del ruolo che i cosiddetti insediamenti stagionali giocavano storicamente nei modi di abitare e costruire lo spazio da parte delle collettività locali, e come tali relazioni sono mutate nel corso del tempo e con esse le funzioni di queste strutture e il modo con cui sono interpretate e considerate. L’area di indagine storicamente apparteneva alla Podesteria di Sestri Levante e con la riorganizzazione amministrativa ottocentesca ricadde all’interno del comune di Ne. Le indagini si concentrano sull’area dei Casoni del Chiappozzo, strutture storicamente possedute dagli abitanti delle sottostanti “ville” di Reppia e Botasi, che facevano parte (ed erano il perno) di un complesso sistema che legava allevamento, coltivazione e castagnicoltura. Come altre aree di montagna, anche l’economia di questi spazi era legata a pluriattività che integravano reti di relazione a lunga distanza (legate ai transiti e alle migrazioni stagionali) a reti locali in cui un ruolo di primo piano era giocato dall’organizzazione delle pratiche di gestione delle risorse. Le strutture in corso di indagine si trovano lungo vie che collegavano i territori della Repubblica di Genova al Ducato di Parma; l’area inoltre è nota per la presenza di cave e miniere. La prima fase delle indagini prevede ricognizioni estensive del territorio per individuare e documentare le strutture dei "casoni", con particolare attenzione all'analisi delle strutture ancora esistenti e all'osservazione dell'edificato storico attraverso i metodi dell’archeologia dell’architettura. Le attività prevedono la raccolta sistematica di dati attraverso rilievi GPS, documentazione fotografica e rilievi fotogrammetrico, con l'impiego di tecnologie GIS e droni per la mappatura e l'inserimento delle informazioni in un database dedicato. Ogni elemento rilevato sarà catalogato attraverso schede di Unità Topografica per consentire una analitica lettura dello spazio indagato. Le analisi post-ricognizione permetteranno l’individuazione di siti, le periodizzazione consentiranno una interpretazione dello spazio nella diacronia. Le ricognizioni permetteranno di individuare le strutture da indagare attraverso sondaggi di scavo e di individuare i siti più idonei per campionamenti di suolo utili a ricostruire come sono cambiate le gestioni nel corso del tempo attraverso a analisi di laboratorio (in particolare analisi geoarcheologiche, chimica dei suoli, micromorfologia ecc.). Document Ricognizioni di Archeologia del paesaggio e geoarcheologia a Casoni del Chiappozzo - scheda Direttrice: Prof.ssa Anna Stagno; Responsabile: Dott.ssa Giorgia Frangioni Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; giorgia.frangioni@edu.unige.it Periodo: 05 – 17 maggio 2025 Le indagini condotte in Val Graveglia fanno parte del progetto KORE dedicato alla ricostruzione delle pratiche del fare casa e del ruolo che i cosiddetti insediamenti stagionali giocavano storicamente nei modi di abitare e costruire lo spazio da parte delle collettività locali, e come tali relazioni sono mutate nel corso del tempo e con esse le funzioni di queste strutture e il modo con cui sono interpretate e considerate. L’area di indagine storicamente apparteneva alla Podesteria di Sestri Levante e con la riorganizzazione amministrativa ottocentesca ricadde all’interno del comune di Ne. Le indagini si concentrano sull’area dei Casoni del Chiappozzo, strutture storicamente possedute dagli abitanti delle sottostanti “ville” di Reppia e Botasi, che facevano parte (ed erano il perno) di un complesso sistema che legava allevamento, coltivazione e castagnicoltura. Come altre aree di montagna, anche l’economia di questi spazi era legata a pluriattività che integravano reti di relazione a lunga distanza (legate ai transiti e alle migrazioni stagionali) a reti locali in cui un ruolo di primo piano era giocato dall’organizzazione delle pratiche di gestione delle risorse. Le strutture in corso di indagine si trovano lungo vie che collegavano i territori della Repubblica di Genova al Ducato di Parma; l’area inoltre è nota per la presenza di cave e miniere. La prima fase delle indagini prevede ricognizioni estensive del territorio per individuare e documentare le strutture dei "casoni", con particolare attenzione all'analisi delle strutture ancora esistenti e all'osservazione dell'edificato storico attraverso i metodi dell’archeologia dell’architettura. Le attività prevedono la raccolta sistematica di dati attraverso rilievi GPS, documentazione fotografica e rilievi fotogrammetrico, con l'impiego di tecnologie GIS e droni per la mappatura e l'inserimento delle informazioni in un database dedicato. Ogni elemento rilevato sarà catalogato attraverso schede di Unità Topografica per consentire una analitica lettura dello spazio indagato. Le analisi post-ricognizione permetteranno l’individuazione di siti, le periodizzazione consentiranno una interpretazione dello spazio nella diacronia. Le ricognizioni permetteranno di individuare le strutture da indagare attraverso sondaggi di scavo e di individuare i siti più idonei per campionamenti di suolo utili a ricostruire come sono cambiate le gestioni nel corso del tempo attraverso a analisi di laboratorio (in particolare analisi geoarcheologiche, chimica dei suoli, micromorfologia ecc.). Document Ricognizioni di Archeologia del paesaggio e geoarcheologia a Casoni del Chiappozzo - scheda Ricognizioni di Archeologia del Paesaggio nelle Alpi Lepontine Alpe Cravariola (Crodo - VB) Direttrice: Prof.ssa Anna Stagno; Responsabile: Dott.ssa Giorgia Frangioni Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; giorgia.frangioni@edu.unige.it Periodo: 21 luglio – 10 agosto (le date proposte sono soggette ad aggiornamenti costanti in base al meteo in alta quota, si prega di prendere il periodo di fine luglio e inizio agosto come possibile per questa missione). L’Alpe Cravariola, situata a 1850 m nell’arco alpino dell’Alta Valle Ossola, rappresenta un contesto storico di grande interesse, segnato fin dal 1400 da dispute territoriali tra comunità italiane e svizzere. Quest’area, che ha svolto per secoli un ruolo fondamentale come area di pascolo estivo, per la produzione casearia e come luogo di transito e di connessione tra le comunità dei due versanti di questo settore delle Alpi, oggi è un'enclave italiana in territorio svizzero. All’interno del progetto KORE, l’indagine sull’Alpe Cravariola mira a comprendere l’evoluzione dell’uso del territorio e la costruzione degli spazi abitativi in relazione ai concetti di stagionalità, possesso e abitare in ambiente montano. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi delle dinamiche insediative, alle pratiche sociali legate alla vita quotidiana e ai processi di abbandono che hanno interessato l’area nel tempo. Le attività di ricerca prevedono ricognizioni di superficie per individuare e documentare le strutture ancora esistenti, con rilievi dettagliati delle architetture e dell’organizzazione dello spazio abitativo e produttivo. Verranno raccolti dati attraverso rilievi GPS, materiale fotografico e fotogrammetrico, e l’inserimento delle informazioni nelle schede di Unità di Terreno e in un database GIS dedicato. L’integrazione di questi dati permetterà di analizzare la policentricità dell’insediamento, le trasformazioni degli spazi sociali e il modo in cui la pratica di alpeggio è storicamente cambiata e il ruolo che essa a rivestito e riveste nella vita sociale delle comunità locali. Document Ricognizioni di Archeologia del Paesaggio nelle Alpi Lepontine - scheda Direttrice: Prof.ssa Anna Stagno; Responsabile: Dott.ssa Giorgia Frangioni Per informazioni e adesioni: anna.stagno@unige.it; giorgia.frangioni@edu.unige.it Periodo: 21 luglio – 10 agosto (le date proposte sono soggette ad aggiornamenti costanti in base al meteo in alta quota, si prega di prendere il periodo di fine luglio e inizio agosto come possibile per questa missione). L’Alpe Cravariola, situata a 1850 m nell’arco alpino dell’Alta Valle Ossola, rappresenta un contesto storico di grande interesse, segnato fin dal 1400 da dispute territoriali tra comunità italiane e svizzere. Quest’area, che ha svolto per secoli un ruolo fondamentale come area di pascolo estivo, per la produzione casearia e come luogo di transito e di connessione tra le comunità dei due versanti di questo settore delle Alpi, oggi è un'enclave italiana in territorio svizzero. All’interno del progetto KORE, l’indagine sull’Alpe Cravariola mira a comprendere l’evoluzione dell’uso del territorio e la costruzione degli spazi abitativi in relazione ai concetti di stagionalità, possesso e abitare in ambiente montano. Particolare attenzione sarà dedicata all’analisi delle dinamiche insediative, alle pratiche sociali legate alla vita quotidiana e ai processi di abbandono che hanno interessato l’area nel tempo. Le attività di ricerca prevedono ricognizioni di superficie per individuare e documentare le strutture ancora esistenti, con rilievi dettagliati delle architetture e dell’organizzazione dello spazio abitativo e produttivo. Verranno raccolti dati attraverso rilievi GPS, materiale fotografico e fotogrammetrico, e l’inserimento delle informazioni nelle schede di Unità di Terreno e in un database GIS dedicato. L’integrazione di questi dati permetterà di analizzare la policentricità dell’insediamento, le trasformazioni degli spazi sociali e il modo in cui la pratica di alpeggio è storicamente cambiata e il ruolo che essa a rivestito e riveste nella vita sociale delle comunità locali. Document Ricognizioni di Archeologia del Paesaggio nelle Alpi Lepontine - scheda Archaeological excavation campaigns - a.y. 2021/2022 The earliest migration of Homo sapiens in Southern Europe. Excavations at the "Riparo Bombrini" (Ventimiglia, Imperia) and Arma Veirana (Erli, Savona) Excavation supervisor: Fabio Negrino, in collaboration with other Italian (Bologna, Ferrara) and foreign (Germany, USA and Canada) universities. For information and registration: fabio.negrino@unige.it Excavations at the "Riparo Bombrini" (Ventimiglia, Imperia) and Arma Veirana (Erli, Savona) Excavation supervisor: Fabio Negrino, in collaboration with other Italian (Bologna, Ferrara) and foreign (Germany, USA and Canada) universities. For information and registration: fabio.negrino@unige.it Indagini archeologiche a Creta Partecipazione ai lavori della Missione Archeologica a Festòs ed Haghia Triada; studio della documentazione archeologica del Settore Nord-Est di Haghia Triada. Periodo: luglio-agosto 2024 Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Partecipazione ai lavori della Missione Archeologica a Festòs ed Haghia Triada; studio della documentazione archeologica del Settore Nord-Est di Haghia Triada. Periodo: luglio-agosto 2024 Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Scavo archeologico a Cifali (Chiaramonte Gulfi, RG) Direttore: prof. Antonino Facella Cifali è un vasto villaggio ubicato negli Iblei occidentali, occupato durante la preistoria (Tardo Rame e Bronzo Antico) e poi ininterrottamente dal VI sec. a.C. al XIII sec. d.C. Gli scavi si concentrano sul settore più meridionale del sito, sede di una villa o mansio della media età imperiale, munita di un settore termale, che in età tardoromana e bizantina divenne il fulcro di un esteso insediamento nucleato, che sembrerebbe aver mantenuto le caratteristiche di un villaggio rurale quantomeno fino ad età bizantina tematica. L’area meridionale continuò ad essere occupata anche in epoca islamica, normanna, sveva e angioina. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: giugno-luglio 2024 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Direttore: prof. Antonino Facella Cifali è un vasto villaggio ubicato negli Iblei occidentali, occupato durante la preistoria (Tardo Rame e Bronzo Antico) e poi ininterrottamente dal VI sec. a.C. al XIII sec. d.C. Gli scavi si concentrano sul settore più meridionale del sito, sede di una villa o mansio della media età imperiale, munita di un settore termale, che in età tardoromana e bizantina divenne il fulcro di un esteso insediamento nucleato, che sembrerebbe aver mantenuto le caratteristiche di un villaggio rurale quantomeno fino ad età bizantina tematica. L’area meridionale continuò ad essere occupata anche in epoca islamica, normanna, sveva e angioina. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: giugno-luglio 2024 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Pretoriate Survey: ricognizioni nella valle del Torbido (Gioiosa Jonica, Marina di Gioiosa Jonica, Martone, RC) Direttore: prof. Antonino Facella Ricognizioni archeologiche sistematiche e intensive, a carattere diacronico, alla sinistra idrografica del fiume Torbido (la cui vallata costituisce da sempre un’importante via di comunicazione tra il versante ionico e quello tirrenico della Calabria), nella porzione più settentrionale del territorio dell’antica Lokroi Epizephyrioi. L’area indagata risulta fittamente popolata non solo in epoca greca, ma anche in età pre-protostorica, romana (erano già noti la villa cd. del Naniglio e una mansio/vicus lungo un’antica via di comunicazione costiera) e medievale. In parallelo all’attività di survey saranno attivi laboratori di documentazione dei rinvenimenti e di primo trattamento, identificazione e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: 2-21 settembre 2024 (3 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it >> Rassegna stampa Image immagine di presentazione della seconda campagna di ricognizioni dell'Università di Genova nella Valle del Torbido in Calabria («Pretoriate Survey») Direttore: prof. Antonino Facella Ricognizioni archeologiche sistematiche e intensive, a carattere diacronico, alla sinistra idrografica del fiume Torbido (la cui vallata costituisce da sempre un’importante via di comunicazione tra il versante ionico e quello tirrenico della Calabria), nella porzione più settentrionale del territorio dell’antica Lokroi Epizephyrioi. L’area indagata risulta fittamente popolata non solo in epoca greca, ma anche in età pre-protostorica, romana (erano già noti la villa cd. del Naniglio e una mansio/vicus lungo un’antica via di comunicazione costiera) e medievale. In parallelo all’attività di survey saranno attivi laboratori di documentazione dei rinvenimenti e di primo trattamento, identificazione e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: 2-21 settembre 2024 (3 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it >> Rassegna stampa Image immagine di presentazione della seconda campagna di ricognizioni dell'Università di Genova nella Valle del Torbido in Calabria («Pretoriate Survey») Scavo archeologico a Pompei Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini prevedono lo scavo archeologico di una serie di botteghe affacciate su via dell’Abbondanza. Nell’area di queste botteghe, le indagini condotte nel corso del XIX secolo hanno spesso asportato le pavimentazioni del 79 d.C., circostanza che consente di sviluppare indagini stratigrafiche in profondità e di analizzare le fasi più antiche dell’abitato. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati: un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati; un laboratorio di documentazione delle ceramiche; un laboratorio di archeozoologia; un laboratorio di restauro degli intonaci; un laboratorio di restauro delle monete; un laboratorio di restauro dei metalli; un laboratorio di primo trattamento delle terre. Periodo: 16 giugno – 28 luglio 2024 Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini prevedono lo scavo archeologico di una serie di botteghe affacciate su via dell’Abbondanza. Nell’area di queste botteghe, le indagini condotte nel corso del XIX secolo hanno spesso asportato le pavimentazioni del 79 d.C., circostanza che consente di sviluppare indagini stratigrafiche in profondità e di analizzare le fasi più antiche dell’abitato. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati: un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati; un laboratorio di documentazione delle ceramiche; un laboratorio di archeozoologia; un laboratorio di restauro degli intonaci; un laboratorio di restauro delle monete; un laboratorio di restauro dei metalli; un laboratorio di primo trattamento delle terre. Periodo: 16 giugno – 28 luglio 2024 Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Scavo archeologico a Nora (CA) Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano su un settore dell’antica città punica e romana di Nora, dove sono in corso di scavo contesti che si inquadrano nel periodo compreso tra l’età romana imperiale e il VII secolo d.C. Nel corso degli ultimi anni, lo scavo si sta concentrando sui resti di una struttura di discrete dimensioni, probabilmente con funzione abitativa, caratterizzata da una situazione stratigrafica piuttosto complessa, con fasi che spaziano tra il III e il VII secolo d.C. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati un laboratorio di documentazione e studio dei reperti e un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati. Periodo: 1-29 settembre 2024 Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano su un settore dell’antica città punica e romana di Nora, dove sono in corso di scavo contesti che si inquadrano nel periodo compreso tra l’età romana imperiale e il VII secolo d.C. Nel corso degli ultimi anni, lo scavo si sta concentrando sui resti di una struttura di discrete dimensioni, probabilmente con funzione abitativa, caratterizzata da una situazione stratigrafica piuttosto complessa, con fasi che spaziano tra il III e il VII secolo d.C. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati un laboratorio di documentazione e studio dei reperti e un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati. Periodo: 1-29 settembre 2024 Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Scavo archeologico a Luni Direttore scavo: prof. Fabrizio Benente, coadiuvato da Prof. Antonino Facella Il Progetto DEMEL (Discovering Early Medieval Luni) è stato avviato a settembre 2022 ed avrà una durata pluriennale. L’obbiettivo principale del progetto è lo studio della trasformazione dell’antica città romana e la sua sopravvivenza nell’altomedioevo, con lo sviluppo della “cittadella fortificata” e dell’insediamento vescovile, sorto intorno alla cattedrale di Santa Maria. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Come tradizione dell’Ateneo genovese, le ricerche scientifiche saranno accompagnate da azioni di valorizzazione e condivisione delle conoscenze, attraverso momenti di incontro, di divulgazione e tramite una strategia di comunicazione social media che sappia coinvolgere studiosi, residenti e appassionati dell’archeologia, della storia di Luni e del suo territorio. Periodo: settembre-ottobre 2024 Per informazioni e iscrizioni: Fabrizio.Benente@unige.it Direttore scavo: prof. Fabrizio Benente, coadiuvato da Prof. Antonino Facella Il Progetto DEMEL (Discovering Early Medieval Luni) è stato avviato a settembre 2022 ed avrà una durata pluriennale. L’obbiettivo principale del progetto è lo studio della trasformazione dell’antica città romana e la sua sopravvivenza nell’altomedioevo, con lo sviluppo della “cittadella fortificata” e dell’insediamento vescovile, sorto intorno alla cattedrale di Santa Maria. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Come tradizione dell’Ateneo genovese, le ricerche scientifiche saranno accompagnate da azioni di valorizzazione e condivisione delle conoscenze, attraverso momenti di incontro, di divulgazione e tramite una strategia di comunicazione social media che sappia coinvolgere studiosi, residenti e appassionati dell’archeologia, della storia di Luni e del suo territorio. Periodo: settembre-ottobre 2024 Per informazioni e iscrizioni: Fabrizio.Benente@unige.it Scavo archeologico a Policastro Bussentino (Santa Marina, SA) Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano all’interno di un’area verde, nel centro storico di Policastro Bussentino (Santa Marina, SA). In quest’area, si stanno riportando alla luce contesti di abitato e necropoli riferibili a fasi che spaziano dal V secolo a.C. al XVI secolo d.C. In parallelo all’attività di scavo e di lettura stratigrafica degli elevati, è attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei reperti. Periodo: 28 aprile – 26 maggio 2024 Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano all’interno di un’area verde, nel centro storico di Policastro Bussentino (Santa Marina, SA). In quest’area, si stanno riportando alla luce contesti di abitato e necropoli riferibili a fasi che spaziano dal V secolo a.C. al XVI secolo d.C. In parallelo all’attività di scavo e di lettura stratigrafica degli elevati, è attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei reperti. Periodo: 28 aprile – 26 maggio 2024 Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Campagne di scavo archeologico - a.a. 2022/2023 Scavo archeologico a Pian dell’Arma (Caprauna, Cuneo) Direttore: prof. Fabio Negrino Attività di scavo mirata all’esplorazione di un deposito databile tra Pleistocene finale e Olocene antico con l’obiettivo di documentare tracce di cacciatori-raccoglitori epigravettiani e mesolitici dell’area alpina sud-occidentale. Periodo: giugno-luglio 2023 (2/4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Direttore: prof. Fabio Negrino Attività di scavo mirata all’esplorazione di un deposito databile tra Pleistocene finale e Olocene antico con l’obiettivo di documentare tracce di cacciatori-raccoglitori epigravettiani e mesolitici dell’area alpina sud-occidentale. Periodo: giugno-luglio 2023 (2/4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Ricognizioni in Val Pennavaire (Province di Cuneo, Imperia e Savona) Direttore: prof. Fabio Negrino Indagini mirate all’individuazione di siti paleo-mesolitici in una valle dell’area alpina sud-occidentale. Periodo: giugno-luglio 2023 (2/4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Direttore: prof. Fabio Negrino Indagini mirate all’individuazione di siti paleo-mesolitici in una valle dell’area alpina sud-occidentale. Periodo: giugno-luglio 2023 (2/4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Indagini archeologiche a Creta Partecipazione ai lavori della Missione Archeologica a Festòs ed Haghia Triada: campagna di scavi a Festòs e studio della documentazione archeologica del Settore Nord-Est di Haghia Triada. Partecipazione ai lavori della Missione Archeologica a Priniàs: catalogazione e studio della ceramica minoica rinvenuta in località Flega. Periodo: luglio-agosto 2023 Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Partecipazione ai lavori della Missione Archeologica a Festòs ed Haghia Triada: campagna di scavi a Festòs e studio della documentazione archeologica del Settore Nord-Est di Haghia Triada. Partecipazione ai lavori della Missione Archeologica a Priniàs: catalogazione e studio della ceramica minoica rinvenuta in località Flega. Periodo: luglio-agosto 2023 Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Indagini archeologiche a Poggio Sant'Ippolito (Caltagirone – CT) Campagna di prospezione archeologica nell'area del villaggio neolitico e dell'abitato delle epoche successive; catalogazione e studio dei materiali rinvenuti nelle indagini condotte negli anni precedenti Periodo: settembre 2023 Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Campagna di prospezione archeologica nell'area del villaggio neolitico e dell'abitato delle epoche successive; catalogazione e studio dei materiali rinvenuti nelle indagini condotte negli anni precedenti Periodo: settembre 2023 Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Scavo archeologico a Cifali (Chiaramonte Gulfi, RG) Direttore: prof. Antonino Facella Cifali è un vasto villaggio ubicato negli Iblei occidentali, occupato durante la preistoria (Tardo Rame e Bronzo Antico) e poi ininterrottamente dal VI sec. a.C. al XIII sec. d.C. Gli scavi si concentrano sul settore più meridionale del sito, sede di una villa o mansio della media età imperiale, munita di un settore termale, che in età tardoromana e bizantina divenne il fulcro di un esteso insediamento nucleato, che sembrerebbe aver mantenuto le caratteristiche di un villaggio rurale quantomeno fino ad età bizantina tematica. L’area meridionale continuò ad essere occupata anche in epoca islamica, normanna, sveva e angioina. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: giugno-luglio 2023 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Direttore: prof. Antonino Facella Cifali è un vasto villaggio ubicato negli Iblei occidentali, occupato durante la preistoria (Tardo Rame e Bronzo Antico) e poi ininterrottamente dal VI sec. a.C. al XIII sec. d.C. Gli scavi si concentrano sul settore più meridionale del sito, sede di una villa o mansio della media età imperiale, munita di un settore termale, che in età tardoromana e bizantina divenne il fulcro di un esteso insediamento nucleato, che sembrerebbe aver mantenuto le caratteristiche di un villaggio rurale quantomeno fino ad età bizantina tematica. L’area meridionale continuò ad essere occupata anche in epoca islamica, normanna, sveva e angioina. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini, e saranno avviate iniziative di comunicazione e divulgazione dei risultati delle ricerche alle comunità residenti nel territorio e in generale a studiosi e appassionati di archeologia. Periodo: giugno-luglio 2023 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: antonino.facella@unige.it Scavo archeologico a Pompei Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini prevedono lo scavo archeologico di una serie di botteghe affacciate su via dell’Abbondanza. Nell’area di queste botteghe, le indagini condotte nel corso del XIX secolo hanno spesso asportato le pavimentazioni del 79 d.C. Questa circostanza consente di sviluppare indagini stratigrafiche in profondità e di analizzare le fasi più antiche dell’abitato. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati: un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati; un laboratorio di documentazione delle ceramiche; un laboratorio di archeozoologia; un laboratorio di restauro degli intonaci; un laboratorio di restauro delle monete; un laboratorio di restauro dei metalli; un laboratorio di primo trattamento delle terre. Periodo: 11 giugno – 23 luglio 2023 (6 settimane) Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini prevedono lo scavo archeologico di una serie di botteghe affacciate su via dell’Abbondanza. Nell’area di queste botteghe, le indagini condotte nel corso del XIX secolo hanno spesso asportato le pavimentazioni del 79 d.C. Questa circostanza consente di sviluppare indagini stratigrafiche in profondità e di analizzare le fasi più antiche dell’abitato. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati: un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati; un laboratorio di documentazione delle ceramiche; un laboratorio di archeozoologia; un laboratorio di restauro degli intonaci; un laboratorio di restauro delle monete; un laboratorio di restauro dei metalli; un laboratorio di primo trattamento delle terre. Periodo: 11 giugno – 23 luglio 2023 (6 settimane) Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Scavo archeologico a Nora Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano su un settore dell’antica città punica e romana di Nora, dove sono in corso di scavo contesti che si inquadrano nel periodo compreso tra l’età romana imperiale e il VII secolo d.C. Nel corso degli ultimi anni, lo scavo si sta concentrando sui resti di una struttura di discrete dimensioni, probabilmente con funzione abitativa, caratterizzata da una situazione stratigrafica piuttosto complessa, con fasi che spaziano tra il III e il VII secolo d.C. Contestualmente alle attività di scavo e lettura stratigrafica degli elevati, sul sito sono attivati un laboratorio di documentazione e studio dei reperti rinvenuti e un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati. Periodo: 3 settembre – 1 ottobre 2023 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano su un settore dell’antica città punica e romana di Nora, dove sono in corso di scavo contesti che si inquadrano nel periodo compreso tra l’età romana imperiale e il VII secolo d.C. Nel corso degli ultimi anni, lo scavo si sta concentrando sui resti di una struttura di discrete dimensioni, probabilmente con funzione abitativa, caratterizzata da una situazione stratigrafica piuttosto complessa, con fasi che spaziano tra il III e il VII secolo d.C. Contestualmente alle attività di scavo e lettura stratigrafica degli elevati, sul sito sono attivati un laboratorio di documentazione e studio dei reperti rinvenuti e un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati. Periodo: 3 settembre – 1 ottobre 2023 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Scavo archeologico a Luni Direttore scavo: prof. Fabrizio Benente, coadiuvato da Prof. Antonino Facella Responsabili: Dott.ssa Giada Molinari, Dott. Andrea Pollastro, Dott. Enrico Cipollina, Dott.ssa Martina Agresta, Dott. Giuseppe Hyeraci Il Progetto DEMEL (Discovering Early Medieval Luni) è stato avviato a settembre 2022 ed avrà una durata pluriennale. L’obbiettivo principale del progetto è lo studio della trasformazione dell’antica città romana e la sua sopravvivenza nell’altomedioevo, con lo sviluppo della “cittadella fortificata” e dell’insediamento vescovile, sorto intorno alla cattedrale di Santa Maria. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Come tradizione dell’Ateneo genovese, le ricerche scientifiche saranno accompagnate da azioni di valorizzazione e condivisione delle conoscenze, attraverso momenti di incontro, di divulgazione e tramite una strategia di comunicazione social media che sappia coinvolgere studiosi, residenti e appassionati dell’archeologia, della storia di Luni e del suo territorio. Periodo: maggio/giugno 2023 – settembre/ottobre 2023 Per informazioni e iscrizioni: Fabrizio.Benente@unige.it Direttore scavo: prof. Fabrizio Benente, coadiuvato da Prof. Antonino Facella Responsabili: Dott.ssa Giada Molinari, Dott. Andrea Pollastro, Dott. Enrico Cipollina, Dott.ssa Martina Agresta, Dott. Giuseppe Hyeraci Il Progetto DEMEL (Discovering Early Medieval Luni) è stato avviato a settembre 2022 ed avrà una durata pluriennale. L’obbiettivo principale del progetto è lo studio della trasformazione dell’antica città romana e la sua sopravvivenza nell’altomedioevo, con lo sviluppo della “cittadella fortificata” e dell’insediamento vescovile, sorto intorno alla cattedrale di Santa Maria. In parallelo all’attività di scavo sarà attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Come tradizione dell’Ateneo genovese, le ricerche scientifiche saranno accompagnate da azioni di valorizzazione e condivisione delle conoscenze, attraverso momenti di incontro, di divulgazione e tramite una strategia di comunicazione social media che sappia coinvolgere studiosi, residenti e appassionati dell’archeologia, della storia di Luni e del suo territorio. Periodo: maggio/giugno 2023 – settembre/ottobre 2023 Per informazioni e iscrizioni: Fabrizio.Benente@unige.it Scavo archeologico a Policastro Bussentino (Santa Marina, SA) Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano all’interno di un’area verde, nel centro storico di Policastro Bussentino (Santa Marina, SA). In quest’area, si stanno riportando alla luce contesti di abitato e necropoli riferibili a fasi che spaziano dal V secolo a.C. al XVI secolo d.C. In parallelo all’attività di scavo e di lettura stratigrafica degli elevati, è attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Periodo: 30 aprile – 28 maggio 2023 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Direttore: prof.ssa Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano all’interno di un’area verde, nel centro storico di Policastro Bussentino (Santa Marina, SA). In quest’area, si stanno riportando alla luce contesti di abitato e necropoli riferibili a fasi che spaziano dal V secolo a.C. al XVI secolo d.C. In parallelo all’attività di scavo e di lettura stratigrafica degli elevati, è attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Periodo: 30 aprile – 28 maggio 2023 (4 settimane) Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Scavi archeologici e prospezioni archeologico-ambientali a Colanesi (Monte Fasce, Genova) Direttrice: prof.ssa Anna Maria Stagno Responsabile: dott.ssa Giulia Bizzarri Le indagini riguardano l’insediamento abbandonato di Colanesi, sui versanti meridionali del Monte Fasce, a Est di Genova. L’area, il cui utilizzo agro-pastorale è stato ricostruito almeno dal XVI secolo, ha subito profonde trasformazioni nel XIX secolo, con la vendita di vaste estensioni di terre collettive. Presso l’insediamento di Colanesi, che risale almeno al XVIII sec., saranno realizzati sondaggi di scavo in alcuni edifici e porzioni di terrazzamento per ricostruirne fasi di utilizzo e cronologie, e meglio comprendere le connessioni tra pratiche agricole e pastorali. Sono inoltre previsti rilievi delle strutture architettoniche e campionature per analisi dendrocronologiche e archeobotaniche. Periodo: 15-31 marzo 2023 Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Direttrice: prof.ssa Anna Maria Stagno Responsabile: dott.ssa Giulia Bizzarri Le indagini riguardano l’insediamento abbandonato di Colanesi, sui versanti meridionali del Monte Fasce, a Est di Genova. L’area, il cui utilizzo agro-pastorale è stato ricostruito almeno dal XVI secolo, ha subito profonde trasformazioni nel XIX secolo, con la vendita di vaste estensioni di terre collettive. Presso l’insediamento di Colanesi, che risale almeno al XVIII sec., saranno realizzati sondaggi di scavo in alcuni edifici e porzioni di terrazzamento per ricostruirne fasi di utilizzo e cronologie, e meglio comprendere le connessioni tra pratiche agricole e pastorali. Sono inoltre previsti rilievi delle strutture architettoniche e campionature per analisi dendrocronologiche e archeobotaniche. Periodo: 15-31 marzo 2023 Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio e sondaggi archeologico ambientali nella montagna europea Direttrice: prof.ssa Anna Maria Stagno Responsabili: dott.ssa Caterina Piu (Appennino ligure), dott. Andrés Menéndez Blanco (Asturias) Le indagini, avviate nel 2020, interessano diverse aree montane europee, nell’Appennino ligure, in Spagna (montagne basca e asturiana e Sierra Nevada) e in Francia (Pirenei-Cerdagna) e hanno come obiettivo generale la ricostruzione delle relazioni tra trasformazioni nelle pratiche e forme di gestione delle risorse ambientali e le forme e l’articolazione degli insediamenti e le dinamiche del popolamento, con particolare riferimento alle trasformazioni che si sono verificate negli ultimi tre secoli. Nell’inverno-primavera 2023 sono previste le seguenti indagini: Appennino ligure: aree di Viganego di Bargagli (GE) e Bosco Fontana (Rezzoaglio, GE). Sono previste ricognizioni di archeologia di superficie e di ecologia storica, prospezioni di archeologia dell’edilizia storica al fine di identificare e documentare le tracce materiali delle pratiche storiche di gestione delle risorse ambientali e dei loro mutamenti, con particolare riferimento all’indagine dei sistemi terrazzati e alla gestione delle risorse idriche. Asturias: Ricognizioni di archeologia rurale ed ecologia storica nell’insediamento pastorile stagionale di El Candal, nella frazione di Fonteta (comune di Allande, Asturias, Spagna). Saranno realizzati inoltre quattro piccoli sondaggi di scavo (shovel-test) e campionature dendrocronologiche in alberi e strutture di legno per datazioni e analisi archeologico-ambientali. Periodi: 1-20 febbraio (Appennino ligure); 26 febbraio-4 marzo 2023 (Asturias) Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Direttrice: prof.ssa Anna Maria Stagno Responsabili: dott.ssa Caterina Piu (Appennino ligure), dott. Andrés Menéndez Blanco (Asturias) Le indagini, avviate nel 2020, interessano diverse aree montane europee, nell’Appennino ligure, in Spagna (montagne basca e asturiana e Sierra Nevada) e in Francia (Pirenei-Cerdagna) e hanno come obiettivo generale la ricostruzione delle relazioni tra trasformazioni nelle pratiche e forme di gestione delle risorse ambientali e le forme e l’articolazione degli insediamenti e le dinamiche del popolamento, con particolare riferimento alle trasformazioni che si sono verificate negli ultimi tre secoli. Nell’inverno-primavera 2023 sono previste le seguenti indagini: Appennino ligure: aree di Viganego di Bargagli (GE) e Bosco Fontana (Rezzoaglio, GE). Sono previste ricognizioni di archeologia di superficie e di ecologia storica, prospezioni di archeologia dell’edilizia storica al fine di identificare e documentare le tracce materiali delle pratiche storiche di gestione delle risorse ambientali e dei loro mutamenti, con particolare riferimento all’indagine dei sistemi terrazzati e alla gestione delle risorse idriche. Asturias: Ricognizioni di archeologia rurale ed ecologia storica nell’insediamento pastorile stagionale di El Candal, nella frazione di Fonteta (comune di Allande, Asturias, Spagna). Saranno realizzati inoltre quattro piccoli sondaggi di scavo (shovel-test) e campionature dendrocronologiche in alberi e strutture di legno per datazioni e analisi archeologico-ambientali. Periodi: 1-20 febbraio (Appennino ligure); 26 febbraio-4 marzo 2023 (Asturias) Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Campagne di scavo archeologico - a.a. 2021/2022 The earliest migration of Homo sapiens in Southern Europe Scavi al "Riparo Bombrini" (Ventimiglia, Imperia) e all'Arma Veirana (Erli, Savona) Responsabile dello scavo: Fabio Negrino, in collaborazione con altre università italiane (Bologna, Ferrara) e straniere (Germania, USA e Canada). Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Scavi al "Riparo Bombrini" (Ventimiglia, Imperia) e all'Arma Veirana (Erli, Savona) Responsabile dello scavo: Fabio Negrino, in collaborazione con altre università italiane (Bologna, Ferrara) e straniere (Germania, USA e Canada). Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Documenting forager adaptations to dramatic climate change at the Pleistocene-Holocene transition in Liguria (Italy) Scavi all'Arma dello Stefanin (Aquila d'Arroscia, Imperia) e ricognizioni archeologiche nella Alpi Marittime. Responsabili delle ricerche: Claudine Gravel-Miguel, Fabio Negrino, Julien Riel-Salvatore. Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Scavi all'Arma dello Stefanin (Aquila d'Arroscia, Imperia) e ricognizioni archeologiche nella Alpi Marittime. Responsabili delle ricerche: Claudine Gravel-Miguel, Fabio Negrino, Julien Riel-Salvatore. Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Our first steps to Europe: Pleistocene Homo sapiens dispersals, adaptations and interactions in South-East Europe Attività di indagine nel sito di Via San Francesco (Sanremo, Imperia). Responsabili delle ricerche: Stefano Benazzi, Katerina Harvati, Fabio Negrino, Marta Pappalardo, Andrea Zerboni e altri ricercatori di Università italiane e straniere. Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Attività di indagine nel sito di Via San Francesco (Sanremo, Imperia). Responsabili delle ricerche: Stefano Benazzi, Katerina Harvati, Fabio Negrino, Marta Pappalardo, Andrea Zerboni e altri ricercatori di Università italiane e straniere. Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Lessons for the future from heritage of the past: 400 ka of human population response to major sea-level and climatic changes in NW Mediterranean Sea Attività di indagine nell'area archeologica dei Balzi Rossi (Ventimiglia, Imperia) e nell'areale costiero tra Albenga e il Principato di Monaco. Responsabili delle ricerche: Fabio Negrino, Marta Pappalardo, Andrea Zerboni e altri ricercatori di Università italiane. Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Attività di indagine nell'area archeologica dei Balzi Rossi (Ventimiglia, Imperia) e nell'areale costiero tra Albenga e il Principato di Monaco. Responsabili delle ricerche: Fabio Negrino, Marta Pappalardo, Andrea Zerboni e altri ricercatori di Università italiane. Per informazioni e iscrizioni: fabio.negrino@unige.it Scavo di Kannià (Mitropolis, Creta) Direttore: prof. N. Cucuzza Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università di Genova, CNR - IBAM Il complesso della Villa minoica di Kannià rappresenta una delle più notevoli evidenze archeologiche relative alla preistoria nell'area interna della Messarà centrale. Oltre alla più antica frequentazione neolitica della zona, il sito presenta una imponente costruzione della Tarda Età del Bronzo, parzialmente riutilizzata nel XIII secolo a.C. come struttura di culto. I lavori condotti sul sito dall'Università di Genova (studio dell'evidenza archeologica e prosecuzione delle attività di scavo) contribuiscono ad una sua valorizzazione: in quest'ottica verrà elaborato un progetto di restauro dei resti architettonici. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Direttore: prof. N. Cucuzza Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università di Genova, CNR - IBAM Il complesso della Villa minoica di Kannià rappresenta una delle più notevoli evidenze archeologiche relative alla preistoria nell'area interna della Messarà centrale. Oltre alla più antica frequentazione neolitica della zona, il sito presenta una imponente costruzione della Tarda Età del Bronzo, parzialmente riutilizzata nel XIII secolo a.C. come struttura di culto. I lavori condotti sul sito dall'Università di Genova (studio dell'evidenza archeologica e prosecuzione delle attività di scavo) contribuiscono ad una sua valorizzazione: in quest'ottica verrà elaborato un progetto di restauro dei resti architettonici. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Scavo di Haghia Triada (Creta) Direttore: prof. P. Militello Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università Ca' Foscari di Venezia, Università Telematica Uninettuno, Università di Genova, CNR - IBAM Il sito di Haghia Triada, oggetto di scavi dal 1902, costituisce uno dei più noti insediamenti dell'Età del Bronzo di Creta, particolarmente interessante per la sovrapposizione di edifici monumentali di periodi diversi, per la presenza di una necropoli utilizzata per un ampio arco cronologico e per un santuario frequentato fino alla piena epoca storica. L'area archeologica è aperta al pubblico: molti degli oggetti rinvenuti nel sito sono esposti nel Museo Archeologico di Iraklion, uno dei più visitati in Grecia. I lavori condotti dall'Università di Genova riguardano sia lo studio dell'evidenza archeologica che la prosecuzione delle attività di scavo. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Direttore: prof. P. Militello Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università Ca' Foscari di Venezia, Università Telematica Uninettuno, Università di Genova, CNR - IBAM Il sito di Haghia Triada, oggetto di scavi dal 1902, costituisce uno dei più noti insediamenti dell'Età del Bronzo di Creta, particolarmente interessante per la sovrapposizione di edifici monumentali di periodi diversi, per la presenza di una necropoli utilizzata per un ampio arco cronologico e per un santuario frequentato fino alla piena epoca storica. L'area archeologica è aperta al pubblico: molti degli oggetti rinvenuti nel sito sono esposti nel Museo Archeologico di Iraklion, uno dei più visitati in Grecia. I lavori condotti dall'Università di Genova riguardano sia lo studio dell'evidenza archeologica che la prosecuzione delle attività di scavo. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Scavo di Festòs (Creta) Direttore: prof. P. Militello Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università Ca' Foscari di Venezia, Università di Salerno, Università La Sapienza di Roma, Università Telematica Uninettuno, Università di Udine Università di Genova, CNR – IBAM. Festòs, indagata sistematicamente dal 1900, è uno dei principali siti archeologici di Creta, con una continuità di occupazione dalle fasi più recenti del Neolitico fino alla piena epoca storica, messa in luce in particolare nella collina del palazzo minoico: scavi e ricerche riguardano tuttavia anche altre zone dell'abitato. Le indagini paleo-ambientali condotte negli ultimi 20 anni hanno permesso di acquisire dati rilevanti sulle fasi più antiche del sito, incrementandone in modo significativo la conoscenza. L'Università di Genova è impegnata in particolare nello studio dei mason's marks e delle pratiche cultuali fra la fine del II ed il millennio a.C. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Direttore: prof. P. Militello Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università Ca' Foscari di Venezia, Università di Salerno, Università La Sapienza di Roma, Università Telematica Uninettuno, Università di Udine Università di Genova, CNR – IBAM. Festòs, indagata sistematicamente dal 1900, è uno dei principali siti archeologici di Creta, con una continuità di occupazione dalle fasi più recenti del Neolitico fino alla piena epoca storica, messa in luce in particolare nella collina del palazzo minoico: scavi e ricerche riguardano tuttavia anche altre zone dell'abitato. Le indagini paleo-ambientali condotte negli ultimi 20 anni hanno permesso di acquisire dati rilevanti sulle fasi più antiche del sito, incrementandone in modo significativo la conoscenza. L'Università di Genova è impegnata in particolare nello studio dei mason's marks e delle pratiche cultuali fra la fine del II ed il millennio a.C. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Scavo archeologico presso il sito di Sant'Ippolito (Caltagirone - CT) Direttore: dott.ssa M. Turco, proff. O. Palio, N. Cucuzza Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università di Genova, Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della provincia di Catania Il colle di Sant'Ippolito (nel territorio del comune di Caltagirone, in Sicilia) è l'unico centro in cui Paolo Orsi identificava, sulla base di alcuni interventi di scavo, la esistenza di tutte le quattro fasi preistoriche da lui distinte in Sicilia. Il progetto da poco avviato mira a condurre una indagine sistematica nell'area, finora mai effettuata in modo adeguato, grazie a ricognizioni di superficie ed interventi di scavo, oltre ad una attività di valorizzazione. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Direttore: dott.ssa M. Turco, proff. O. Palio, N. Cucuzza Università ed Enti di ricerca coinvolti: Università di Catania, Università di Genova, Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della provincia di Catania Il colle di Sant'Ippolito (nel territorio del comune di Caltagirone, in Sicilia) è l'unico centro in cui Paolo Orsi identificava, sulla base di alcuni interventi di scavo, la esistenza di tutte le quattro fasi preistoriche da lui distinte in Sicilia. Il progetto da poco avviato mira a condurre una indagine sistematica nell'area, finora mai effettuata in modo adeguato, grazie a ricognizioni di superficie ed interventi di scavo, oltre ad una attività di valorizzazione. Per informazioni e iscrizioni: Nicola.Cucuzza@lettere.unige.it Pompei, Regio VII, Insula 14 Attività di indagini archeologiche a Pompei (NA) Direttore: Silvia Pallecchi Le indagini prevedono lo scavo archeologico di una serie di botteghe affacciate su via dell’Abbondanza. Nell’area di queste botteghe, le indagini condotte nel corso del XIX secolo hanno spesso asportato le pavimentazioni del 79 d.C. Questa circostanza consente di sviluppare indagini stratigrafiche in profondità e di analizzare le fasi più antiche dell’abitato. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati: un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati; un laboratorio di documentazione delle ceramiche; un laboratorio di archeozoologia; un laboratorio di restauro degli intonaci; un laboratorio di restauro delle monete; un laboratorio di restauro dei metalli; un laboratorio di primo trattamento delle terre. Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Attività di indagini archeologiche a Pompei (NA) Direttore: Silvia Pallecchi Le indagini prevedono lo scavo archeologico di una serie di botteghe affacciate su via dell’Abbondanza. Nell’area di queste botteghe, le indagini condotte nel corso del XIX secolo hanno spesso asportato le pavimentazioni del 79 d.C. Questa circostanza consente di sviluppare indagini stratigrafiche in profondità e di analizzare le fasi più antiche dell’abitato. Contestualmente alle attività di scavo, sul sito sono attivati: un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati; un laboratorio di documentazione delle ceramiche; un laboratorio di archeozoologia; un laboratorio di restauro degli intonaci; un laboratorio di restauro delle monete; un laboratorio di restauro dei metalli; un laboratorio di primo trattamento delle terre. Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Nora, Quartiere Occidentale Attività di indagini archeologiche a Nora (CA) Direttore: Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano su un settore dell’antica città punica e romana di Nora, dove sono in corso di scavo contesti che si inquadrano nel periodo compreso tra l’età romana imperiale e il VII secolo d.C. Nel corso degli ultimi anni, lo scavo si sta concentrando sui resti di una struttura di discrete dimensioni, probabilmente con funzione abitativa, caratterizzata da una situazione stratigrafica piuttosto complessa, con fasi che spaziano tra il III e il VII secolo d.C. Contestualmente alle attività di scavo e lettura stratigrafica degli elevati, sul sito sono attivati un laboratorio di documentazione e studio dei reperti rinvenuti e un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati. Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Attività di indagini archeologiche a Nora (CA) Direttore: Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano su un settore dell’antica città punica e romana di Nora, dove sono in corso di scavo contesti che si inquadrano nel periodo compreso tra l’età romana imperiale e il VII secolo d.C. Nel corso degli ultimi anni, lo scavo si sta concentrando sui resti di una struttura di discrete dimensioni, probabilmente con funzione abitativa, caratterizzata da una situazione stratigrafica piuttosto complessa, con fasi che spaziano tra il III e il VII secolo d.C. Contestualmente alle attività di scavo e lettura stratigrafica degli elevati, sul sito sono attivati un laboratorio di documentazione e studio dei reperti rinvenuti e un laboratorio di lettura stratigrafica degli elevati. Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Pyxous, Buxentum, Policastro Bussentino Attività di indagini archeologiche a Policastro Bussentino (SA) Direttore: Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano all’interno di un’area verde, nel centro storico di Policastro Bussentino (Santa Marina, SA). In quest’area, si stanno riportando alla luce contesti di abitato e necropoli riferibili a fasi che spaziano dal V secolo a.C. al XVI secolo d.C. In parallelo all’attività di scavo e di lettura stratigrafica degli elevati, è attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Attività di indagini archeologiche a Policastro Bussentino (SA) Direttore: Silvia Pallecchi Le indagini si concentrano all’interno di un’area verde, nel centro storico di Policastro Bussentino (Santa Marina, SA). In quest’area, si stanno riportando alla luce contesti di abitato e necropoli riferibili a fasi che spaziano dal V secolo a.C. al XVI secolo d.C. In parallelo all’attività di scavo e di lettura stratigrafica degli elevati, è attivo un laboratorio di primo trattamento e catalogazione dei materiali recuperati nel corso delle indagini. Per informazioni e iscrizioni: silvia.pallecchi@unige.it Indagini archeologiche ad Akko (San Giovanni d'Acri - Israele) Progetto di ricerca: 2006/2021. Attività in corso: studi per pubblicazione finale delle indagini archeologiche 2006/2018 Direzione scientifica: Fabrizio Benente, Eliezer Stern (IAA), Edna Stern (IAA) Collaborazione con Ministero Affari Esteri, Israel Antiquity Autority (IAA) e Università di Haifa Staff UniGe: Giada Molinari, Enrico Cipollina, Andrea Pollastro Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Progetto di ricerca: 2006/2021. Attività in corso: studi per pubblicazione finale delle indagini archeologiche 2006/2018 Direzione scientifica: Fabrizio Benente, Eliezer Stern (IAA), Edna Stern (IAA) Collaborazione con Ministero Affari Esteri, Israel Antiquity Autority (IAA) e Università di Haifa Staff UniGe: Giada Molinari, Enrico Cipollina, Andrea Pollastro Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Indagini di archeologia preventiva a Sestri Levante: San Nicolò dell'Isola Progetto di ricerca: 2021 Fase in corso: progettazione dell'indagine archeologica preventiva Direzione scientifica: SABAP Liguria (Nadia Campana) Indagine archeologica: DAFIST (Fabrizio Benente) Collaborazione: MuSel. Muse Archeologico e della Città di Sestri Levante Staff UniGe: Giada Molinari, Andrea Pollastro, Marzia Dentone (MuSel Sestri Levante) Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Progetto di ricerca: 2021 Fase in corso: progettazione dell'indagine archeologica preventiva Direzione scientifica: SABAP Liguria (Nadia Campana) Indagine archeologica: DAFIST (Fabrizio Benente) Collaborazione: MuSel. Muse Archeologico e della Città di Sestri Levante Staff UniGe: Giada Molinari, Andrea Pollastro, Marzia Dentone (MuSel Sestri Levante) Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it La chiesa ritrovata: San Marziano a Carasco Scavi 2016/2019 Attività in corso: studi per edizione finale scavo Direzione scientifica: SABAP Liguria Indagine archeologica: DAFIST (Fabrizio Benente) Staff UniGe: Giada Molinari, Andrea Pollastro, Enrico Cipollina Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Scavi 2016/2019 Attività in corso: studi per edizione finale scavo Direzione scientifica: SABAP Liguria Indagine archeologica: DAFIST (Fabrizio Benente) Staff UniGe: Giada Molinari, Andrea Pollastro, Enrico Cipollina Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Monterosso (SP): Oratorio della morte e delle Orazioni Scavi 2018/2019 Fase in corso: studi per pubblicazione finale scavo Direzione scientifica: SABAP Liguria Indagine archeologica: DAFIST (Fabrizio Benente) Staff UniGe: Giada Molinari, Andrea Pollastro, Enrico Cipollina, Martina Agresta Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Scavi 2018/2019 Fase in corso: studi per pubblicazione finale scavo Direzione scientifica: SABAP Liguria Indagine archeologica: DAFIST (Fabrizio Benente) Staff UniGe: Giada Molinari, Andrea Pollastro, Enrico Cipollina, Martina Agresta Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Itinera Romanica + Marittimo-IT - Fr. Maritime Progetto 2020/2021 Fase in corso: consegna finale delle schede sito e schede itinerari Responsabile DAFIST: (Fabrizio Benente) Collaborazioni: DIRAAS, DAD Staff UniGe: Giada Molinari, Marta Bagnasco Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it Progetto 2020/2021 Fase in corso: consegna finale delle schede sito e schede itinerari Responsabile DAFIST: (Fabrizio Benente) Collaborazioni: DIRAAS, DAD Staff UniGe: Giada Molinari, Marta Bagnasco Per informazioni e iscrizioni: fabrizio.benente@unige.it ANTIGONE - Archaeology of shariNg pracTIces: the material evidence of mountain marGinalisatiON in Europe 18th- 21st c. AD Responsabile scientifico: Anna Maria Stagno Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio e di ecologia storica, indagini di archeologia dell'architettura e saggi di scavo in diverse aree montane del sud Europa: Pirenei francesi (Llò e Eyne in Cerdagna, resp. sul campo Giulia Bizzarri) Montagna Basca (Luzuriaga e Zuazo in Álava e Altipiano di Aizkorri in Gipuzkoa, resp. sul campo Andrés Menéndez Blanco) Asturias (El Palu, resp. sul campo Andrés Menéndez Blanco) Sierra Nevada (Bubión, resp. sul campo Agustín Sanchéz García) Appennino Ligure Orientale (Monte Fasce e Monte Moro, resp. sul campo Giulia Bizzarri; Valle Sturla, resp. sul campo Davide Attolini) Collaborazioni con le Università di Oviedo, di Granda, dei Paesi Baschi e con il CNRs FRAMESPA-Terrae Università di Toulouse II Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Responsabile scientifico: Anna Maria Stagno Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio e di ecologia storica, indagini di archeologia dell'architettura e saggi di scavo in diverse aree montane del sud Europa: Pirenei francesi (Llò e Eyne in Cerdagna, resp. sul campo Giulia Bizzarri) Montagna Basca (Luzuriaga e Zuazo in Álava e Altipiano di Aizkorri in Gipuzkoa, resp. sul campo Andrés Menéndez Blanco) Asturias (El Palu, resp. sul campo Andrés Menéndez Blanco) Sierra Nevada (Bubión, resp. sul campo Agustín Sanchéz García) Appennino Ligure Orientale (Monte Fasce e Monte Moro, resp. sul campo Giulia Bizzarri; Valle Sturla, resp. sul campo Davide Attolini) Collaborazioni con le Università di Oviedo, di Granda, dei Paesi Baschi e con il CNRs FRAMESPA-Terrae Università di Toulouse II Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it INPACT - INdustrialization and the Process of modernity: the ArChaeological Transformation of the rural world (18th-21st c.) Responsabili scientifici: Carlos Tejerizo García e Anna Maria Stagno Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio e di ecologia storica, saggi di scavo nel comune di Casaio in Galizia (NO della Spagna), riguardanti una vasta porzione di terre collettive, un quartiere abbandonato e una miniera di wolframio Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Responsabili scientifici: Carlos Tejerizo García e Anna Maria Stagno Ricognizioni di archeologia rurale e del paesaggio e di ecologia storica, saggi di scavo nel comune di Casaio in Galizia (NO della Spagna), riguardanti una vasta porzione di terre collettive, un quartiere abbandonato e una miniera di wolframio Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it La memoria siamo noi! Responsabile delle indagini: Anna Maria Stagno Ricognizioni di Archeologia rurale nel comune di Testico (SV) Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it Responsabile delle indagini: Anna Maria Stagno Ricognizioni di Archeologia rurale nel comune di Testico (SV) Per informazioni e iscrizioni: anna.stagno@unige.it